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E così ho un gatto in famiglia? O___O

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2012 16:46
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Sesso: Femminile
24/04/2012 16:46
 
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La storia di Amanda <3
... finchè, finchè...
... finchè nella mia via non è comparsa una gattina (FEMMINA, questa). Minuscola, con un colore improbabile... e INCINTISSIMA. Aveva il pancione più grande che io abbia mai visto in vita mia ad una gatta, sembrava quasi una cavalla gravida, era stanca, sperduta, triste e sola. Evitava gli umani, perchè la mia dirimpettaia ha la simpatica abitudine di prendere a scopate i gatti. La vedevo andarsene da sola. Piangevo per lei.

Stavo guarendo, proprio in quel periodo, da una malattia di cui non voglio parlare. [SM=x1169388] . Percepivo che la piccolina aveva bisogno di me e che dovevo cercare di aiutarla. La notte mettevo fuori del cibo, che lei mangiava avidamente. E una mattina l'ho trovata a dormire beata sopra ad uno straccetto... come se fosse la cosa più morbida del mondo... [SM=x1169410] Se la chiamavo... veniva!!!! Prendeva da mangiare e quasi si suicidava dalle fusa... oh mio Dio... un gatto stava rapendo il cuore... A ME !!!! [SM=g27998] L'ho chiamata Amanda e sono stata categorica con la mia famiglia, Amanda era e Amanda doveva essere. Una creatura da amare. [SM=x1169448]

Il tempo passò e lei partorì. Nella casa abbandonata dietro casa mia, uno schifo di immondizia che sembra la casa di Ed Gein. Per qualche giorno non si fece vedere, poi tornò priva della pancia e con una fame da leoni!!! Cielo, QUANTO ERA MAGRA!!!! E doveva anche allattare, se i piccoli non erano morti. La sua vita e forse anche quella dei piccoli... dipendevano solo da me!!!!!! Mi feci coraggio e la riempii di cibo. E lei si riempiva, come un sacco vuoto, poi correva ad allattare, e infine tornava e mi ciamava con pianti e fusa per riempirsi nuovamente!!!

Stava troppo tempo nella casa abbandonata. Questo significava che i piccoli... o alcuni di loro... stavano sopravvivendo. Per fortuna io e mia madre (NO, QUESTA SENTITELA, PERCHE' FA RIDERE TANTO [SM=x1169419] ) stavamo cominciando a fare volontariato nel gattile della mia città (cioè, mia madre???? ma chi la riconosce più???? i gatti l'hanno RIVOLTATA COME UN GUANTO!!!!!). Ci siamo messe d'accordo, quando saltavano fuori i gattini li avremmo portati al gattile: lì avrebbero facilmente trovato una famiglia. Ma Amanda sarebbe rimasta con noi. [SM=x1169381]

Il tempo di pensarci ed eccoli in giro per strada, piccoli batuffoli meravigliosi e, grazie al cielo, grassottelli. Come acchiapparli????? ma quanto erano veloci????

Ho chiesto il permesso di entrare nella casa abbandonata. Ci avrei messo tutte le mie forze!!!! Ma li avrei presi, cacchio!!!!

Invece Amanda fece un grandissimo atto d'amore nei miei confronti, proprio la notte prima del giorno della mia caccia fatidica... li ha portati nel mio giardino. Me li ha portati lei!!!! Me li ha portati lei, capito??? nel luogo dove c'erano amore e cibo.. [SM=x1169410]

Si nascondevano nella legnaia. Ma quando lei chiamava, saltavano fuori tutti per essere allattati. Ho crudelmente sfruttato una di queste occasioni... per acchiapparli. Amanda mi ha soffiato, ma non mi ha attaccato. Invece una dei micini si è attaccata al mio dito e lo ha quasi staccato. [SM=g1552515] Io l'ho chiamata: LA TIGRE. Era una micina squama di tartaruga mammona e di carattere. Poi c'era STEFANINO, un bellissimo micio bianco con la punta della coda e delle orecchie color crema e due fantastici occhi azzurri. Infine OCCHIETTO, un micio bianco e grigio che ho chiamato così perchè aveva un occhietto chiuso, che anche se pulito non si apriva. Tutti nel trasportino, Amanda entrava e usciva per allattarli.

Al gattile mi hanno detto di portare anche Amanda... doeva terminare l'allattamento... dovevo dunque separarmi da lei, ma per poco. Occhietto è stato curato e si è rimesso quasi subito, le condizioni di Amanda e dei micini in gattile miglioravano di giorno in giorno...ero felice. Amanda era adorabile. Tutti i volontari si innamoravano di lei.

Poi è successa una brutta cosa. Stefanino si è ammalato e risultò positivo al test della leucemia (questo test però non è molto indicativo con i gatti piccoli). Se lui aveva la leucemia... l'aveva sicuramente anche la sua mamma.
E in questo caso sarebbe dovuta rimanere in gattile... perchè non era giusto far prendere la leucemia anche a Nerone. [SM=g27999]

Avevo il cuore in pezzi, e più mi si spezzava più il veterinario tardava a testare Amanda.

Infine... UN SOGNO!!! Stefanino guarì, non era leucemico e non lo era nemmeno la mia adorata!!!! POTEVO FINALMENTE PORTARMELA A CASA!!!!!

E' stato bellissimo poterla accogliere... l'amavo, l'amavo, l'amavo!!!!!

E dunque chi ci ha rimesso???? Il vecchio Nerone!!!! Perchè ora la regina è lei e dovreste vedere come lo fa filare!!!!!!



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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