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Cerchi Nel Grano, Messaggi Alieni? [Mistero. Italia1]

Ultimo Aggiornamento: 17/01/2011 09:18
10/07/2009 11:11

Secondo me la tematica è stata trattata in maniera molto buona (a parte l'esperimento un po' cretiniello), sono state dette cose e specificati dettagli molto importanti.

[Modificato da Lachaise-L-N- 10/07/2009 11:11]
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10/07/2009 16:48

Mi sembra un documento
Importante sopratutto per il fatto che rivela quanto le forze militari siano al corrente e che vogliano mantenere il cover-up su queste faccende! ovviamente non sono loro ma gli alieni ma non si devono ancora rivelare! Sul perche' e'ancora un mistero! Speriamo bene!
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Utente Master
10/07/2009 18:43

Da lancio d'agenzia:
Premiato dal pubblico, con oltre 3 milioni di spettatori, stroncato dalla critica, “Mistero” di Enrico Ruggeri è il nuovo caso televisivo di cui Aldo Grasso si domanda il successo. Un programma molto simile a Voyager di Roberto Giacobbo, che cerca di rispondere alle stesse domande di sempre: la fine del mondo, gli alieni, i fantasmi.

Dopo solo due puntate il giornalista del Corriere non indaga tanto sui contenuti o sulla struttura della trasmissione ma prende di mira il suo presentatore: Ruggeri, l’”emarginato”. Emarginato probabilmente dal suo mondo naturale che è la musica e afferma: “Il vero mistero è Enrico Ruggeri perché non si capisce come hanno successo le sue trasmissioni. Non è un presentatore…i testi non sono suoi”.

Poco spontaneo, inadatto per la conduzione televisiva, sembra che segua alla lettera un copione, ma questo al pubblico piace, piace forse proprio questo suo essere fuori dal mondo della tv. Grasso aggiunge una massima:“La più scassata delle popstar fa più audience di un giornalista di Italia1”.

10/07/2009 20:20

Re:
Ma Aldo Grasso non c'ha nulla da fare nella vita invece di sparare sentenze a vanvera? ma vada a zappà, va [SM=x708820]
Ha tirato fuori una marea di luoghicomuni e scontatezze.. se lo pagano per fare ste cose ,allora sta pacchia la pretendo pure io.
Sono certa che questo tizio non sa nemmeno cosa sia un Crop Circle, o un ufo.

a me Ruggeri piace... piacciono molto alcune sue canzoni, e mi piace il suo interesse riguardo certe tematiche.
Sa molto piu' di quello che vuole far credere, secondo me.
Inoltre Mistero (almeno per quanto riguarda le prime 2 puntate), ha trattato gli argomenti in maniera migliore di Voyager, fornendo spiegazioni di gran lunga piu' dettagliate e rivelando maggiori particolari.
Questo Grasso logicamente non lo sa, visto che di certi argomenti non ci capisce 'na cippa.
[Modificato da Lachaise-L-N- 10/07/2009 20:24]
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Utente Esperto
27/07/2009 15:29

Ops ma che abbiamo qui?
Questa discussione mi era proprio sfuggita.
Ma come Lachaise-L-N- apre una discussione su un'altra puntatona del bellissimo programma dell'onestissimo (e affascinante) Ruggeri e io non me ne ero proprio accorto.
Ma dove ho la testa!! [SM=x708813]

Rimedio subito (scusate se sarò un po' lunghetto ma è necessario [SM=g27828]) :

Gia nell'introduzione si nascondono numerosi errori:

Siamo in Inghilterra, il 22 Agosto 1678 compare un dipinto anonimo. Lo sconosciuto illustratore ritrae il diavolo che sta arando un campo e si era ispirato a un fatto di cronaca, di cronaca locale. Il contadino avendo a che fare con un mietitore troppo esoso gli dice "meglio il diavolo", il giorno dopo cominciano a comparire dei disegni, i famosi cerchi nel grano.
Robert Plot indica subito una prima spiegazione parascientifica, correnti di vapore nelle parti alte dell'atmosfera, eppure dall'inizio del '900 i cerchi nel grano, i disegni misteriosi nei campi, cominciano a comparire in maniera sempre più frequente e le spiegazioni scientifiche sono sempre più disparate.


La prima citazione è al famoso caso The Mowing Devil e come si puo notare il diavolo non sta arando un campo, sta bensì falciando, mietendo, e quello non è il racconto di un fatto di cronaca ma è un pamphlet.
Nonostante la diffusione della sola introduzione e dell'immagine del diavolo, in realtà il pamphlet è costituito da un testo molto lungo in inglese arcaico. Una versione completa del testo è reperibile ad esempio sul libro: Circles From The Sky (Edito da Terence Meaden).
Vari dizionari italiani descrivono il pamphlet come un "breve scritto di contenuto violentemente polemico o satirico", tuttavia in inglese è possibile cogliere un uso corrente del termine abbastanza distante dalle definizioni proposte in italiano. In sostanza il termine pamphlet è spesso usato (in inglese) per definire "un piccolo libro" oppure un "libro sottile", cioè in pratica la breve trattazione di uno specifico soggetto. La parola pamphlet, così come la conosciamo oggi, fu usata per la prima volta nel quattordicesimo secolo per distinguere una "breve pubblicazione" da un "libro", e la sua etimologia si fa risalire al poema erotico latino "Pamphilus, seu de Amore" (Pamphilus, ovvero sull'Amore) pubblicato fra il 1100 e il 1200. La parola "Pamphilus" mutò successivamente in "Pamphilet" e quindi in "pamphlet". Lo scopo principale era quello di divulgare informazioni su argomenti specifici di natura polemica e propagandistica. La popolarità dei pamphlet crebbe notevolmente dopo l'invenzione della stampa e così cominciarono a circolare per l'Europa soprattutto nei secoli 1500 e 1600 in Inghilterra, Francia e Germania dove ebbero più o meno lo stesso scopo dei nostri attuali quotidiani.
In Inghilterra, intorno al 1660 periodo della "Restoration", avevano ormai lasciato il posto ai quotidiani e ai periodici, ma ritornarono ad essere molto importanti come "armi politiche" fino ad arrivare alla "Glorious Revolution" del 1688, anno che vede anche la nascita della storica "Dichiarazione dei Diritti"
Leggendo il testo completo del "Diavolo Mietitore" e riprendendo le considerazioni storiche sull'uso dei pamphlet, è facile notare come il testo sia fortemente connotato con termini che caratterizzano due stereotipi di classi sociali: il povero e il ricco.
Al mietitore ci si riferisce sempre con il termine "Poor" (povero), all'agricoltore invece il testo fa riferimento come "Rich" (ricco).
Alla luce di queste considerazioni possiamo quindi dare al pamphlet una chiave di lettura diversa: potremmo essere di fronte ad una forma di comunicazione intimidatoria che vede contrapposti il povero e il ricco (il "Poor Mower" e il "Rich Farmer").
La citazione e la raffigurazione del diavolo sarebbe quindi una sorta di rappresentazione iconografica di un atto (vandalico/intimidatorio) che lascia trapelare l'idea che il diavolo (il sovrannaturale) starebbe dalla parte del povero, o meglio che il diavolo potrebbe danneggiare il ricco a riprova del fatto che esiste "realmente" una giustizia divina.

Ma anche volendo leggere il testo alla lettera (senza interpretazioni) le affinità con i crop circles moderni sono alquanto esigue.
Leggiamo alcuni frammenti del testo:
... quella stessa notte che il povero mietitore e l'agricoltore si separarono, il campo di avena fu pubblicamente visto (osservato) da numerosi passeggeri (testimoni) essere tutto una fiamma, e così continuò, con grande costernazione dei testimoni. ...

... Per non tenere in "suspense" ancora a lungo il lettore curioso, il coltivatore (con fare) interrogativo (inquisitive) non fece in tempo ad arrivare sul posto in cui la sua avena era cresciuta, che con grande ammirazione trovò che il raccolto era stato tagliato (giù) già pronto per le sue mani; e come se il diavolo desiderasse mostrare la sua destrezza nell'arte dell'agricoltura e disprezzasse il fatto di falciare in modo usuale, tagliò (them = gli steli di avena) in cerchi rotondi e piazzò ogni paglia con una precisione tale che per qualunque uomo ci sarebbe voluto più di un'era per fare quello che (egli = il Diavolo) fece in quella notte: E il proprietario è ancora impaurito nel rimuoverli. FINE

Se vogliamo far fede ad una traduzione alla lettera, dobbiamo quindi dedurre che molti testimoni videro il campo in fiamme e non, come affermano alcuni ufologi, delle "fiamme in cielo"!
Inoltre si parla chiaramente di avena recisa (falciata, tagliata). Il verbo "to cut" vuol dire "tagliare" o "recidere", non ci sono altre interpretazioni; "to flatten" (appiattire) è una cosa, "to cut" è un'altra!
D'altra parte il titolo del pamphlet è "Il Diavolo Mietitore" e non "Il Diavolo Appiattitore"!
Lo stesso disegno di copertina mostra il diavolo con una falce in mano, e che azione potrebbe fare qualcuno con una falce in mano se non "falciare" piuttosto che "piegare"?
Quanti altri crop circles moderni presentano queste due caratteristiche riportate nel pamphlet?

Riassumendo:
1) I cerchi non sono appiattiti come tutti i moderni crop circles, ma sono il risultato della mietitura. E' un'importante distinzione da fare.

2) Il pamphlet è semplicemente un "racconto a sfondo morale" ad uso e consumo popolare. Ci sono altri numerosi pamphlet di "avvertimento/intimidazione" di quel periodo (benché non riguardanti "diavoli mietitori"). Non è riportata la località e nessuno riporta nomi.

3) Nel pamphlet è fornita una spiegazione perfettamente "ragionevole" sul perché il diavolo decise di mietere in cerchio: per mostrare le sue straordinarie abilità. Chiunque tenti di mietere un cerchio preciso con una falce conosce quanto sia difficile.
Il "motivo" circolare può anche essere messo in relazione al fatto che le riunioni di demoni e diavoli si svolgevano, in base ai princìpi magici, all'interno di un cerchio.

Non è comunque escluso che i moderni creatori di crop circles si siano ispirati all'inizio proprio al "diavolo mietitore".


Per finire, i cerchi non iniziano a comparire dall'inizio del '900, come furbamente afferma Ruggeri ma dall'anno 1978, anno più, anno meno. (se ricordo bene nel filmato viene poi detto)

questo sono solo le osservazioni che ho potuto fare sull'introduzione,
ora finisco di vedere il documento e poi se sarà necessario scriverò la mia opinione. [SM=g27822]
27/07/2009 15:39

Re:
Legion1, 27/07/2009 15.29:

Ops ma che abbiamo qui?
Ma come Lachaise-L-N- apre una discussione su un'altra puntatona del bellissimo programma dell'onestissimo (e affascinante) Ruggeri e io non me ne ero proprio accorto.



..in effetti lo trovo molto fascinoso [SM=g27821] c'ho i miei gusti [SM=g27827]


mi hai fatto fare una faticaccia Legion, per leggere tutto l'ambaradam riguardante il diavoletto mietitore.. 'naggia a te [SM=x708813] [SM=g27835]

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Utente Esperto
27/07/2009 19:22

Re: Re:

..in effetti lo trovo molto fascinoso [SM=g27821] c'ho i miei gusti [SM=g27827]

Va be' nessuno è perfetto [SM=x708800] [SM=x708800] [SM=x708800]


Scherzi a parte, proseguendo con la visione della puntata (per la cronaca ho dovuto legarmi alla sedia) possiamo notare che gli autori hanno riciclato un vecchio documentario andato in onda nell'Ottobre 2002 con il titolo Crop Circles: Mystery in the Fields sul canale Discovery Sci-Trek Channel, ora Discovery Channel.

Nel documennto si afferma:

"Qual è la posizione della scienza? Finora l'unico studio scientifico approvato è stato coordinato dalla BLT Research Team a Cambridge nel Massachusetts".

A davvero?
Levengood nel 1994 è riuscito a pubblicare un primo articolo sulla rivista Physiologia Plantarum (www.bltresearch.com/published/anatomical.php), Levengood&Talbott (la referente "scientifica" che appare nel documentario) nel 1999 sono riusciti a pubblicare un secondo articolo sempre sulla rivista Physiologia Plantarum (www.bltresearch.com/published/dispersion.php), nel 2001 Eltjo Haselhoff ha ottenuto la pubblicazione sempre sulla stessa rivista di un nuovo articolo (www.ecn.org/cunfi/Haselhoff.pdf) e infine nel 2005 Grassi, Cocheo e Russo ne hanno pubblicato un altro che smentisce i tre precedenti articoli (www.cicap.org/crops/en/jse_19_2_159-170_2005.pdf).
Il documentario è del 2002 per cui non avrebbe potuto citare l'articolo del 2005, ma quello di Haselhoff che ha sollevato un'eco molto importante, sicuramente si.

Il documentario prosegue poi così:

Gli studenti del MIT si concentreranno sulle tre caratteristiche principali dei cerchi:

1)le cavità di espulsione nei nodi
2) le particelle ferrose nel terreno
3) e i disegni geometrici simmetrici


La cosa non sta in piedi, vediamo perché partendo dal caso delle particelle ferrose nel terreno.
E' vero che in molti cerchi vengono ritrovate particelle con le caratteristiche dichiarate?
No, è falso. L'unico caso veramente documentato è solo uno, di cui si sa con certezza il nome del circlemaker che ha realizzato la formazione e si sa anche che cosa ha sparso sulle spighe per creare l'artificio.

Il circlemaker in questione è il famoso Robert Irving e tutto il caso è ampiamente trattato e sviscerato da Ronald Ashby su queste pagine:
The H-Glaze Explained
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_0.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_1.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_2.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_3.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_4.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_5.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_6.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/Addendum.htm

La scoperta delle formazioni e dei depositi avvenne sul campo già mietuto ma Irving era in possesso di una foto delle due formazioni prima ancora che la coltivazione fosse mietuta, nessun altro al mondo era a conoscenza della locazione di quella formazione prima della mietitura e non esistono altre foto pre-mietitura.
L'anomalia delle particelle ferrose é quindi una leggenda originatasi da un'unica formazione di cui si conosce (bastava che l'onesto e affascinante Ruggeri si fosse impegnato un po') l'autore (Robert Irving) e la genesi della leggenda stessa. Aveva senso quindi chiedere a dei ragazzi di inventarsi un cannone-spara-particelle di ferro?

Riguardo la presunta anomalia delle (così chiamate) cavità di espulsione nei nodi,quello che viene raccontato è che siano in qualche modo coinvolte delle onde elettromagnetiche. Levengood&Talbott sostengono che l'origine dei crop circles sia dovuta a un fenomeno atmosferico ignoto quale il presunto vortice di plasma, mentre Haselhoff introduce la presenza di una BOL (Ball Of Light) irraggiante la coltivazione. Secondo queste due versioni, onde elettromagnetiche di frequenze non meglio precisate dovrebbero originarsi sia all'interno dei vortici di plasma che dalle BOL.

fra tutte le tipologie di onde, le microonde giocherebbero (il condizionale è d'obbligo) un ruolo chiave nella generazione delle presunte cavità di espulsione che si trovano citate anche come nodi esplosi.
Il concetto è quello dei pop-corn nel forno a microonde, un trasferimento repentino di energia all'acqua contenuta nel nodo della pianta porterebbe rapidamente l'acqua allo stato di vapore che dovrebbe trovare sfogo da qualche parte per poter uscire e creerebbe quindi un foro, una cavità nel nodo stesso.
Ma è vero che fornendo energia ad una spiga con delle microonde si riesca a provocare solo un nodo esploso evitando di far rinsecchire l'intera pianta?
E' forse possibile che quel tipo di situazioni sul nodo possano essere ricondotte a diverse cause slegate fra loro come ad esempio insetti parassiti, agenti patogeni o reazione a stress meccanico da parte del nodo?
Nessuno dei sedicenti esperti ha affrontato a 360 gradi la questione e quindi il mito ormai condiviso è che gli steli siano irraggiati da onde elettromagnetiche che causano ciò che viene chiesto ai poveri ragazzi del MIT di riprodurre con dei cannoni elettromagnetici nel campo.

Per tagliare la testa al toro, abbiamo però un controesempio molto efficace ed importante. Nel 2005 venne chiesto al Team Satan, i circlemakers che stanno dietro al sito www.circlemakers.org, di creare una formazione con i cerchi olimpici che fu subito realizzata (è possibile vederla all'indirizzo www.circlemakers.org/olympics.html).
All'interno di quella formazione, di sicura paternità umana quindi, vennero successivamente trovate e fotografate situazioni del tutto identiche ai fori di espulsione.
Qualunque sia la causa di quel tipo di situazione, essa si verifica anche in formazioni realizzate con certezza dall'uomo, non solo... ma per stessa "ammissione" involontaria di Levengood e Talbott, quelle situazioni si trovano anche e con incidenza superiore in allettamenti naturali (allettamenti dovuti cioè al vento).

Aveva senso chiedere a dei ragazzi di portare un magnetron in campo per sparare microonde sulle spighe?

Infine:

"Qui c'è un fosso! Grazie."
Dom, Lisa e Dave capiscono cosa hanno passato i creatori dei cerchi, vagare per i campi nel mezzo della notte è una vera impresa.
"Bene, iniziamo a tracciare il cerchio".
Dopo quasi un'ora Dom, Lisa e Dave iniziano a lavorare metodicamente. Hanno tracciato il cerchio e ora iniziano a piegare le spighe con la tecnica della tavola e delle corde. Si muovono sul campo come una squadra paramilitare, hanno anche lo stesso equipaggiamento, occhiali per la visione notturna e GPS...


Muoversi di notte nei campi non è affatto un'impresa, chiaramente bisogna saperlo fare, ma non richiede abilità particolari.
Si vedono poi i tre ragazzi bardati di occhiali per la visione notturna e la voce fuori campo cita il GPS. No, anche questo è un clamoroso errore, gli occhiali per la visione notturna e il GPS non servono proprio a nulla se uno vuole realizzare un crop circle, bastano e sono più che sufficienti i propri occhi e i metri a nastro che danno sul campo una precisione di gran lunga superiore a quella dell'attuale sistema GPS.
E' evidente che i tre ragazzi siano dei totali sprovveduti relativamente al circlemaking e che quella è la loro prima esperienza.

Prosegue Ruggeri:

Il 90% delle spighe subisce profonde mutazioni genetiche, inoltre all'interno di questi giganteschi disegni è stato ritrovato ferro meteoritico. Come si spiegano questi dati?



In realtà nessuna mutazione genetica è stata mai riscontrata, è pura leggenda, sul ferro meteoritico ho già abbondantemente commentato.

Il servizio termina con delle riprese di Ruggeri che intervista Pino Morelli (Giornalista Esperto di Misteri) all'interno della prima formazione italiana (25 maggio 2009), quella di Brugherio.

[Pino Morelli] Non noto dei particolari, diciamo così, tecnici che normalmente possono avvenire per esempio prendendo una spiga o qualsiasi o particolare. Normalmente ci sono qui (indica un nodo, nda) dei rigonfiamenti particolari che scoppiano come se fossero dei pop corn, diventano bruciati e piegano la spiga in una maniera naturale, non come sto facendo io. Questo è il classico caso dei più inspiegabili crop circles.

La piegatura del nodo (ginocchiatura) è la reazione più normale che una spiga possa mettere in atto quando per un motivo o per l'altro (pioggia, grandine, vento, tavola da circlemaker...) viene prostrata per terra.
La spiga infatti, se è ancora viva, tende ad accrescere asimmetricamente una parte del nodo in modo da creare proprio un allungamento del nodo stesso per far rialzare la spiga.
In questo processo è pesantemente coinvolto un ormone che si chiama auxina. I nodi infatti sono geneticamente programmati per piegarsi e far rialzare la pianta.
Anche negli allettamenti naturali si trovano i nodi allungati, per la spiga non fa differenza se a buttarla giù è un agente atmosferico, un animale, il piede di un uomo o una tavola di legno, se la spiga è viva tende a rialzarsi.

Detto questo, non me ne abbiate a male se continuo a sostenere che "Mistero" è un programma di disinformazione in cui i veri amanti dell'ufologia vengono di continuo discreditati e presi in giro.

[Modificato da Legion1 27/07/2009 19:24]
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27/07/2009 19:24

Legion ti adotterei come piccolo UniversaMan junior per quanto ti batti per la causa [SM=g27828] Ottimo resoconto che condivido in pieno.
28/07/2009 15:45

Re:
le argomentazioni degli "scettici ad oltranza" si basano sul fatto che le famose anomalie riscontrate nei cerchi, in realtà non siano una costante, ma siano state rinvenute soltanto in rari casi.

è il classico atteggiamento cicappiano: quando le prove ci sono , diciamo che non esistono ,che sono state inventate , che non sono veritiere, che i risultati delle analisi sono errati.
è una tattica che viene adoperata per tante altre prove oggettive, come gli impianti alieni (per citarne una a caso).

di analisi sui cerchi ne sono state fatte a bizzeffe,anche da gruppi italiani. è ovvio che non tutti i cerchi presenteranno le anomalie: al giorno d oggi di falsi ce ne sono a bizzeffe, tra militari e circlemakers.

in quel documentario, per tentare di riprodurre le anomalie dei cerchi autentici (che ahime' ci sono, cosi' come gli impianti estratti dai corpi degli addotti sono di natura oggettivamente aliena) è stato fatto letteralmente saltare in aria un campo, dopo averlo martoriato con aggeggini vari. è ovvio che qualcosa non quadra.

qui poi si tendono a sminuire, o addirittura a non prendere in considerazione, le testimonianze della gente.
sono centinaia le persone che dicono di aver visto sfere di luce volteggiare sui campi, e creare il crop dal nulla in pochi istanti.
testimonianze che ben si legano con le effettive anomalie elettromagnetiche del terreno.
il punto è che questi fatti per molte menti sono incredibili, di conseguenza impossibili, quindi roba da lasciare agli ufo-fanatici paranoici.
non la pensano cosi' i militari, che pagano falsi testimoni, creano falsi crop per "confondere le acque", e sono molto interessati alle formazioni genuine.
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29/07/2009 13:05

Re: Re:
Lachaise-L-N-, 28/07/2009 15.45:

le argomentazioni degli "scettici ad oltranza" si basano sul fatto che le famose anomalie riscontrate nei cerchi, in realtà non siano una costante, ma siano state rinvenute soltanto in rari casi.



1 solo caso di cui si conosce anche l'autore "umano" non vuol dire rari casi.
"1 solo caso" vuol dire 1 solo caso, "rari casi" vuol dire piu casi se pur sporadici.
Qui si parla di una delle prove più importanti a cui gli ufologi fanno riferimento per dimostrare la genuinità del cerchio. Ed è falsa!!!!

Lachaise-L-N-, 28/07/2009 15.45:

è il classico atteggiamento cicappiano: quando le prove ci sono , diciamo che non esistono ,che sono state inventate , che non sono veritiere, che i risultati delle analisi sono errati.
è una tattica che viene adoperata per tante altre prove oggettive, come gli impianti alieni (per citarne una a caso).



Nel mio intervento non era affatto mia intenzione confutare la veridicità dei crop circles, per carità, ci sarebbe troppo da scrivere e sinceramente non ho intenzione di passare le mie vacanze appresso ai cerchi.
Ho semplicemente commentato quello che veniva proposto nel filmato, cercando di spiegare quello che nel programma veniva spacciato per misterioso.

Nel documento si chiedeva a dei ragazzi di ricreare artificialmente tre "prove" a cui gli ufologi fanno riferimento per dimostrare l'origine non umana dei cerchi:
1)le cavità di espulsione nei nodi
2) le particelle ferrose nel terreno
3) e i disegni geometrici simmetrici
Io ho solamente fatto notare che l'approccio degli studenti era (forse per esigenze di copione) sbagliato e che quelle "prove" sono riproducibili in maniera molto piu semplice.
1) le cavità di espulsione si ritrovano in tutti gli allettamenti e in quantità anche maggiore negli allettamenti naturali.
2) le particelle ferrose rinvenute in 1 solo ed unico cerchio sono state messe li dallo stesso autore del cerchio di cui si conosce nome e cognome e che ha fornito prove fotografiche di ciò.
3) per coordinarsi in un campo di notte, non servono GPS e visori notturni ma una buona dose di allenamento e dei semplici metri a nastro.

Se avessi voluto parlare in maniera generale dei crop circles avrei potuto confutare tantissime altre cosiddette "prove" a cui gli ufologi fanno affidamento.
Una a caso tra le tante: l'anomalia delle "mosche morte"
mai sentita? E' una delle anomalie chiavi a cui si affidano gli ufologi per asserire che i crop circles non sono creati da mani umane.
La descrizione dell'anomalia è ogni volta più o meno questa: "nei pittogrammi ritenuti autentici, non di rado vengono ritrovate mosche letteralmente esplose: testa, ali, zampe e parti del corpo sono sparse sulle piante. Altre mosche, invece, restano saldate con il rostro alle spighe. Insetti che sembrano essersi trovati al momento sbagliato nel posto sbagliato. Tale effetto si otterrebbe "cuocendole" a grande potenza al microonde.

Fortunatamente nel documentario mandato in onda da Ruggeri non è stato chiesto ai ragazzi di riprodurre tale anomalia, altrimenti immaginate quei poveri ragazzi muniti di sacchetti di mosche, colla e cannoni a microonde per bombardare le mosche dopo averle incollate con la proboscide sulle spighe.

In realtà la cosa è molto piu semplice:
Si tratta di un'infezione epizootica da fungo, molto probabilmente causata da Entomophthora muscae oppure da un fungo affine. Causa spesso eventi mortali abbastanza spettacolari come quelli descritti dagli ufologi. L' Entomophthora muscae infetta le mosche quando le spore si posano su di esse, quindi germinano e crescono attraverso la cuticola. Il fungo quindi prolifera all'interno della mosca, sostanzialmente divorandola dall'interno. Le mosche infette spesso si portano in posizione elevata prima di morire e rimangono incollate (tramite il rostro) dalla fuoriuscita del fungo. Si pensa per facilitare la dispersione del fungo, il quale produce spore che vengono espulse con forza. Le strutture che producono le spore emergono dai segmenti addominali dopo la morte, "sparano" le loro spore, e quindi collassano in maniera tale che nei campioni più vecchi è qualche volta difficile vedere l'evidenza del fungo, e le mosche morte sembrano stranamente normali, tranne per il fatto che sono morte e incollate sul loro substrato.
La cosa straordinaria è che tali mosche sono state trovate nei crop circles, così come sono state trovate nei campi non interessati dai crop circles, così come sono state trovate in altri luoghi che non hanno nulla a che fare con campi di frumento.

Di questi esempi avrei potuto farne tantissimi altri ma come ho gia detto non era mia intenzione farlo qui.
Qui ho solo voluto commentare la puntata, nient'altro.
[Modificato da Legion1 29/07/2009 13:10]
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07/01/2011 21:01

Il filmato non si vede più, potete aggiornarlo con uno funzionante?
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13/01/2011 17:49

re
il filmato nn sono riuscito a vederlo pero' ricordo la puntata ,a me sembrava che il cerchio fatto dai ragazzi non fosse un gran cerchio sofiticato come quelli sparsi in giro per il mondo.si ci potrebbero essere ragazzi che per burla fanno queste cose,ma farebbero male alla verita',pur non essendo capaci di fare un cerchio complesso ed emorme come.
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14/01/2011 09:15

Sono chiaramente fatti dall'uomo, molto belli ma fatti dall'uomo. Se cercate in rete probabilmente troverete un documentario di National G. che dimostra come siano perfetttamente fattibili con pochissimi mezzi.
Secondo me ci sono fenomeni che meritano più attenzione dei cerchi nel grano che rientrano più nella categoria di "opere d'arte" che altro.
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14/01/2011 16:32

[SM=g2201354] potrebbe essere vero anche come dici tu,ma come mai non e' stato mai beccato nessuno con le mani nel sacco?ci dobbiamo porre anche questa domanda.al mio paese si e' sempre detto contadino scarpa grossa cervello fino.come una miriade di contadini si fanno beffare cosi?
hai questa risposta per me? poi volevo solo dire che il cerchio preso in esame in quella trasmissione a me sembrava troppo elementare tutto qua'.
[Modificato da IRONMAN.75 14/01/2011 16:35]
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16/01/2011 23:11

Re:
[QUOTE]potrebbe essere vero anche come dici tu,ma come mai non e' stato mai beccato nessuno con le mani nel sacco?[/QUOTE]

E chi te l'ha detto che non sia mai stato beccato nessuno?


[Modificato da Aura Mazda 16/01/2011 23:14]
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Utente Junior
16/01/2011 23:15

Re:
IRONMAN.75, 14/01/2011 16.32:

[SM=g2201354] potrebbe essere vero anche come dici tu,ma come mai non e' stato mai beccato nessuno con le mani nel sacco?


E chi te l'ha detto che non sia mai stato beccato nessuno?



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17/01/2011 09:18

Non solo sono stati beccati ma si sono anche fatti pagare per mostrare a tutti come fanno.
Io credo fermamente che non siamo soli e sono convinto che la fuori qualche cosa c'è però non credo che comportarmi come un religioso che deve per forza di cose credere a tutto sia un approccio serio.
I cerchi nel grano li fanno i nostri simili, consentimi una battuta, ma tu te lo vedi il contadino di turno che a mala pena ha il tempo di guardare la TV che corre dai media a dire: guardate che ho beccato un gruppo di svitati nel mio campo! Io me lo vedo invece con la doppietta a minacciarli di non tornare
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