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  09/06/2009 23:36 | |
Cammino di guarigione interiore di don Giuseppe Colombero
Recensione di Sr. M. Flora Zito O.P. delle Suore Domenicane Missionarie di san Sisto
Il testo, frutto dell'esperienza personale dell'autore, sacerdote diocesano, Giuseppe Colombero, fa parte di una collana di psicologia e pedagogia " I Prismi".
Lo scrittore propone una riflessione sul cammino interiore che ognuno di noi può fare per abitare meglio se stessi.
Ciò presuppone l'eliminazione della sofferenza e il raggiungimento della felicità.
C'è una differenza da cui non ci si può liberare perchè causata da mali fisici o psicologici involontari o da eventi e fenomeni naturali imprevedibili la cui forza distrugge l'uomo e le sue opere ed un altra che possiamo tenere lontana con la prevenzione, l'eliminazione degli ostacoli e il lavoro personale sulle negatività interiori che s'insidiano nel nostro animo, procurando a volte, inutili malesseri che influenzano i nostri rapporti con gli altri.
Come possiamo allora vivere sereni, appagati di quello che siamo o abbiamo?
Si tratta di individuare l'essenza del nostro essere e di riappropriarci della consapevolezza della nostra creaturalità per incamminarci metaforicamente al centro della nostra coscienza, principio unificante di tutti i nostri pensieri e le nostre azioni, luogo d'incontro con gli altri e soprattutto luogo di esperienza dell'incontro con il Creatore.
La conoscenza di sè permette all'uomo di non smarrire mai la via del Bene, il momento e il luogo in cui vive.
Le considerazioni dell'autore coinvolgono il lettore ad un discernimento dei segni e dei tempi in cui vive, a liberarsi da costrizioni esterne e da remore personali, quali pregiudizi, preconcetti, paure, ansie, ricordi, insicurezze, rancori che non gli permettono di operare liberamente scelte di bene.
Ogni decisione infatti, esige l'esclusione di altre possibilità di per sè non meno significative, ma che comunque non permetterebbero di realizzare la prospettiva che amiamo di più per divenire i costruttori e i conduttori di noi stessi.
La pace della coscienza è una via di guarigione e la sua realizzazione è completa solo quando non ci si sofferma sul piano psicologico, ma si crea una sinergia di forze per valorizzare le risorse spirituali, ristabilendo l'unità intrinseca della persona.
L'autore sostiene che la "densità della vita è fatta soprattutto di dialogo interiore, di pace, di raccoglimento, di dialogo con Dio, la certezza fondante, di stupore, di calore dell'amicizia dove ci si parla in trasparenza, di conoscenza dei propri sentimenti."
L'amore è la forza dirompente di ogni essere umano, l'humus che alimenta i nostri rapporti con Dio e con gli altri.
Amare ed essere amati dà la possibilità di partecipare ad altri le proprie esperienze interiori e di appropriarsi, a sua volta, del bene che è negli altri, in un interscambio che arricchisce tutti senza impoverire nessuno.
Il cristiano, e soprattutto l'anima consacrata, ha una ragione in più per amare:
imitare Cristo nella totalità della sua offerta, che "non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita " (Mc.10,45).
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L'autore:
Giuseppe Colombero, sacerdote diocesano, è stato per molti anni assistente in un ospedale di Torino.
Dottore in teologia, filosofia e psicologia, ha orientato la sua riflessione prevalentemente ai problemi della sofferenza e della salute interiore e alle dinamiche dei rapporti umani.
Tra le sue opere segnaliamo:
- Dalle parole al dialogo. Aspetti della comunicazione interprersonale;
- Dalla convivenza alla fraternità. Testimonianza di fede ed esigenza del cuore.
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine) |