SELEZIONE GENETICA
Per ottenere animali con certe caratteristiche è necessario selezionare i riproduttori, i metodi di selezione possono essere:
Selezione fenotipica - consistente nell'accoppiamento di due riproduttori portatori delle caratteristiche attese sperando di ottenere animali che gli assomiglino. Questa metodologia di selezione da garanzie minime circa i risultati finali.
Selezione genealogica - si scelgono i riproduttori dopo aver stabilito il loro valore genetico tramite l'analisi dei loro antenati, discendenti e collaterali.
Nei fatti soltanto dopo attenta valutazione si può capire perchè da un campione si ottengono animali mediocri quando ci si aspetterebbero campioni: è possibile, infatti, che il campione derivi da un accoppiamento casuale e che le caratteristiche in cui eccelle siano eterozigote e, nel caso di caratteristiche recessive, difficilmente potrà trasmetterle ai suoi discendenti. Per contro, un riproduttore portatore di caratteristiche allo stato omozigote, sarà in grado di incidere fortemente sui suoi discendenti. L'allevatore, naturalmente, ricerca riproduttori che presentino tutte le caratteristiche volute allo stato omozigote e, per fare questo, utilizza il sistema più rapido e sicuro: la consanguineità. Questo significa accoppiare individui con legami di parentela per poter fissare le loro caratteristiche allo stato omozigote.
Sempre nell'ambito della selezione genetica l'allevatore può ricorrere ad un'altra tecnica definita out-crossing ovvero ricorre a riproduttori appartenenti ad un'altra linea di sangue, presumibilmente omozigote per le caratteristiche attese sperando che si combinino al meglio le caratteristiche delle due linee ed apportando un plus meglio definito come vigore ibrido o eterosi.
Inbreeding e linebreeding - per inbreeding si intende l’accoppiamento di esemplari con forte consanguigneità (padre/figlia, madre/figlio, fratello/sorella), mentre per linebreeding si intende una forma più “leggera” di inbreeding (nonno/nipote, cugini, etc.). Questo tipo di tecniche hanno dei pro e dei contro:
INBREEDING
PRO
1. Produce animali uniformi di tipo uniforme e facilemente prevedibile
2. Eventuali geni recessivi ( e quindi nascosti) vengono allo scoperto e possono essere eliminati (omettendo dall’allevamento i soggetti affetti)
3. Gli individui tenderanno a passare alla prole le proprie caratteristiche.
4. Raddoppia i geni “buoni”.
5. Elimina definitivamente i tratti indesiderati
CONTRO
1. Raddoppia i tratti negativi e le debolezze.
2. Progressiva perdita di vigore e di risposta immunitaria.
3. Diminuisce il numero delle schiuse e dei pulcini per nidiata.
4. La selezione del tipo “a standard” può comportare l’involontaria perdita di geni “buoni” per altri tratti desiderati.
5. Gli individui risultano geneticamente impoveriti.
LINEBREEDING
PRO
1. Evita l’utilizzo di soggetti estremamente imparentati.
2. Produce animali di qualità uniforme e facilmente prevedibile.
3. Rallenta l’impoverimento genetico.
CONTRO
1. Richiede soggetti di eccellente qualità.
2. Non ferma l’impoverimento genetico, lo rallenta semplicemente.
Inbreeding e Linebreeding risultano metodologie molto importanti nell’allevamento dato che aiutano a fissare le caratteristiche volute e ad avere animali di ottima qualità in poche generazioni. Per contro se gestite senza le dovute precauzioni possono portare ad un indebolimento della razza.
Inbreeding e linebreeding sono spesso utilizzati associati ad outcrossing e ibridazione per ottenere un buon tipo senza andare a discapito della salute degli animali.
Mi pare di aver detto tutto.