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Aiutatemi a capire.

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2009 18:14
15/03/2009 12:16
 
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Ciao a tutti, vi scrivo perché, oggi, sono davvero esausta e ammaccata. Ieri sera ho di nuovo litigato con lui, e oggi sono distrutta, a pezzi, piena di piccoli lividi.
Ho bisogno di comprendere, di capire. Perché io non sono quella che si potrebbe definire propriamente una vittima, perché mi difendo, facendo male a mia volta. Lui dice che io sono violenta, che lo sono sempre stata, che non sono certamente meglio di lui. Dice che è colpa mia se oggi sono piena di lividi, colpa mia che ho continuato ad aggredirlo anche quando lui aveva smesso, che sono una vergogna per le donne che, vittime di uomini violenti, lo sono realmente.
E così mi vergogno davvero. Tutto è incominciato per una banale lite, per delle lamentele che gli ho fatto (lui critica tutto e tutti, ma non può essere criticato da nessuno, altrimenti si incazza e mette il muso), l'ho stuzzicato, è vero, l'ho infastidito, chiamandolo e scuotendolo affinché stesse sveglio invece di ignorarmi come fa sempre... Lui mi ha tirato, allora, un pugno sul polso. Dice che l'ha fatto per allontanarmi, che non voleva farmi male... Allora mi sono scatenata, ed è uscita fuori tutta la mia rabbia, la mia furia. L'ho aggredito a mia volta e, da allora, è stato un vero e proprio combattimento di boxe. Ci siamo colpiti a vicenda.
Ed io non capisco. Sono anch'io violenta? Avrei dovuto non reagire al suo pugno? Avrei dovuto non infastidirlo cercando di svegliarlo? Lui dice che è violenza anche questa... anche il fatto di infastidirlo, di importunarlo, di non farlo dormire, di scuoterlo.
Io non capisco più nulla. So solo che non riesco a non reagire, non riesco a subire stando zitta e ferma... Ma mi spaventa questo mio lato aggressivo, mi spaventa questa foga che metto nel cercare di fargli del male. Ho paura anche di me stessa.
Io non capisco proprio più nulla. Non capisco chi ha colpa e chi no, chi ha sbagliato... Penso tutti e due, in uguale misura. So solo che non è sempre così, che, queste cose, accadono raramente... e che mi dispiacerebbe tanto perderlo. Ma penso anche che il nostro sia un rapporto "malato", questa mattina siamo entrambi ammaccati e, nonostante ciò, nessuno di noi due vuole chiedere scusa all'altro. Perché a tutti e due sembra di avere agito per difesa, sembra di avere risposto ad un'offesa fatta dall'altro. Davvero, non so più cosa pensare...
Vi prego, non prendetemi per folle o per pazza... Sto così male dentro. E mi vergogno, mi vergogno davvero a scrivere qua... Perché ho paura di essere anch'io violenta.
A qualcuna di voi è capitata una cosa simile? Qualcuno può capirmi?
scusate davvero.
15/03/2009 18:14
 
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Registrato il: 03/09/2007
Sesso: Femminile
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Cara amica,
non so dirti perchè avvengono certe cose...
Penso che una situazione di conflitto perenne o di maltrattamento possa portare alla esasperazione anche una persona che sicuramente non è "violenta".
Con questo non voglio assolutamente giustificare una eventuale incapacità di controllare e gestire in modo lecito le proprie emozioni - incapacità che prima di tutto fa male a te stessa.
Tuttavia, da quel poco che posso aver capito dal tuo post, la vostra relazione funziona abbastanza bene, con momenti di esasperazione...? E' così?
Anche se qualche frase mi lascia un po' perplessa, quando dici "lui critica tutto e tutti"...
Anche le cose che lui dice per "incolpare" soltanto te di certi momenti di esasperazione e violenza mi sembrano poco corrette - perchè semmai, la responsabilità è di entrambi.
Comunuque, se tieni a questo rapporto - ma soprattutto se tieni a te stessa, se ti rispetti e vuoi crescere in maturità ed equilibrio - ti consiglio vivamente di prendere contatto con una psicologa, anche presso un centro pubblico.
Probabilmente, sarebbe opportuna una terapia di coppia: ma se il tuo compagno la rifiutasse, tu comunque dovresti lavorare su te stessa.
Cosa ti aspetti da questa relazione?
Che vada avanti, che possiate diventare una famiglia, con dei figli...?
Riesci ad immaginare delle dinamiche simili a quelle che ci racconti, alla presenza di bambini...?
Pensa molto bene a tutte queste cose e metti in secondo piano i sentimenti "io lo amo"...non basta...
Penso che tu sia molto giovane, ora puoi scegliere se rovinarti la vita o se migliorarla ed essere felice.
Lavorando su te stessa (prima di tutto) e prendendo in considerazione delle scelte che ora ti sembrano dolorose, ma che domani sarai felice di aver fatto.
L.
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