Stellar Blade Una straordinaria esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Le leggi su sicurezza, assicurazioni e altro....

Ultimo Aggiornamento: 16/11/2012 21:04
Email Scheda Utente
Post: 3.553
Registrato il: 31/03/2006
Utente Master
OFFLINE
16/11/2012 21:04
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Assicurazione x gli sciatori

Segnalo che da quest' anno la tessera FISI (base) non copre più la responsabilità civile verso terzi (quindi non serve per la Legge £ della Regione Piemonte che impone a tutti gli sciatori di essere assicurati).
Un' alternativa valida può essere l' assicurazione MULTISPORT (gruppo Europassistance) da sottoscrivere all' atto del pagamento dello skipass (dal giornaliero allo stagionale).




Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
Email Scheda Utente
Post: 2.889
Registrato il: 27/01/2004
Utente Veteran
OFFLINE
09/11/2011 10:18
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re:
Camping Yoghi e Bubu, 08/11/2011 21.42:


è più facile trovare assicurati sulla vita che non assicurati RC personale [SM=g27819]








beh io grazie alla mia tessera fisi che comprende anche l'assicurazione sulle piste, dell'incidente dell'inverno scorso che mi è costato i legamenti del ginocchio sinistro sono stata ampiamente ripagata
Email Scheda Utente
Post: 75
Registrato il: 30/05/2011
Utente Junior
OFFLINE
08/11/2011 21:42
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re:

è più facile trovare assicurati sulla vita che non assicurati RC personale [SM=g27819]

maurizio.SAVONA, 08/11/2011 20.59:

Camping Yoghi e Bubu, 08/11/2011 20.44:


mi sembra un bell'incentivo per chi vuole sciare e spende già una paggata di solti di attrezzatura e abbonamenti [SM=x291712] Regione Piemonte
________________________________________________________________________

E' già un paio di anni che è uscita... [SM=g10890] se uno a un'assicurazione personale non è obbligato a farla!!!! [SM=g27811]






www.campingyoghiebubu.it - www.timandoinvacanza.com - www.timandoincrociera.it
Email Scheda Utente
Post: 2.994
Registrato il: 31/03/2006
Utente Veteran
OFFLINE
08/11/2011 20:59
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:
Camping Yoghi e Bubu, 08/11/2011 20.44:


mi sembra un bell'incentivo per chi vuole sciare e spende già una paggata di solti di attrezzatura e abbonamenti [SM=x291712] Regione Piemonte
________________________________________________________________________

E' già un paio di anni che è uscita... [SM=g10890] se uno a un'assicurazione personale non è obbligato a farla!!!! [SM=g27811]






Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
Email Scheda Utente
Post: 72
Registrato il: 30/05/2011
Utente Junior
OFFLINE
08/11/2011 20:44
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

mi sembra un bell'incentivo per chi vuole sciare e spende già una paggata di solti di attrezzatura e abbonamenti [SM=x291712] Regione Piemonte


maurizio.SAVONA, 08/11/2011 16.43:

Assicurazione R.C. Obbligatoria

In base alla LEGGE REGIONALE del PIEMONTE n.2/2009 si ricorda che:
L'utilizzo delle piste è subordinato alla stipula di un contratto di assicurazione per la responsabilità civile da parte dell'utente per danni o infortuni che questi può causare a terzi, ivi compreso il gestore. (Art.18)
Per gli utenti non in possesso di assicurazione R.C. sono previste SANZIONI AMMINISTRATIVE da € 40,00 a € 250,00. (Art.35)




www.campingyoghiebubu.it - www.timandoinvacanza.com - www.timandoincrociera.it
Email Scheda Utente
Post: 2.993
Registrato il: 31/03/2006
Utente Veteran
OFFLINE
08/11/2011 16:43
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Assicurazione R.C. Obbligatoria

In base alla LEGGE REGIONALE del PIEMONTE n.2/2009 si ricorda che:
L'utilizzo delle piste è subordinato alla stipula di un contratto di assicurazione per la responsabilità civile da parte dell'utente per danni o infortuni che questi può causare a terzi, ivi compreso il gestore. (Art.18)
Per gli utenti non in possesso di assicurazione R.C. sono previste SANZIONI AMMINISTRATIVE da € 40,00 a € 250,00. (Art.35)




Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
Email Scheda Utente
Post: 2.928
Registrato il: 31/03/2006
Utente Veteran
OFFLINE
05/10/2011 08:01
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



da regione.piemonte.it
Sci: casco obbligatorio fino a 18 anni



Sale da 14 a 18 anni l'età per l'obbligatorietà del casco protettivo per gli sciatori. E' stata infatti appositamente modificata una legge regionale con un emendamento al collegato alla Finanziaria. Sanzioni fino a 250 euro per chi non rispetta la norma. "Garantirà più sicurezza ai giovani sciatori. - spiega l'assessore regionale allo sport, Alberto Cirio - A cinque mesi dall'apertura di una nuova stagione invernale è l'occasione per invitare a rispettare le regole non solo per l'uso del casco, ma anche per i limiti di velocità, gli obblighi di precedenza e le altre regole comportamentali previste dalla normativa".




Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
Email Scheda Utente
Post: 3.292
Registrato il: 20/11/2003
Utente Master
OFFLINE
25/01/2011 14:38
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

da www.albanesi.it
Come scegliere gli sci più adatti alle proprie esigenze? La domanda non va sottovalutata perché una scelta sbagliata può avere una notevole influenza sul divertimento di chi pratica l'attività sciistica. La scelta degli sci va quindi fatta con un certo criterio e soprattutto basandosi sul proprio livello di abilità e sul proprio stile.
Le opzioni offerte dal mercato sciistico sono moltissime; l'importante è tenere bene in mente che in tale mercato regna sempre di più la specificità; ciò significa che determinati sci possono essere adatti a una certa situazione, ma non esserlo in un'altra. Questo stato di cose si è venuto soprattutto a creare dopo l'avvento di sciancrature sempre più accentuate*; fatto sta che determinati sci sono adatti per sciare sulla neve fresca, ma non sono appropriati per sciare sulla neve più ghiacciata; altri sci vanno bene per affrontare curve ampie, ma non sono adatti a curve più strette con inevitabile conseguenze negative a livello prestativo. Esistono chiaramente anche modelli ibridi che si adattano a tutte le situazioni, ma com'è facile intuire sono sci per sciatori di basso o medio livello.
Che fare quindi se il nostro stile sciistico prevede di cimentarsi in condizioni che presentano notevoli differenze (sciare fuoripista è molto diverso dal cimentarsi su piste lisce e facili) e però si vuole essere performanti al massimo? La risposta è molto semplice: occorre dotarsi di due modelli di sci diversi fra loro. Ovviamente una scelta del genere deve essere fatta da coloro che sono dotati di una tecnica discreta; altrimenti conviene orientarsi su un modello ibrido, accettando il fatto che una tale scelta non consente di esprimersi al massimo.

Sci: prima il test e poi l'acquisto

Un buon paio di sci ha prezzi che prevedono almeno tre cifre (generalmente si va dai 500 ai 950 euro), motivo per cui è decisamente consigliabile effettuare alcune prove prima di procedere all'acquisto.
Per provare un paio di sci è possibile noleggiarli oppure prendere parte a uno dei cosiddetti test tour.
Il noleggio degli sci non è una modalità particolarmente onerosa (mediamente un giorno di noleggio costa 20-30 euro) per cui, visti i prezzi di acquisto, il gioco può valere la candela.
I test tour sono eventi che possono essere organizzati dalle aziende rivenditrici oppure da terze persone; quest'ultima modalità offre l'occasione di testare sci di marche diverse, occasione che ovviamente non è possibile nel caso di test tour organizzati dalle case rivenditrici che naturalmente propongono solo i modelli di loro produzione.

Sci: le tipologie

Chi intende iniziare a sciare deve muoversi per tappe: in prima battuta si devono scegliere sci da principiante, per poi passare a sci allround e poi agli sci race carving. Questo percorso è praticamente obbligato, bruciare le tappe può essere controproducente e costoso e inoltre può ridurre decisamente il divertimento. L'obbiettivo di queste tappe è quello di apprendere la tecnica del carving.
Analizziamo adesso, anche se brevemente, tutte le più importanti tipologie di sci. Ci soffermeremo su:

sci da principianti
sci allround
sci race carving
sci da gara
sci da freestyle
sci da fuoripista.
Gli sci da principianti si caratterizzano per la loro leggerezza e flessibilità; inoltre la loro sciancratura non è particolarmente accentuata; sono sci che devono permettere all'aspirante sciatore di prendere dimestichezza con il "mezzo". Non conviene sostenere notevoli esborsi economici per l'acquisto di sci da principiante (al limite si può prendere in considerazione l'idea del noleggio) dal momento che si spera di cambiarli entro breve tempo. Potrebbe poi anche succedere che il novello sciatore perda tutto l'entusiasmo iniziale e decida di appendere gli sci al chiodo; quindi, all'inizio, non conviene spendere in modo eccessivo.
Gli sci allround sono sci adatti a sciatori di livello intermedio ovvero quegli sciatori che pur dimostrando una certa padronanza del mezzo non hanno ancora una certa dimestichezza con la tecnica del carving. Sono sci abbastanza leggeri e flessibili che si adattano a qualsiasi tipo di situazione, ma ovviamente non sono performanti al massimo livello. Gli sci allround sono i tipici sci da "sciatore turista" ovvero colui che "può osare, ma non troppo".
Gli sci race carving sono sci caratterizzati da notevoli rigidità, pesantezza e sciancratura. Sono praticamente sci da gara, ma la loro sciancratura è maggiore rispetto a questi ultimi perché le norme della Federazione Sciistica Internazionale prevedono un limite alla sciancratura degli sci che vengono utilizzati nelle competizioni. Gli sci race carving sono quelli che permettono il massimo del divertimento perché consentono di sfruttare la tecnica del carving ai massimi livelli. Sono disponibili modelli adatti allo slalom speciale (che prevede curvature strette), allo slalom gigante (che prevede curve larghe) e anche a curve intermedie.
Ovviamente, pur trattandosi della stessa tipologia di sci, esistono modelli di sci race carving più o meno leggeri; se uno sciatore non è dotato di una tecnica eccelsa può orientarsi su un modello più leggero.
Gli sci da gara sono sci che, come accennato in precedenza, devono rispettare dei limiti ben precisi per quanto riguarda la loro sciancratura; il motivo di tali limiti ha ragioni salutistiche; una sciancratura estrema mette a dura prova le ginocchia degli sciatori.
Se uno sciatore non partecipa a competizioni agonistiche non dovrebbe orientarsi su sci da gara perché, visti i limiti imposti alle sciancrature, il suo divertimento ne risentirebbe.
Gli sci da freestyle sono sci leggeri e molto larghi; la loro sciancratura non è particolarmente accentuata. Sono sci adatti a coloro che amano effettuare salti ed evoluzioni sciistiche. Non sono adatti alla sciata in pista.
Gli sci da fuoripista sono sci con poca sciancratura e molto leggeri. Si possono utilizzare solamente nelle zone dotate di percorsi non battuti. Le loro caratteristiche fanno sì che il loro uso in pista sia decisamente poco performante e scarsamente divertente.

Sci: quale lunghezza?

La lunghezza dello sci è un parametro importante; dopo aver scelto il modello di sci è necessario pensare alla loro lunghezza. Più lo sci è corto e minore è il raggio di curva. Coloro che prediligono le curve più strette devono orientarsi su sci più corti, viceversa su sci di lunghezza maggiore. L'altezza dello sciatore può essere presa come parametro; coloro che amano le curve più ampie possono orientarsi su sci corrispondenti alla propria statura; se invece si prediligono curve meno ampie ci si orienti su modelli che misurano circa 10 cm meno della propria statura.

* La sciancratura è la differenza che intercorre fra la larghezza della spatola (la parte anteriore degli sci), del centro e della coda. Più tale differenza è accentuata più uno sci è sciancrato. La sciancratura esiste da molto tempo, ma negli ultimi anni si è decisamente accentuata grazie all'avvento di nuovi materiali con caratteristiche molto diverse da quelle del legno massello. Il vero e proprio boom degli sci sciancrati è iniziato nei primi anni '90.
Email Scheda Utente
Post: 368
Registrato il: 20/03/2009
Utente Senior
OFFLINE
08/11/2010 21:45
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Inizia la stagione, attenti alla testa!

Interessante indagine sull'uso del casco sulle piste da sci con il sistema SIMON

Cuneo - In Italia si stima che vi siano circa 2,5 milioni di sciatori e circa 25 milioni di giornate di sci all’anno. Questo dato, rapportato alla popolazione residente, al numero di praticanti, ed all’esposizione media alla pratica dello sci, non è molto dissimile da quello che si osserva in altri Paesi.
Come avviene anche per altre attività sportive, amatoriali e non, in Italia la pratica dello sci alpino comporta il rischio di incidenti con conseguenze traumatologiche, talora anche gravi, con un’incidenza della mortalità traumatica pari a circa 0,8 morti/anno ogni milione di giornate di sci. Questo tasso di incidenza, peraltro, appare inferiore a quello osservato in diversi studi condotti su aree sciabili di altri Paesi (1 morto/anno ogni milione di giornate di sci). Sembra, quindi, ragionevole dedurre, in via preliminare, che le condizioni di sicurezza delle aree sciabili italiane siano migliori rispetto a quelle che è dato osservare in altre realtà anche in ragione dei molteplici sforzi sinergici che gli operatori del settore hanno compiuto per venire incontro alle sempre maggiori esigenze di sicurezza richieste dalla clientela (ci riferiamo alle azioni che vanno dalle campagne di sensibilizzazione, alla messa in sicurezza delle piste, al diffondersi dell’uso dei dispositivi di sicurezza, ecc...).
Tra i diversi traumi che possono discendere da incidenti dello sci, certamente traumi cranici (TC) sono quelli che mettono maggiormente a rischio la vita degli sciatori. In particolare, a livello di ricovero ospedaliero, l’incidenza del trauma cranico è dell’ordine di 6,5 casi per 100.000 giornate di sci nello snowboard e di 2,5 casi per 100.000 giornate nello sci. Il TC è la causa più frequente di ricovero ospedaliero nonché la più frequente causa di morte tra gli sciatori e gli snowboarder con un tasso di mortalità, tra i ricoverati per TC dell’8%.
Dal 2003 è attivo presso il reparto Ambiente e Traumi dell’Istituto Superiore di Sanità un sistema di sorveglianza nazionale degli incidenti sulle piste da sci (sistema SIMON) il quale ha permesso di quantificare l’entità di tale fenomeno infortunistico. In base ai dati pervenuti al sistema, possiamo attenderci in Italia circa 35.000 incidenti/anno causati dalla pratica di sport invernali; tra questi 1.100 circa richiedono assistenza in ricovero ospedaliero (circa il 3%). In genere non si tratta di traumi particolarmente gravi, per lo più lesioni articolari, stiramenti, fratture e lussazioni agli arti. Tuttavia, vi è una quota non insignificante di traumi cranio/facciali: tra il 10 ed il 15 per cento degli infortunati nella pratica dello sci riportano lesioni alla testa, percentuale che sale ad oltre il 25% nel caso di scontri tra sciatori.

QUANTO E' USATO IL CASCO TRA GLI SCIATORI?

Tra il 28 febbraio e il 12 aprile 2010 sono stati monitorati 32.638 sciatori in 9 località: La Thuile, Breuil-Cervinia Champoluc e Pila in Valle d’Aosta, Limone Piemonte in provincia di Cuneo, Palù Valmalenco in provincia di Sondrio, Paganella SKI in Trentino, e Selvarotonda e Monte Piselli nell’Appennino Centrale.
a percentuale d’uso casco complessiva è risultata pari al 38%, con un range compreso tra il 27% di Limone e Selvarotonda e il 43% di Breuil-Cervinia.
L’uso del casco appare comunque omogeneo nei territori monitorati perché, a parte il dato più basso di Limone e Selvarotonda, nelle altre 7 stazioni la forbice si riduce tra il 37% e il 43%. Il casco appare essere più utilizzato nei weekend, in particolare la domenica quando in media supera il 42%, mentre in mezzo alla settimana flette fino al 34%. Questo fatto, se confermato dai dati della prossima stagione, sembra caratterizzare in maniera qualitativamente differente quello che possiamo definire come lo “sciatore della domenica”, forse più incline a proteggersi con il casco rispetto ai tipici frequentatori delle settimane bianche e agli sciatori più sportivi che prediligono le giornate infrasettimanali, meno affollate.
Le rilevazioni nel complesso hanno abbracciato l’intera giornata, dall’apertura degli impianti alla loro chiusura, ma, come era ipotizzabile, non vi è una grande differenza d’uso nell’arco della giornata, anche se la mattina, forse complici le temperature più rigide, il casco viene un po’ più usato (40% contro 37% nel pomeriggio).
L’uso del casco, infine, si è mostrato sostanzialmente baricentrato attorno al 38% in tutto il periodo della rilevazione, non mostrando particolari trend legati al progredire della stagione.

--------------------------------------------------
Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese.
JFK
Email Scheda Utente
Post: 1.376
Registrato il: 31/03/2006
Utente Veteran
OFFLINE
27/10/2009 08:50
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Scusate la scarsa leggibilità di questo comunicato diramato dalla Regione Piemonte. Comunque riassumendo si dice che quest'anno il Kit di sopravvivenza che comprendeva Arva,pala e sonda non servirà agli sciatori che vogliono fare fuori pista!
P.S. si vedrà il prossimo anno!







Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
Email Scheda Utente
Post: 6
Registrato il: 22/04/2008
Utente Junior
OFFLINE
28/04/2009 13:26
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

...ci sarà parecchia neve bagnata e pesante! Decisamente meglio evitare in questo periodo.
E poi una cosa.... in tv si vedono spesso immagini di valanghe enormi che travolgono tutto e tutti! In realtà quelle sono abbastanza delle rarità!
La maggior parte delle valanghe che creano incidenti sono di dimensioni modeste... a vederle si potrebbe pensare che non siano pericolose ma non è così.
Email Scheda Utente
Post: 964
Registrato il: 31/03/2006
Utente Senior
OFFLINE
28/04/2009 11:32
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

X chi si vuole avventurare nel fuoripista nel fine settimana, occhio!!

http://www.arpa.piemonte.it/upload/dl/Bollettini/bollettino_valanghe.pdf




L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
Email Scheda Utente
Post: 814
Registrato il: 31/03/2006
Utente Senior
OFFLINE
23/03/2009 16:18
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sciare, nuova legge regionale sulla sicurezza
Sicurezza sugli sci, se n'è parlato al Panathlon di Cuneo


Se n’è discusso giovedì 19 marzo alla conviviale del Panathlon Cuneo



Cuneo - A cinque anni di distanza dalla legge quadro 363 anche il Piemonte, ultima regione in Italia, si è dotato di una normativa che stabilisce principi e disposizioni per sciare sulle piste in tutta sicurezza, a garanzia anzitutto dell’incolumità fisica. Il testo di questa importante legge, approvata in consiglio regionale il 14 gennaio scorso, è stato analizzato e dibattuto durante la conviviale del Panathlon Club Cuneo che si è tenuta giovedì 19 marzo al ristorante “Da Politano” a Fontanelle di Boves. Dopo il doveroso minuto di silenzio in ricordo della panathleta Nadia Lemouth scomparsa qualche settimana fa, e la consegna dei distintivi d’oro ai soci Giovanni Aime, Giovanna Laugero e Claudio Migliore, per i dieci anni di appartenenza al club, la serata è iniziata tra lo stupore generale per l’inspiegabile e immotivata assenza della funzionaria regionale Paola Casagrande al tavolo dei relatori. Avrebbe dovuto illustrare anche lei i contenuti della nuova legge, ma è stata più che degnamente sostituita da Simona Rossotti, assessore provinciale allo Sport, Fabio Bergia, direttore della Lift società che gestisce gli impianti di risalita a Limone, Pierpaolo Ballarè, direttore dei maestri di sci di Limone, e Piero Ugo, giudice omologatore delle piste di sci nordico.
In generale questa legge è stata accolta con favore dai diversi addetti ai lavori che, seppur in modi diversi, contribuiscono allo sviluppo di questo sport invernale. “Questo testo arriva dopo un percorso lunghissimo – ha dichiarato Fabio Bergia della Lift -, noi gestori lo consideriamo valido anzitutto perché mette al primo posto la sicurezza degli utenti delle piste e riteniamo importante il principio, contenuto nella legge, che considera di pubblica utilità tutto ciò che è compreso nell’area sciabile (quindi anche i servizi privati). Manifestiamo però qualche perplessità sull’obbligo di assicurazione di responsabilità civile per tutti; è un argomento ancora in forte discussione perché non è chiaro se debba essere il gestore a controllare se gli sciatori sono assicurati o se siano questi ultimi a dover pagare obbligatoriamente una polizza con lo ski pass”.
Un altro aspetto che fa discutere sono le indicazioni contenute nell’articolo 30 della legge che obbligano chi pratica lo sci alpinismo e il freeride a munirsi di appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca, pala e sonda da neve. Su questo punto è intervenuto Pierpaolo Ballarè, che ha portato la “voce” dei maestri di sci: “È giusto disciplinare uno sport dove specie la velocità è un fattore di rischio notevolissimo, ma non bisogna esagerare nel vincolare una disciplina che vive di libertà e svago”. Ballarè ha poi risposto al quesito, sollevato anche dall’assessore Simona Rossotti, sull’ipotesi di dividere le piste di chi pratica lo sci da quelle degli snowboarder: “Il grado di pericolosità che differenzia uno sciatore da uno che predilige invece la “tavola” non sta tanto nel tipo di attrezzatura, ma nel fatto che dopo soli due mesi di esercizio lo snowboarder si avventura in piste anche difficili pur non essendo all’altezza, mentre lo sciatore prima di scendere su un tracciato impegnativo ha bisogno di almeno un anno di insegnamento”.
Ugo Piero ha invece sottolineato le esigenze dello sci di fondo: “È sì vero che nel nordico ci sono un numero minore di infortuni e meno episodi gravi, ma il Codice attuativo che il Comitato tecnico sta elaborando dovrà tenere conto anche dei regolamenti della federazione italiana FISI, in uso ormai da anni”. In chiusura, sull’argomento è intervenuto anche il presidente del Panathlon Club, Armando Albanese: “Ci auguriamo che questa legge risolva buona parte dei problemi connessi alla sicurezza, ma alla base di tutto resta l’educazione della persona, cosa che è sempre più rara trovare anche sulle piste”.




L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
Email Scheda Utente
Post: 724
Registrato il: 31/03/2006
Utente Senior
OFFLINE
06/03/2009 18:07
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Occhio domani nei fuoripista

date un'occhiata qua:

http://www.arpa.piemonte.it/upload/dl/Bollettini/bollettino_valanghe.pdf




L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
Email Scheda Utente
Post: 637
Registrato il: 31/03/2006
Utente Senior
OFFLINE
02/03/2009 17:45
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ecco un sito internet dove si trova quello che serve a prezzi modici:

http://www.decontecno.it/schedaprodotto.asp?prod=1800
[Modificato da maurizio.SAVONA 02/03/2009 17:45]




L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
Email Scheda Utente
Post: 635
Registrato il: 31/03/2006
Utente Senior
OFFLINE
02/03/2009 16:33
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ecco la nuova legge!

Sicurezza sport invernali: nuova normativa della Regione Piemonte
Il Collegio Guide Alpine del Piemonte informa che la Regione


Piemonte, con la Legge regionale 26 gennaio 2009, n. 2, ha varato una nuova normativa in materia di sicurezza per chi pratica gli sport invernali.
Una delle norme della nuova disciplina regionale in attuazione della normativa nazionale vigente (L. 24 dicembre 2003, n.363) riguarda l'obbligo di essere dotati di appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca (es. Arva) nonché di pala e sonda, per chi pratica lo sci fuori pista e lo sci alpinismo in Piemonte, pena una sanzione amministrativa fino a 250 euro.

Va notato che la normativa nazionale all'art. 17 della Legge n.363 prescrive per chi pratica lo “sci-alpinismo” l'obbligo “di appositi sistemi elettronici per garantire un idoneo intervento di soccorso” laddove “per le condizioni climatiche e della neve, sussistano evidenti rischi di valanghe”. Sembra chiaro dunque che in Piemonte, in virtù della nuova norma regionale, da ora tale obbligo valga per legge ogni qualvolta si praticano lo “sci alpinismo” o il “freeride”.

Di seguito pubblichiamo il breve comunicato stampa del Collegio delle Guide Alpine, aggiungendo che la sicurezza non ha assolutamente prezzo e che l'uso di questi strumenti dovrebbe fare ormai parte del DNA di chi affronta la montagna nella sua veste invernale. A prescindere se sia in Piemonte o altrove.


Nuova legge: Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali

Il 14 gennaio 2009, il Consiglio regionale del Piemonte ha varato una legge, la n° 2 del 26 gennaio, che reca specifiche norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali.

La legge principalmente pone precise norme sull'individuazione, la gestione, la tenuta e la sicurezza di tutte le aree attrezzate per lo sci. Si va dalla definizione delle stesse nei piani regolatori fino alle specifiche per la delimitazione delle piste. Sono poi chiarite le responsabilità dei gestori ovvero gli ambiti dove i gestori non hanno responsabilità.

Vi sono inoltre norme sulle attività al di fuori delle aree sciabili controllate ovvero: sci fuori pista e sci alpinismo, per lo svolgimento dei quali, tra le altre cose è previsto l'obbligo di indossare l'Arva e di avere pala e sonda.

Art. 30. Legge regionale 26 gennaio 2009, n. 2
(Sci fuori pista)

1. I gestori delle piste di sci non sono in alcun modo responsabili degli incidenti che possono verificarsi nei percorsi fuori pista ancorché serviti dagli impianti medesimi, né sui percorsi individuati all'articolo 4, comma 2, lettera f).

2. I soggetti che praticano lo sci alpinismo ed il freeride sono tenuti a munirsi di appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca, pala e sonda da neve per garantire un idoneo e tempestivo intervento di soccorso.

Il testo completo della legge è stato pubblicato sul supplemento n° 1 del Bollettino Regionale n° 4: leggi il testo completo


Gazzetta Ufficiale N. 3 del 5 Gennaio 2004
LEGGE 24 dicembre 2003, n.363
Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo.

Art. 17. (Sci fuori pista e sci-alpinismo)

1. Il concessionario e il gestore degli impianti di risalita non sono responsabili degli incidenti che possono verificarsi nei percorsi fuori pista serviti dagli impianti medesimi.

2. I soggetti che praticano lo sci-alpinismo devono munirsi, laddove, per le condizioni climatiche e della neve, sussistano evidenti rischi di valanghe, di appositi sistemi elettronici per garantire un idoneo intervento di soccorso.




L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
Email Scheda Utente
Post: 634
Registrato il: 31/03/2006
Utente Senior
OFFLINE
02/03/2009 16:25
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ecco quello che c'è sritto sulle bacheche di Limone, prima di

prendere gli impianti di risalita!


Obbligo pala, arva, asta




L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
Email Scheda Utente
Post: 634
Registrato il: 31/03/2006
Utente Senior
OFFLINE
02/03/2009 16:04
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sicurezza in fuoripista: facciamo chiarezza

TORINO -- Dope l'entrata in vigore della legge nazionale, il 26 gennaio scorso la Regione Piemonte ha varato una nuova legge regionale per la sicurezza in piste e fuoripista. Il provvedimento - che rende obbligatorio l'uso di arva, pala e sonda fuori dai tracciati delle piste - ha creato non poche perplessità e riaperto il dibattito sulla questione delle valanghe, della prevenzione e dell'informazione per chi frequenta la montagna. Rimangono infatti diverse ambiguità che la legge non risolve.

Chi viene a fare scialpinismo, o a sciare fuoripista in Piemonte, cosa deve sapere?

Deve sapere che adesso ha l'obbligo di portare con sè sonda, pala e arva, in ogni caso, indipendentemente da quello che dice il bollettino delle valanghe.

Il provvedimento è in vigore da un mese. Avete rilevato dei cambiamenti?

Al momento non siamo in grado di fornire dati. Sappiamo che ci sono già stati dei controlli, ma non ho avuto segnalazioni di verbali.

Quindi occhio, in qualsiasi stazione sciistica se andate x fare il

fuoripista ci vogliono queste tre cose:

Arva,Sonda e Pala
[Modificato da maurizio.SAVONA 02/03/2009 16:29]




L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:47. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com