Fermati due romeni, donna confessa
Una rata di condominio o un affitto non pagato. E' stato probabilmente ucciso per questo motivo Giovanni Santini, 63 anni, amministratore di condominio trovato morto in un appartamento a Roma dove si era recato per riscuotere il dovuto. Appartamento, abitato da una coppia di romeni dal quale il 63enne è uscito cadavere, chiuso dentro una valigia. La donna ha confessato il delitto. "L'ho colpito con il mattarello", ha detto agli investigatori.
La straniera ha ammesso le proprie responsabilità davanti al pm Antonella Nespola e agli uomini della squadra mobile. Sul corpo della vittima i segni di numerosi colpi più volte sferrati con un oggetto contundente. I due sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere.
La scoperta è avvenuta grazie all'allarme dato dal portiere di un altro stabile che da venerdì pomeriggio era in attesa di Santini al quale doveva restituire un mazzo di chiavi. La coppia di romeni viveva da alcuni mesi nello stabile teatro dell'omicidio e la donna, madre di tre figlie, lavorava come cameriera in un ristorante della zona.
A ricostruire la macabra vicenda gli uomini della squadra mobile della capitale, guidati da Vittorio Rizzi che, come ha sottolineato il questore Giuseppe Caruso: "In questo nuovo episodio di violenza che vede coinvolti cittadini romeni è importante precisare che nell'attività d'indagine altri loro connazionali stanno dando un apporto determinante".
Mentre i due inquilini romeni venivano portati in questura sono stati altri condomini a raccontare come si è arrivati a scoprire l'efferato omicidio. "Gli agenti sono arrivati intorno alle 14 e sono passati dal retro dell'appartamento al pian terreno, l'ex casa del portiere dove i due romeni fermati abitavano da alcuni mesi. Bussavano ma nessuno apriva la porta. Forzato l'ingresso gli agenti hanno trovato marito e moglie intenti a pulire il muro dagli schizzi di sangue. Il genero della vittima - prosegue l'uomo - mi ha detto che la valigia stava in un angolo dell'appartamento, il cadavere era stato chiuso in un sacco e messo nella valigia".
Nella zona sono in molti ad essere stupiti nell'apprendere quanto accaduto: "Gina (come era chiamata nel quartiere) è venuta qui a comprare il pane poco prima delle 12. Era, come sempre, di corsa ma sempre cordiale" racconta il proprietario di un negozio di alimentari che si trova di fronte al civico 14 di via Urbano II. Ancora, incredulo, aggiunge: "E' una grande lavoratrice, non penso sia stata in grado di fare una cosa del genere".
"L'ho colpito con un mattarello"
Davanti agli investigatori la donna si è accollata tutta la responsabilità del delitto. "L'ho colpito quattro o cinque volte con il mattarello alla testa", ha detto la romena fermata per l'omicidio di Giovanni Santini. Stando alla sua versione, tutta da verificare, l'uomo le avrebbe fatto delle avances. La donna ha sostenuto che l'amministratore avrebbe acconsentito che lei pagasse in ritardo l'affitto se avesse accettato le sue avances; l'uomo la implorava di non ucciderlo. Dopo aver bevuto, la straniera, che e' incinta di sei mesi, avrebbe poi chiamato il marito al telefono dopo essersi accorta di averlo ammazzato. Insieme avrebbero cercato di nascondere tutte le tracce del delitto.
tgcom