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Eluana, il governo approva il decreto

Ultimo Aggiornamento: 11/05/2009 01:47
06/02/2009 15:49
 
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Ha bruciato la tessera
UDINE - Dovrebbe essere già iniziata la riduzione dell'alimentazione e dell'idratazione di Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da 17 anni che è stata ricoverata nella clinica "La Quiete" di Udine. Nel frattempo, però, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per interrompere la procedura. L'esecutivo ha deciso di andare avanti nonostante la contrarietà del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: il Capo dello Stato aveva inviato una lettera al governo spiegando i propri dubbi.
«Confido che una pacata considerazione delle ragioni da me indicate - si legge nella missiva - valga a evitare un contrasto formale in materia di decretazione». Il capo dello Stato ha citato una serie di precedenti di decreti legge respinti da suoi predecessori perché in contrasto con sentenze passate in giudicato. Napolitano ha espresso perplessità anche sulla nuova bozza riformulata dal ministero del Welfare e contenente i rilievi del costituzionalista Onida. Più tardi, però, il via libera dal Consiglio dei ministri è arrivato ugualmente. Una decisione adottata all'unanimità dopo una lunga discussione tra i ministri (Stefania Prestigiacomo, si apprende, era orientata all'astensione, ma sarebbe stata convinta a votare sì). Il provvedimento vieta la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione fino all'arrivo di una legge sul testamento biologico. Il decreto legge, per entrare in vigore, deve essere controfirmato dal Capo dello Stato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il Parlamento dovrà poi convertirlo entro 60 giorni.

IL CDM - Alcuni ministri parlano di un Cdm concitato. La riunione ha prima dato il via libera al pacchetto sul settore auto e poi, riferiscono alcuni ministri, si è attesa la lettera del Presidente della Repubblica. «Non sussistono le ragioni di necessità e di urgenza», avrebbe spiegato nella missiva Giorgio Napolitano. Da qui la discussione in Consiglio dei ministri e poi la decisione finale. Secondo quanto apprende l'Agi, il premier avrebbe chiaramente espresso la propria posizione: «Non voglio sentirmi io responsabile di omissione di soccorso. Io non voglio la responsabilità della morte di Eluana», avrebbe detto Berlusconi.

PROCEDURA - Intanto la "fase due" della procedura per la riduzione della nutrizione di Eluana sarebbe iniziata. La conferma arriva dall'avvocato Franca Alessio, curatrice di Eluana: «Penso che tutto si stia svolgendo come previsto. Il protocollo prevede che dopo tre giorni cominci lo stop all'alimentazione - ha aggiunto il legale - i tre giorni sono passati e non intervenendo fatti nuovi si procede come previsto».

LA PROCURA - La Procura di Udine, nel frattempo, chiarisce che gli accertamenti sugli esposti giunti ai Carabinieri e alla Polizia non interferiranno sulla sentenza della Corte di Cassazione di Milano e quindi sull'esecuzione del Protocollo per accompagnare a una 'morte lenta' Eluana Englaro. Questa la sintesi del comunicato del Procuratore Giuseppe Biancardi letto da un funzionario della Polizia giudiziaria. Confermate dunque le dichiarazioni del Procuratore Generale di Trieste, Beniamino Deidda, secondo il quale la Procura di Udine non sta svolgendo alcuna indagine o accertamento di qualunque natura sui contenuti della sentenza della Cassazione sulla vicenda. «La magistratura del Distretto - ha spiegato - non attuerà alcuna iniziativa che possa eludere o ritardare la doverosa attuazione di quanto disposto dalla Cassazione». «Al vaglio della Procura di Udine non vi è alcuna ipotesi di sequestro preventivo della stanza dove si trova Eluana Englaro ed è necessario dire - ha aggiunto - che non vi è nessuna indagine sul contenuto della sentenza passata in giudicato, perché questo non è giuridicamente concepibile». «La magistratura del Distretto - ha riferito Deidda - è invece impegnata nel pieno rispetto delle norme costituzionali a garantire l'esecuzione delle sentenze passate in giudicato».


fonte: Repubblica.it

Ogni giorno penso abbiamo toccato il fondo, tuttavia ogni giorno scopro che non c'è limite al peggio...



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-I loved when Bush [senior] came out and said, "We are losing the war against drugs." You know what that implies? There's a war being fought, and the people on drugs are winning it- B. Hicks
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06/02/2009 18:19
 
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Disilluso
Mamma mia, che schifo! che schifo!
[Modificato da cointreau il possente 06/02/2009 18:22]



Il movimento è la sottrazione dell'intelligenza all'organizzazione sociale del consenso. Il che la rende più deficiente. Probabilmente anche più cattiva.
L'intelligenza sotratta al sistema di organizzazione sociale è intelligenza libera.
L'intelligenza libera è destinata al nihilismo.
ADDIO, SBANCOR

Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Alexis de Tocqueville. "La democrazia in America", 1840

Regole per un Paese Semplice
1.eliminare i dubbi. Il Paese Semplice è un paese a priori.
2.ridurre il mondo a verità necessarie. X è sempre uguale a X. Il Paese Semplice ammette solo identità.
3.eliminare le minoranze. Nel Paese Semplice democrazia fa rima con maggioranza.
4.eliminare l'informazione. Il Paese Semplice ammette solo tautologie

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06/02/2009 20:00
 
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Ha bruciato la tessera
schifo totale... ma non si pu fare nulla? Postate qualche links rigurdante qulache mobilitazione proveniente dalla rete.



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Coronarie
grave strappo istituzionale, tra governo e presidente, tra governo e giustizia, tra governo e regione. Un abominio e solo per compiacere il decisionismo di Berlusconi.
[Modificato da DarkWalker 06/02/2009 20:26]



il sonno della ragione genera mostri

caro m'è il sonno, e il più l'esser di sasso
mentre che 'l danno e la vergogna dura
Non veder, non sentir m'è gran ventura.
però non mi destar; deh, parla basso!

Ne plurimi valeant plurimum (Cicero)
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Disilluso
l'unica cosa che si è compiaciuta è il vaticano, dark, a silvio probabilmente non gliene poteva fregare di meno della englaro e a sentire quel che ha detto non sa manco chi sia. Lo stesso berlusconi ha detto di aver parlato col cardinal martini prima di decidere per il decreto.
Un colpo di stato conto terzi, per mettere definitivamente la bandierina con le chiavi incrociate sopra questo staterello. Il totale dileggio della costituzione italiana per gli interessi di una potenza straniera. Un abominio contro l'humanitas. Persino su ilGiornale online ho letto commenti schifati, nemmeno poco e nemmeno pochi.
Bye



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Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

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Ha bruciato la tessera
E' in corso un presidio sotto Palazzo Chigi a Roma indetto dai Radicali e dall'Associazione Luca Coscioni che culminerà domani, sabato 7 febbraio alle 17, in un sit-in silenziono. All'iniziativa hanno aderito molti partiti, dal Pd a Sinistra democratica, dai Socialisti a Rifondazione. Nel frattempo anche Mina Welby ha cominciato lo sciopero della fame.

Anche a Milano la federazione provinciale milanese di Rifondazione Comunista ha indetto un presidio di fronte alla Prefettura. Per il segretario provinciale del Prc Antonello Patta, «il decreto legge sul caso di Eluana Englaro approvato dal Consiglio dei Ministri è l'ultimo tentativo delirante di impedire l'attuazione della sentenza di un Tribunale della Repubblica».

Anche a Torino «Per la libertà di Eluana, per la libertà di tutti» è stato indetto un presidio dall'Associazione radicale Adeliade Aglietta per domani mattina, sabato 7 febbraio, in piazza Castello, davanti alla sede della Prefettura.

A Sassari sabato alle 10.30 l'associazione «Luca Coscioni», organizza sotto i portici di piazza Castello a Sassari un tavolo-manifestazione contro il decreto legge varato dal governo. Inoltre si effettuerà una raccolta di firme su una petizione popolare rivolta al Parlamento perchè nelle scelte relative alla fine della vita sia rispettato il diritto all'autodeterminazione di ciascun individuo, e perchè siano discusse le proposte di legge per la legalizzazione o depenalizzazione dell'eutanasia.

Intanto anche su Facebook monta la protesta. Fino a giovedì sera erano 900, ma in poco più di 12 ore superato 6.000 i «no» dichiarati sul social network contro il decreto su Eluana Englaro. Il gruppo invita a sottoscrivere un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in quanto «Garante della Costituzione» ed è amministrato da Mina Welby, che a partire dalla mezzanotte scorsa ha cominciato uno sciopero della fame. «È un colpo di stato!», grida qualcuno sulla bacheca del gruppo. «Mi vergogno di essere italiano», scrivono altri. Più d'uno parla del rischio che l'Italia diventi una «teocrazia».
Sempre in queste ore fra diversi gruppi che aderiscono a Facebook stanno rimbalzando messaggi per organizzare una grande manifestazione di protesta nei prossimi giorni, forse anche per domenica.

fonte: L'Unità



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06/02/2009 22:08
 
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Salvatiiii!!!
A me l'eutanasia fa schifo, ma questo decreto è una porcata. Berlusconi vuole usare il caso englaro per creare uno scontro con il Quirinale, probabilmente per perseguire i suoi scopi schifosi. In diciassette anni lo stato non si è mai preoccupato per una ragazza in coma, ora anche la legge costituzionale da fare in tre giorni. E la Chiesa che applaude, bisognerebbe deportare il Papa: non hanno capito nulla.







Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV
In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore


Ennio Flaiano
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Ha bruciato la tessera
Re:
Lux-86, 06/02/2009 22.08:

A me l'eutanasia fa schifo, ma questo decreto è una porcata. Berlusconi vuole usare il caso englaro per creare uno scontro con il Quirinale, probabilmente per perseguire i suoi scopi schifosi. In diciassette anni lo stato non si è mai preoccupato per una ragazza in coma, ora anche la legge costituzionale da fare in tre giorni. E la Chiesa che applaude, bisognerebbe deportare il Papa: non hanno capito nulla.




non è più in coma per di più...



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07/02/2009 12:04
 
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come non è in coma? è sveglia?



La Via che bisogna percorrere da soli "Dokko-Do"


- Non contravvenire all'immutabile Via
- Evita i piaceri del corpo
- Sii assolutamente imparziale
- Non avere desideri
- Non avere interessi
- Non invidiare gli altri
- Non rattristarti nelle separazioni
- Resta esente da rancori e animosità
- Non avere desiderio d'amore
- Non avere preferenze
- Non ricercare la comodità personale
- Non concederti lussi
- Non possedere oggetti preziosi
- Non ritenere false credenze o superstizioni
- Non spendere denaro se non per la spada
- Dedicati totalmente alla Via, incurante della morte
- Anche nella vecchiaia, disinteressati al possesso
- Rispetta gli dei, ma non pregarli
- Non lasciare mai la Via di Heiho.
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Salvatiiii!!!
<IMG SRC="http://img286.imageshack.us/img286/5528/nuovo0vb.gif" BORDER="0">
Quoto cointreau facendo anche un appunto: anche berlusconi si compiace, perchè pone il primo puntello dell'imminente campagna anti magistratura sancendo il suo diritto ad essere al di sopra di questa e del suo unico possibile garante, il presidente della repubblica.





« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







07/02/2009 12:56
 
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Salvatiiii!!!
<IMG SRC="http://img286.imageshack.us/img286/5528/nuovo0vb.gif" BORDER="0">
Re:
Ace Ventura, 07/02/2009 12.04:

come non è in coma? è sveglia?




Ha il cervello in necrosi, difficile che si svegli.





« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
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Ha bruciato la tessera
Re:
Ace Ventura, 07/02/2009 12.04:

come non è in coma? è sveglia?




clinicamente si trova in uno stadio diverso dal coma, oramai le cellule cerebrali sono compromesse e non è più possibile il risveglio come nel caso di uno stato comatoso.



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Re:
Pius Augustus, 07/02/2009 12.56:

Quoto cointreau facendo anche un appunto: anche berlusconi si compiace, perchè pone il primo puntello dell'imminente campagna anti magistratura sancendo il suo diritto ad essere al di sopra di questa e del suo unico possibile garante, il presidente della repubblica.



un'orsacchiotto per pius: hai centrato la strategia di silvio. [SM=x751538]
Del caso englaro non gliene potrebbe fregar di meno, ma prende 2 piccioni con una fava: fa contento il grande elettore Vaticano e crea l'ennesimo fronte di scontro con la magistratura, preparandosi all'affondo finale. Ormai ci siamo.





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Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
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1.eliminare i dubbi. Il Paese Semplice è un paese a priori.
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tv.repubblica.it/dossier/eluana/eluana-scontro-berlusconi-colle/291...

tv.repubblica.it/dossier/eluana/non-intervenire-omissione/291...


senza parole...
[Modificato da princepsoptimus 07/02/2009 19:44]



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Seconda lezione su come montare uno scandalo istituzionale ad hoc: caso Eluana

ROMA — Berlusconi e Letta escono dalla sala del consiglio dei ministri. E' arrivata la lettera dal Quirinale: vi si sostiene che un decreto su Eluana non verrà controfirmato dal capo dello Stato. Una lettera privata e riservata diretta al premier, come vuole prassi costituzionale consolidata, dicono al Colle. Sarà privata ma l'ombra del Cavaliere, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l'ha già annunciata ai venti ministri: «Sta arrivando», ha detto ad inizio della riunione, alle dieci del mattino. Ora sono passate quasi due ore, la porta in mano e la legge per intero ai colleghi. Berlusconi non dice una parola, il silenzio della sala dura per cinque minuti.

Letta finisce di parlare, Berlusconi comincia. Commenta e distrugge, politicamente e giuridicamente, il contenuto della missiva: «E' una cosa inaccettabile, non esiste che il Capo dello Stato possa dirci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare, non su questo argomento, non in questo modo. Io non ho richiesto nessuna lettera. La questione non è più solo di merito, da questo momento non discutiamo più solo del diritto alla vita di una persona, del dovere di salvare una vita umana, ma anche della gerarchia dei poteri dello Stato, non siamo ancora in una Repubblica presidenziale. Noi abbiamo un dovere e un potere da esercitare. Non possiamo venire commissariati, questa lettera sembra una misura cautelare al governo». L'aria era tesa per l'argomento, la vita e la morte di un essere umano. Da questo momento in poi inizia un dibattito intenso, sofferto, che dura circa un'ora e che ha un doppio profilo: etico, sul caso Englaro; e politico, sui poteri dello Stato, sulla prassi costituzionale, sulla Costituzione formale e materiale. Parlano tutti i ministri. Persino Bossi, che di solito non apre bocca. Se c'era qualcuno pronto ad esternare distinguo rispetto alla scelta del Cavaliere da questo momento in poi non c'è più. Le riserve dei ministri di An vengono spazzate via. Calderoli si lancia in un'orgogliosa e appassionata difesa giuridica delle funzioni dell'esecutivo.

Più ministri aprono la Costituzione che hanno davanti, una per ciascuno, rileggono l'articolo sui decreti, il 77, «e nessuno di noi mi sembra abbia ravvisato una traccia dei poteri che il Colle esercita con questa missiva, qui il precedente da non creare è proprio quello di un governo che non governa perché è arrivata una lettera del capo dello Stato», riassume Claudio Scajola. A questo punto il caso Englaro non esiste più. Non è più il focus della riunione del governo. Se ne continua soltanto a discutere. Giorgia Meloni porta ad esempio un libro scritto da Salvatore Crisafulli, un siciliano che ha passato più di un anno in stato di coma vegetativo, ma riuscendo ad ascoltare i medici che lo ritenevano del tutto incosciente e prossimo alla morte. Renato Brunetta cita una caso personale, molto doloroso, e attraverso la storia del padre, per come l'ha vissuta lui, dice che in ogni caso deve prevalere il diritto alla vita. Si discute di Eluana, anche in modo appassionato, ma ogni intervento si conclude con un commento alla lettera di Napolitano, con la rivendicazione dei poteri dell'esecutivo, con la difesa appassionata della strada imboccata da colui che presiede la riunione, Silvio Berlusconi. Berlusconi commenterà di nuovo alla fine del giro di tavolo. Letta resterà muto per l'intera durata del dibattito, non c'è da aggiungere nulla ad una riunione che si è trasformata in pochi attimi in un atto di accusa contro il presidente della Repubblica. Che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ancorché in modo sofferto, perché da sempre garante di un rapporto istituzionale corretto con il Colle, questa volta condivide.

Solo Stefania Prestigiacomo prova ad esternare dei dubbi. Il Cavaliere la ferma in modo brusco, che non ammette astensioni o pareri diversi: «Io non farò come Ponzio Pilato e desidero che questo Consiglio si esprima in modo unanime». Il caso è chiuso, il tono del presidente del Consiglio non ammette repliche. La lettera del Colle passa fra le mani di qualche ministro. Viene riletta sottovoce da alcuni. Anche Maurizio Sacconi ha portato un documento, il parere medico del Centro nazionale trapianti. Vi si sostiene che Eluana è viva e non va fatta morire. Gli argomenti dell'alimentazione artificiale si mischiano a quelli giuridici, al capitolo della Costituzione che tratta dei poteri del Capo dello Stato. Sandro Bondi si appella al primo profilo, «nello scontro fra due culture noi non possiamo che sostenere quella che difende la vita». Umberto Bossi dice poco più che una frase, ma che non ha distinguo: è con la scelta fatta da Berlusconi. Così come gli altri ministri della Lega.

In conferenza stampa, pochi minuti dopo, il Cavaliere dirà che i rapporti con Napolitano sono cordiali come sempre, ma aggiungerà che forse sarebbe ora di rimettere mano alla prima legge dello Stato, proprio sul punto dei decreti legge, «uno strumento cui non intendo rinunciare». La vicenda di Eluana ha fatto deflagrare anche pubblicamente un contrasto che da mesi si svolge sotto traccia fra Palazzo Chigi e il Quirinale. Per il Cavaliere la lettera e i suoi contenuti sono l'ulteriore dimostrazione di una compressione inaccettabile, e non prevista dalla Costituzione, dei poteri del governo, del diritto-dovere di prendere delle decisioni, anche urgenti, tanto più come nel caso di Eluana.

Nel primo pomeriggio a Palazzo Chigi i contenuti della missiva vengono passati al microscopio. Le lenti sono quelle dell'ufficio legislativo, la valutazione è durissima: «È una lettera che non ha precedenti, sbagliata dal punto di vista giuridico, proprio in punta di diritto. Il Colle può avere una posizione di chiusura e controllo solo per palesi, ribadiamo palesi, violazioni della Costituzione. Ma il controllo sulla costituzionalità dei decreti lo esercitano prima il Parlamento, poi eventualmente la Consulta. Il fatto è che Napolitano l'ha buttata a chi comanda e questo non è ammissibile. Il governo, per giunta a Consiglio dei ministri in corso, non può essere trattato come un'assemblea di condominio».

Era dai tempi dello scontro fra Scalfaro e Berlusconi che si non si ascoltavano parole simili nelle stanze della presidenza del Consiglio. Forse nemmeno allora i toni erano così drammatici. Berlusconi nel primo pomeriggio resta a colloquio con Gianni Letta. Chi li vede insieme e li ascolta parlare dice che in questo caso, a differenza di alti scontri istituzionali, con Ciampi o con Scalfaro, la sintonia è assoluta: «Abbiamo fatto tutto il possibile e non potevamo agire diversamente», dicono entrambi. A fine giornata il secondo consiglio dei ministri, il varo del ddl: «Sono disposto a tenere aperto il Parlamento anche di notte», dice Berlusconi, continuando a pensare che gli «inaccettabili» argomenti giuridici del Colle, così come i tempi di lavoro delle Camere, poco si sposano sia con l'urgenza del caso sia con il suo diritto di governare. Anche d'urgenza.

fonte: Repubblica.it

vedi prima lezione, credo che presto avremo altre lectiones magistralis di questo tipo...
[Modificato da princepsoptimus 07/02/2009 20:05]



- Le idee si trapiantano per scissione, i pensieri per gemmazione- K. Kraus
-I loved when Bush [senior] came out and said, "We are losing the war against drugs." You know what that implies? There's a war being fought, and the people on drugs are winning it- B. Hicks
-La tradizione è l'illusione dell'immortalità- W. Allen



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Ha bruciato la tessera
cosa ne pensano le testate estere:

financial times

el pais

new york times

die spiegel

le monde



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Disilluso
Non poteva esserci
scempio più atroce
di EUGENIO SCALFARI

IL CASO ENGLARO appassiona molto la gente poiché pone a ciascuno di noi i problemi della vita e della morte in un modo nuovo, connesso all'evolversi delle tecnologie. Interpella la libertà di scelta di ogni persona e i modi di renderla esplicita ed esecutiva. Coinvolge i comportamenti privati e le strutture pubbliche in una società sempre più multiculturale. Quindi impone una normativa per quanto riguarda il futuro che garantisca la certezza di quella scelta e ne rispetti l'attuazione.

Ma il caso Englaro è stato derubricato l'altro ieri da simbolo di umana sofferenza e affettuosa pietà ad occasione politica utilizzabile e utilizzata da Silvio Berlusconi e dal governo da lui presieduto per raggiungere altri obiettivi che nulla hanno a che vedere con la pietà e con la sofferenza. Non ci poteva essere operazione più spregiudicata e più lucidamente perseguita.

Condotta in pubblico davanti alle televisioni in una conferenza stampa del premier circondato dai suoi ministri sotto gli occhi di milioni di spettatori.
Non stiamo ricostruendo una verità nascosta, un retroscena nebuloso, una opinabile interpretazione. Il capo del governo è stato chiarissimo e le sue parole non lasciano adito a dubbi. Ha detto che "al di là dell'obbligo morale di salvare una vita" egli sente "il dovere di governare con la stessa incisività e rapidità che è assicurata ai governanti degli altri paesi".

Gli strumenti necessari per realizzare quest'obiettivo indispensabile sono "la decretazione d'urgenza e il voto di fiducia"; ma poiché l'attuale Costituzione semina di ostacoli l'uso sistematico di tali strumenti, lui "chiederà al popolo di cambiare la Costituzione".

La crisi economica rende ancor più indispensabile questo cambiamento che dovrà avvenire quanto prima.
Non ci poteva essere una spiegazione più chiara di questa. Del resto non è la prima volta che Berlusconi manifesta la sua concezione della politica e indica le prossime tappe del suo personale percorso; finora si trattava però di ipotesi vagheggiate ma consegnate ad un futuro senza precise scadenze. Il caso Englaro gli ha offerto l'occasione che cercava.

Un'occasione perfetta per una politica che poggia sul populismo, sul carisma, sull'appello alle pulsioni elementari e all'emotività plebiscitaria.

Qui c'è la difesa di una vita, la commozione, il pianto delle suore, l'anatema dei vescovi e dei cardinali, i disabili portati in processione, le grida delle madri. Da una parte. E dall'altra i "volontari della morte", i medici disumani che staccano il sondino, gli atei che applaudono, i giudici che si trincerano dietro gli articoli del codice e il presidente della Repubblica che rifiuta la propria firma per difendere quel pezzo di carta che si chiama Costituzione.

Quale migliore occasione di questa per dare la spallata all'odiato Stato di diritto e alla divisione dei poteri così inutilmente ingombrante? Non ha esitato davanti a nulla e non ha lesinato le parole il primo attore di questa messa in scena. Ha detto che Eluana era ancora talmente vitale che avrebbe potuto financo partorire se fosse stata inseminata. Ha detto che la famiglia potrebbe restituirla alle suore di Lecco se non vuole sottoporsi alle spese necessarie per tenerla in vita.

Ha detto che i suoi sentimenti di padre venivano prima degli articoli della Costituzione. E infine la frase più oscena: se Napolitano avesse rifiutato la firma al decreto Eluana sarebbe morta.

Eluana scelta dunque come grimaldello per scardinare le garanzie democratiche e radunare in una sola mano il potere esecutivo e quello legislativo mentre con l'altra si mette la museruola alla magistratura inquirente e a quella giudicante.

Questo è lo spettacolo andato in scena venerdì. Uno spettacolo che è soltanto il principio e che ci riporta ad antichi fantasmi che speravamo di non incontrare mai più sulla nostra strada.

Ci sono altri due obiettivi che l'uso spregiudicato del caso Englaro ha consentito a Berlusconi di realizzare.
Il primo consiste nella saldatura politica con la gerarchia vaticana; il secondo è d'aver relegato in secondo piano, almeno per qualche giorno, la crisi economica che si aggrava ogni giorno di più e alla quale il governo non è in grado di opporre alcuna valida strategia di contrasto.

Dopo tanto parlare di provvedimenti efficaci, il governo ha mobilitato 2 miliardi da aggiungere ai 5 di qualche settimana fa. In tutto mezzo punto di Pil, una cifra ridicola di fronte ad una recessione che sta falciando le imprese, l'occupazione, il reddito, mentre aumentano la pressione fiscale, il deficit e il debito pubblico. Di fronte ad un'economia sempre più ansimante, oscurare mediaticamente per qualche giorno l'attenzione del pubblico depistandola verso quanto accade dietro il portone della clinica "La Quiete" dà un po' di respiro ad un governo che naviga a vista.

Quando crisi ingovernabili si verificano, i governi cercano di scaricare le tensioni sociali su nemici immaginari. In questo caso ce ne sono due: la Costituzione da abbattere, gli immigrati da colpire "con cattiveria".

Il Vaticano si oppone a quella "cattiveria" ma ciò che realmente gli sta a cuore è mantenere ed estendere il suo controllo sui temi della vita e della morte riaffermando la superiorità della legge naturale e divina sulle leggi dello Stato con tutto ciò che ne consegue. Le parole della gerarchia, che non ha lesinato i complimenti al governo ed ha platealmente manifestato delusione e disapprovazione nei confronti del capo dello Stato ricordano più i rapporti di protettorato che quelli tra due entità sovrane e indipendenti nelle proprie sfere di competenza. Anche su questo terreno è in atto una controriforma che ci porterà lontani dall'Occidente multiculturale e democratico.

Nel suo articolo di ieri, che condivido fin nelle virgole, Ezio Mauro ravvisa tonalità bonapartiste nella visione politica del berlusconismo. Ha ragione, quelle somiglianze ci sono per quanto riguarda la pulsione dittatoriale, con le debite differenze tra i personaggi e il loro spessore storico.

Ci sono altre somiglianze più nostrane che saltano agli occhi. Mi viene in mente il discorso alla Camera di Benito Mussolini del 3 gennaio 1925, cui seguirono a breve distanza lo scioglimento dei partiti, l'instaurazione del partito unico, la sua identificazione con il governo e con lo Stato, il controllo diretto sulla stampa. Quel discorso segnò la fine della democrazia parlamentare, già molto deperita, la fine del liberalismo, la fine dello Stato di diritto e della separazione dei poteri costituzionali.

Nei primi due anni dopo la marcia su Roma, Mussolini aveva conservato una democrazia allo stato larvale. Nel novembre del '22, nel suo primo discorso da presidente del Consiglio, aveva esordito con la frase entrata poi nella storia parlamentare: "Avrei potuto fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli".

Passarono due anni e non ci fu neppure bisogno del bivacco di manipoli: la Camera fu abolita e ritornò vent'anni dopo sulle rovine del fascismo e della guerra.
In quel passaggio del 3 gennaio '25 dalla democrazia agonizzante alla dittatura mussoliniana, gli intellettuali ebbero una funzione importante.
Alcuni (pochi) resistettero con intransigenza; altri (molti) si misero a disposizione.

Dapprima si attestarono su un attendismo apparentemente neutrale, ma nel breve volgere di qualche mese si intrupparono senza riserve.
Vedo preoccupanti analogie. E vedo titubanze e cautele a riconoscere le cose per quello che sono nella realtà. A me pare che sperare nel "rinsavimento" sia ormai un vano esercizio ed una svanita illusione. Sui problemi della sicurezza e della giustizia la divaricazione tra la maggioranza e le opposizioni è ormai incolmabile. Sulla riforma della Costituzione il territorio è stato bruciato l'altro ieri.

E tutto è sciaguratamente avvenuto sul "corpo ideologico" di Eluana Englaro. Non ci poteva essere uno scempio più atroce.

da Repubblica.it




Il movimento è la sottrazione dell'intelligenza all'organizzazione sociale del consenso. Il che la rende più deficiente. Probabilmente anche più cattiva.
L'intelligenza sotratta al sistema di organizzazione sociale è intelligenza libera.
L'intelligenza libera è destinata al nihilismo.
ADDIO, SBANCOR

Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Alexis de Tocqueville. "La democrazia in America", 1840

Regole per un Paese Semplice
1.eliminare i dubbi. Il Paese Semplice è un paese a priori.
2.ridurre il mondo a verità necessarie. X è sempre uguale a X. Il Paese Semplice ammette solo identità.
3.eliminare le minoranze. Nel Paese Semplice democrazia fa rima con maggioranza.
4.eliminare l'informazione. Il Paese Semplice ammette solo tautologie

OMNIA SUNT COMMUNIA!
08/02/2009 14:22
 
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Salvatiiii!!!
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In più berlusconi ha anche ottenuto un altro risultato: ora che napolitano ha rifiutato di firmare questo decreto, non potrà rifiutarsi di firmare gli altri (e ben più importanti per silvio) che verranno presto nei riguardi della magistratura senza incorrere nel linciaggio generale perchè ostacola il governo.





« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







08/02/2009 14:31
 
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Secondo me sotto sotto cè anche un'altra intenzione da parte della politica, cioè quella di evitare un precedente senza aver comunque prima legiferato in materia...
08/02/2009 15:21
 
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certo, e per fare questo ha aspettato gli ultimi 30secondi mentre il caso Englaro imperversa ormai da mesi anche sui mass-media.

bye



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Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

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Coronarie
Re:
Lpoz, 08/02/2009 14.31:

Secondo me sotto sotto cè anche un'altra intenzione da parte della politica, cioè quella di evitare un precedente senza aver comunque prima legiferato in materia...




l'idea non è così sbagliata, la legge sul testamento biologico/eutanasia è paralizzata dai veti degli stregoni con il cappello a punta. In effetti decretarla per analogia iuris è un po' così così.
A ben vedere però neanche un intervento legislativo potrebbe fare qualcosa: la sentenza è passata in giudicato e per quel caso non c'è più nulla da fare. Forse per altri sì, e questo accontenterebbe il vaticano, ma allora perchè aspettare a esecuzione della sentenza già iniziata?
Per me Eluana è solo il dito dietro cui nascondere questa specie di mezzo colpo di stato all'acqua di rose. Naturalmente l'Italia è piena di gonzi (da una parte e dal'altra) che non vanno oltre le cose così come gliele presentano, ma questo è un altro discorso.



il sonno della ragione genera mostri

caro m'è il sonno, e il più l'esser di sasso
mentre che 'l danno e la vergogna dura
Non veder, non sentir m'è gran ventura.
però non mi destar; deh, parla basso!

Ne plurimi valeant plurimum (Cicero)
08/02/2009 18:10
 
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Re:
cointreau il possente, 08/02/2009 15.21:

certo, e per fare questo ha aspettato gli ultimi 30secondi mentre il caso Englaro imperversa ormai da mesi anche sui mass-media.

bye




bhe, è da tanto che se ne parla, ma da poco che è diventata una cosa davvero seria..

08/02/2009 19:24
 
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Disilluso
lpoz, purtroppo nell'inserzione del post è andata persa una cronologia del caso che stavo scrivendo, e non mi va di riscriverla.

Cmq, il caso va avanti dal 2003
nel 2005 la prima sentenza sfavorevole per Beppino Englaro
il caso è stato riaperto nel 2007 (e già la Chiesa strepitava)
l'8 luglio 2008 è arrivata la sentenza favorvole della cassazione di Milano
qualche giorno dopo su suggerimento di Schifani il parlamento avvia la procedura per sollevare il conflitto di competenze presso la corte costituzionale, terminato il 31 luglio
il 9 ottobre 2008 la sentenza della corte costituzionale boccia il ricorso del parlamento sul conflitto di competenze sulla sentenza.

a partir dall'estate sono partiti gli atti di sabotaggio più o meno aperti, più o meno leciti:
la regione Lombardia pone il veto sulla decisione si sospendere l'alimentazone forzata,
le associazioni cattoliche fanno ricorso alla corte UE per i diritti dell'uomo,
Sacconi emana una direttiva nazionale che impedisce alle strutture pubbliche l'applicazione del protocollo di sospensione dell'alimentazione.

Ma: la corte UE rigetta i ricorsi, il TAR su richiesta degli Englaro ritiene opportuno aprire un ricorso contro la regione Lombardia, i radicali denunciano Sacconi.

Fino ad arrivare alla cronaca di oggi:
Sacconi spedisce i NAS nella clinica privata di Udine, e i NAS ponziopilatescamente non hanno rilievi da fare sotto il profilo sanitario, ma soltanto sotto quello amministrativo (alcune stanze avrebbero cambiato destinazione d'uso), che non è loro competenza e quindi c'è bisogno dell'intervento delle autorità competenti. Il ministro Sacconi - che non ho mai sentito indignarsi per la depenalizzazione dei reati societari, i condoni dell'amico Tremonti ecc ecc (nota maligna mia) - grida allo scandalo contro la clinica.

Ora, puoi ancora credere che la "politica" voglia saggiamente impedire il crearsi di un precedente (e nel farlo crea un altro precedente: uno strappo gravissimo a quanto statuito dalla costituzione), sebbene gli echi della vicenda e le pressioni del Vaticano vadano avanti dal 2005, in parallelo alle vicende di Terry Schiavo negli USA, oppure puoi levarti dagli occhi quelle sottili fettine di prosciutto a cui ti aggrappi senza molta convinzione - mi pare. Nel primo caso spero nell'illuminazione divina ;-).



Il movimento è la sottrazione dell'intelligenza all'organizzazione sociale del consenso. Il che la rende più deficiente. Probabilmente anche più cattiva.
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Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Alexis de Tocqueville. "La democrazia in America", 1840

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1.eliminare i dubbi. Il Paese Semplice è un paese a priori.
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08/02/2009 20:30
 
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Salvatiiii!!!
Nel 2004 Englaro aveva mandato una lettera a Berlusconi, lui l'aveva ignorata.







Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV
In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore


Ennio Flaiano
08/02/2009 20:56
 
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Re:
cointreau il possente, 08/02/2009 19.24:

lpoz, purtroppo nell'inserzione del post è andata persa una cronologia del caso che stavo scrivendo, e non mi va di riscriverla.

Cmq, il caso va avanti dal 2003
nel 2005 la prima sentenza sfavorevole per Beppino Englaro
il caso è stato riaperto nel 2007 (e già la Chiesa strepitava)
l'8 luglio 2008 è arrivata la sentenza favorvole della cassazione di Milano
qualche giorno dopo su suggerimento di Schifani il parlamento avvia la procedura per sollevare il conflitto di competenze presso la corte costituzionale, terminato il 31 luglio
il 9 ottobre 2008 la sentenza della corte costituzionale boccia il ricorso del parlamento sul conflitto di competenze sulla sentenza.

a partir dall'estate sono partiti gli atti di sabotaggio più o meno aperti, più o meno leciti:
la regione Lombardia pone il veto sulla decisione si sospendere l'alimentazone forzata,
le associazioni cattoliche fanno ricorso alla corte UE per i diritti dell'uomo,
Sacconi emana una direttiva nazionale che impedisce alle strutture pubbliche l'applicazione del protocollo di sospensione dell'alimentazione.

Ma: la corte UE rigetta i ricorsi, il TAR su richiesta degli Englaro ritiene opportuno aprire un ricorso contro la regione Lombardia, i radicali denunciano Sacconi.

Fino ad arrivare alla cronaca di oggi:
Sacconi spedisce i NAS nella clinica privata di Udine, e i NAS ponziopilatescamente non hanno rilievi da fare sotto il profilo sanitario, ma soltanto sotto quello amministrativo (alcune stanze avrebbero cambiato destinazione d'uso), che non è loro competenza e quindi c'è bisogno dell'intervento delle autorità competenti. Il ministro Sacconi - che non ho mai sentito indignarsi per la depenalizzazione dei reati societari, i condoni dell'amico Tremonti ecc ecc (nota maligna mia) - grida allo scandalo contro la clinica.

Ora, puoi ancora credere che la "politica" voglia saggiamente impedire il crearsi di un precedente (e nel farlo crea un altro precedente: uno strappo gravissimo a quanto statuito dalla costituzione), sebbene gli echi della vicenda e le pressioni del Vaticano vadano avanti dal 2005, in parallelo alle vicende di Terry Schiavo negli USA, oppure puoi levarti dagli occhi quelle sottili fettine di prosciutto a cui ti aggrappi senza molta convinzione - mi pare. Nel primo caso spero nell'illuminazione divina ;-).






Ho esposto un mio parere senza essere a conoscenza di tutto ciò che tu hai scritto, ma semplicemente traendo conclusioni da cosa sento negli ultimi giorni.

Per il resto, io sono favorevole all'eutanasia, al testamento biologico e a tutto ciò che ci gira intorno.
In questi ultimi giorni ( e non solo per questo caso) sto odiando sempre più chiesa e vaticano..ma questo esula un pò [SM=x751536]
08/02/2009 20:59
 
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Salvatiiii!!!
Re: Re:
Lpoz, 08/02/2009 20.56:






Ho esposto un mio parere senza essere a conoscenza di tutto ciò che tu hai scritto, ma semplicemente traendo conclusioni da cosa sento negli ultimi giorni.

Per il resto, io sono favorevole all'eutanasia, al testamento biologico e a tutto ciò che ci gira intorno.
In questi ultimi giorni ( e non solo per questo caso) sto odiando sempre più chiesa e vaticano..ma questo esula un pò [SM=x751536]



non sei l'unico, il vaticano è solo una delle tante associazioni di stampo mafioso.







Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV
In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore


Ennio Flaiano
08/02/2009 21:24
 
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ma oltre quello, ciò che realmente non sopporto è l'ampia influenza e lo spazio che ricevono tra radio/tv e giornali..
08/02/2009 21:38
 
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Disilluso
Io sono per la bomba nucleare su Roma, e mi dispiace per pius :-D :-D
Cmq, la colpa di questa influenza non è tanto del Vaticano, che è libero di sparare tutte le cazzate che vuole, ma della nostra politica che non avendo progetti si appoggia a quello della cattedra di S.Pietro. Progetto dannoso sia per l'Italia che per la Chiesa, perchè Ratzinger la sta riportando indietro di 500 anni e la sta isolando dal resto del mondo. Mi pare il suo disegno lo porterà a dominare l'Italia, ma nel frattempo avrà perso il resto del mondo.
[Modificato da cointreau il possente 08/02/2009 21:40]



Il movimento è la sottrazione dell'intelligenza all'organizzazione sociale del consenso. Il che la rende più deficiente. Probabilmente anche più cattiva.
L'intelligenza sotratta al sistema di organizzazione sociale è intelligenza libera.
L'intelligenza libera è destinata al nihilismo.
ADDIO, SBANCOR

Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Alexis de Tocqueville. "La democrazia in America", 1840

Regole per un Paese Semplice
1.eliminare i dubbi. Il Paese Semplice è un paese a priori.
2.ridurre il mondo a verità necessarie. X è sempre uguale a X. Il Paese Semplice ammette solo identità.
3.eliminare le minoranze. Nel Paese Semplice democrazia fa rima con maggioranza.
4.eliminare l'informazione. Il Paese Semplice ammette solo tautologie

OMNIA SUNT COMMUNIA!
08/02/2009 22:50
 
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Re:
cointreau il possente, 08/02/2009 21.38:

Io sono per la bomba nucleare su Roma, e mi dispiace per pius :-D :-D
Cmq, la colpa di questa influenza non è tanto del Vaticano, che è libero di sparare tutte le cazzate che vuole, ma della nostra politica che non avendo progetti si appoggia a quello della cattedra di S.Pietro. Progetto dannoso sia per l'Italia che per la Chiesa, perchè Ratzinger la sta riportando indietro di 500 anni e la sta isolando dal resto del mondo. Mi pare il suo disegno lo porterà a dominare l'Italia, ma nel frattempo avrà perso il resto del mondo.




bha, spero sinceramente che la tua previsione sia errata..
spero che la gente capisca che non deve seguire cosa dice l'uomo della inestra di bianco vestito, e i pinguini che gli vanno appresso...
[SM=x751612] [SM=x751632] [SM=x751612] [SM=x751586] [SM=x751612]
08/02/2009 23:58
 
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Re:
cointreau il possente, 08/02/2009 21.38:

Io sono per la bomba nucleare su Roma, e mi dispiace per pius :-D :-D
Cmq, la colpa di questa influenza non è tanto del Vaticano, che è libero di sparare tutte le cazzate che vuole, ma della nostra politica che non avendo progetti si appoggia a quello della cattedra di S.Pietro. Progetto dannoso sia per l'Italia che per la Chiesa, perchè Ratzinger la sta riportando indietro di 500 anni e la sta isolando dal resto del mondo. Mi pare il suo disegno lo porterà a dominare l'Italia, ma nel frattempo avrà perso il resto del mondo.



Esatto. Il vaticano può dire quello che vuole, però la situazione attuale è intollerabile: per uno straccio di federalismo ci vogliono vent'anni, per una legge della spectre vaticana tre giorni. [SM=x751595]









Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV
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Ennio Flaiano
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