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ma gli animali nell'arca di noe....

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01/02/2009 19:02
 
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mi chiedevo come e' stato possibile infilare canguri nell'arca di noe...dato che come mi raccontava mamma tutti gli animali esistenti in coppia furono fatti entrare!!?
01/02/2009 19:06
 
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Re: per saperne di più
Rossella Lo, 01/02/2009 19.02:

mi chiedevo come e' stato possibile infilare canguri nell'arca di noe...dato che come mi raccontava mamma tutti gli animali esistenti in coppia furono fatti entrare!!?




eh si.... dall'Oceania sono arrivati in medioriente saltellando... oppure c'è stato un teletrasporto!
01/02/2009 19:17
 
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Il vostro sarcasmo presuppone un dato che non è affatto scontato: l'esistenza teorica della tettonica a zolle prima del diluvio.
Gli attualisti sostengono sia così. I catastrofisti sostengono invece che non tutto ciò che accade oggi come realtà fenomenica osservabile sia stato sempre così.
I dati sono molteplici sia a favore di una corrente di pensiero che per l'altra.

Per quanto riguarda sua mamma, è mal informata. Provi a rileggersi il racconto genesiaco relativo al diluvio e poi ne riparliamo seriamente... sempre che ne abbia voglia.
01/02/2009 21:42
 
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Re:
Methatron, 01/02/2009 19.17:




della tettonica a zolle


..Famosa contadina molto procace..


..Già che ci siamo (anzichè postare nell'angolo dei perchè), come
facevano a coesistere, nel tempo in cui il diluvio coprì tutto, pesci
di acqua dolce e pesci di acqua salata, dentro l'acqua chiaramente
mischiata.
Ciao.
01/02/2009 22:14
 
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Re: Re:
Luciano_59, 01/02/2009 21.42:


..Già che ci siamo (anzichè postare nell'angolo dei perchè), come
facevano a coesistere, nel tempo in cui il diluvio coprì tutto, pesci
di acqua dolce e pesci di acqua salata, dentro l'acqua chiaramente
mischiata.
Ciao.



A proposito dei pesci ho sempre rilevato una certa ingiustizia nel fatto che essi non ebbero bisogno di salire sull'arca per salvarsi. Perchè questa discriminazione? [SM=g8298]

Saluti
ortodox


01/02/2009 22:20
 
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Molte specie marine sono in grado di tollerare grandi cambiamenti di salinità. Stelle marine e Cirripidi tollerano dal 16% al 18% della normale concentrazione le prime e sopravvivono a meno di 1/10 di concentrazione i secondi.

Molte specie inoltre spendono il loro ciclo vitale sia in acque dolci che salate: salmoni, spigole, storioni, anguille, mentre altre hanno i loro rispettivi "rappresentanti" nei due ambienti: lucci, aguglie, spinarelli, scorfani, aringhe, pescigatto e molti altri.

Perché nelle stesse famiglie esistono le due configurazioni? Evidentemente l'abilità di tollerare diversi gradi di salinità era già presente in loro alle origini. L'isolamento ambientale ha poi orientato gli uni e gli altri. (Se ti può rendere meno perplesso questa è la stessa deduzione in chiave evoluzionistica la differenza è la cronologia di collocazione dell'avvenimento).

Le differenze fisiologiche fra le specie d'acqua dolce e quelle di acqua marina non sembra essere dovuta alla speciazione, bensì a differenze di funzionalità renale per eliminare i sali in eccesso i secondi e perderne il meno possibile i primi.

Secondo la biologia in origine gli oceani erano composti d'acqua dolce creatasi nell'arco di milioni di anni dalle incessanti piogge. Le stesse avrebbero poi eroso il terreno diluendo molti minerali come il sodio il potassio e il calcio.
La stessa teoria potrebbe essere letta in chiave biblica sostituendo ai milioni di anni un processo molto più rapido e drastico.

Inoltre alle alte latitudini potrebbe essersi formata una permanenza di strati d'acqua dolce sopra quelli di acqua salata permettendo una distribuzione della vita marina a diverse profondità

Da non dimenticare poi che la testimonianza fossile dimostra comunque una distruzione delle creature marine con un 95% degli stessi catalogati tra le specie acquatiche.

01/02/2009 22:57
 
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Io non ho mai capito come l'orso polare sia ritornato nel suo abitat .

Ad esempio,visto che l'australia e' un'isola ,come ci sono ritornati gli animali?

Be',forse ci sono domande in cui non avremo mai una risposta!


AXL ROSE
01/02/2009 23:47
 
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Nel 1883 l'esplosione del vulcano dell'isola di Krakatoa cancellò ogni forma di vita animale. Tuttavia qualche anno dopo ci fu una sorprendente riconolizzazione di vermi, insetti, serpenti, piccoli mammiferi: come ci arrivarono?

L'obiezione "Australia" vale anche per gli evoluzionisti biologici. Essi propendono per una spiegazione che tenga conto del fatto che un tempo (Mesozoico circa) esistessero canali di comunicazione tra i continenti che oggi vediamo divisi dall'oceano. La deriva dei continenti è la forma più avanzata di quest'ipotesi.

E' possibile tuttavia che ponti naturali collegassero la terra sconvolta dal cataclisma del diluvio. Il nome di un personaggio biblico chiamato Peleg sembra confermare l'esistenza di questi ponti poi inabissatisi e scomparsi sino ad oggi.
In lingua ebraica la parola Peleg significa "divisione attraverso le acque" e la radice di questa parola è spesso associata a eventi sismici. Nel medesimo passo si afferma che ai suoi giorni la terra fu "divisa" dove l'originale significa "fendere", "spaccare". Fu chiamato in quel modo 101 anni dopo il diluvio e la singolarità di quel nome suggerisce la memoria di un evento di primaria importanza che segnò le persone di quella generazione.

Se calcoliamo la distanza che separa sulla geodetica la Turchia orientale dall'Australia e la dividiamo per un ipotetico periodo di 100 anni troviamo che uomini ed animali avrebbero dovuto percorrere in media meno di 129 km all'anno ovvero 0.35 km al giorno per raggiungere l'Australia e 0.24 al giorno per raggiungere il Nord America.

I marsupiali come erroneamente la mamma citata nel primo post segnalava non si trovano solo in Australia. Diversi marsupiali sono stati localizzati nelle Americhe e ne sono stati rinvenuti fossili in ogni continente.
02/02/2009 12:00
 
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... inoltre non è detto che Dio non abbia iniziato a raccogliere gli animali verso l'arca anche parecchi anni prima, a seconda della distanza.


Testimoni di Geova Online Forum



«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
02/02/2009 19:09
 
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non è possibile che alcuni animali non esistessero prima del diluvio?
03/02/2009 16:02
 
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Se intendi specie diverse, no non credo sia possibile la loro comparsa dopo il diluvio.

Se intendi razze diverse, si sicuramente.
07/02/2009 00:46
 
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Mi piacerebbe sapere, dopo che l'arca si posò sulla cima della
montagna e gli animali ne uscirono fuori, come avranno fatto a
scendere dalla montagna, quegli animali che per loro costituzione sono
fatti per muoversi su terreni pianeggianti (..vedi giraffa,
ippopotami, maiali..)?
07/02/2009 12:31
 
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Intendi dire quindi che anche l'uomo ebbe difficoltà a scendere?
O ti immagini quella montagna solo come un picco ad angolo acuto?
[Modificato da Methatron 07/02/2009 12:33]
07/02/2009 16:48
 
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La storia di Noé e dell'arca fu oggetto di numerosi arricchimenti nella tarda letteratura rabbinica. Noé, durante il Diluvio, si sacrificò giorno e notte per l'alimentazione e le cure degli animali, e non dormì una sola volta in tutto l'anno che passò nell'arca. Gli animali erano i migliori esemplari delle loro specie, e si comportarono ammirevolmente. Si astennero da qualsiasi procreazione, in modo che il numero di creature ad uscire dall'arca fosse esattamente lo stesso che all'entrata. Noé fu tuttavia ferito dal leone, rendendolo inabile a compiere i suoi obblighi cultuali: il sacrificio realizzato dopo il viaggio fu dunque compiuto dal figlio Sem. Il corvo, da parte sua, pose alcuni problemi quando rifiutò di lasciare l'arca, poiché sospettava che Noé avesse cattive intenzioni verso la sua femmina. Tuttavia, come sottolineano i commentatori, Dio desiderava salvare il corvo, poiché i suoi discendenti erano destinati a nutrire il profeta Elia.
rifiuti e le acque di scarico erano confinati nel più basso dei tre ponti dell'arca. Gli umani e gli animali puri occupavano il secondo, mentre gli animali impuri e gli uccelli erano stipati nel livello più elevato. Pietre preziose, brillanti come in pieno giorno, fornivano la luce all'interno, e Dio si assicurò che le derrate alimentari restassero sane. Il gigante Og, re di Bashân, faceva necessariamente parte dei fortunati passeggeri, poiché i suoi discendenti sono citati nei libri successivi della Torah: a causa della sua dimensione fisica, fu obbligato a restare all'esterno, cosa che richiese di fornirgli il cibo attraverso un foro praticato nella parete dell'arca[3].
07/02/2009 17:04
 
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Solo in Italia sono classificate 58 MILA specie di animali. Solo di ragni le specie sono molte centinaia di migliaia nel mondo e c'è qualcuno che nel XXI secolo crede che siano state infilate tutte in un arca. Al timone probabilmente c'era Grande Puffo...
Però molto divertenti i mille [SM=g11685] [SM=g11685] [SM=g11685] inevitabili in questi casi di fondamentalismo protestante.

07/02/2009 17:12
 
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Re:
Luciano_59, 2/7/2009 12:46 AM:

Mi piacerebbe sapere, dopo che l'arca si posò sulla cima della
montagna e gli animali ne uscirono fuori, come avranno fatto a
scendere dalla montagna, quegli animali che per loro costituzione sono
fatti per muoversi su terreni pianeggianti (..vedi giraffa,
ippopotami, maiali..)?



Le montagne non erano cosi alte come sono adesso!!!Infatti le acque continuano a far pressione in certi del pianeta Una parte va giu', e una parte, va, su!!!! [SM=g8074]


08/02/2009 00:16
 
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Solo in Italia sono classificate 58 MILA specie di animali.



Il termine “specie” si riferisce agli animali inclusi nei confini o limiti inalterabili e ben definiti dal Creatore, entro i quali le creature sono in grado di riprodursi “secondo le loro specie”.
Alcuni hanno calcolato che le centinaia di migliaia di specie di animali oggi esistenti si potrebbero classificare in relativamente pochi generi e famiglie, per esempio gli equini e i bovini, per non menzionarne che due. I limiti di riproduzione secondo la “specie” non dovevano e non potevano essere superati. Tenendo conto di ciò alcuni ricercatori hanno detto che se nell’arca ci fossero state solo 43 “specie” di mammiferi, 74 “specie” di uccelli e 10 “specie” di rettili, queste avrebbero potuto benissimo produrre la varietà di specie oggi conosciute. Secondo altre stime, 72 “specie” di quadrupedi e meno di 200 “specie” di uccelli sarebbero state sufficienti. Che la grande varietà di animali oggi conosciuti possa essere venuta dopo il Diluvio da incroci entro così poche “specie” è dimostrato dall’infinita varietà che esiste nel genere umano: uomini bassi, alti, grassi, magri, con infinite gradazioni nel colore dei capelli, degli occhi e della pelle, tutti discesi dall’unica famiglia di Noè.

Queste stime possono sembrare insufficienti ad alcuni, specialmente dato che secondo alcune fonti esistono ben 1.300.000 specie di animali. Tuttavia più del 60 per cento sono insetti. Scomponendo ulteriormente queste cifre, dei 24.000 anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, 10.000 sono uccelli, 9.000 rettili e anfibi, molti dei quali possono essere sopravvissuti fuori dell’arca, e solo 5.000 mammiferi, fra i quali balene e altri cetacei che potevano anche restare fuori dell’arca.
Altri studiosi calcolano che solo circa 290 specie di mammiferi terrestri sono più grandi di una pecora mentre circa 1.360 sono più piccoli dei ratti.

Quindi, anche secondo stime per eccesso, l’arca poteva facilmente accogliere una coppia di tutti questi animali.


Solo di ragni le specie sono molte centinaia di migliaia nel mondo e c'è qualcuno che nel XXI secolo crede che siano state infilate tutte in un arca.



E dato che sono aracnidi, artropodi chelicerati, è verosimilmente impossibile che discendano tutte da un ceppo comune, vero?


Al timone probabilmente c'era Grande Puffo...



Credo ut intelligam, intelligo ut credam
[Modificato da Methatron 08/02/2009 00:21]
08/02/2009 01:37
 
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Re:
Methatron, 07/02/2009 12.31:

Intendi dire quindi che anche l'uomo ebbe difficoltà a scendere?
O ti immagini quella montagna solo come un picco ad angolo acuto?


No. Non intendo dire questo, anche se potrebbe essere una ipotesi
(poco probabile comunque).
Spiegami tu come avrebbero potuto scendere.
Ciao.
08/02/2009 01:47
 
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Methatron

Alcuni hanno calcolato che le centinaia di migliaia di specie...


..E gli altri cosa avrebbero calcolato...?

Tenendo conto di ciò alcuni ricercatori hanno detto che se...


..E altri ricercatori cosa hanno detto...?

Quindi, anche secondo stime per eccesso, l’arca poteva facilmente accogliere una coppia di tutti questi animali.


..Sempre secondo alcuni,...ma secondo altri...?

E dato che sono aracnidi, artropodi chelicerati, è verosimilmente impossibile che discendano tutte da un ceppo comune, vero?


Secondo te?
Ciao.
08/02/2009 15:08
 
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..E gli altri cosa avrebbero calcolato...?..E altri ricercatori cosa hanno detto...?..Sempre secondo alcuni,...ma secondo altri...?



La ricostruzione storica e/o probabilistica in linea teoretica di ciò che afferma la Genesi in riferimento al Diluvio si deve basare per forza di cose intorno a dei meri dati incompleti e parziali.

Ovviamente non troverai mai un consenso unanime, se è questo che i tuoi interrogativi vogliono significare.

Il pensiero scientifico dominante propende per una tesi attualista: tutto procede secondo le realtà fenomeniche ad oggi osservate. Considera il racconto della Genesi relativo al diluvio al pari di altri miti: un'esagerazione di un fatto realmente accaduto probabilmente a livello locale.

Altri propendono invece per una tesi catastrofista: ovvero interpretano certi dati e certe evidenze (che gli attualisti non sanno spiegare con le realtà fenomeniche attuali) come testimonianza di una catastrofe avvenuta nel passato e che ha sconvolto la vita sul pianeta Terra.


Secondo te?



Comprendo che viviamo in un periodo storico e sociale dove lo scientismo è sempre più dilagante e che nulla esiste se non si può dimostrarlo.
Tuttavia pretendere che la scienza o alcun'altra disciplina e rigore possa darci una risposta definitiva e una certezza assoluta è una chimera, un'utopia alla quale l'uomo per sua stessa natura non può arrivare.
Siamo quindi a chiamati a scegliere in cosa credere.
Abbiamo a disposizione l'intelletto e dati che supportano o meno determinate tesi.
L'eccessiva fiducia nella certezza scientifica è idiosincratica: la scienza per progredire e cercare di far luce sugli eventi che è chiamata a spiegare deve sempre mettersi in discussione e continuamente reinterpretare le sue teorie all'insorgere di nuovi dati.

Premesso questo, personalmente ritengo plausibile e non impossibile la realtà del racconto genesiaco intorno alle vicende del Diluvio. In linea teoretica è possibile.

Non sono cieco alle evidenze contrarie.

Nessuno di voi ad esempio ha portato dati inoppugnabilmente inspiegabili con la teoria catastrofista del Diluvio universale, compreso l'arrogante intellettuale che non apporta nessun contributo concreto a parte la tracotante prosopopea sulla quale si è assiso e che impregna ogni suo post.

Un'obiezione seria ad esempio la troviamo nella geologia.
Sebbene a fine '700 la comunità scientifica considerava la morfologia terrestre come testimonianza del Diluvio, grazie al contributo pionieristico di William Smith e altri dopo di lui si iniziò uno studio serio e sistematico sulle rocce sedimentarie.
Tre secoli di studi e raccolta dati possono fornirci un quadro più completo e verosimile: comprendiamo a fondo le rocce sedimentarie e i loro ambienti di formazione, le reazioni chimico-fisiche durante la ricristallizzazione delle rocce metamorfiche etc. etc.

Alcune rocce terrigene e le loro strutture sedimentarie possono testimoniare una catastrofe di scala planetaria. Ma è molto difficile, sulla base delle odierne conoscenze, identificare il Diluvio come causa di tutte le rocce sedimentarie e genesi dei movimenti dislocativi che hanno donato l'odierna morfologia terrestre.

I processi che riguardano le rocce carbonatiche e metamorfiche come gli gneiss e i marmi sono difficilmente spiegabili con i rapidissimi tempi che il Diluvio ci pone ad affrontare.

Tuttavia altre evidenze sono decisamente a sfavore di una tesi attualista: a cosa credere?

A voi la scelta.

Personalmente credo alla storicità del Diluvio e all'ispirazione della Bibbia per il semplice fatto che, a differenza di chi cita puffi e gnomi, un vero credente non ignora nulla, opera solo scelte consapevoli.
[Modificato da Methatron 08/02/2009 15:12]
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