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Il lupo e l'agnello nero (OK)

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2008 22:27
04/12/2008 09:29
 
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Riassunto: Raine incontra Slange nel Bosco oscuro. Dopo alcune domande della Succube lui le chiede informazioni sugli eventi. La Valchiria narra di varie cose fra cui la venuta di Araglas che ha distrutto la fontana e minacciato la Cittadina di Barrington. Il Vampiro vedendo minacciato ciò che ritiene gli appartenga dà a Raine l'idea di scoprire dove risiede e dorme e mangi tale Araglas, per poterlo trovare. Infine svela alla Caotica uno dei segreti della Torre oscura donandole un cartiglio.

Commento
:

Non spreco parole per aggiungere quanto mi piaccia la giocata [SM=g27823] [SM=g27836]

Chiedo l'approvazione del passaggio di
QUESTA Pergamena da Slange e dalla Torre Oscura a Raine.

Ne farò buon uso, hehehe...


Registrazione:


RAINE )Sentiero->Radura( La melma è fastidiosa. Sembra volerla risucchiare, emette rigurgiti di neonato come un brodo primordiale e atavico. Ma per lei è l’origine. La morte e la consunzione che vede negli alberi piegati, stentati rachitici come >>
RAINE secchi arti di vecchio. La coscienza di mille occhi che la osservano. Ogni rumore nasconde un pericolo, fruscii inquietanti provengono dalle foglie marce in terra, dal vento che scorre dentro ai tronchi suonandoli in un perverso flauto d’osso. >>
RAINE La luna scompare quasi, un labbro nel cielo senza la sua metà superiore, un viso spaccato, una maschera a metà di candida inutile luce. Non basta a penetrare quella fredda tomba. Un tintinnìo costante la rende irrequieta pur sapendo che è quel >>
RAINE confortante peso della lunga al fianco sx. Non indossa che quella e la maglia che ha sopra è leggera, persino troppo per la stagione lasciando alla fantasia poca immaginazione in uno scollo tondeggiante che le scopre le spalle e il solco >>
RAINE accennato del seno. La catenina dorata che porta al collonon scivola in esso ma è legata più sopra come a voler riempire il chiarore roseo della sua pelle. Un sospiro in quella marcia ma la Succube non sente la fatica come i mortali. Nella mano>>
RAINE sinistra sorregge una torcia per illuminare quel coacervo di putridi liquami e corteccia marcescente. Era da molto che non visitava la tomba dove vive il Senzacorona e dove altre creature, così si dice, hanno dimora...



SLANGE [Sentiero] Col vento che spira inclemente e scuote le ossa di legno degli alberi e le fronde scheletriche, egli cammina. Non sono passi comuni, poichè ognuno di essi racchiude una storia che parla del termine di un' esistenza. Ogni volta che alza>>
SLANGE >>una gamba, nasce qualcosa di meraviglioso. Ogni volta che lo stivale nero e lucido si adagia contro il tappeto di foglie marce, qualcosa si spegne per sempre, pur in quel buio pesto che c'è. Non ha rumore il mantello che porta, agitato attorno a>
SLANGE >>quel corpo snello e modesto. Non ha odore il Vampiro per i predatori che abitano tra queste mura invisibili. Pallide mani sbucano fuori dalle maniche della casacca. Parte di un volto pallido e scavato si intravede sotto il cappuccio. Pare un>>
SLANGE >>fantasma. O meglio, lo è. Solo il pugnale che ha appeso a un fianco, una di quelle armi create dall' uomo per uccidere l' uomo, sembra vero. Qualcosa di concreto e grave. Qualcosa di pesante che rappresenti la sua coscienza. Placido segue la sua>
SLANGE >>serva. Placido insegue un destino che non ha più. [Furtività (3)]
SLANGE // [Furtività (2)]


RAINE )Sentiero->Radura(Nemmeno il tempo ha pace. Corrono nel cielo le nuvole come mandrie impazzite senza guida. S’alza e abbassa il vento e del lago i flutti lo seguono allungandosi verso l’ignara luna. Poi tutto è fermo come un cadavere nel ghiaccio.>
RAINE Di nuovo tornano le nubi, scrosci leggeri, poi più nulla. Una dama capricciosa è quel tempo senza posa né pace. I suoi sensi inoltre sono tanto miseri e intollerabilmente deboli da renderla angosciata senza posa. E’ per quello che è venuta. >>
RAINE Non vuole più la pace. Vuole risvegliare quel crescente disagio, quella oscura forza che la rende viva nel cercare di sopravvivere. E’ stanca del Palazzo…agi senza forma, molli e privi di altro che abbandono e solitudine. L’inedia rischia di >>
RAINE ucciderla se vi si concede a lungo. Segue la luce di quella torcia con una tanto vanesia quanto vana e inutile soddisfazione per il suo procedere costante nonostante il fondo vischioso. Ma è solo il suo pensiero che la inganna perchè ha visto >>
RAINE creature danzare qui con infinita maggiore percezione, al cui confronto lei è un orso addestrato. Eppure di nuovo pone i piedi con quanta più leggerezza le è possibile, ovatta i suoni che quantunque emergono come se la terra fosse fatta di >>
RAINE morti che protestano quando vengono schiacciati e umiliati non solo in vita ma anche nell'eterno riposo o dannazione. E allora in lei il macabro divertimento s'accresce nel credere di schiacciare e spaccare così i teschi dei nemici, una fantasia >
RAINE alla quale si concede impudicamente, serrando tra le dita della sinistra mano la torcia ancor più.




SLANGE [Sentiero - Radura] La distanza dalla sua succube diviene più breve. Accellera il passo il vampiro, per poterle essere così vicino, a poco più che tre braccia di distanza. Regola l' andatura con il battito del cuore di lei, trovando quel gioco >>
SLANGE >>stimolante, in un certo modo. **Non troverai niente qui, per te.** Rompe così il silenzio per la donna, sebbene conservi quello del luogo. E' il sangue a parlare per lui. Un sangue potente ed antico. Il sangue di un male che non ha morte, di una>
SLANGE >>morte che non ha luce. Un sangue capace di cavalcare l' etere e piegare le menti. La radura di apre ai suoi occhi azzurri e cupi, come un mare che minaccia tempesta. E' allora che si ferma. Immobile come solo qualcuno della sua stirpe sa fare.>>
SLANGE >>Nessun movimento. Nemmeno il più impercettibile. Ora, con il mantello e gli abiti neri scossi da qualche spiffero tenue e quella pelle bianca come una perla, sembra una statua perfetta vestita di ombre. [Veggenza (2)]


RAINE )Radura( Si avvicina colui che nel palmo tiene la sua vita, per la cui forza il suo corpo è solo un delicatissimo pezzo di cristallo color carne. Si avvicina il Custode dei segreti e della Torre Oscura ma come di chissà quanti misteri >>
RAINE incommensurabili lei non se ne accorge. Non finchè non lo vuole Lui. Tutto nella sua Volontà, ogni cosa come la desidera mentre la volontà della Succube al confronto è un granello di sabbia contro la voluttà delle onde e dell’oceano. La mente si>>
RAINE riempie di quella voce che le gronda dentro come miele salato. Che dovrebbe essere dolcissima eppure è terribile a un tempo solo. E mentre formula i pensieri cerca di condensarli in un sussurro senza voce anche lei per rispondere >>
RAINE °°Giungo qui senza cercare nulla.°° e le parole arriverebbero a lui come un debole eco di ninfa che ha perduto la voce sotto l'ira di una divinità troppo poderosa innanzi alla quale è impotente. Senza clemenza per se stessa nell'usare quel tono >>
RAINE freddo con chi ha intuito possa essere. Chiude gli occhi e li riapre. Scioccamente perchè in un luogo di pericolo ma sensatamente comprendendo che comunque nulla possono i suoi sensi. Ascolta e non sente nulla. Si guarda attorno. Non si è >>
RAINE accorta che è trasalita a quel tono? Non sente il battito accelerare e la mente urlare come sia possibile che le parole non giungano all'udito come è legge che sia? Ha risposto a lui come fece con Liiva ma il timore stavolta è tanto irrazionale >>
RAINE da non afferrarlo, uno strale di nebbia. Si guarda attorno, lo cerca con gli occhi. Lancia un'occhiata innanzi e ai lati e dietro. Attende che parli ancora prima di parlargli di nuovo.


SLANGE [Radura] E' così semplice farsi trovare, quando vuole. Lo sguardo intenso e ultraterreno scintilla come quello di un gatto alla debole luce della luna, quando le nuvole sono così clementi da lasciare libero il cielo dal loro grigio giogo. Non >>
SLANGE >>sbattono mai le palpebre del vampiro, donando una fissità tale ai suoi occhi che sembra in grado di scrutare al di sotto di vesti, di pelli e di carni, di tendini, di ossa, di menti. Sembra che in ogni istante egli sia capace di leggere l' anima>
SLANGE >>di una persona. **Eppure qualcosa hai trovato.** Replica nella mente di lei, scalzando ogni sua barriera come si trattasse di un fazzoletto di seta leggera. ** Forse non sapevi che lo stavi cercando, tutto qui.** Aggiunge. La voce non cambia >>
SLANGE >>tono. E' calda e accomodante. Gentile e coinvolgente. Ha una musicalità che fa fiorire quel bosco. Ha delle note leggiadre che fanno profumare quel posto. Che lo rendono tiepido ed invitante. Che scaldano l' aria ed il cuore. Muove giusto quei>>
SLANGE >>passi che gli mancano per finirle davanti. E' sinuoso tra le foglie marce come un Serpente, Slange. Solleva un braccio. Il gesto è privo di tempo, poichè difetta di fretta. Alza una mano per cercare il polso della sua serva, quello che tiene>>
SLANGE >>la torcia. Vuole adagiarle le dita sopra la pelle, senza forza alcuna. Vuole donarle un tocco di velluto, morbido e sensuale. **Questa non ti serve più, adesso. Ora ci sono io. Ora hai me.** La possessione trasuda da quelle parole, colando come>>
SLANGE >>un veleno su lei che ascolta. [Veggenza (2)]



RAINE )Radura( Fa paura quell’immobilità totale. La torcia…le sembra che con essa lo vedrà quasi peggio. Come se rendesse nitidi dettagli che non osa guardare.Una statua perfetta di pelle e gelo appare ora, il suo sguardo immobile è come qualcosa che >>
RAINE scava nella mente e le cancella i pensieri. Si accumulano questi uno sopra l’altro, ammassati. Senza capo né coda, a pezzetti come neonati mutilati. Tutto ciò che non riesce a dire lo esplica il suo sguardo, nella venerazione dello schiavo per il>>
RAINE padrone che lo frusta e poi premia, nel desiderio rovente dell’amante sul balcone, nella sete dell’assetato che vaga per il deserto e incontra la sua oasi. Le brucia dentro un desiderio tanto forte che così caparbia inutilmente ha schiacciato e >>
RAINE e soffocato. E’ il suo perverso innaturale amore per il vampiro nato dal sangue, l’amore per ciò che si dovrebbe odiare. Come odiarlo quando la sua voce è come la panacea dal dolore. L’ubriachezza del sofferente. Alza il viso verso di lui per >>
RAINE guardarlo con quell’adorazione cieca che non le è possibile sopprimere. *Sì hai ragione…*sussurra ancora con il tono che è quello dell’insetto nel nettare della pianta carnivora. Lui le tocca il polso così delicato dove le vene si sfioccano come >>
RAINE ruscelli e lei freme dal corpo all’anima. Poi lascia cadere la torcia nella melma che la soffocherà, e divorerà come fa con tutto.Ha ragione, lo sente, la ha sempre. Per lei...e le parole finalmente emergono*La creatura senza nome che era con voi>>
RAINE quella femminile che si fa chiamare Lonely...anche lei ha una creatura sua come me? Oppure è vostra? * le trema la voce perchè c'è timore in lei. *Si chiama Sheila....è vostra o sua? Solo io sono vostra vero?* lo chiede con disperazione >>
RAINE di fanciulla al primo amore. Una cosa che si chiama amore e non lo è. *E poi...ho visto un altro di voi...lui era...bianco...bianchissimo. Ha detto di riferire che tornerà. Solo questo...* conclude, sentendo che quelle parole le costano tanta >>
RAINE nel tentativo di mascherare quel che teme più di ogni cosa: l'abbandono da parte del Custode.



SLANGE [Radura] Il fuoco ai loro piedi scema, come un' altra vita che si spegne. La sua stella però è destinata a brillare per sempre. Solo un immortale potrebbe accarezzare così la mano della donna, lasciando poi le dita sfiorare l' aria e di nuovo >>
SLANGE >>trovare la pelle di lei, quella più delicata del volto. Gli scorre coi polpastrelli lungo la guancia, disegnando poi le labbra della donna come un pittore che colora un disegno. **Lonely...** Sorride appena. Un' increspatura in quella linea >>
SLANGE >>piatta e fredda che è la sua bocca. **Lei ha una creatura che è come tu sei per me. Entrambe mi appartengono.** Lascia regnare il silenzio nella mente della succube, interrotto solamente dai rumori reali di un bosco reale in una notte reale. Poi>
SLANGE >>riprende a tessere una nuova realtà per la sua interlocutrice. **Ma nessuna è ciò che tu sei per me. Nemmeno il Bianco.** Gli occhi, di un azzurro cangiante, trovano toni ora scuri ora chiari con cui esprimere un' emozione inafferrabile. Una >>
SLANGE >>gamma di sensazioni afrodisiache tutte percettibili in un unico istante, più veloce del battito d' ali di una falena. **Dimmi.** L' indice sulle labbra di lei ci batte un paio di volte. **Dimmi della città. Dimmi di quello che avviene sotto il>>
SLANGE >>sole. Dimmi ciò che non so.** L' ordine è la richiesta che un amante farebbe di essere amato di nuovo. Le libera la bocca, lasciandole il dito pallido sul mento, poi giù, sul collo. Gioca. Tutto è un grande gioco. [Veggenza (2)]




RAINE )Radura( Cos’è? Gelosia? Si è gelosa della vampira. Perchè lei può essere perfetta, superba e immortale agli occhi del Custode. Tutto ciò che vorresti essere. Solo per soddisfarlo, solo per follia masochistica. Perchè lei deve essere tanto >
RAINE inferiore a costei? Perchè può servirlo meglio con vantaggi che la natura non ha concesso a lei? Le labbra che lui carezza sorridono di piacere ma l’espressione è arrabbiata.Poi lui la rassicura. Tuttavia sopisce solo momentaneamente quel >>
RAINE sentimento. Almeno finchè non pensa a un ser. Alla sua dolcezza e alla sua contrastante umanità. Non potrebbe che perderlo e non potrebbe più averlo se fosse come Lonely…Oppure solo nel modo in cui Ulv Slange dice di possedere…Risponde alla >>
RAINE domanda inclinando il capo alle carezze di quella mano gelida sulla sua pelle che ora sembra rovente *La cittadina è un fermento e eventi incredibili stanno capitando.* il contatto del vampiro con il mondo. Con il tempo che si perde sotto la luce>>
RAINE del sole *La bettola è tornata in essere, con tanto di Oste. Un re giunto da lontano ha chiesto al Caos di indire un Torneo…cosa che Belsatan ha accettato purchè se ne resti con la sua scorta qui al limitare del Bosco. Diceva fosse importante >>
RAINE stessero qui ma non credo sia stata benevolenza….!*una pausa nei ricordi immersa. Perchè proprio al bosco? Perchè la luna sembrava tanto nella natura di alcuni Caotici come lui e Valarmath, come lo stesso Bjorn…e il Ductor che le disse che lui >>
RAINE e Bjorn non erano come loro umani..che non sarebbe mai stato suo merito nessun addestramento. I ricordi della battaglia in piazza *E’ giunto un evocatore, un pazzo di nome Araglas. Ha fatto saltare in aria la fontana con una magia traendo della >>
RAINE sabbia da una giara che portava sulle spalle. Ho combattuto contro di lui ma si è fatto scudo di una magia…che l’ha protetto da ogni attacco di frecce e spade. Poi se ne è andato minacciando di prosciugare la cittadina se non viene ceduta a lui >>
RAINE assieme a un….un coso di nome Magiliot e gli stralci..no gli strali del potere. Insomma delirava forse…ma è potente. * muove piano la testa come scuotendola. Non capisce fino in fondo ma la minaccia è un grave rischio, ciò è chiaro. Lo osserva >>
RAINE negli occhi cercando risposte o parole.

SLANGE [Radura] Assorbe le parole di lei. Il dialogo gli pare così lento. Così dannatamente lento. Tutto è noia. Tutto tranne il sangue. Le frasi che l' altra pronuncia rischiano di mescolarsi con il battito del suo cuore, con il rombo sordo del fluido>>
SLANGE >>vitale che le scorre dentro. Si sporge appena in avanti con le spalle, sollevando i talloni da terra. E sembra che egli stesso si stia sollevando da terra, tanto è innaturale il modo in cui compie quel semplice gesto. Schiude la bocca. Una >
SLANGE >>ferita aperta su quel volto bianco di morte, su quella pelle tirata tra osso e osso sporgente. Mostra i denti. Due zanne di bestia. Due canini da Lupo, Ulv. Gli strumenti della sua caccia. I mezzi della sua esistenza. **Araglas...* Ripete quel>>
SLANGE >>nome, recitando volutamente male di provare interesse. Gli occhi del vampiro restano incollati in quelli della sua succube. Come la catena con cui la tiene al giogo è incollata anima ad anima. **Lui minaccia il mio gregge di povere pecorelle.**>>
SLANGE >>Si avvicina ancora, quel muso ferale che arriva a toccare col naso una guancia di lei. Il dito che dal collo le scende, disegnando la linea della clavicola e spostandosi poi sulla spalla. **Sempre se sa mettere in atto una minaccia. Tu puoi >>
SLANGE >>scoprire dove riposa. Di cosa si nutre.** Abbassa finalmente lo sguardo. L' attenzione viene come rapita dalle labbra di lei, che non si sono mosse per parlare. Non c'è bisogno di voce quando puoi toccare mente con mente. **Tutti dormono. Tutti >
SLANGE >>[Veggenza (2)]


RAINE )Radura( Trema quasi quando lui si china in avanti fissandola così intensamente, schiudendo le labbra su quelle zanne minacciose. E lo studia forse non per la prima volta tanto a sua volta interessata a capirlo trovando gelo e freddezza verso >>
RAINE Araglas. (//Skill:Empatia liv.1). Non è facile comprendere, ma le sembra che sia anche in qualche modo arrabbiato perchè qualcuno minaccia ciò che è suo. E con la stessa possessività le suggerisce, sfiorandola una soluzione tanto interessante che>>
RAINE sogghigna. Una risposta automatica. Gli sfiora con la mano sinistra il braccio che le tocca la spalla. Forse per sentire la glaciale e implacabile, rassicurante *Oh lo cercherò allora...come un cacciatore tallonerò la preda...* Da qualche parte >>
RAINE in fondo dovrà pur essere e lei intende scoprire dove giace, dove dorme e il possibile. Lo odia per ciò che ha fatto alla fontana. E odia anche venire tenuta all'oscuro di tante altre cose forse che vengono tramate alle spalle del Caos o sue.


SLANGE [Radura] Richiude la bocca. Un sipario che diventa imperscrutabile di nuovo, su un teatro che mostra nient' altro che incomprensibili, contorti misteri. **Mi porterai il suo sangue. Tutto quanto.** Annuisce, come a iniettare convinzione alla >>
SLANGE >>donna. Come se ce ne fosse bisogno. **Una volta che gli avrai dato il giusto riposo.** Compie un passo indietro. Un passo leggero come la neve che si adagia sopra la terra. Un passo a cui segue un altro che lo fa girare. A cui segue un lieve >>
SLANGE >>tirare della sua mano su quella di Raine, affinchè lei lo segue. **Poi voglio che tu legga qualcosa per me. Voglio che tu sappia qualcosa che io so. Vieni. Seguimi. La notte è così breve. Così breve per noi.** Si volta appena, solo con il viso.>>
SLANGE >>Gira quegli occhi magnetici e belli, quegli occhi azzurri macchiati dalle ombre di una fronte troppo sporgente. Inquinati da una morte perenne. [Veggenza (2)]



RAINE )Radura( Lo guarda. Con quelle parole le ha ridato forza. Ma gli sarebbe bastato il tono che usa e il solo fatto che l’abbia affermato. Non occorre che compia sforzi, non più è tutto di lei in funzione del Custode. Lo sguardo alle parole di lui è >
RAINE tuttavia di un’innocenza reale. Non capisce bene cosa voglia. Ma lo segue, lui la cui mano la attira inevitabilmente a sè come tutta la sua natura. Lo seguirebbe ovunque vada perchè così vuole perchè così sangue comanda dentro di lei nella mente >>
RAINE lambita ormai dal suo potere. Ma a ben pensarci probabilmente lo farebbe comunque. Perchè ora in lei viene sollecitata la curiosità. E con quello sguardo azzurro e inumano nel pensiero, annuisce, in silenzio. Non servono parole. Lui sa già. >>
RAINE L'oscurità della radura è come un mantello a coprirli a celarli. Come lo stesso segreto che ella porterà del vampiro per sempre. Non lo rivelerebbe neppure sotto tortura..neppure potrebbe. La sua volontà in questo è fema mentre a lui tanto>>
RAINE inevitabilmente s'arrende.

[Modificato da Ambrosya0 04/12/2008 09:29]
04/12/2008 22:27
 
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Ne farò buon uso, hehehe...



Non ne dubito. [SM=g27823]


GDR APPROVATO.


Ineccepibile.
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