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Prezzi immobiliari - dati e previsioni

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2017 22:45
21/09/2016 09:03
 
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Tecnocasa, ritorno al mattone nel I semestre 2016 (Fonte: idealista.it - 20/09/2016)

...Secondo i dati del franchising Tecnocasa le quotazioni immobiliari nelle grandi città sono in ribasso dello 0,9%, la variazione più contenuta finora registrata a conferma che la stabilità è prossima e la ripartenza non lontana. Se si esclude Genova, che ha segnalato ancora una perdita di valore del -5,5%, tutte le altre grandi città hanno registrato leggere contrazioni e, per la prima volta, lievi aumenti: Bologna, Firenze e Verona chiudono il semestre con un segno positivo. Milano chiude con -0,1%, Roma con -1%.

Le previsioni vedono ancora prezzi in calo, tra -2% e 0%, per l’anno in corso ed in leggero aumento per il 2017. Anche il sentiment espresso dagli operatori delle nostre reti è orientato in tal senso. Le compravendite potrebbero attestarsi tra 480 e 500 mila.


04/10/2016 07:22
 
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Prezzi delle case in calo del 3% nel terzo trimestre 2016 (Pdf) (Fonte: idealista.it - 03/10/2016)

Secondo l’indice idealista, i prezzi delle case di seconda mano in Italia sono calati del 3% nel corso del terzo trimestre del 2016, attestandosi a 1.919 euro/m².

Si tratta della peggiore performance trimestrale dell’anno in corso dopo una prima metà dell’anno contrassegnata da valori stabili e dinamismo sul fronte delle compravendite, mentre l’andamento tendenziale su base annua segna uno scarto negativo del 3,8% rispetto a settembre 2015.

Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’ufficio studi di idealista, “si registra un dato peggiore delle attese, che se da un lato va ascritto a fattori stagionali, dall’altro segna un peggioramento dell’accessibilità economica alla casa. L’instabilità frena il recupero dei valori e questo determina un nuovo calo in molti mercati, con i proprietari costretti ancora ad abbassare le pretese per vendere casa”.

Regioni
Prosegue l’andamento contrastato del mattone italiano con i prezzi che tornano a scendere in tutte le regioni italiane a eccezione della Valle d’Aosta (2,4%).
Stabili Emilia Romagna e Calabria, con un calo trascurabile dello 0,1%, le più penalizzate nel corso del terzo trimestre sono la Campania (-5%), la Lombardia (-4,8%) e il Piemonte (-4%).

La regione più cara d’Italia resta la Liguria (2.717 euro/m²), seguita dal Lazio (2.538 euro/m²) e dalla Valle d’Aosta (2.513 euro/m²). Chiude la graduatoria la Calabria, fanalino di coda con 940 euro al metro quadro.

Province
Le sofferenze più evidenti dopo il periodo estivo si sono registrate a livello provinciale, con 71 delle 110 aree interessate dal calo dei valori, segno che nei centri minori il mattone soffre di più. In particolare, si rilevano ancora forti cadute a ribasso nelle province di Trapani (9%), Como (8,9%) e Belluno (7,7%). All’opposto, i rimbalzi maggiori toccano un picco del 3,5% in provincia di Salerno.

Nel ranking delle province più care, Savona (3.311 euro/m²) precede Bolzano (3.065 euro/m²) e Imperia (2.869 euro/m²). In tutto, sono 14 le aree provinciali dove i prezzi non superano i mille euro al metro quadro, con Biella (730 euro/m²) fanalino di cosa del ranking dei valori immobiliari.

Città
Il trend negativo dei prezzi si estende al 67% dei capoluoghi italiani monitorati (104) nel report di idealista. Dopo i segnali di recupero fatti registrare nella prima metà dell’anno, tornano in terreno negativo tutti i principali mercati - Milano (-4%), Napoli (-3,1%) e Roma (-2,7%) -, la sola Bologna (0,7%), tra i centri maggiori, segna un timido rimbalzo.

Nel resto dei capoluoghi italiani spiccano i tonfi di Carbonia (-9,5%), Chieti (-6,6%) e Lecce (-5,8%); 24 sono i centri che segnano cali superiori alla media del periodo (3%); 33 capoluoghi analizzati su 104 segnano variazioni minime, comprese tra il
-1% e l’1%; le performance migliori spettano a Belluno (5%), Brindisi (3,7%) e Verbania (3,2%).

Il ranking delle città più care vede sempre Venezia (4.398 euro/m²) saldamente al comando davanti a Firenze (3.341 euro/m²), che supera Milano (3.337 euro/m²) sul podio del prezzi nazionali. Nella parte bassa della tavola troviamo Trapani (936 euro/m²), Caltanissetta (922 euro/m²) e infine Biella, la città italiana dove comprare casa costa meno, con solo 751 euro al metro quadro.


idealista_indice_trimestrale_q3_final.pdf
06/10/2016 08:30
 
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Il nuovo si deprezza più dell'usato
Istat, prezzi delle case giù dell'1,4%: è il nuovo a trainare il ribasso (Fonte: idealista.it - 05/10/2016)

Secondo l'indice Istat dei prezzi delle abitazioni, il valore delle case in Italia nel II trimestre del 2016 è diminuito dello 0,4% su base trimestrale e dell'1,4% su base annuale. Un'accentuazione del calo dovuta principalmente alla flessione dei prezzi degli immobili nuovi (-2,3%), che per la prima volta non è solo più ampia, ma addirittura doppia rispetto a quella delle abitazioni esistenti (-1,3%)

Nel secondo trimestre 2016, sulla base delle stime preliminari, i prezzi delle abitazioni diminuiscono dello 0,4% rispetto al trimestre precedente; il calo congiunturale riguarda le abitazioni nuove (-1,7%) mentre quelle esistenti registrano una variazione nulla.

Su base annua la diminuzione dei prezzi persiste e si amplia di quattro decimi di punto percentuale (-1,4%, da -1,0% del trimestre precedente). La maggiore flessione tendenziale è dovuta alle abitazioni nuove (-2,3%, da -0,5% del primo trimestre 2016) mentre il calo dei prezzi delle abitazioni esistenti è stabile e pari a -1,2%. È per la prima volta, quindi, da quando è disponibile la serie storica dell’IPAB, che i prezzi delle abitazioni nuove mostrano un profilo tendenziale peggiore rispetto a quelli delle esistenti con una diminuzione quasi doppia di quella registrata da queste ultime.
L'andamento nel primo semestre e negli ultimi cinque anni

In media, nel primo semestre del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015, i prezzi delle abitazioni diminuiscono dell’1,2%, sintesi di un calo dell’ 1,4% per quelle nuove (il cui peso sull’indice generale è poco più di un quinto) e dell’1,2% per quelle esistenti. Rispetto alla media del 2010, nel secondo trimestre 2016 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 15,1% (-3,8% le abitazioni nuove, -19,9% le esistenti).

La lieve accentuazione del calo tendenziale dei prezzi delle abitazioni si manifesta contestualmente a una marcata crescita del numero di immobili residenziali compravenduti (+22,9% rispetto al secondo trimestre del 2015 secondo i dati diffusi dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate).



[Modificato da marco--- 06/10/2016 08:31]
17/10/2016 08:41
 
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Eurostat: prezzi in recupero nell'Eurozona, ma in Italia continua il calo (Fonte: idealista.it - 13/10/2016)

Anche l'Eurostat certifica nel II trimestre del 2016 per il nostro Paese un calo dei prezzi delle case dell'1,4% in termini annuali e dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Tutt'altra velocità per la zona euro e l'Ue dove i valori sono cresciuti rispetto all'analogo periodo del 2015 rispettivamente del 2,9 e del 4,0%.

In termini trimestrali, i prezzi delle case crescono dell'1,4% nell'euro zona e dell'1,6% nell'Unione nel secondo trimestre del 2016. Il maggior incremento del trimestre è per la Lettonia (6,6%), seguita da Estonia, Lituania e Portogallo (3,1%), e dal Regno Unito (+3,0%). Cali si registrano in Croazia e Cipro (-0,9%), Italia (-0,4%) e Ungheria (-0,2%).
Variazioni annuali dei prezzi delle case

Rispetto allo stesso periodo del 2015, l'incremento maggiore nel II trimestre del 2016 è stato registrato in Ungheria e Lettonia (+10,3%), Austria (+9%), Regno Unito (+8,8%) e Svezia (+8,7%), mentre delle cadute si registrano a Cipro (-8,9%) e Italia (-1,4%).




[Modificato da marco--- 17/10/2016 08:43]
28/10/2016 08:16
 
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Con la crisi le case hanno perso il 30-32% del loro valore
Cresme, Bellicini: "Con la crisi le case hanno perso il 30-32% del loro valore" (Fonte: idealista.it - 27/10/2016)

Se le compravendite immobiliari registrano nel 2016 importanti aumenti, lo stesso non si può dire per l'edilizia, fanalino di coda di un comparto, quello delle costruzioni, che - secondo i dati dell'ultimo rapporto congiunturale del Cresme - ha terminato la sua fase recessiva. La domanda di nuove case è penalizzata non solo dalla presenza di uno stock immobiliare usato concorrenziale, ma anche dai cambiamenti che hanno interessato trasversalmente la società e che hanno determinato, tra le altre cose, anche la nascita di un importante mercato dell'affitto. A parlarne con idealista news è il direttore del centro di ricerche sul mondo delle costruzioni, Lorenzo Bellicini.
La costruzioni crescono, ma l'edilizia resta indietro

Una parte della risposta - spiega Bellicini- è di carattere demografico, ed è legata alla diminuzione del numero delle famiglie. Ma è anche causata dall'esistenza di una fascia della domanda ancora debole. Non potendo permettersi di acquistare una casa, questa fascia della popolazione opta per l'affitto. "Oggi la casa non è più un modello di riferimento com'èra in passato".

In uno scenario sempre più incerto e articolato ad essere penalizzato è il comparto del nuovo. "Il miondo della nuove costruzioni arriva con un'offerta localizzata in zone periferiche, che implicano una pesante mobilità. Se in passato le giovani coppie acquistavano una casa nuova e si sobbarcavano il viaggio perché potevano disporre di buoni servizi e di prezzi vantaggiosi, oggi non è più così. "Il patrimonio immobiliare offre una quota importante di usato, a prezzi concorrenziali, in zone prossime alle città".
La creazione di un importante mercato dell'affitto

Negli ultimi anni è nato in Italia un importante mercato dell'affitto, perché molti proprietari incapaci di sobbarcarsi la pesante tassazioni e i costi di manutenzione e gestione hanno deciso di metterle a reddito. " Senza contare - aggiunge Bellicini - che con la crisi la perdita di valore delle case in Italia è stata tra il 30 e il 32%.

"Le famiglie proprietarie di una seconda casa hanno cercato di venderla, ma non è stato possibile, e quindi come alternativa hanno deciso di affittarle, determinando la nascita di un consistente mercato dell'affitto anche nel nostro Paese".
La riqualificazione del patrimonio immobiliare

"Oggi servirebbe un vero piano industriale che coinvolgesse le città e l'intero Paese per puntare verso la riqualificazione del patrimonio immobiliare. C'è una fascia della domanda che non ce la fa proprio e per questa la risposta è l'edilizia convenzionata, per un'altra parte della domanda la risposta è l'affitto".


[Modificato da marco--- 28/10/2016 08:19]
09/03/2017 10:12
 
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Variazione prezzi case nelle grandi città 2008-2016 -38,7%
Immagine del giorno: l'andamento dei prezzi delle case dal 2008 al 2016 (Fonte: idealista.it - 02/03/2017)

L'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha illustrato l'andamento dei prezzi delle case dal 2008 al 2016. Nelle grandi città il valore degli immobili è diminuito del 38,7%, nell’hinterland delle stesse del 40,4% e nei capoluoghi di provincia del 41,1%.

05/04/2017 08:49
 
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Andamento prezzi case: nel IV trimestre del 2016 primo segnale positivo dopo cinque anni di ribassi (Fonte: idealista.it - 04/04/2017)

Il segnale è debole, ma si tratta della prima inversione di tendenza nei prezzi delle case. Nel IV trimestre dello scorso anno, secondo il consueto indice Istat, il valore delle abitazioni cresce dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2015. Si tratta del primo segno positivo dopo più di cinque anni di variazioni tendenziali negative.

A spiegare questo andamento è soprattutto la dinamica dei prezzi delle abitazioni esistenti che crescono dello 0,1% (da -0,6% del trimestre precedente), dopo più di cinque anni di variazione trimestrali tendenziali negative. Anche i prezzi delle abitazioni nuove contribuiscono a questa dinamica (-0,1% su base annua, in attenuazione da -2,0% del trimestre precedente). Rispetto al trimestre precedente si assiste invece a una variazione nulla.
La caduta annuale si attenua

Nel 2016 si registra, in media, un calo dell’indice generale dei prezzi delle abitazioni dello 0,7% rispetto al 2015 (quando la variazione media annua era stata pari a -2,6%). Questo ridimensionamento della flessione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi delle abitazioni esistenti, che segnano una diminuzione in media annua (-0,6%) meno ampia di 2,2 punti percentuali rispetto a quella rilevata nel 2015 (-2,8%). L’attenuazione del calo in media d’anno dei prezzi delle abitazioni nuove è invece più contenuta (-0,9%, da -1,2% del 2015).


07/04/2017 09:19
 
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Case, gelata sui prezzi nel primo trimestre 2017 (-1,3%). Scopri il valore nella tua città (Fonte: idealista.it - 06/04/2017)

Il prezzo delle case di seconda mano in Italia ha registrato un calo dell’1,3% nel corso del primo trimestre dell’anno, toccando i 1.869 euro al metro quadro. Stando all’ultimo indice di idealista, i prezzi dell’usato sono scesi del 5,7% negli ultimi 12 mesi. In pratica ipotizzando un appartamento di 65 metri quadri (lo standard odierno secondo i dati idealista), la perdita stimata per il proprietario sarebbe di circa 5.600 euro da un anno all’altro.

Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’ufficio studi di idealista: “La casa è tornata tra gli interessi degli acquirenti, ma la tendenza dei prezzi non s’inverte, con una netta prevalenza di aree in segno negativo, mentre nelle città domanda e prezzi vanno nella stessa direzione solo in zone limitate. Immobili datati ed energivori, tipo anni ’70, non hanno mercato e sui proprietari continuano a pesare gli oneri per mantenere una proprietà immobiliare. Tutti fattori che determinano un’ulteriore spinta al ribasso dei valori”...
11/05/2017 12:11
 
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25 anni di mattone: cos'è successo al mercato residenziale italiano dal 1993 ad oggi (Fonte: idealista.it - 11/05/2017)

Dal 1993 ad oggi il mercato immobiliare ha attraversato quattro fasi, con anni di contrazione alternati a momenti di crescita. Oggi ci troviamo all'alba di una nuova fase di espansione. A dirlo è un'analisi di Scenari Immobiliari, che ha monitorato l'andamento del mattone negli ultimi 25 anni.
La curva dei prezzi

A partire dal 1993 si possono distinguere quattro grandi fasi del mercato residenziale per i prezzi medi reali:
Fase di contrazione: 1993-1999 (meno 19,2 per cento)
Fase di crescita: 2000- 2007 (più 32,6 per cento)
Fase di contrazione: 2008-2015 (meno 24,1 per cento)
Fase di crescita: dal 2017 in poi...


10/08/2017 22:45
 
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S&P, in Italia lieve ripresa del prezzo delle case: +0,5% nel 2017 e +1% nel 2018 (Fonte: idealista.it - 08/08/2017)

Dopo le flessioni degli ultimi anni e del primo trimestre del 2017, l'agenzia di rating S&P prevede un lieve rialzo dei prezzi delle case per la fine di quest'anno. In Italia, infatti, i valori dovrebbero crescere dello 0,5% quest'anno e dell'1% nel 2018.

In un report dell'agenzia di rating dedicato alla ripresa del mercato immobiliare in Europa, si preannuncia infatti "un leggero trend al rialzo per i prezzi nominali delle abitazioni" in Italia, "con una crescita dello 0,5% quest'anno e dell'1% nel 2018".

Secondo il report, la ripresa del Pil, in crescita anche se a tassi inferiori rispetto alla media dell'Eurozona, e la discesa graduale del tasso di disoccupazione al 10,8% nel 2018 "dovrebbero sostenere dei modesti miglioramenti nel mercato immobiliare" mentre "il graduale restringimento del divario tra domanda e offerta dovrebbe ulteriormente ridurre i tempi di vendita e le percentuali di sconto sui prezzi degli immobili".
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