[AMT] Autisti, linee, cartellini e turni

meniscoinferocito, 27/11/2008 19.38:

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1)corso teorico
2) Scuola guida con un controllore dell'ispettorato tecnico per conoscere linee e macchine
3) Messi in linea x 3 giorni con un autista anziano di fianco
4)in linea da soli su linee "piane" (meno impegnative es. 7/18/15/31)
5)passati circa 15/20 gg si prende servizio regolarmente

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i giorni di affiancamento con un collega anziano sono 2 non 3...

il corso teorico dura 3 giorni e quello di guida 15 gg effettivi, con conseguente esame di abilitazione alla guida...

Se è sempre vero che sui bus non bisogna “parlare al conducente”, è altrettanto vero che, qualora il cliente chieda, il conducente debba rispondere secondo le regole del bon ton. Come? «Rivolgendo il corpo e lo sguardo verso l’interlocutore, ascoltando le sue ragioni e stando bene attento che la postura e le parole non tradiscano sconveniente disinteresse e deprecabile rifiuto verso chi magari gli sta urlando in faccia di essere indispettito per un ritardo o un’obliteratrice che non funziona».

Le buone maniere, all’Amt, l’azienda del trasporto pubblico di Genova, ora si imparano a “scuola”. In aula i comportamenti vengono simulati, rivisti e corretti, insomma provati dietro le quinte prima di tornare, come ogni giorno, al confronto diretto con quel cittadino-utente-passeggero che i nuovi manager chiamano “cliente”.

Amt Genova ha inserito nei corsi di aggiornamento rivolti agli autisti con oltre dieci anni di servizio, un “modulo” relativo al comportamento da tenere con chiunque salga su un bus delle linee urbane. Fra i tanti argomenti dei corsi, anche il galateo del conducente: dare sempre udienza al cliente che si lamenta, manifestare interesse al suo argomentare, non controbattere con linguaggio o atteggiamenti aggressivi. E ancora: non generare tensione, non cedere ad eventuali provocazioni, non interrompere l’interlocutore e magari fare sì con la testa mentre parla. Alla fine il cliente ha sempre ragione? Agli autisti non si chiede di cedere sempre, ma di gestire il rapporto senza far sentire sminuito l’interlocutore. Che siccome paga, ha almeno il diritto di esporre le proprie ragioni.

Il trasporto pubblico, fin dai tempi dell’Uite, l’azienda che gestì il primo servizio della Superba, è sempre stato territorio di scontro tra cittadini e autisti. La pensilina o il pianale del tram, il capolinea del bus e soprattutto lo spazio di testa dei mezzi che ospita il sedile di guida degli autisti, sono, ancora oggi, uno dei territori privilegiati da chi pratica l’antico sport del “mugugno”. A volte legittima, altre volte meno, spesso questa pratica si scontra con risposte poco accomodanti da parte dei conducenti, spesso esasperati per essere il “front-office” di critiche e osservazioni indispettite, altre volte semplicemente scortesi.

Per questo centinaia di dipendenti appartenenti al personale viaggiante di Amt sono già stati invitati ad apprendere i non troppo elementari dettami della comunicazione. Si parte da emittente, destinatario e messaggio. In mezzo ci sta la maniera di veicolarlo o di accoglierlo, la prima delle premure da osservare soprattutto quando si svolge un servizio a stretto contatto col pubblico. «Questi insegnamenti fanno parte di un corso che cerca di veicolare molti altri contenuti - ci tengono a precisare dall’azienda - al centro di ognuno di questi moduli c’è l’autista e la sua professione a trecentosessanta gradi». Per cui nei moduli, affidati a consulenti esterni ma anche ai massimi dirigenti dell’azienda, compresi l’amministratore delegato di prossima nomina Daniele Diaz e quello uscente (a partire da gennaio andrà a dirigere il colosso olandese Connexxion) Hubert Guyot, si è parlato di modalità per guidare in maniera sicura, di autobus e strumentazioni inserite all’interno dei modelli di nuova generazione, di evoluzione delle patenti di guida e degli obiettivi dell’azienda. All’interno delle lezioni volte ad aumentare gli strumenti della professionalità dei conducenti, tra altre cose, c’è la parte relativa a come porsi nei confronti dell’utenza.

Prima di tutto, i tre assiomi della comunicazione: “Non si può non comunicare”, “Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione”, “L’uomo comunica in maniera verbale e non verbale”. Da qui una serie di concetti per spiegare cosa si intenda per “verbale”, ovvero il linguaggio delle parole, e “non verbale”, vale a dire il tono e il ritmo della voce, la postura e la mimica del viso. Compito di un autista, si è detto anche facendo ricorso a esempi e aneddoti capitati ai dipendenti con più anni di servizio - è quello di ascoltare chi chiede informazioni e chi fa critiche. Ascoltare con le orecchie, con lo sguardo (rivolgendo gli occhi a chi parla) e con la posizione del corpo (rivolgersi verso l’interlocutore denota attenzione, girarsi dall’altra parte disinteresse). Non interrompere, non alzare la voce, dare una risposta e verificare che il cliente abbia capito il messaggio. C’è chi la chiama già la “rivoluzione dei modi” di Amt e dei tranvieri genovesi. Sui modi e sui toni dei passeggeri, invece, poco ci sarà da fare. Ma da una parte per la prima volta si tenta di tendere la mano. Non potrà che facilitare le cose.

da ilsecoloxix.it

Cari autisti, mi sapete dire come mai ogni giorno intorno all'una una vettura della linea 45 è un 9 metri? Intensificazione del servizio per gli studenti del King?

la vettura di cui parli è un 584 barrato che prima di rientrare alla mangini effettua una corsa di 45 causa l'alta affluenza di studenti che a quell'ora escono da scuola.

Chiarito il problema!! Meglio così, piuttosto che farlo rientrare vuoto!

Grazie mille 4228!

Allora non la consideriamo più un avvistamento

Ma il 10 è ripassato sotto la Mangini?? perchè stamattina ho visto uscire la E202 dalla rimessa per andare poi sul 10...

non lo è sempre stato di Mangini il 10?

Magari hanno trasferito a Mangini la E202...

peerchè, la E202 non era a mnagini????

il 10 da novembre se non sbaglio era passato sotto stagleno/gavette...

Si,vista l 8708!

Come suggerito da ralco, continuiamo a parlare QUI della recente protesta degli autisti

Questa matina (945 circa) ho preso un comodissimo Piazza Dante - Piazza Montano : si tratta forse di un 32 che rientra in rimessa?

[ Il mezzo era la 4209, che ha dato il meglio di sè in C.so Quadrio e ha persino superato un camion nel sottopasso di Caricamento! ]

Si si dovrebbe essere il rientro del 32

Nei prossimi giorni dalle 00:45 di sera fino alle 4:50 del mattino via Cadighiara sarà interdetta al traffico per lavori in corso (come già accaduto negli ultimi anni). Vorrei sapere se ci saranno limitazioni per il 685/ in partenza da Bavari proprio a quell'ora o se per chiudere la strada si apetterà il transito di tale vettura (anche se dovesse essere in ritardo).

Segnalo che il cartellino del 33/ num. "1047" ha subito modifiche(come credo anche altri):

Da una certa ora (che non ricordo) c'è una barra sopra con su scritto ( a mano) di effettuare certe corse con le targhe 33/ all'andata e targhe "STAZ.BRIGNOLE (per via Serra)" al ritorno...forse per risparmiare il tragitto di via XX....

E' da molto (dai tempi delle 43xx quindi almeno un anno) che alcune corse della fascia oraria 12-14 da San Nicolò procedono verso Brignole transitando per v. Serra.
Inizialmente pensavo fossero riordini, ma poi ho visto che questo avveniva tutti i giorni e anche con bus in orario, quindi è una cosa abituale (magari però sui cartellini è stata segnalata solo adesso). Il motivo però non te lo so dire.