Come dicevo, oggi mi son lanciato in avanscoperta nella zona della Val Gandino. Prima meta è stata l'aspra salita alla Conca del Farno, splendidamente recensita da Gabriele sotto l'altimetria nel sito. Peccato per i nuvoloni, che oltre a limitare il panorama mi hanno impedito di salire al rifugio Vaccaro (sono in MTB) ma va beh.
Il vero obiettivo della giornata era esplorare una salita che avevo scoperto (ma magari qualcuno di voi la conosceva già!) su google.map e poi su openrunner da Peia. La consiglio specialmente ai bikers, per la presenza di un tratto in cemento davvero impervio (con delle specie di zigrinature piuttosto profonde ogni 15 cm... penso per l'elevata pendenza) e nel finale di uno sterrato, ma in bdc si dovrebbe riuscire ad arrivare ad uno spiazzo (1100 m ca) con vista verso San Fermo e - tempo permettendo - persino verso la Val Camonica.
Venendo al dettaglio (per quanto posso essere preciso, non avendo gps). La salita la farei partire all'inizio di Peia (venendo dalla Val Gandino) in prossimità di un bivio: a sinistra verso Peia Bassa, a destra verso Leffe, e dritti verso Peia Alta. Proseguiamo dritti verso il centro, percorrendo via Ca' Basi e poi via Provinciale: la salita in questa prima parte è piuttosto dolce e regolare (3-6%, credo). Imbocchiamo a sinistra Ca' Zenucchi e passiamo davanti al Municipio. Qui ho avuto un po' di difficoltà ad aggirare dei lavori stradali, ma la via ideale dovrebbe essere per via Ca' Marino. Arrivati in via Cittadella (che se presa da via Ca' Brignoli ha 200m terribili all'oltre 15%) si inizia a salire con decisione verso il bosco, imboccando via Cima Peia e quindi via San Rocco: da qui non ci si può più perdere, perchè si esce dal paese e ci sono indicazioni.
Da qui inizia la parte più bella della salita, tutta nel bosco, lungo una strada non collaudata ma nel complesso ben messo - con anche dei tratti dall'asfalto nuovo e stupendo! Il primo tratto è dolce e regolare, arrivando ad una chiesetta bianca dopo circa 2,8 Km dalla partenza (a seconda del giro fatto nel paese). Proseguendo si arriva ad un bivio: si lascia la via principale e si seguon le indicazioni per la Madonna del Monte Pizzo e per Monticelli. Ancora 250 m facili e si arriva al cemento: 380 metri terribili, con un drittone che ho valutato oscillante tra il 12 e il 22%... In prossimità di una curva a sinistra, torna per fortuna l'asfalto e le pendenze tornano umane. Segue 1,7 Km tutto su asfalto e abbastanza regolare, con 6 tornanti e con qualche strappo più duro: da fare attenzione a tenere la strada principale al bivio presso il primo tornante verso sinistra (le indicazioni si vedono tardi). Si arriva così (dopo 5,7 Km) ad un bivio: a sinistra una discesina sterrata e a destra una strada privata (che mi pare si ricolleghi dopo, ma non l'ho percorsa). Questo tratto di sterrato è comunque molto compatto e percorribile in bdc, finendo ben presto in una rampa in cemento, con un tornante ripido a destra. Si è così arrivati allo spiazzo, con malghe e pascoli, ormai in comune di Ranzanico. Consiglio di proseguire solo alle MTB: seguendo uno sterrato e poi una strada in cemento, ci sono le indicazioni per la Malga Lunga (è quindi possibile fare un anello, scendendo dalla Malga a Gandino... lo tenterò in futuro), oppure prendendo uno sterrato sulla sinistra arrivare alla Madonna del Monte Pizzo, dove è collocato un originale monumento-altare: restano solo 800 m di facile sterrato, con solo alcuni sassi che necessitano di attenzione, di cui la maggior parte in leggera salita, con una discesina e gli ultimi 220 m in una salita appena più ripida. Il punto è panoramico, sia sull'altopiano di Gandino che sulla Media Val Seriana; in belle giornate si possono certo ammirare la Cornagera, Poieto, l'Alben e - forse - anche il Grem e l'Arera. Sto ancora cercando di capire a che quota di preciso sono arrivato... La salita è di circa 7,3 km e il dislivello dovrebbe aggirarsi intorno ai 650-680 metri: del percorso che vi linko non mi convince il finale...
Madonna Monte Pizzo