sono felice di pubblicare l'articolo di penna d'oro ballollo..
Scongelata la creatura di Pippo Sidoti, coach dell’Igea Basket Barcellona.
di Mario Garofalo
Tutt’altro che illusa la colta tifoseria del Barcellona che ieri sera, al Palazzetto dello Sport di Patti nell’esordio stagionale contro i cugini della Banca Nuova Trapani (in attesa di conoscere il proprio futuro), ha avuto modo di conoscere e saggiare le qualita del team del presidentissimo Immacolato Bonina. Insomma, senza nulla togliere al valore di una gara amichevole e al risultato decretato dal campo a favore dei Trapanesi, il roster del Longano ha “tenuto” abbastanza bene la gara e, seppur con i limiti della dura preparazione atletica, ha messo in pratica l’idea di basket giovane che il nuovo coach intende portare avanti.
L’asse play-pivot e sembrata ancora in fase di rodaggio, ma sulla carta non ci dovrebbero essere molti problemi a far quadrare il team, che si presenta ai nastri di partenza del duro campionato di Lega A dilettanti con una buona dose di gioventu, accompagnati da gente con le spalle “forti”, come Ago Li Vecchi, Gizzi e il faraone Gamal. E gia questa e una peculiare singolarita che denota la fusione di due componenti fondamentali, figlie della Bibbia del Basket direbbe un tale di nome Ettore Messina, ovvero l’entusiasmo nelle gambe e l’esperienza nel bagaglio. Ė vero, si partira con un gap rilevante, ma la Citta conosce l’intero apparato societario e i mezzi per far bene ci sono e non sara un dramma collegare l’ottima gestione al raggiungimento di un obiettivo, quali i playoff, che sono nelle possibilita del Roster. Quest’ultimo nella sua composizione globale e alla portata del torneo, che inoltre riconosce il team come roccaforte esponenziale rilevante. La batteria di lunghi formata da Gamal, Capitanelli e Sereni, le ali forti Li Vecchi e Rizzitiello, le guardie Gizzi, Mariani e il nazionale Coviello (classe ‘88) e gli altri giovani guidati dal play Gullo rappresentano tasselli fondamentali e ben auguranti per il cammino del sodalizio barcellonese, che non ha nulla da invidiare ad altre squadre di blasonato valore tecnico. Un’altra cesura importante e il PalAlberti con il suo pubblico amico, quello che non ti aspetti all’amichevole a Patti, quello che trepida, strizza l’occhio al parquet, che incita i ragazzi e non vede l’ora che il sudore da tossine diventi da agonismo. Certo e che non sara tutto rose e fiori, ma il disciplinato ed essenziale valore del coach Sidoti, uno che con i giovani ci ha sempre saputo fare, emergera alla lunga negli schemi di un basket che, pur non essendo molto spettacolare e vicino alle “liberta” della sofisticatezza americana sapra rendere pratico il piacere di vedereuna bella partita, quello proprio dei palcoscenici che merita Barcellona
[Modificato da SempreSottoSopra 12/09/2008 16:56]