Campane silenziate d'ufficio & comtravvenzione

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Un articolo del qutodiano La Stampa, pubblicato martedì 2 settembre 2008


IL GIUDICE ACCOGLIE LA DENUNCIA DI UNA DONNA: CONDANNATO UN SACERDOTE

MULTA DI 60000 EURO PER LE CAMPANE

Lavagna, Provincia di Genova


La citazione dei racconti di Guareschi è fin troppo facile: un Parroco, il suono delle Campane, il paese diviso. Succede a Lavagna, dove il giudice civile del Tribunale di Chiavari, Pasquale Grasso, ha condannato l’Arciprete don Stefano Queirolo a pagare 60000 euro di risarcimento per danni biologici a una Signora, Flora L., che combatte contro le Campane di una delle chiese del centro storico. Ma stavolta, a tendere la mano al Don Camillo di turno, c’è anche Peppone, rappresentato dall’Assessore al turismo Mauro Armanino, militanza nel PCI mai rinnegata. Il suono delle Campane ha ritmato per generazioni la vita della nostra gente, credenti o non credenti. Anche per me, da ragazzo, alla sera il suono dell’Ave Maria era il segnale di rientrare a casa. Mi chiedo se sia giusto tacitare o punire questa tradizione. Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente del centro aiuto dalla vita di Albenga, Eraldo Ciangherotti: La magistratura non detti legge nelle sacrestie. Il suono delle Campane deve restare in virtù della libertà di espressione del culto religioso.
La sentenza accoglie in pieno la tesi degli avvocati Laura e Giuseppe Buffa di Genova. La battaglia della Signora Flora L. dura dal 1985: sotto accusa le Campane della Chiesa del Carmine che, sia per il livello sonoro (oltre 3 deciBel sulla media) sia per la frequenza dei rintocchi e dei concerti, le hanno provocato un danno biologico differenziale pari al 7%. Le Campane, insomma, stando al giudice, hanno azzerato la vita sociale della donna, come hanno dichiarato alcuni testimoni: Era difficile e imbarazzante avere ospiti; Non sono più andata dalla mia amica, mi veniva il mal di testa, la situazione era insopportabile. La sentenza non solo ordina la sospensione dell’uso delle Campane, eccezion fatta per la Messa domenicale, per Natale e Pasqua (al massimo per 20 secondi). Ma calcola il risarcimento: partendo dai 9000 euro per danno biologico, aggiunge 4000 per danno morale e 46000 a per lesione del diritto a una vita sociale: 2000 euro all’anno per i 23 anni di disagio.
Da quattro anni almeno non suoniamo più - dice il Parroco, Don Queirolo -. Tra il campanile del Carmine e quello della Basilica di Santo Stefano ci sono solo 100 metri e non avrebbe senso esagerare. Comunque avevamo già provveduto a insonorizzare la cella campanaria. E il risarcimento? Consulterò il Vescovo, credo che ricorreremo.

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Un mio commento personale: la Musica è considerata rumore, mentre i veicoli a motore, comprese le motociclette senza silenziatore o gli autocarri della nettezza urbana che, invece, producono davvero rumore sono approvati in pieno.

ne hanno parlato anche l'altro ieri ai telegiornali

Un mio commento personale: la Musica è considerata rumore, mentre i veicoli a motore, comprese le motociclette senza silenziatore o gli autocarri della nettezza urbana che, invece, producono davvero rumore sono approvati in pieno.

concordo

vittoper, 04/09/2008 10.37:

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(omissis) ... Riscopriamo il senso del bello nei suoni della natura e dell'uomo (comprese le campane) che niente hanno da spartire con i banali jingles pubblicitari, che nessuno si arrischia a voler far tacere, almeno per un giorno. Se silenzio deve essere lo sia anche per loro.

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Basti pensare a quanto succede nelle più grandi stazioni ferroviarie, dove gli schermi di grandi dimensioni, installati a solo scopo pubblicitario diffondono immondizia che, talvolta, copre anche gli annunci dei treni.
In Italia c'è voluto un fatto gravissimo, come la tragedia di Nassirya per zittare quella massa di saltimbanchi e di mercanti.

Se abitassi a Cardano al Campo avrei denunciato la discoteca Nautilus... Motivo: danni biologici. E voglio proprio vedere se non prendo i 60000 euro.

Come dice sempre il buon Marvin, non sono le campane a dar fastidio, ma la Chiesa...

Conoscevo già questo fatto! Bah... a me sembra sembra una paraculata per prendere soldi. Ci sono 7 miliardi di metodi per attutire il suono come per esempio cambiare i martelli utilizzando quelli gravitazionali dal suono assai piacevole o limitare l'orologio alle ore alle mezze, oppure solo alle ore, o togliere l'orologio.
Per i richiami alla messa non penso che 20 secondi di campane ambrosiane dai tocchi così delicati e distanziati possano dare fastidio. Tutt'al più se ne può utilizzare una o due.

anche io nel leggere queste notizie rimango sempre rattristato e infastidito !

come penso sempre in queste occasioni... per fortuna la tal persona non abita in un paese arabo dove i muezzin delle moschee (o meglio la loro voce registrata e diffusa tramite altoparlanti) invitano alla preghiera anche alle 4 di notte "cantando" (eufemisticamente parlando ovviamente !!!) per ben un quarto d'ora/ venti minuti(alle 19.30 la nenia sfiora la mezz'ora!!).... e nessuno ha mai osato torcere un capello alle comunità islamiche!

in Terra Santa avevo proprio l'albergo dietro alla moschea (mai come in quell'occasione ho pensato al contrappasso dantesco !) ed era divertente vedere come, all'ora della preghiera, gli addetti alla reception oppure i camerieri cantichiavano sottovoce il motivo proposto dal minareto lì vicino!

sempre la stessa storia.
A Carbuta (SV)un paesino vicino al mio paese ultimamente le campane sono state zittite e adesso oltre 300 firme che vogliono il ripristino del loro suono. Siamo sempre li!! La signora Flora abitava in quel posto prima che venisse costruito il campanile?
Perchè se io decido di abitare vicino alla ferrovia non penso che il giudice possa far fermare i treni, tuttavia le ferrovie o altri "rumori" danno meno fastidio delle campane. La guerra è alla Chiesa e si trovano avvocati che conducono gratis queste battaglie legali solo per il gusto di dar contro alla Chiesa. Tutto questo è vergognoso, non voglio parlare dei paesi arabi che conosco molto bene, ma di questo passo quando i nostri centri storici saranno abitati da nordafricani regolari le campane diverranno dei .....monumenti alla metallurgia.

Fortunatamente, ci sono persone che la pensano in maniera diversa.

Trascrivo un articolo pubblicato da San Remo News

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SAN REMO: LETTRICE ENTUSIASTA DI ABITARE VICINO AD UN CAMPANILE

Si torna a parlare di campanili, pubblichiamo la risposta di Renata Maccheroni, una nostra lettrice, che non solo non si considera in alcun modo disturbata ma che è entusiasta di aver vissuto sempre nei pressi di un campanile.

Gentile Signora, io sotto un campanile ci sono nata, cresciuta e tutt'ora ci lavoro: non ne sono stufa, tutt'altro. Cerco, a dispetto dei deciBel elettrici e diavolerie consimili, di conservare in me quel poco di ormai lontano e autentico che i nostri avi ci hanno (inutilmente? sono convinta di no) tramandato. Quindi paragonare il suono naturale, sincero, avito di una Campana a quello sintetico degli strumenti musicali elettronici spesso mal gestito, mi pare, ecco sì, l'esagerazione.
Le guerre di nervi ai campanili (e non viceversa) non sono nuove né qui né altrove: a me fanno sorridere, se siamo al punto di non sopportare il batacchio d'una campana significa che qualcosa non quadra, ragiono al plurale sebbene, come precisato poc'anzi, l'affaire non mi tocchi punto. Anzi è sempre bello ascoltare rintocchi, il perché l'ho di già motivato.
La mia ironìa, la quale di certo non intendeva urtarla, proprio da queste ragioni nasce.
Insomma: cantano anche i galli, per fortuna. Che vogliamo fare, imbavagliare pure loro?
Profitti della gioia che le Campane le possono offrire, pensi a quanti servigi hanno procurato in tempi nei quali Internet era di là da venire e il telefono un lusso per pochi.
E lasci che il suo bambino senta il suono delle Campane: certi stridii di giochi elettronici, avrà modo di accorgersene, sono molto ma molto più dannosi.




Direttore


Giovedì 04 Settembre 2008 ore 10:18

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Un altro articolo apparso ieri, domenica 7 settembre 2008 sul quotidiano La Stampa, sezione di Alessandria, a pagina 58:

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NON VA

a cura di Silvana Mossano

Un Novese delle Campane non ne può più. Per lui è una sventura abitare nei dintorni di via Girardengo o via Roma perché di notte dormire è impossibile, specialmente d’estate, a causa del martellamento continuo di ben sette Campane di altrettante Chiese che battono le ore e le mezze. Il fatto è che non sono neppure ben sincronizzate: così i rintocchi si moltiplicano come nell’evangelico settanta volte sette. Il cittadino di Novi non vorrebbe arrivare a far causa - sette cause ad altrettante Chiese? -, ma ricorda il caso della signora di Lavagna cui il giudice ha dato ragione riconoscendole il danno esistenziale causato dal suono di Campane. Per contro, anni fa, fu incriminato un Parroco del Monferrato denunciato da alcuni Milanesi, proprietari di una nota casa discografica, per il disturbo arrecato dalle Campane. Ma il Prete la spuntò e le Campane, lì, continuano a suonare.

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Come scritto negli ultimi due periodi, è successo un fatto ancor più grave, poiché si suppone che i discografici sappiano cosa sia la musica ...

Se erano i discografici dei Tokyo Hotel...

Non vorrei apparire come l'avocato del diavolo ma negli oramai oltre trent'anni di pratica nel mondo delle campane questa storia ogni tanto salta fuori. Premettendo che trovo deplorevole l'idea di spillare tutti quei soldi alla chiesa, vorrei anche spendere una parola contro quei preti che esagerano, non so se questo fosse il caso ma dobbiamo ammettere che in certi posti alcuni segnali sono forse un po' troppo esagerati e frequenti. Molte torri battono i quarti d'ora quando penso basterebbe la mezzora se la cosa rischia di compromettere anche gli altri suoni. Martellate più morbide come scrive Valerio sono un buon rimedio e un minimo di buon senso nel limitare alcuni segnali credo che potrebbero mettere daccordo il diavolo e l'acquasanta. Io resto dell'idea che a persone come la vecchia insegnante di Lavagna non bisogna offrire nemmeno minimamente la possibilità di pensare a certe azioni. Concludo pensando all'immagine di questa signora e ricorro ai cartoni animati: me la vedo in giro per la cittadina Ligure tutta tremante come alcuni personaggi tipo Gatto Silvestro dopo aver ricevuto una pentolata in testa!

Con questa sentenza...
Si inizia da Lavagna e si andrà avanti su tanti altri campanili...
qui vicino a me è già successo anni fa a Gravellona Lomellina dove un vicino del campanile ha tirato su un casino enorme partendo dal suono delle ore durante la notte per arrivare a qualsiasi segno suoato...
Da allora la diocesi di Vigevano si è dotata di un regolamento del suono delle campane che vieta il suono delle stesse mi pare dalle 21 alle 7...

Io sono dell'idea che quando ho sonno dormo...
Vuoi perchè il suono delle campane mi piace, pero' sento la notte altre 200 rumori ben piu' fastidiosi delle campane

Il problema non è roba recente, e non è nemmeno di 20 anni fa... è un problema che è nato insieme alle campane!
Date un'occhiata a questo... e leggete la data in fondo...

Beh devo dire che anche qui dalle mie parti ognitanto c'è qualcuno che solleva polveroni, a mio avviso inutili, per il suono delle campane. Ad Annicco ad esempio tempo fa un signore si lamentava del suono di queste campane per motivi che potete benissimo immaginare, nonostante il parroco abbia detto che i rintocchi fossero già stati diminuiti! Un altro caso piuttosto..., nn saprei neanch'io come definirlo , riguarda la torre civica di San Felice del Benaco, di cui potete vedere 2 video su YouTube. Ecco, qui la gente è arrivata addirittura a mandare lettere di denuncia al comune , però nonostante tutto le campane sembra che continuino a suonare, meglio così! Un cittadino cremonese con domicilio a S. Felice ha pure scritto un articolo su "La Provincia", quotidiano cremonese, in cui si lamentava pure lui del suono di questi bronzi, infatti diceva che la mattina presto non lo lasciavano dormire ecc ecc; ovviamente il parroco gli ha risposto che le campane sono la voce del signore che richiama i fedeli alla preghiera (come dargli torto), quindi non vanno silenziate.
Ragazzi miei, di questo passo non so dove andremo a finire...

Ale

Un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa il 10 settembre a pagina 55

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VIETATI I RINTOCCHI NOTTURNI

CINQUECENTO SASSELLESI RIVOGLIONO LE CAMPANE

Una decina di giorni di distanza dal bavaglio imposto alle campane della chiesa dell’Immacolata Concezione di Sassello detta dei frati, ieri in Comune sono state protocollate 500 firme di cittadini che vogliono sentire di nuovo i rintocchi, interrotti dopo 301 anni di onorato servizio. A zittirli è stato il difensore civico della Regione, dopo l’istanza di alcuni cittadini che abitano nei pressi della chiesa, situata nel centro storico. I tecnici dell’azienda specializzata ... (omissis) ... di Uscio avevano rimosso la centralina elettronica e il timer per modificarla. Quando l’apparecchio sarà riportato nella Basilica di fine 1500, le Campane potranno riprendere il loro lavoro, ma solo dalle 7 alle 24. Durante la notte, silenzio. Nel frattempo, le lancette dell’orologio sono bloccate e molti chiedono almeno il suo ritorno in funzione. Venerdì è previsto il sospirato arrivo dei tecnici con la centralina modificata.
Visto che il campanile appartiene al Comune, è intervenuto il difensore civico. Noi - ha spiegato il sindaco Dino Zunino - non possiamo far altro che rispettare il dispositivo regionale. Le Campane hanno ripreso a far sentire la loro voce per la Messa delle 9 di domenica e di lunedì in occasione della Natività della Madonna, per merito delle braccia di Pier Francesco Garbarini, da cinquant’anni sorvegliante dell’Immacolata: Mi hanno pure dato dell’incivile per i rintocchi notturni ha detto. Mentre, sui muri del centro, sono comparsi gli inevitabili Pasquini a criticare l’accaduto.

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ed un altro pubblicato dal settimanaleL'Ancora il 14 settembre a pagina 34

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IL PAESE SI È TUTTO SCHIERATO

SASSELLO, FERMATA LA CAMPANA DEI FRATI

Sassello. Ancora una Campana, il suono di una Campana a dividere un paese. Succede a Sassello dove un esposto è stato consegnato al Difensore Civico da parte di un residente disturbato dai rintocchi che provengono dalla Campana della chiesa dell’Immacolata Concezione, la più antica di Sassello, posta nel centro storico del paese proprio di fronte al Municipio. Ad essere coinvolta non è la Diocesi, ma l’Amministrazione Comunale visto che la Chiesa dell’Immacolata Concezione, un tempo di proprietà del Comune venne donata, nel 1937, dall’allora Podestà di Sassello, alla Diocesi di Acqui con il diritto, però, da parte del Comune, di mantenere l’utilizzo della Campana. Il suono è quindi ancora di proprietà dell’amministrazione che non lo ha mai interrotto sino a pochi giorni fa. Il sindaco Dino Zunino ha deciso di spegnere la Campana dopo diverse ingiunzioni e il perché lo sottolinea con un pizzico di rammarico Sono con chi vorrebbe mantenere i rintocchi della nostra Campana per tutte le ore. Quel suono fa parte della tradizione del nostro paese e perderlo, anche se solo per le ore della notte, è un impoverimento, anche culturale. Non posso, però, andare contro la legge; ho analizzato altri casi e ce sono alcuni che sono emblematici, come quello di una signora che ha ottenuto un risarcimento piuttosto consistente per un danno biologico provocato dal suono delle campana. Noi non possiamo permetterci di pagare migliaia di euro di eventuali danni quando siamo ancora alle prese con multe lasciateci in eredità dalla precedente amministrazione. Come ultimo atto dovuto ai miei concittadini che vogliono ripristinare i rintocchi anche durante le ore della notte, farò fare i necessari controlli dall’Agenzia Regionale e poi, secondo quelli che saranno i parametri, prenderemo una decisione. Attualmente, la Campana dell’Immacolata Concezione, che i Sassellesi meno giovani chiamano semplicemente la Chiesa dei Frati, la cui facciata è stata recentemente restaurata è muta; ufficialmente per permettere l’aggiornamento dell’orologio al suono esclusivamente diurno, ovvero dalle sette del mattino alla mezzanotte. Il paese è diviso ma, la maggior parte dei Sassellesi è schierata a favore dei rintocchi per le 24 ore e solo una decina di residenti nel centro storico ha dato la sua adesione allo stop notturno. In ogni negozio, anche in quelli del centro, è in corso una raccolta di firme per ripristinare la Campana giorno e notte e nella petizione, promossa ai sensi dello statuto comunale di Sassello, si legge: Con delibera della Comunità di Sassello, del 22 giugno 1707 si installa sul campanile della Chiesa dell’Immacolata Concezione (dei Frati), l’orologio civico che deve scandire le ore e le mezze ore facendo dono a tutti i cittadini della corretta scansione del tempo - e poi - Da alcuni giorni l’orologio comunale è fermo per consentire l’abolizione del suono nelle ore notturne. Considerando che da 301 anni la Campana dei Frati scandisce il tempo dei Sassellesi sia esso felice o triste, di pace o di guerra, caldo o freddo, si richiede al Signor Sindaco il ripristino delle ore e delle mezze ore per tutte le 24 ore del giorno. Chi si è fatto portavoce della protesta è Mino Scasso, consigliere comunale dimissionario, che affonda subito il colpo Quella Campana suona da 301 anni, e sottolineo il 301, e nessuno si è mai lamentato anzi, per tutti i Sassellesi è stata un prezioso punto di riferimento. Ha sempre fatto il suo dovere e dal suo suono io da ragazzino capivo come era il tempo; d’inverno se nevicava, se c’era vento. È come spegnere una luce, cancellare un bel ricordo. Per noi è la storia e vorrei vedere cosa farebbero i londinesi se di notte smettesse di suonare il Big Ben. Un problema in più per Sassello, un paese che si sta già attrezzando per la campagna elettorale per le elezioni della prossima primavera.

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a commento di un'altra incresciosa situazione.

Oggi una coppia mi ha chiesto come potevano essere ridotte le scampanate nei giorni non solenni... proposte? E per le ore? E per il primo segno delle 7,30 quanto sarebbe meglio farla durare?

Premetto che io sono favorevole al suono delle ore e delle mezze in tutto l'arco delle 24 ore. Per quanto riguarda però le richieste di ridurre le scampanate nei giorni non festivi io sono favorevole soprattutto per quelle delle prime ore del mattino. Anche nei giorni festivi, pur con alcune differenze che possono essere campane diverse o numero di campane aumentato sono dell'idea che la brevità è l'arma migliore, soprattutto per iniziare un buon rapporto col vicinato. Poi, lentamente e furbescamente, si potrà tornare alle vecchie tradizioni.

Sui paesi è tradizione che le campane suonino almeno a mezzogiorno e all'Ave Maria.Se si insonorizzasse la cella, il problema sarebbe risolto.La signora a che distanza sta dalla chiesa, se gli abita molto vicino nn aveva pensato al suono delle campane.è scandaloso il fatto che in un paese le campane non suonino quando per secoli hanno scandito la vita della comunità