Treviso
Piove sul bagnato in casa del Treviso. Oltre alle tre pesanti sanzioni che non più tardi di una settimana fa si sono abbattute come una mannaia su società e squadra che hanno dovuto incassare tre punti di penalizzazione, un anno di squalifica al presidente Ettore Setten e quindicimila euro di multa, ieri si è aggiunta anche la commissione disciplinare che ha deferito il club di via Foscolo per aver versato, sebbene con una manciata di ore di ritardo, il pagamento dell'Iva.
Il procuratore federale, Stefano Palazzi, ha accertato che si è trattato di un errore formale e veniale da parte del club trevigiano ma, in base alle vigenti normative non ha potuto fare altro che inoltrare il deferimento chiedendo che venga applicata la sanzione prevista, ovvero la penalizzazione di un punto.
La parola spetta ora alla commissione disciplinare, che dovrebbe riunirsi entro la fine di questo mese e in questo caso ci sarà la tanto temuta penalizzazione, che andrà così ad aggiungersi ai tre punti tolti per le vicende legate al trasferimento di Fonjock al Lanciano. Il Treviso, insomma, potrebbe partire con pesantissimo meno quattro in classifica.
Non si può certo dire che la nuova avventura del Treviso inizi nel migliore dei modi. Si tratta di una partenza ad handicap, che pesa come un macigno sul morale di una squadra rinnovata sia in molti suoi elementi e anche nell'allenatore.
Questo punto di penalizzazione era comunque nell'aria perché le carte federali parlano chiaro e non lasciano adito ad interpretazioni. Quello che invece ha colto impreparati dirigenti, squadra e tifosi sono i tre punti di penalizzazione inflitti alla società biancoceleste per non aver comunicato agli organi di giustizia sportiva che avrebbe sporto denuncia alla giustizia ordinaria per appropriazione indebita il presidente del Lanciano, Di Stanislao.
La società ha comunque anticipato che presenterà ricorso e la speranza è che ci sia una decurtazione dei punti di penalizzazione e si spera che dagli attuali quattro si possa passare a due che, sarebbero in ogni caso molti, ma tutto sommato accettabili.