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Malerbe: ORTICA

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2012 12:48
17/07/2008 17:04
 
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Erba Brucia

ORTICA

Erba Brucia
Urtica dioica, Urtica urens

Nomi: (Dialettali Italiani) Ortiga, Erba brucia, Vendetta delle suocere, Garganella, Ardica.
(Tedesco) Nessel. (Inglese): Nettle, Cool faugh, Devil's claw, Devil's plaything. (Gaelico): Neanntóg

"Non l'ho sognata, eppure l'ho trovata sul mio cammino. Le foglie e il gambo irritano la pelle e la bocca; è oscura, tenace, strisciante, si propaga con silente calma, si fissa e si fa avvolgente. Tya lascia il segno."
Tya - Ortica (da Piante di energia, Haria, Rupe Mutevole Edizioni, 2005)



Erba Brucia

L'ortica è un’erba spontanea infestante, che spesso, nelle passeggiate, evitiamo accuratamente. Appartiene alla famiglia delle Urticacee (come un altra selvatica, la Parietaria, che vive tra le crepe dei muri). Il suo nome deriva dal latino "urere": bruciare, irritare. La nota causa di ciò è la riposta della pelle al contatto con l'erba, ovvero quando, toccandola, spezziamo inavvertitamente le sottili spine cave che ricoprono quasi interamente la pianta. Queste contengono l'acido formico, irritante della pelle. In realtà le anziane insegnano che si possono tranquillamente cogliere le ortiche prendendole da sotto una coppia di foglie, dal basso verso l'alto, senza provare bruciore. Ha sempre attirato la mia attenzione, e il materiale che ho collezionato negli anni sul suo conto nella maggior parte si è perso. Ma ciò che mi è rimasto impresso, ogni anno, ad ogni passeggiata e quindi ad ogni incontro con quest’erba, è la sua potenza, il suo verde così forte e splendente, eppur sfumato d'argento, la sua tenacia (come dice Tya) nel crescere tra le crepe dei muri o lungo i sentieri della campagna, la sua forza oscura nel pungere e nel guarire, nel bruciare e nel curare, nel ferire e nel proteggere.
Duplice, e ugualmente efficiente in entrambi i lati della sua dicotomia.

Storia

Molti popoli conobbero l'ortica e non ebbero per lei alcun odio o rancore, nonostante la sua potente azione, fastidiosa e dolorosa al contatto. Non scoraggiandosi al primo impatto, impararono a conoscerla davvero. E questa pianta si rivelò una fonte di doti inesauribile.
Le differenti culture, nei secoli, le attribuirono usanze, storie e simbologie: prima fra tutte fu quella della fecondità maschile, nel senso più ampio possibile, riferita quindi al Dio, all’Uomo Verde, al Grande Cervo che cerca la sua sposa in tempo di primavera, a Beltane. Dai Greci che se cibavano, e ne mangiavano anche i semi per incrementare la prestanza sessuale, il suo messaggio di rinascita e fertilità fu ampiamente intuito anche dalle popolazioni Celtiche, dove l'ortica venne considerata ingrediente fondamentale della zuppa di primavera, come simbolo della mascolinità naturale, dell’Uomo Verde che portava il suo dono di fertilità alla Terra all’inizio della metà Luminosa dell’anno.
Narra la leggenda che presso gli antichi Sassoni l'ortica fu associata a Thor, il dio del Tuono: si dice che posando le ortiche sul tetto della casa prima del temporale, questi popoli indirizzassero i fulmini verso la terra e non sulla propria abitazione.
Altri popoli coniarono nuovi utilizzi per quest’erba: fu bevanda alcolica per i Francesi, fu medicamento per l'artrosi nelle mie valli Orobie, In Francia veniva utilizzata per ricavarne un alcool simile a quello etilico, e ancora nel bergamasco si usava mettere le mani nelle ortiche per combattere l'artrosi, e per eliminare le scorie del sangue e combattere le patologie renali e artritiche. E' un tonico naturale ricco di vitamine, A e C in particolare.
Già nel 1653, il noto erborista Culpepper scrisse che mangiare ortiche portava letteralmente via l'accumulo di liquidi invernali dei corpi, associando quindi questa pianta con la primavera.
L'ortica fu usata dai preistorici come fibra vegetale per confezionare tessuti: il nome anglofono Nettle, infatti, si riferisce al tessuto fatto con le fibre d'ortica, largamente utilizzato nel Nord Europa prima ancora dell'uso diffuso della lana e del cotone. Anche in Germania si ricavarono fibre tessili, usate in Europa durante la prima guerra mondiale.
Ancora ai nostri giorni alcune popolazioni della Siberia, lasciano crescere l’ortica intorno alle loro abitazioni per ricavarne fibre tessili che forniscono una speciale tela verde, solida e dura, praticamente indistruttibile.
Per i vecchi Piemontesi fu segno di protezione; portata in un piccolo mazzetto nelle tasche proteggeva dal male e gettata sulle braci ardenti in Sud Tirolo preservava la casa dal temporale.
La simbologia dell’ortica trova terreno fertile anche in Scozia, dove un tempo si pensava che essa crescesse sul sangue dei morti, e sempre in Inghilterra veniva considerata il simbolo della presenza di creature soprannaturali, che venivano protette dagli aculei della pianta.

Invece di goderne le doti e i poteri, altri popoli e altre culture utilizzarono quest’erba per singolari scopi e differenti simbologie: la definirono “maligna” e concepirono un suo uso come strumento di purificazione e punizione a partire dai Romani fino a metà dell’Ottocento, attraversando il Medioevo con le auto-flagellazioni dei monaci. Mille anni di fustigazioni e auto-flagellazioni fatti con questa pianta, che poteva assumere ben altre funzioni, come quella alimentare, essendo un tonico ricco di vitamine che avrebbe potuto salvare molte persone dalle malattie dovute a carenze di queste molecole fondamentali.

La Pianta

L'ortica è una pianta infestante perenne, comune in tutti i terreni, specialmente in quelli ricchi di azoto e humus naturale. Cresce soprattutto negli incolti e tra i ruderi abbandonati, sui sentieri boschivi o sui sassi delle stradine di campagna e città. Cresce fino alla alta montagna e ha radici striscianti e ramificate, il fusto eretto e rigido, contenente silice, alto fino ad un metro e mezzo, semplice con foglie opposte, stipolate, ovali, a cuore, dal margine dentellato e pelose. I fiori, bianchi o rosa, compaiono in spighette all’ascella delle foglie.

Vengono utilizzate le foglie giovani come alimento, durante tutto l'anno, le radici preferibilmente in autunno quando sono colme di sostanze nutritive (vanno fatte essiccare all’ombra come tutte le altre radici, in fretta e in un luogo ventilato)

Usi

Gli utilizzi dell’ortica sono moltissimi. Cito soltanto quelli che conosco, ma sono convinta che molto ancora si celi in questa pianta miracolosamente utile all’uomo, alle piante stesse e agli animali. Eccone alcuni:

*Alimento

Nel nostro tempo le cimette giovani delle ortiche vengono ancora utilizzate in cucina: vanno sempre cotte (il procedimento è simile a quello degli spinaci) per preparare ravioli, risotti, gnocchi, frittate, specialmente nel tempo che intercorre tra Beltane e il Solstizio.
Ottimo è il risotto, che si fa semplicemente aggiungendo al soffritto l'ortica, proseguendo come un normale risotto per il resto della cottura. Sono meravigliose anche le frittelle, soprattutto con le cimette giovani, e la frittata con altre verdure selvatiche, tipica della zona della Brianza. E' un ottimo ricostituente e rimineralizzante, ricco di sali minerali come potessio e calcio, vitamine e proteine.


*Alimento: Foraggio

Come racconta la studiosa di biodinamica Maria Thun, i contadini sminuzzavano le ortiche in piccole parti per nutrire gli animali da cortile troppo piccoli per mangiare le granaglie, ma spesso aggiungevano la stessa erba anche al foraggio di tutti gli animali in stalla, incrementando così il valore nutritivo del fieno, aggiungendo una buona dose di proteine, vitamine, enzimi e sali minerali.

*Cure

L’ortica ha molteplici proprietà, raggruppabili in: diuretiche, depurative, antiemorragiche, antireumatiche e antinfiammatorie. E' davvero uno stimolante naturale, utile per aiutare la depurazione dell’organismo, soprattutto a livello epatico. Per questo veniva inserita nella varie zuppe primaverili, necessaria per stimolare la ripresa del corpo dopo i rigori invernali. Viene utilizzata anche nelle cure dei sintomi influenzali, nel periodo premestruale e, comunque, negli stati di convalescenza.

Viene preparata come infuso, decotto, pomata e tintura. Quest’ultima viene impiegata per punture d'insetti, emorragie, distorsioni, lesioni della cute e persino per l'acne.

Un uso singolare di questa pianta è associato alla cura delle allergie, soprattutto la febbre da fieno, mentre il succo viene attualmente mischiato al miele nelle preparazioni contro la bronchite e l'asma.

*Cosmesi

Noto antiforfora naturale, l'ortica viene utilizzata per risciacqui ai capelli ed anche per renderli lucidi; ma soprattutto per l'acne, come decotto o pomata, e per le pelli grasse.

*Tessuto

Abbiamo già citato l'utilizzo nella storia delle fibre di ortica per confezionare vestiti, manca ora di citarne le doti. Le fibre sono di due tipi: quelle grossolane, usate per produrre sacchi e tele, e quelle più lunghe e preziose, usate per confezionare stoffe e lenzuola, tovaglie e abiti. Entrambe hanno estrema resistenza all’usura e aspetto meraviglioso, sono morbide e ricercate, lucenti e pregiate. E' da sottolineare che la struttura delle fibre, cave all’interno, garantisce l'isolamento termico in inverno, riempiendosi d'aria. La stessa proprietà muta in estate, quando le fibre si assottigliano riducendo proprio l'isolamento termico e garantendo la traspirazione.

*Tintura

La tintura avviene con la pianta intera, fresca o essiccata, per colorare lana, cotone e seta. Si usa il bagnocolore con mezzo chilo di ortica in 5 litri d'acqua piovana per un etto di lana circa, che deve bollire lentamente per almeno un’ora. Il verde che ne deriva (la pianta è ricchissima in clorofilla), può variare a seconda dell’uso del mordente (allume di potassio, cremortartaro, ferro) dal salvia al verde pisello. Le tonalità sono sempre verde chiaro.

*Fertilizzante

Dalle ortiche si ricava un ottimo fertilizzante, ottenuto facendo macerare le piante fresche in acqua piovana per qualche settimana. Questo va diluito molto, poiché estremamente ricco di azoto. Si sparge alla base delle piante e degli arbusti, ma anche nei vasi. E' importante non esagerare con la fertilizzazione perchè è piuttosto potente e, usata male, può danneggiare la coltivazione.
Le foglie fresche funzionano da barriera antimosche. Il macerato può essere utilizzato anche come integratore per i composti di foglie, accelerando così i processi di decomposizione.


*Piccolo Rito per la crescita delle piante*



Fonti

Piante di energia, Haria. Rupe Mutevole Edizioni (2005)
Virtù e segreti delle piante medicinali e produttive, Maria Thun. Natura e Cultura Editrice (1998)
Ricette facili con le erbe, Laura Rangoni. De Vecchi Editore (2005)
Tingere al naturale, Anna Rita Lonardoni, Edizioni L'Informatore Agrario
Le erbe curative, Michael Castleman. Tecniche Nuove Editrice


la zia Artemisia






Quando le Donne non parlano,
la voce della Donna Selvaggia si tace.
E tace il naturale e il selvaggio nel mondo.
Tacciono i canti e le danze e le creazioni.
Tacciono l'amore, e le voci della consapevolezza.
CPEstes
)O(
01/04/2011 11:13
 
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Wow!!! Zia io adoro quest'erba cosi biricchina e potente! Avevo provato anche la tua ricetta per le piante a base di ortica, e devo dire che, anche se non ho l'occhio buono per vedere se funzionava o meno ( il mio pollice verde è verde sbiadito in realtà),è stato magico e bellissimo il "rituale" di preparazione. Soprattutto la parte in cui acchiappare l'acqua piovana e lasciare macerare!! adoro fare queste cose! Mooolto meno cucinare!! ma ci sto lavorando!

Domenica mattina me ne uscirò con Gio in bicicletta, e andremo alla ricerca delle ortiche! ho trovato una ricettina che, in caso l'esperimento riuscirà, vi girerò volentieri. Si tratta di fare le tagliatelle fatte in casa, ma con l'ortica!
Qualcuno di voi l'ha già provato e ha qualche consiglio da darmi??

Complimenti per la ricerchina, si possono fare veramente un sacco di cose con questa pianta magica!

Domanda, non ho mai fatto il risotto con le ortiche, e mi chiedevo: se si usano solo le cimette giovani, tutto il resto della pianta si puo' usare per tutte le altre cose tipo impacchi ecc... giusto? O in realtà si usano tutte le foglie anche per risotti e frittate??? sono una frana in cucina ve l'ho già detto!
Poi altro dubbio.... I famosi "loertis" (zia tu capisci vero? non so il corrispondente in italiano) non sono cimette di orticha vero? crescono vicino alle ortiche ma non sono parte della pianta d'ortica giusto?

Scusate se non ho contribuito alla ricerca ma mi sono limitata a fare domande, recupererò in qualche modo promesso (magari con la ricettina delle tagliatelle di ortica) ghghghg [SM=g27822]



[Modificato da Tana81 01/04/2011 11:22]

05/04/2011 21:58
 
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Eccoci^^
il rituale è davvero bellissimo, la parte di preparazione soprattutto! ma anche quando diluisci la pozione e la dai alle piante.. è una delle pratiche di giardino che mi fanno volare^^

dunque: risottino alle ortiche. Quando fai il fondo al risotto con burro e cipolla, aggiungi le foglie d'ortica frullate, prima sbollentate in acqua salata (poco pochissimo, due minuti).
Uso anche le foglie meno giovani, ma non quelle rovinate o dure perchè vecchie.
Sciura ma ol loertis l'è mia ol luppolo?????


bacione
la Zia Artemisia


la zia Artemisia





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05/04/2011 22:17
 
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[SM=g27828] Confermo, mia madre bresciana anche chiama il luppolo luvertis, che è un po' diverso ma credo che sia proprio la stessa cosa di cui parli tu Tanina.
Con l'ortica mia madre fa la crema d'ortica, una minestra molto buona. Invece ho sentito l'altro giorno a cose dell'altro Geo: c'è un signore che fa il contadino che dev'essere lombardo anche lui, simpaticissimo, che insieme con un nutrizionista parlava dell'ortica e dicevano che i contadini la raccoglievano in questa stagione, ovvero dopo l'inverno, perché durante la stagione fredda mangiavano soprattutto carne secca e altri alimenti conservati in varie maniere, e che quindi a primavera ci si purificava con l'ortica che sembra assorba le tossine. Anche per questo raccomandavano di non raccoglierla mai vicino alle strade perché tende ad assorbire ancora più delle altre erbe le sostanze inquinanti.

Avevo già letto questo articolino e il piccolo rito per le piante, ma non avevo mai provato, invece credo proprio che mi cimenterò nell'impresa (vedrai che non piove più per due settimane visto che mi serve l'acqua piovana [SM=g27828] ). Hai davvero un particolare dono per le piante Zietta adorata, e questa è solo una delle ragioni per cui ti stimo tantissimo, oltre a volerti benino [SM=g27819] [SM=g27838]




Omnia vincit amor et nos cedamus amori.
Virgilio


06/04/2011 07:33
 
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Vero verissimo Elkina bella!
l'ortica era componente importante nella zuppa delle Nove Erbe, proprio quel concentrato di vitamine fresche e minerali che serviva a risanare i corpi stremati dall inverno di stenti!
Prova a fare la pozione, vedrai che soddisfazione, e le tue piante ringrazieranno con fiori bellissimi^^!
e grazie alla mamma bresciana per la conferma e ate per i sempre troppi complimenti!!!^^

bacio dalla Zia Artemisia


la zia Artemisia





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06/04/2011 15:25
 
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Ma daiiiii!!! è il Luppolo???!!!! chi l'avrebbe mai detto, qui siamo infognati nel dialetto e manco sappiamo i corrispettivi in italiano!! !ghghghghghgh!!!
Grazie millissime delle dritte, ieri ho raccolto una borsa di ortiche e stasera le faccio bollire (2 minutini) e poi preparo una bella frittatona!!!
Elke, la mamma bresciana è sempre piena di interessanti nozioni erboristiche!! grande!! ma... che ne dici di girare la ricettina per la crema di ortiche?? mi ha incuriosito!
Anche la zuppa delle 9 erbe mi sono persa! vado a vedere se è stata già postata la ricettina...se no io proporrei di aggiungerla per la felicità mia e di altre piccole apprendiste in cucina! ghghghghgh...
Che ne dite!!!????
Sto ancora pensando ai luertis che sono il luppolo...ma pensa te!!!
Che bella la primavera fanciulle, tutte nei campi a raccogliere le erbette!!!! mamma mia che meraviglia!!!




06/04/2011 20:19
 
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Sto lavorando ad una ricerca sulla Zuppa delle Nove Erbe da sei mesi.. nel senso che ho cominciato sei mesi fa e poi mi sono fermata!
Direi che è ora di completarla^^ faccio prima possibile, sto periodo è veramente impegnativo e devo trovare un pò di serio tempo da dedicarci.
un abbraccio fanciulline di Flora!
la Zia Artemisia


la zia Artemisia





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08/04/2011 17:21
 
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Fanciulla dell'Isola
Mi ero ripromessa di riportare i pezzi di un libro che la mia padrona di casa mi ha fotocopiato, donna di mezza età che ho scoperto in questi giorni essere un'erbaria accanita, ma purtroppo quando ho tempo non ho mai i fogli con me. Quindi comincio a contribuire così.

In questi giorni sto raccogliendo ortiche (oltre ai fiori di Tarassaco) e interessandomi, tra la tua ricerca e il libretto magico, ho scoperto che è una pianta potentissima e la sua tisana se bevuta in modo regolare sistema tante di quelle rogne al nostro organismo, che appena ce ne rendiamo conto non la lasciamo più appassire nelle rive dei fossi!

Quindi la tisanina di ortica è indispensabile per ripulirsi e mantenersi in forma, sembra uno slogan ma è davvero una pianta potentissima!
Si dice che se non fosse per l'effetto orticante che ha, sarebbe già estinta: gli animali e tutti gli esseri viventi in grado di mangiarsela non l'avrebbero lasciata stare viste le sue proprietà curative. All'uomo è bastato dimenticare le proprie origini e le tradizioni agresti legate alla Natura, così mentre distrugge il pianeta per strizzargli tutte le risorse più dannose e ignobili e inquinandosi e ammalandosi di tremende e deterioranti malattie, dimentica le vere potenzialità della nostra Terra e della sua Natura [SM=g27826]

Comunque, tisana di ortica raccomandatissima, ma alle ricettine curinarie della Zia aggiungo quella che ho fatto io ieri sera:

TORTA SALATA ALLE ORTICHE! slurp! [SM=g27819] [SM=g27819] [SM=g27819]
Fate (o comprate) la pasta sfoglia, riempitela con due strati fatti cosi:

- cimette di ortiche (già lavate e scottate 2 minuti in acqua bollente, e successivamente fatte saltare in padella con un pochino di olio e aglio)
- formaggio gratugiato
- ricotta di capra (io ho usato quella di pecora ma è buona comunque)


(gli strati sono due nè!)

infornate a 200° fino a quando la pasta sfoglia non sarà dorata, e gustatevela!!!

In più ho trovato questa informazione ma, sinceramente, anche se soffro di sciatalgia, non mi sono ancora sentita di fare questa cosa [SM=g27832] :

- per chi soffre di sciatalgia, reumatismi o lombalgia: massaggiare delicatamente (molto delicatamente) la parte dolorante con un rametto di ortica FRESCA
In particolare per quanto riguarda la sciatalgia dice cosi: massaggiate delicatamente l'ortica fresca su tutta la gamba, partendo dal malleolo esterno del piede, salendo fino alla coscia, per poi passare all'interno coscia e scendere fino al pollicione.... [SM=g27815]


(mi perdonate se la fonte di questa notizia la cito prossimamente? non ho modo di risalirci ora! anche se il titolo del libro vi lascerà un po' con il naso storto come ha lasciato me, è qualcosa del tipo "le piante di dio",! [SM=g27826]
[Modificato da Tana81 09/04/2011 02:29]

30/03/2012 23:55
 
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Da un po' pensavo all'Ortica e alla ricerchina per la Casa della Foresta. E qui ho scoperto la porticina aperta su un campo stupendo... di ortiche [SM=g27819]
Non so quanto potrò aggiungere alle già tante e bellissime cose che avete scritto, ma ci provo ^^

Intanto Zia, sei fantastica! E' una ricerca che mi è piaciuta particolarmente... è proprio vero che ognuna ha la sua Arte [SM=g27822]

Per iniziare rimando alla favola I Cigni Selvatici di Hans C. Andersen postata nella sezione sulle Favole, ove l'ortica fa anch'essa da protagonista e alle cosine che vi ho scritto in proposito.
Siccome non tutte le fanciulle hanno la pass, e soprattutto è bene collegarsi direttamente all'Ortica in quanto erba, riporterò qualcosina da questa parte. Ora mi si chiudono gli occhi!

Grazie gemmine [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]




Come posso ascoltare la musica
che dorme nell'anima del fiore?

Tagore

02/04/2012 13:14
 
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Se avete letto la fiaba I cigni Selvatici, ricordate sicuramente che quasi tutta la storia si avvolge attorno ai fili d'ortica che la giovane Elisa tesse per ottenere undici tuniche per i suoi undici fratelli (ancora non abbiamo pensato se il numero significa qualcosa..!). Un lavoro, o meglio, un Servizio affidatole dalla Dea (la fiaba è vicissima a quella di Frau Holle in questo senso).
L'Ortica è il tramite. E' l'erba urticante e apparentemente pericolosa con cui ella deve venire a contatto.

«I tuoi fratelli possono essere salvati!» esclamò la fata «ma tu sarai abbastanza coraggiosa e perseverante? È vero che il mare è più lieve delle tue belle mani e pure smussa le pietre più dure, ma non sente il dolore che le tue dita dovranno patire, non ha cuore, non soffre la paura e il supplizio che tu dovrai sopportare. Vedi questa ortica che ho in mano? di queste ne crescono tante vicino alla grotta dove dormi. Ma ricordati, solo queste piante e quella che cresce tra le tombe del cimitero possono essere usate, tu dovrai raccoglierle, anche se ti bruceranno la pelle e te la copriranno di bolle, poi dovrai pestarle con i piedi per ottenerne la fibra: con questa dovrai tessere undici tuniche e gettarle sugli undici cigni selvatici; solo così l'incantesimo verrà rotto. Ma ricorda, dal momento in cui comincerai questo lavoro fino a quando non sarà finito, e possono passare anni, non dovrai più parlare; la prima parola pronunciata trapasserebbe come un pugnale il cuore dei tuoi fratelli. Dalla tua lingua dipende la loro vita. Ricorda tutto quel che ti ho detto!» (dice Fata Morgana nel sogno di Elisa).

L'Ortica cresce anche nei cimiteri, ad indicare forse il carattere solare che c'è anche nella morte intesa come rinascita. E' la piantina scelta da Morgana per Elisa, la quale dovrà tessere nel più segreto Silenzio. Una sola parola infrangerebbe il silenzio sacro e dissolverebbe l'incanto che ella affronta con amore, senza soffrire.
Elisa trasforma "il dolore in piacere", impara dall'Ortica (rimando alle Dee Angenora e Volupia e al Dio Arpocrate).

Sull'ortica sono fioriti proverbi che la presentano in luce negativa. Si usa dire: "Punge come l'ortica". Perfino alcune meduse degli Scifozoi sono state chiamate "Ortiche di mare" e in passato l'ortica ha rappresentato anche il fuoco dell'inferno.
Ispirandosi a questo simbolismo Dante nel Purgatorio così figura l'aculeo del pentimento:

Di pentèr sì mi punse ivi l'ortica,
che di tutte altre cose qual mi torse
più nel suo amor, più mi si fé nemica.


Le radici dell'ortica bollite per mezz'ora nel latte sono un rimedio contro i calcoli biliari. I cataplasmi di foglie pestate curano le ferite.

Il decotto d'ortica cura la tosse e raffreddori come ricordava Catullo:

Finchè nel seno tuo fuggito
Riposo e decotti di ortica
Mi hanno guarito.


E' utile sotto forma di lozione di radici tritate in acqua e aceto per fermare la caduta dei capelli; biscotti fatti con semi pestati e lavorati con farina di segale, miele e acqua frenano l'incontinenza; i fiori curano catarri, idropisia, leucorrea.

Calda e secca è una pianta solare che in tutte le tradizioni popolari ha significato propizio. Un tempo nelle campagne di Novgorod, in Russia, i ragazzi durante la veglia di San Giovanni, la notte "solstiziale", saltavano sopra le ortiche come altrove si saltava i fuochi.
A proposito dei temporali di cui parlava la Zia, nel Canavese tramite l'ortica vi era la convinzione di allontanare le streghe, considerate causa del "vapore temporalesco".
L'ortica, secondo Plinio, eccita la voluttà e facilita i parti: in realtà lo scrittore latino scriveva che il seme bevuto con la sapa apriva l'utero in caso di contrazioni isteriche, mentre le foglie sfregate sui genitali spingevano le femmine dei quadrupedi riluttanti ad accoppiarsi (forse per il bruciore!).
La sua fama afrodisiaca era difussa fino a pochi decenni fa. Castore Durante testimonia che anche nel Rinascimento si credeva in tali virtù: "Le frondi delle ortiche, cotte in vino e bevute provocano l'orina, purgano i lombi e eccitano venere".

In una ballata toscana per calendimaggio l'ortica fiorisce nel mese dell'amore:

... Ecco maggio, fa fiorì l'ortica,
se c'è bambini in casa Iddio li benedica
e ben venga maggio, e maggio ll'è venuto.
Eccolo maggio, fa fiorì lle zucche,
date marito alla bella, datelo anche alle brutte
e ben venga maggio, e maggio ll'è venuto.


Le vanesse, farfalle dai colori vivaci che compaiono a maggio, amano vivere sui fiori dell'ortica (fatto ricordato da Guido Gozzano nelle sue Epistole entomologiche).
L'ortica diventa, nel vocabolario ottocentesco dell'amore, simbolo della crudeltà.

E così si presenta l'ortica. Crudele appare la Fata nello sciogliere il nodo dell'incantesimo. Un incantesimo che per svanire ha bisogno di un'altra trasformazione. Elisa si trasforma grazie all'ortica. Piantina che alla fine dona il vero aspetto ai suoi fratelli. Non troviamo la donna-cigno (Elisa), ma i fanciulli-cigno. E' curioso comunque che sia proprio lei ad intrecciare l'ortica, i fili della metamorfosi.


Fonti:

I Cigni Selvatici di Andersen
Florario, Cattabiani
[Modificato da Danae_88 02/04/2012 13:20]




Come posso ascoltare la musica
che dorme nell'anima del fiore?

Tagore

08/04/2012 16:17
 
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Viandante
Ciao,
ho trovato altri usi dell'ortica:
piantata vicino ai cespugli di ribes ne stimola la crescita e il vigore;
il suo succo è un emostatico: da noi i vecchi consigliano, in caso di epistassi, di introdurre nella narice sanguinante un batuffolo di cotone imbevuto di succo d'ortica.
Inoltre, questo l'ho sperimentato io, essendo ricchissima di clorofilla, può essere utilizzata come pianta tintoria: dona alla lana e alla seta un bel colore che, a seconda del tipo di mordenzatura e della concentrazione del decotto o bagno di tintura, va dal giallo intenso al verde.
A presto,
Chelidonia
PS: dimenticavo di dire che anche da noi, i germogli di luppolo, i luartìs o vartìs, sono popolarissimi e si mangiano in frittate e in un buonissimo risotto.
09/04/2012 09:36
 
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Anziana dell'Isola
Beh ne avete aggiunte di cose, Danina e Chelidonia!
E' proprio vero che non si finisce mai di imparare!
Grazie^^



la zia Artemisia





* Ovunque proteggi..la grazia del mio cuore *
07/09/2012 16:03
 
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Mi è stato detto che l'ortica sia molto efficace per la pelle, la cura del viso. Bene, vi posto una lozione: Un bel infuso con 50g di foglie, lasciate in un litro d'acqua bollente per 10 minuti.
A voi!! [SM=x728049]
01/10/2012 12:48
 
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Fanciulla dell'Isola
La scorsa primavera avevo tentato la zuppa d'ortiche ed era venuta squisita.
Visto che è stata citata la zuppa/crema, vi posto la mia versione della ricetta che avevo messo sul blog.
E' la preparazione per circa 5 persone ed è davvero velocissima:

Zuppa di ortiche

- 2 pugni di ortiche lessate

- 1,5 litri d'acqua

- 3 patate medio-piccole

- 1/2 cipolla scalogno

- 200g di grano

- sale quanto basta

- pinoli per guarnire o eventualmente crostini

Tritare la cipolla, sbucciare le patate e tagliarle a dadini piccoli, tagliare bene anche i pugni di ortiche.
Mettere tutto sul fuoco in un litro e mezzo d'acqua e far bollire per circa 15/20 minuti. Dopo una decina di minuti dall'ebollizione, salare la zuppa e frullare il tutto servendosi di un mixer da immersione. A questo punto continuate la cottura per 5/10 minuti fino a quando ottenete la densità voluta. Nel frattempo potete tostare i pinoli o preparare i crostini di pane.
Raggiunta la cremosità voluta si può servire con i crostini oppure aggiungere il grano come ho fatto io e lasciar cuocere per un'altra decina di minuti (a seconda del grano scelto).


La scorsa settimana ho inoltre recuperato un manualetto molto carino su questa erbetta. Si chiama "Ricette e Rimedi con l'Ortica" - Di Francois Couplan.
Ha delle curiosità e ricettine molto interessanti come la preparazione della birra d'ortica, dello sciroppo, di soufflè e uova particolari.[SM=g27823]
Se vi capita sottomano dategli un'occhiata! [SM=g27821]
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