Giorno decisivo per il club nerazzurro
Nelle prossime ventiquattro ore il mercato dell'Inter potrebbe ricevere una decisiva accelerazione. L'arrivo di Deco al Chelsea, infatti, libera Lampard per i nerazzurri che però non offrono più di 13 milioni di euro: i 'blues' ne vogliono 18. E' in programma anche un incontro per Mancini con la Roma: i giallorossi sono pronti a cedere il brasiliano per 15 milioni. Mourinho vuole anche Quaresma: in Portogallo danno l'affare per imminente
Obiettivo numero uno: Lampard. E' il centrocampista inglese del Chelsea, infatti, il sogno (mai nascosto) di José Mourinho il quale, per mettere pressione al suo vecchio club, ha dichiarato al canale TVI di "essere pronto a prendere Lampard anche nel 2009, quando gli scadrà il contratto". In realtà, il fuoriclasse della nazionale inglese è intenzionato a lasciare Londra subito per seguire il 'vecchio' maestro in Italia e l'arrivo a Stamford Bridge di Deco (acquistato dal Barcellona per 10 milioni di euro) lo aiuterà a raggiungere il suo scopo. L'ostacolo, ormai, è rappresentato solo dal prezzo. L'Inter ha offerto non più di 13 milioni di euro, il Chelsea ne vuole almeno 18: Moratti dovrà alzare la posta in palio, ma alla fine Mourinho sarà accontentato.
Il maggior esborso economico (rispetto a quanto preventivato) necessario per arrivare a Lampard potrebbe complicare l'affare Mancini. Anche per il giallorosso, infatti, ci sarà bisogno di un esborso extra: 15 milioni, non uno di meno: questa la richiesta della Roma che verrà formalizzata nell'incontro che avverrà a Roma tra Pradè e Branca. L'intenzione dell'Inter era quella di inserire qualche contropartita tecnica, operazione impossibile considerato l'ingaggio (fuori budget per la Roma) dei vari Suazo o Burdisso. L'affare, comunque, si farà e per l'ufficializzazione è solo questione di giorni (forse di ore).
Infine, il capitolo Quaresma. Dal Portogallo danno per imminente la chiusura della trattativa tra Inter e Porto, ma le richieste economiche del club portoghese sono tuttora considerate esagerate da parte del club di via Durini. Moratti non vuole sborsare i 30-35 milioni richiesti e i sacrifici necessari per arrivare a Lampard e Mancini hanno convinto il presidente nerazzurro a mettersi in attesa di eventuali sviluppi. Le priorità, adesso, sono altre.