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Questione di originalità

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2014 15:33
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Utente Senior
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07/06/2008 17:03
 
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Quand'è che una ff è veramente orignale?
Poiché in questo periodo sto partecipando a vari concorsi sul fandom di Naruto, mi sono ritrovata a riflettere sulla questione dell’originalità, essendo questa solitamente uno dei principali criteri di giudizio nei contest.

Premetto che, secondo la mia cultura ed esperienza personale, ritengo che tutto è già stato fatto e tutto è già stato detto.
Cioè, a mio parere, ormai l’originalità vera e propria è quasi impossibile da trovare, in quanto abbiamo alle nostre spalle secoli di letteratura in cui sono stati toccati tutti gli argomenti, tematiche e vicende pensabili.

Tenendo conto di questo, bisognerebbe trovare un concetto che esprima veramente un’originalità attuale, che non venga confusa con il plagio o la ripresa di tematiche già trattate e ritrattate, a cui il fic writer può riferirsi.

Già dai tempi della letteratura latina abbiamo esempi inerenti questo problema.
Autori come Pacuvio usavano la contaminatio, una tecnica particolare che consisteva nel prendere elementi di altre opere (in genere, di opere greche) e organizzarli insieme, ottenendo quello che si diceva un lavoro “originale”, mai visto.
Ma c’era anche chi faceva ciò che oggi è considerato plagio: riscrivere opere greche in latino. Questo non era considerato però plagio, anche perché l’autore riproponeva il lavoro nel suo stile e nella sua interpretazione. Se qualcuno pensa che questo non scusasse il copiare da un altro, rammento che questa tecnica è stata usata da giganti come Plauto e Terenzio, due dei più grandi commediografi nella storia della letteratura.
Terenzio fu accusato di plagio in quanto si diceva che avesse riscritto opere latine. L’autore seppe difendersi sottolineando che ormai era difficile produrre dei lavori totalmente originali.

Ritornando alle fanfic, una storia deve essere penalizzata solo perché riprende temi o eventi già presenti in altre opere, quando già 2000 anni fa’ era tollerato?

Sinceramente credo che la vicenda del principe che salva la principessa dal drago o dalla strega, ormai trita e ritrita, possa diventare una delle storie più belle e (oso dire) originali, se l’autore è veramente capace.

Una fanfiction non è fatta solo di fatti concatenati e una buona grammatica, ma anche di stile, lessico appropriato, gestione delle scene e delle descrizioni, caratterizzazione dei personaggi, soluzioni narrative.

Io posso dire di aver letto una storia che riprendeva temi e vicende trattati non so quante volte, ma con uno stile che mi ha fatto battere il cuore.

Quindi vi chiedo: cos’è veramente l’originalità? Scrivere qualcosa di assolutamente inedito o la solita storia del principe e della principessa in un modo però solo e assolutamente tuo?


N.d.A.: Questo articolo (mi permetto di kiamarlo articolo) espone la mia opinione personale: non è un'accusa o qualsiasi altra cosa che miri ad offendere altri autori. Vi prego solo di rispettare le mie opinioni, e io rispetterò le vostre, qualora ci siano delle risposte su questo topic.

Post: 5.763
Utente Master
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07/06/2008 20:08
 
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Premetto che, secondo la mia cultura ed esperienza personale, ritengo che tutto è già stato fatto e tutto è già stato detto.
Cioè, a mio parere, ormai l’originalità vera e propria è quasi impossibile da trovare, in quanto abbiamo alle nostre spalle secoli di letteratura in cui sono stati toccati tutti gli argomenti, tematiche e vicende pensabili.



Ciò che dici, lo trovo in parte vero e in parte no.

Mi spiego meglio: tu hai usato come esempio Pacuvio e la tecnica della contaminatio. Più che giusto, ma senza arrivare a Pacuvio, fin dalle origini, con Livio Andronico (che non a caso è di origine tarantina, quindi greca), la letteratura latina ha preso tutto quello che è diventato da quella greca. Ne ha preso i metri, i generi, i topoi; poi, fatta propria, ha creato qualcosa di unico. L'Eneide stessa, non è forse un mix fra Iliade e Odissea sapientemente mischiato e reso originale dalla bravura e grandezza di Virgilio?

Io credo che l'originalità esista ancora. I secoli di storia della letteratura non portano necessariamente a un uso e abuso di generi e luoghi comuni; come ci hanno insegnato i latini, i greci e tutte le letterature, ogni epoca è diversa dall'altra. I topoi possono essere quelli, ma sono inseriti in un contesto culturale e sociale diverso. E ciascuno di noi, vive in un contesto diverso dall'altro.

Il nostro mercato è saturo di produzione e le nostre ff sono tutte uguali per un semplice motivo: adesso è facile essere pubblicati, come possiamo vedere andando anche solo in libreria, e il livello di alfabetizzazione è molto più alto di quello di secoli fa: ovviamente scrive più gente, che, rispetto ai pochi di prima, sono culturalmente anche meno preparati (adesso, per scrivere, nessuno studia retorica, latino e greco; alcuni non studiano neanche l'italiano... Ok, non voglio dire che siamo ignoranti, ma abbiamo una preparazione meno letteraria e specialistica dei nostri avi).
Ecco perché scrivono tutti e le opere sono tutte uguali. Anche prima lo erano (gli stilnovisti non scrivevano tutti le stesse cose? E i topoi dei neoteroi?), solo che erano molti meno. E non si facevano le paranoie che ci facciamo oggi.
Collegato a questo c'è il discorso del presunto plagio.

Questo concetto è NOSTRO. Dobbiamo metterci in testa che ADESSO che la gente ci guadagna dai libri, si parla di plagio. E' con l'invenzione della stampa, che esiste questo concetto. Certo, il mondo antico proteggeva le idee, ma non erano fissati come noi. Nessun neoteros andava dall'altro e gli diceva: tu mi hai fregato l'idea dell'amore non corrisposto, pagami!
E' tutto il contesto diverso (tranquilli, mi fermo qui, o continuo per ore! XD), e infatti possiamo brutalmente dire che, nell'antichità, è il plagio, la copia non autorizzata, che ha permesso alla cultura di arrivare fino a noi.
Quel che voglio dire è che, semplicemente, il concetto NOSTRO di plagio, non può essere contestualizzato in un'epoca diversa dalla nostra.

Tornando al discorso iniziale: OGGI l'originalità esiste. E originale, per me, non significa creare solo una Iliade, ma anche una Eneide: non è il topos in sé, l'originalità, ma come esso viene reso dalla bravura dell'autore.


EDIT: alla fine ho ripetuto alcune cose con cui sono d'accordo, per inserirle in un'altra idea, ma se quotavo tutto, non finivo più. ^^


Terenzio fu accusato di plagio in quanto si diceva che avesse riscritto opere latine. L’autore seppe difendersi sottolineando che ormai era difficile produrre dei lavori totalmente originali.


Scusa, mi sfugge questo passaggio, perché francamente non ho mai sentito. Anche Plauto, in fondo, ha preso tanto anche Menandro (anche se era un po' più, come dire? Volgare? XD). Chi ne parla?
[Modificato da Naco chan 07/06/2008 20:13]
Post: 3.047
Utente Master
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07/06/2008 21:19
 
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Terenzio veniva accusato di prendere spunto da più opere mentre gli altri autori latini prendevano (o melgio copiavano) da una sola opera. Quello di Terenzio è il fenomeno della contaminatio. Infatti Terenzio faceva anche dei prologhi in cui respingeva le accuse di plagio e cercava di difendersi. Ma fondamentalmente era un attacco al suo modo innovativo di fare teatro, un teatro che respingeva molti dei principi della Roma tradizionale e conservatrice (individualismo, l'insegnamento severo e autoritario ai giovani, etc.)
Riassumendo un po' i miei studi di letteratura latina. xD

Per quanto riguarda l'argomento del topic quoto una frase di Naco che racchiude il mio pensiero:

Tornando al discorso iniziale: OGGI l'originalità esiste. E originale, per me, non significa creare solo una Iliade, ma anche una Eneide: non è il topos in sé, l'originalità, ma come esso viene reso dalla bravura dell'autore.



Post: 5.763
Utente Master
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08/06/2008 12:51
 
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Re:
nebula91, 07/06/2008 21.19:

Terenzio veniva accusato di prendere spunto da più opere mentre gli altri autori latini prendevano (o melgio copiavano) da una sola opera. Quello di Terenzio è il fenomeno della contaminatio. Infatti Terenzio faceva anche dei prologhi in cui respingeva le accuse di plagio e cercava di difendersi. Ma fondamentalmente era un attacco al suo modo innovativo di fare teatro, un teatro che respingeva molti dei principi della Roma tradizionale e conservatrice (individualismo, l'insegnamento severo e autoritario ai giovani, etc.)
Riassumendo un po' i miei studi di letteratura latina. xD


Va beh, Terenzio veniva più che altro anche accusato di non scrivere lui le sue opere, ma che lo facessero gli Scipioni per lui! XD Non ce l'avevano con lui tanto per la contaminatio in sé (che facevano TUTTI), quanto perché era lui. ^^"


Post: 536
Utente Senior
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09/06/2008 10:27
 
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Grazie per le vostre risposte, ho trovato molto interessanti le vostre opinioni!
Post: 2.378
Utente Veteran
Moderatore Temporaneo
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09/06/2008 13:25
 
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Interessante discussione. Mi ha fatto tornare in mente quello che dicevo l'altra sera, cioè che in fondo un originale non è che cross-over plurimo.
Vorrei aggiungere, tuttavia, che le giurie dei concorsi di originali o di fanfic - così come i lettori delle fantiction e anche dei libri - per originalità non intendono certamente "che non è mai stato scritto prima". Non sono brava a definire l'originalità (in effetti quello di essere "originali" è il complimento che le mie storie ricevono più spesso - sempre che si tratti di un complimento, non vorrei che fosse come quando a una donna brutta si dice che è "un tipo interessante"... ma sto divagando) ma credo che abbia a che fare col mettere assieme in modo personale una serie di elementi - la trama, la caratterizzazione, il linguaggio - che presi uno alla volta possono essere tutt'altro che innovativi.
Personalmente, non credo che metterei tra i criteri di giudizio di un concorso "l'originalità", ma solo perché è un concetto un po' troppo difficile da definire in modo unanime. D'altra parte, avendo a mente come interi fandom rischiano di annegare in un mare di storie-fotocopia, capisco benissimo da dove nasce l'esigenza alla quale la richiesta - forse un po' ingenua - di tale requisito tenta di rispondere.
Post: 1.706
Utente Veteran
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13/06/2008 11:38
 
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Tendenzialmente quoto Reader (e mi acculturo leggendo degli autori latini di cui so effettivamente pochino, ehm).

Però, anche a livello spiccio spiccio e schietto schietto, e limitatamente alle fanfiction, io dico e sottolineo che l'originalità ha tutto lo spazio per esistere. Non so in HP, non seguo il fandom. Forse lì è stato veramente già scritto tutto e l'originalità consiste solo nel riarrangiare con maestria elementi fin troppo conosciuti. Ma dove scrivo io - e parlo di fandom con MIGLIAIA di opere presenti su ff.net - ci sono dei buchi. Grossissimi buchi. Più spesso che no, quando cerco qualcosa di specifico non lo trovo. E, badate, non intendo idee strampalate o pairing assurdi: le mie ricerche vertono su approfondimenti di qualunque tipo su alcuni personaggi (anche protagonisti) e/o parti di trama. Cose a metà fra il missing moment evidente e la novellizzazione (che nei fandom videoludici ha la sua ragione d'esistere più che altrove, a mio avviso). Non mi sembra di chiedere il mondo... eppure non esistono. Oppure ne esiste una. Due. Spesso mal fatte. Quindi lo spazio per l'originalità, per scrivere qualcosa di caratteristico, unico e anche necessario allo sviluppo di quel fandom, c'è! E se c'è in inglese, figurarsi in italiano, abbiamo buchi colossali che attendono solo di essere riempiti.
--------


Have you heard of the city, the deep city, the ancient uru, where there was power to write worlds?

Lyrachan
[Non Registrato]
13/07/2008 16:19
 
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Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:82625476=Naco chan, 08/06/2008 12.51][QUOTE:82614300=nebula91, 07/06/2008 21.19]Terenzio veniva accusato di prendere spunto da più opere mentre gli altri autori latini prendevano (o melgio copiavano) da una sola opera. Quello di Terenzio è il fenomeno della contaminatio. Infatti Terenzio faceva anche dei prologhi in cui respingeva le accuse di plagio e cercava di difendersi. Ma fondamentalmente era un attacco al suo modo innovativo di fare teatro, un teatro che respingeva molti dei principi della Roma tradizionale e conservatrice (individualismo, l'insegnamento severo e autoritario ai giovani, etc.)
Riassumendo un po' i miei studi di letteratura latina. xD
[/QUOTE]
Va beh, Terenzio veniva più che altro anche accusato di non scrivere lui le sue opere, ma che lo facessero gli Scipioni per lui! XD Non ce l'avevano con lui tanto per la contaminatio in sé (che facevano TUTTI), quanto perché era lui. ^^"


[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Giusto per andare ancora un po' OT e riabilitare del tutto il vecchio Terenzio: è vero, a grandi linee, quello che dice nebula91. Per essere precisi, ciò che Luscio Lanuvìno contestò a Terenzio a proposito dell'"Andria", sua prima commedia, era proprio l'uso innovativo del "vortere" teatrale: Terenzio non si limitava, come aveva fatto ad esempio Plauto, a riadattare opere greche secondo i canoni latini; egli mescolava tra loro scene e situazioni riprese da più di una commedia greca, ed è da questo che la "contaminatio" (cioè il "mescolare sporcando") ha acquisito la sua particolarità. Nell'ottica di Lanuvìno questo 'rimescolare le carte' era da considerarsi negativo, eppure non c'è dubbio che a distanza di secoli Terenzio si studi ed apprezzi molto più di lui, pover'uomo. [SM=g7574]
Fine OT, grazie al cielo!

Per quanto riguarda la questione principale, vorrei potermela cavare citando, per l'appunto, il buon Terenzio, ma alla fine penso sempre che non ci sia bisogno di arrovellarsi sui canoni dell'originalità, perché la si riconosce comunque, quando la si incontra.
Insomma, nonostante tutto, il bello è inconfondibile, anche se con buona probabilità indefinibile.


Post: 8
Utente Junior
OFFLINE
31/07/2008 14:50
 
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Tralasciando Terenzio, sul quale (oltre ad andare in OT) potrei scrivere un poema, e riprendendo la questione principale, secondo me non è originale ciò che non è mai stato scritto, ma ciò che è stato scritto in modo innovativo, diverso e persino stravagante, senza cadere nel banale o nel noioso.
È mescolare nuovi ingredienti, non crearne di nuovi. Io scrivo principalmente nel Fandom di HP, dove tutto è stato detto e ridetto, dove tutto è trito e ritrito. Per creare una storia originale è necessario freschezza, innovazione e una certa dose d’intelligenza (se non sei innovativo tu come persona, sottinteso).

È lo stesso motivo per cui i buoni libri sono sempre più rari: tutti scrivono per guadagnare o per dimostrare di sapere qualcosa, non per trasmettere un messaggio.
Sono solo lettere battute a macchina prive di vita. Prive di significato.
Post: 204
Giudice*
Utente Junior
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21/12/2014 15:33
 
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Se posso intromettermi nella conversazione, per quanto il mio discorso non voglia vertere nella letteratura, né greca né latina.

Non voglio quindi parlare dell'originalità come di qualcosa che prima esisteva e che adesso non esiste più, anzi. Questo discorso poteva andare bene per il barocco della letteratura italiana, per il neoclassicismo italiano, sempre in letteratura. È una sensazione che arriva alle persone quando sono così imbevute di cultura da chiedersi "Ma andare avanti sarà un bene? E se trovassi qualcosa che poi non piace? Non è meglio rimanere nella bellezza conosciuta?"

L'originalità, paradossalmente, è immanente nell'uomo, perché nessun uomo è uguale all'altro. Nonostante questo, conoscere la letteratura nel profondo fa chiedere allo scrittore quanto quello che scrive possa piacere e se quello che scrive, che è parte del suo essere, piaccia in quanto se stesso.

Insomma. Rimanere più attaccati al proprio essere nel mondo dovrebbe portare all'originalità, mentre iniziare a studiare per davvero letteratura, fa sentire piccoli, senza un futuro e s'inizia a copiare quel che è stato fatto.

L'originalità, in una fanfiction, a mio parere, dovrebbe essere più facile da trovare. Non per niente, le scrittrici e scrittori sono giovani, stanno iniziando a scrivere, a volte, purtroppo o per fortuna, hanno una conoscenza minima della letteratura mondiale. Conoscono quello che piace loro e hanno sintetizzato in loro quello che è piaciuto loro.

Purtroppo nelle fanfiction i fanwriter anche ricercano recensioni, preferenze e approvazione. Questo rende molte storie tutte uguali e molti argomenti troppo comuni. Ed è un peccato.

Scrivere fanfiction, ma anche originali, non solo dovrebbe essere un modo per sperimentare, ma anche di parlare di sè, in un modo o nell'altro.

L'originalità in una fanfiction dovrebbe essere valutata in questo: conosci la letteratura? Allora deve esserci stata una sintesi che sai fare solo tu (senza seguire il gusto degli altri), questo punto di vista che hai usato ce lo hai solo tu, quindi sei originale.

L'originalità non sta nella tesi nè nell'antitesi (argomento e personaggi), ma nella sintesi (il punto di vista e la struttura della narrazione). Ed è difficile.

Nel senso che una storia originale non è molto conosciuta perché per noi il Bello ed il Conosciuto sono la stessa cosa.

Almeno così la penso io…

Spero il pensiero sia chiaro… altrimenti mi spiace di avervi fatto sprecare tempo.
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