Fandom Personaggi Famosi - Cantanti

Tempo fa avevo sottoposto ad Erika questa mia breve dissertazione sul settore delle fanfiction riguardante i personaggi famosi, nello specifico i Cantanti, e penso sia giunto il momento di postarlo. Non ha pretese nè intenti particolari, se non quello di chiarire certi aspetti e ribadirne altri. Non parlo quindi in vesti di 'Grillo Parlante', non assolutamente la presunzione di ritenere questa mia opinione migliore di quella altrui, ma sono del parere che, se qualcuno pubblica una storia su un sito come questo, allora dichiara implicitamente di essere disposto ad accettare critiche e commenti sia positivi che negativi e conseguentemente a prenderne atto per migliorare la propria produzione. Dopo aver avuto modo di leggere un consitente numro di storie (alcune ottime, altre buone, altre ancora che potevano essere migliori), e dopo aver lasciato recensioni il più obiettive e sincere possibile (non sempre benaccolte o correttamente interpretate, almeno per quanto riguarda quelle meno entusiaste), ho pensato che magari a qualcuno potesse essere utile una sorta di vademecum per questa determinata branca del mondo delle fanfiction, e quanto segue è ciò ho umilmente messo insieme.

Alla luce delle recenti lamentele che sono state avanzate da alcuni utenti della sezione ‘Cantanti’ allo staff di EFP, la sottoscritta ha ritenuto fosse saggio e magari anche utile buttare giù qualche riga di chiarimenti e delucidazioni in merito al funzionamento dell’amministrazione del sito, nella fattispecie della sopraccitata sezione.
Premetto innanzitutto che non appartengo allo staff amministrativo, non godo di nessun privilegio né so più cose di chiunque altro all’interno della sezione. Sono un’autrice come tutti voi, recensitrice all’occasione, e da sempre cerco di comunicare la mia opinione con obiettività, riservando critiche costruttive a chi ritengo ne abbia bisogno (senza mai scadere nell’offensivo, checché certa gente ne pensi, ma, anzi, con l’intento di aiutare) e dispensando i giusti complimenti a chi li merita. Ora, il punto centrale dell’argomento che sto per discutere è questo: la qualità delle storie.
EFP è da diversi anni il portale principale di fanfiction italiano, il miglior sito in cui voi possiate incappare, se siete alla ricerca di un luogo in cui immergervi nel vostro fandom preferito, ma forse non tutti quanti si rendono conto di ciò che comporta la responsabilità di tenere in piedi un progetto così.
C’è innanzitutto fin da sempre il problema dei diritti d’autore, ovviato, fortunatamente, grazie ai fondamentali disclaimer che vanno sempre aggiunti a qualunque tipo di storia (perfino nelle originali è necessario specificare se si tratti di uno scritto appartenente a voi o a qualcun altro). Segue poi la questione della forma e dei contenuti, sulle quali mi soffermerò più a lungo, per ovvi motivi.
Premetto che parlo con una discreta competenza dell’argomento: sono una studentessa universitaria quasi ventunenne che da ormai diversi anni si fregia di essere un’amante devota della bella scrittura e della Lingua Italiana (ma anche Inglese, all’occorrenza) e tengo a precisare che questo mio piccolo ed umile intervento non è fatto con presunzione, quanto piuttosto con il desiderio di comunicare a quanta più gente possibile l’assoluta importanza del rispetto del regolamento e dell’osservazione di un certo numero di tappe basilari per lo sviluppo di una buona storia.
Affinché il sito resti aperto e continui a funzionare nel migliore dei modi, è necessario che ciascun utente cerchio di collaborare al meglio delle proprie possibilità.
Come?
Ora cercherò di riassumervi i punti salienti per la stesura di una buona fanfiction, suddividendo per argomenti i diversi consigli:

1. LA TRAMA

Cercate sempre di scegliere una trama il più possibile originale e nuova, senza però perdere di vista la coerenza con il fandom di cui state trattando. Sono consapevole che spesso è arduo trovare un filo narrativo completamente nuovo, ma perlomeno cercate di dare un tocco vostro personale a ciò che scrivete, evitando banalità, che spesso sono davvero poco credibili (come la rockstar che incontra la ragazzina bellissima e se ne innamora all’istante e vissero tutti felici e contenti), e tenendo sempre ben presente che, scrivendo di personaggi reali e viventi, non potete spaziare più di tanto con l’immaginazione: le leggi della natura non posso cambiare solo perché state elaborando un’opera di fantasia, c’è un limite molto preciso a ciò che di innovativo potete mettere all’interno di una storia.
Se da un lato determinati fatti hanno qualche possibilità di essere verificabile nella realtà, dall’altro bisogna però tenere presente che dopo la millesima storia con la medesima trama che ci si ritrova a leggere, si finisce per perdere il gusto, quindi, per il bene vostro e dei lettori, siate il meno scontati possibile, tentate di costruire le vicende su intelaiature diverse dal solito, con qualche nuovo approccio che sicuramente sarebbe di ottimo impatto sul pubblico.
Sforzatevi di tenere in massima considerazione sia l’originalità della trama (o, in caso, l’originalità con cui rivisitate una trama di per sé già sentita e risentita) e il rispetto dei fatti reali e concreti in relazione a ciò di cui state scrivendo. Se, ad esempio, state scrivendo una storia sui Backstreet Boys, non potete semplicemente trasformare Nick in un panettiere e Kevin in uno spacciatore di bassi borghi. Oppure, se state raccontando dei Tokio Hotel, evitate di dire che Bill ha quasi costretto una ragazza a baciarlo o che altro, perché sarebbe poco coerente con il vero Bill (anche esasperando al massimo i confini della libera interpretatio di un personaggio reale), ma di questo parlerò in seguito.
In breve, le parole chiave per una buona trama di partenza sono due: originalità e coerenza con la realtà a cui si fa riferimento.

2. I PERSONAGGI

Innanzitutto su questo punto occorre fare una suddivisione tra personaggi originali e personaggi reali. I primi sono quelli relativamente più semplici da gestire: essendo creati da voi, possono assumere qualunque caratterizzazione si voglia ed avere l’aspetto che più desiderate, ma ogni tanto si tende ad essere fin troppo liberali con questo tipo di personaggi, e si vengono così a creare delle immagini perfette ed idealizzate (molto spesso corrispondenti a giovani ragazze di straordinaria bellezza, fascino ed intelligenza, meglio note come Mary Sue) che si vanno ad accompagnare con uno o più protagonisti maschili, i quali ne restano irrimediabilmente incantati.
Si finisce così per avere una lunga serie di storie molto simili fra loro, “facili” a livello di lettura superficiale, ma molto noiose a lungo andare.
Date una personalità ai vostri personaggi originali, fate conoscere al lettore ciò che pensano e provano, senza dimenticare che è di un essere umano che state parlando, e che, assieme ai molti pregi che può avere, avrà senz’altro anche qualche difetto, che è sempre consigliabile mettere in luce: questo contribuirà a dare spessore e credibilità al personaggio e lo renderà senz’altro meno antipatico di un essere perfetto ed infallibile.
Il secondo tipo di personaggi è quello più spinoso e delicato da gestire, ossia i personaggi realmente esistenti. Per poter fare un lavoro discreto in questo campo, dovete avere un’altrettanto discreta conoscenza delle persone di cui avete deciso di narrare e anche una certa abilità nel saper dare le giuste sfumature a ciò che ci è dato cogliere di quella persona. Per esempio, sempre supponendo che si stia scrivendo una storia sui Tokio Hotel (uso di nuovo loro perché sono gli unici di mia competenza), è accettabile che Tom Kaulitz si innamori di una ragazza, ma questo non può avvenire con un solo, semplice sguardo dall’alto di un palcoscenico verso un pubblico di migliaia di ragazze, e ancor meno è accettabile che, di punto in bianco, da gretto maschilista Tom si trasformi in un romanticone tutto coccole e moine. Badate bene, non sto dicendo che è impossibile, bensì discretamente improbabile, soprattutto in tempi brevi.
Questo problema con la caratterizzazione dei personaggi non originali (che comprendono quelli reali, ma anche quelli di fiction) è definita OOC (Out Of Character, ossia Fuori Dal personaggio, per indicare appunto il fatto che la personalità attribuita alla persona all’interno della storia è poco o nient’affatto compatibile con quella effettiva). L’opposto è l’IC (In Character), e cioè la giusta caratterizzazione conforme al modo in cui il dato personaggio si presenta ufficialmente al pubblico.
Dunque i punti salienti da considerare quando si ha a che fare con la strutturazione dei personaggi sono questi: per gli originali, attenzione all’eccessiva idealizzazione e alla personalità; per i reali, non dimenticatevi mai di rispettare le loro vere caratteristiche psicologiche e comportamentali.

3. LA FORMA

Ultimo, ma non meno importante, il problema della forma è un chiodo fisso dei siti di fanfiction, nonché forse il più fondamentale. Si scrive una storia per se stessi, prima che per gli altri, e credo che ciascuno dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e domandarsi: ma quello che scrivo è veramente corretto?
Molte volte questa risposta sarebbe negativa. Molti autori sono inesperti nel campo della scrittura, altri ancora sono semplicemente molto giovani, e non si può fare loro una colpa se la grammatica e l’eleganza dei periodi non sono proprio eccellenti. Quello che si può fare, però, è procurarsi un betareader, ossia una persona competente che possa leggere e correggere i capitoli delle storie prima che essi vengano postati (ed eventualmente consigliarvi anche su qualche dettaglio della trama). L’affidare questo tipo di lavoro ad una persona praticamente sconosciuta ha tre vantaggi: il giudizio che questa persona sarà imparziale ed obiettivo; lui o lei sarà in grado di notare errori ed imprecisioni che probabilmente ai vostri stessi occhi sfuggirebbero o risulterebbero addirittura corretti; avrete così modo di imparare da ciò che voi stessi sbagliate e così migliorarvi di volta in volta, passo dopo passo, acquisendo così esperienza e divenendo via via più consapevoli di ciò che scrivete. Ci sono autori che possono permettersi di postare senza avere prima la revisione di un betareader, ma sono pochi ed hanno alle spalle una lunga esperienza di scrittura.
Non date per scontato che, trattandosi di “semplici fanfiction”, come dice qualcuno, la forma non sia un fattore importante: EFP è un sito pubblico e a libero accesso, è vero, ma ci sono dei requisiti minimi previsti dal regolamento da soddisfare per quanto riguarda la qualità dei lavori pubblicati. Così come c’è un’attenta selezione di materiali per costruire una casa solida, c’è una simile selezione per poter tenere un piedi un portale del calibro di EFP: se venisse accettato ogni tipo di storia senza un minimo di criterio, andrebbe a finire che le varie sezioni pullulerebbero di ogni sorta di fanfiction, anche quelle di pessima qualità, e allora ne andrebbe della reputazione del sito. Se avete scritto storie che il regolamento non vi permette di pubblicare su EFP, avete due possibilità: adeguarvi alle richieste e adattarle di conseguenza (procedimento semplice e a tutto vantaggio della storia stessa), oppure potete cercare un sito alternativo in cui postarle, ma tenete sempre presente che la questione delle violazioni dei diritti e della privacy sono sempre molto delicate e numerosissimi portali sono già stati cancellati per il mancato rispetto delle regole, quindi, a meno che non vogliate che le vostre sezioni preferite vengano chiuse o cancellate, cercate di attenervi il più al regolamento, prendetevi dieci minuti per leggerlo e comprendere ciò che vi chiede e tenetelo bene a mente quando scrivete.

Per concludere, una piccola nota sulla cancellazione delle storie:

Basta poco per semplificare le cose a se stessi e all’amministrazione: dove non ci sono pecche da correggere, non sorgono problemi. Una storia non viene cancellata così su due piedi, i moderatori non prendono certe decisioni con leggerezza, ma verificano personalmente in seguito a segnalazioni e riportano le eventuali violazioni agli Amministratori (Erika e Suinogiallo), i quali valutano il tutto e decidono. Se avete lamentele o richieste di spiegazioni, non aggredite lo staff, ma portate ad ogni suo singolo membro il dovuto rispetto, perché non ci sono cancellazioni o richiami campati per aria o basati su puerili antipatie personali: c’è un grosso lavoro tecnico dietro a queste cose, un impegno non trascurabile da parte di chi se ne occupa, perciò tenete bene a mente che non lo fanno perché si divertono, ma bensì per il bene delle sezioni stesse e anche dell’intero sito. Per favore, informatevi accuratamente su ciò che è lecito e ciò che non lo è, prima di pubblicare qualcosa, risparmierete una grossa seccatura e perdita di tempo ai moderatori e una brutta delusione e/o arrabbiatura a voi stessi.

Questo è quanto, almeno per il momento. Se qualcuno avesse qualcosa da aggiungere, contestare o altro, sarà un'ottima cosa per tutti. ^^

Meno male...qualcuno che capisce...

Uao...devo dire che sono rimasta molto colpita dal tuo saggio...Bravissima!!

Quoto tutto.