Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 » | Pagina successiva

Ratzinger e la parabola del ricco epulone

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2017 10:41
Autore
Stampa | Notifica email    
17/04/2017 17:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

ma si parla di scendere vivi nello sceol e si mette la cosa in relazione con la morte improvvisa, quindi è come dico io...


Questa è belle. Adesso tutte le morti improvvise sono dovute alla frane che seppelliscono la gente ancora viva. Nel salmo 55 non si parla di nessuna frana quindi banalmente non è come dici tu.
Andare nello Sceol vivi è associato ad una morte improvvisa (direi meglio prematura) perché per una causa non natura si moriva dato che non era arrivata ancora la fine e per questo gli ebrei erano convinti che si arrivasse fino alle porte dello Sceol ancora in vita.


quindi, quando uno è sbranato, dove va visto che lo Sceol è messo in relazione con la morte (Abacuc 2:5 ), mentre quando si parla di un singolo luogo di sepoltura o sepolcro si usa qèver (Giudici 16:31) qevuràh (Genesi 35:20) e gadhìsh per una singola tomba (Giobbe 21:32?
Il testo non dice che voleva scendere "nelle profondità della terra alla ricerca del figlio", perchè non c' è scritto.


Guarda che mi stai dando totalmente ragione, come fai a non accorgerti?
La persona di chi muore va nello Sceol qualunque sia la morte. Il corpo invece va nella tomba se avviene la tumulazione o nella pancia della fiera nel caso di Giacobbe. Siccome lui cerca la persona di suo figlio vuole scendere nello Sceol, altrimenti dovrebbe ricercare l'animale per avere indietro i resti del figlio. E' così semplice, perché ti devi complicare così tanto la vita. Rinuncia al tuo dogma sui morti e vedrai che in un istante tutto ti sembrerà chiaro.


non è questione di "rigirare la grammatica" ma, banalmente, non è ipotizzabile pensare che, mentre Paolo scrive quello che leggiamo in Filipp. 2:10, tutti in contemporanea si mettano a piegare le ginocchia, a che cosa sarebbe servito quindi andare a predicare?
Il piegare le ginocchia di quelli che sono sotto terra per noi riguarda coloro che saranno risorti e che avranno la possibilità - che non hanno avuto - di esercitare fede in Cristo, per quanto riguarda coloro che sono in cielo, devi rifarti al proposito divino di radunare in Cristo tutte le cose, le cose nei cieli e le cose sulla terra (Efes. 1:10), ma non si parla di angeli, giacchè nel contesto si accenna al riscatto e alla grazia o immeritata benignità (Efes. 1:7). Per noi quindi si parla dei radunati in Cristo nei cieli (i coeredi di Cristo) e sulla terra, quelli che vivranno nella "nuova terra" paradiasica...


In che senso a cosa è servito andare a predicare?
Dici bene, per voi, ma non può che essere così dato che devi rispettare il dogma che ti viene dato sulla condizione dei morti del VT.
Il piegare le ginocchia riguarda tutti quelli che sono in cielo, in terra e nell'Ades. Pertanto il significato non può che essere comune per coerenza testuale. La risurrezione non centra nulla perché in Cielo nessuno risorge. Il piegare le ginocchia indica molto più semplicemente l'accettazione dell'autorità universale di Cristo che avviene ovunque, anche sotto terra visto che per Paolo i morti sono coscienti.


ma in Giobbe si accenna anche alla chiamata dallo sceol (Giobbe 14:13-17)....ma è tutto appena abbozzato, indubbiamente. Solo il N.T. chiarirà definitivamente le cose


Mannaggia Aquila, tu con i modi dei verbi non te la cavi per nulla.
Se io dico: potessi vincere alla lotteria risolverei tutti i miei problemi economici. Sto esprimendo una certezza o una cosa impossibile da realizzarsi? Lo stesso concetto esprime Giobbe nella passo da te citato. Giobbe esprime lo stesso concetto anche perché il modo dei verbi che esprimono una certezza e non una remota possibilità li trovi proprio prima al versetto 12 che tu non citi: nessuno risuscita fin quando durano i cieli: cioè mai.


la "sorte dell' anima"?
Guarda come rende psychè la CEI in Atti 2:27, 31:

"27 perché tu non abbandonerai la mia vita (psychè) negli inferi (ades) né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. " (Atti 2:27 CEI)

"previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne subì la corruzione. " (Atti 2:31 CEI).

Nell' Ades - dove CEI traduce "inferi", ci è andata quindi la sarx, la carne che, però, nel caso di Gesù, non si è corrotta a motivo della risurrezione.



"poichè scenderò da mio figlio addolorato nello sceol " (interlineare ebraico italiano A. Vianello). (Genesi 37:35).
Sono espressioni semitiche, come Israele o Giacobbe usa anche in Genesi 42:38; 44:29; 44:31


significa distinguere tra la sorte di tutti gli esseri umani, lo sceol che è accostato con la morte e la singola tomba.
Un pò come fa il N.T. con Ades e mnemeion e tafos...


Ma cosa dici? La carne non vede la corruzione, punto. Negli inferi ci va psychè e mai la sarx, possibile che tu non te ne renda conto?


significa distinguere tra la sorte di tutti gli esseri umani, lo sceol che è accostato con la morte e la singola tomba.
Un pò come fa il N.T. con Ades e mnemeion e tafos...


Non ho capito, puoi fare una spiegazione più diretta?
Nella tomba ci va la sarx e non ci sono dubbi. La morte significa per te che il corpo non ha più lo spirito vitale cioe il ruah.
Cosa va quindi nell'Ades? Forse la psychè? [SM=g27987]






Ciao (scusa se mi sono dilungato troppo)




[Modificato da Aldo_evangelico 17/04/2017 17:07]
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 » | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:49. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com