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Ratzinger e la parabola del ricco epulone

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2017 10:41
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20/04/2017 21:50
 
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Re:
barnabino, 20/04/2017 18.36:

Tu dici... Paolo banalmente fu trasportato in Cielo ed ebbe la visione di quello che succedeva li. Ma Paolo dice di esserci andato con il corpo mica come uno spirito... dove lo leggi che fu trasferito come uno spirito? Ma soprattutto Paolo ERA VIVO e non morto, qui parliamo non di spiriti in cielo ma di spiriti disincantati di morti.

Ti prego VVRL, 20 passi, solo 20 passi in cui psyche è usata in senso dualisti per indicare qualcosa che si "stacca" dal corpo. 20 passi, meno del 50%. Che fai, ciurli nel manico?

Shalom [SM=g27987] [SM=g27987]


Paolo non sa bene se è stato rapito in Cielo con il corpo o senza il corpo. L'essera rapito senza il corpo in automatico comporta l'essere andato in Cielo in spirito, non mi sembra difficile da capire.
Vivo o morto poco importa, l'uomo ha uno spirito, oltre ad avere un corpo. Per te questa è una forza attiva come nel VT, nel NT invece il significato è mutato.





[Modificato da barnabino 20/04/2017 22:22]
20/04/2017 22:01
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

e tu fai un' esempio biblico in cui l' espressione "terzo cielo" significhi andare con qualche anima o spirito nel Paradiso celeste, qui si parla di visione, come ti ho detto...


Nel terzo Cielo in quanto Cielo c'è Dio e tu mi insegni che ci vanno gli spiriti in Cielo, quindi per forza di cose ci va lo spirito dell'uomo.
In Att. 9 non si parla di nessun rapimento. La visione scaturisce dal rapimento in una realtà celeste. Banalmente Paolo andò in Cielo e qui vide Gesù.



20/04/2017 22:12
 
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Scusa Barnabino
L'ultimo chiarimento e poi chiudo la parentesi

Secondo te (voi) tutti i morti dormono?

Questo "sonno" sarebbe quindi una condizione di ogni morto?

Forse sembra un dettaglio, ma secondo me questo porta confusione a chi non conosce l'antropologia biblica e pensa che i morti dormono in uno stato umbratile, come condizione di vita eterna ed eterea...

La spiegazione della Società che ho postato 2 volte mi sembra chiara.

[SM=g1944981]
20/04/2017 22:18
 
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Caro VVRL,


Paolo non sa bene se è stato rapito in Cielo con il corpo o senza il corpo. L'essera rapito senza il corpo in automatico comporta l'essere andato in Cielo in spirito, non mi sembra difficile da capire



E' automatico per te, ma Paolo non lo dice, dice solo che non sapeva se è stato rapito in cielo corporalmente oppure se aveva avuto una semplicemente visione. Non si parla di trasformazioni in uno spirito. Per altro la cosa è del tutto ininfluente perché Paolo era vivo mentre tu sostieni che i morti sopravvivano come spiriti disincarnati nell'Ades...


Vivo o morto poco importa, l'uomo ha uno spirito, oltre ad avere un corpo. Per te questa è una forza attiva come nel VT, nel NT invece il significato è mutato



Guarda che l'uomo abbia uno spirito oltre che un corpo non è certo una novità, anche nell'AT corpo e spirito sono due aspetti dell'essere umano, il problema è che sono cose che tu ignori pensando che spirito significhi "forza attiva". Forse dovresti un po' studiare, non pensi?

Per il resto VVRL, ti prego... non servono tante parole. Non possiamo discutere 10 punti tutti assieme presi a casaccio in cui fraintendi i termini sheol, nefesh, ruach... non facciamo un calderone, piuttosto posta 20 versetti in cui psyche ha un significato dualistico, solo 20 versetti. Dai, ti sfido... se trovi questi 20 passi ti giuro che divento cattolico! Se l'anima è diventata dualistica non dovrebbe essere difficile, sono meno del 50%.

Shalom [SM=g7405]

PS. Non si capisce se vuoi parlare di anima o di spirito...

[Modificato da barnabino 20/04/2017 23:24]
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20/04/2017 22:25
 
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Secondo te (voi) tutti i morti dormono?

Questo "sonno" sarebbe quindi una condizione di ogni morto?



Ti risponde Perspicacia: Si noti che l’espressione ‘addormentarsi nella morte’ è riferita nelle Scritture a coloro che muoiono a motivo della morte ereditata da Adamo. Di quelli che subiscono la “seconda morte” non viene detto che sono addormentati. Piuttosto viene spiegato che sono completamente annientati, inesistenti, come bruciati da un fuoco inestinguibile. — Ri 20:14, 15; cfr. Eb 10:26-31, dove viene fatto un paragone fra la morte di coloro che violavano la Legge mosaica e la punizione molto più severa riservata ai cristiani che volontariamente tornano a praticare il peccato; Eb 6:4-8.

Shalom

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20/04/2017 23:21
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 4/19/2017 11:04 PM:



(SimonLeBon), 18/04/2017 22:30:


VVRL:

:
Il paradiso è una realtà spirituale che Gesù chiama spesso casa del Padre. Paolo pensa che si trovi nel terzo Cielo (2 Corn. 5) e qui ci vanno tutti gli spiriti dei giusti morti che potranno godere della visione di Cristo e di Dio.
L'inferno è una condizione sempre un una dimensione spirituale dell'aldilà e consiste nella lontananza spirituale (non fisica) rispetto al paradiso. In questa condizione si trovano tutti gli spiriti delle persone empie morte come dice Gesù in Lc 16.





Ottimo, e allora cosa c'entrano con l'"ades" e il "seno d'Abraamo" della parabola, che è totalmente simbolica?

Simon

Nella foga, mi sono perso la risposta di Aldo_evangelico a questa mia domanda.

Simon



Ripeto:

Nella foga, mi sono perso la risposta di Aldo_evangelico a questa mia domanda.

Simon
21/04/2017 07:58
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aldo_evangelico, 20/04/2017 22.01:


e tu fai un' esempio biblico in cui l' espressione "terzo cielo" significhi andare con qualche anima o spirito nel Paradiso celeste, qui si parla di visione, come ti ho detto...


Nel terzo Cielo in quanto Cielo c'è Dio e tu mi insegni che ci vanno gli spiriti in Cielo, quindi per forza di cose ci va lo spirito dell'uomo.
In Att. 9 non si parla di nessun rapimento. La visione scaturisce dal rapimento in una realtà celeste. Banalmente Paolo andò in Cielo e qui vide Gesù.







intanto in cielo ci si va con un corpo spirituale, come dice 1 Corinti 15:44, non "lo spirito dell' uomo"...
Anche perché se un' "anima spirituale" salisse al cielo nell' immediatezza post mortem, poi questa dovrebbe gioco forza ricongiungersi al corpo glorioso alla risurrezione alla parousìa, ma dove leggi 'sta roba?
Tu dici che "Banalmente Paolo andò in Cielo e qui vide Gesù" ma non capisco dove tu lo legga.

Il punto che ti sfugge è che il rapimento in estasi e le visioni non indicano necessariamente né un' ubicazione né qualcosa di esistente, per questo ti ho citato Atti 9:11-12, ma possono essere visioni estatiche che hanno solo un preciso significato, vedi per esempio Atti 10:9-17, anche qui - guarda caso - per ben tre volte.

L' espressione "terzo cielo", biblicamente parlando, non significa null' altro che grado superlativo di estasi così come il riferimento al Paradiso non indica necessariamente essere trasferiti in estasi in un luogo ben preciso del cielo giacchè il cristiano, spiritualmente parlando, è già in una dimensione celeste (Colossesi 1:13 ; Efesini 2:6)

Partendo da questo ragionamento, l' esperienza paolina, se sei una persona sincera, assumerà per te (si spera, ma non ci credo molto..) un significato diverso.

A stasera


[SM=g1944981]



[Modificato da Aquila-58 21/04/2017 08:02]
21/04/2017 08:35
 
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Infatti, Paolo non accenna minimamente ad una visione olografica cattolica del paradiso con Dio, Gesù e degli angeli, mi chiedo dove VVRL lo deduca dal testo, il pregiudizio teologico qui è palese, come è ridicolo sostenere che i concetti spirito e corpo siano assenti nell'AT o che la ruach sia solo la "forza attiva" di Dio, questa è proprio ignoranza dell'argomento.

Shalom
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21/04/2017 09:11
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 20/04/2017 23.21:



Ripeto:

Nella foga, mi sono perso la risposta di Aldo_evangelico a questa mia domanda.

Simon


Scusa Simon ma sono tante le risposte che devo dare.
Il paradiso è semplicemente la rivoluzione che porta Cristo con la sua morte. Scende nell'Ades per portare con se in Cielo tutti i prigionieri "giusti" in esso contenuti. Quindi il "Seno di Abraamo", che prima della morte di Cristo era una "sezione" dell'Ades per i giusti, viene svuotato da Cristo dato che porta tutti con se.
So già la tua domanda: ma Cristo è risorto dopo 3 giorni ed è salito in cielo dopo 40.
Lo spirito di Cristo, dopo la morte, poteva andare dove voleva. Quando Gesù risorge, è il suo corpo martoriato che risorge, dato che mostra a Tommaso i segni della crocifissione. Chiaramente non è più un corpo soggetto alla morte adamica e alle leggi fisiche, è il corpo spirituale di cui parla Paolo nei Corinti.

21/04/2017 09:29
 
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Re:


E' automatico per te, ma Paolo non lo dice, dice solo che non sapeva se è stato rapito in cielo corporalmente oppure se aveva avuto una semplicemente visione. Non si parla di trasformazioni in uno spirito. Per altro la cosa è del tutto ininfluente perché Paolo era vivo mentre tu sostieni che i morti sopravvivano come spiriti disincarnati nell'Ades...


No, è una tua forzatura. Paolo dice che non sa se è stato rapito in Cielo con il corpo o senza corpo (in spirito). Non parla di nessuna visione in contrapposizione al rapimento. Ma che trasformazione doveva afferma se sa bene che lo spirito dell'uomo è appunto un pneuma? Dove invece la Bibbia dice che i morti risorgono essendo trasformati in pneuma? Paolo parla solo di corpo spirituale che è altra cosa. Certo Paolo parla di corpi celesti in riferimento agli angeli, ma qui sta usando la parola "corpo" solo per indicare le proprietà degli esseri spirituali che non seguono le leggi fisiche e non muoiono.


Guarda che l'uomo abbia uno spirito oltre che un corpo non è certo una novità, anche nell'AT corpo e spirito sono due aspetti dell'essere umano, il problema è che sono cose che tu ignori pensando che spirito significhi "forza attiva". Forse dovresti un po' studiare, non pensi?


Veramente sei tu che vedi la forza attiva ogni volta che si parli di ruah o pneuma a proposito dell'uomo sia nel VT che nel NT. Ma visto che hai studiato a differenza mia sai bene che il concetto è mutato nel NT e in base al tuo dogma non puoi ammetterlo.



PS. Non si capisce se vuoi parlare di anima o di spirito...


Come detto nel NT spesso l'anima e lo spirito si equivalgono dato che indicano entrambi l'io personale. Paolo fa una ulteriore distinzione perché probabilmente nell'anima ci vede solo la parte dei sentimenti umani, mentre attribuisce le capacità cognitive sollo allo spirito. Ma in questo i biblisti sono dibattuti dato che non è chiara questa triplice distinzione tra corpo, anima e spirito. Comunque ti do ragione quando a fermi che talvolta Paolo con il corpo indica tutta la persona come se fosse l'anima del VT, ma appunto proprio queste diversità di vedute non permettono di chiarire bene l'antropologia paolina.



21/04/2017 09:39
 
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AKH BA KA - AKH BA KA - ABRAKHADABRA
Caro Aldo,

in un altro 3D mi dicesti:

Aldo_evangelico, 18.04.2017 17:53:


Perdonami, ma qual è secondo te il criterio per capire se una dottrina è sana oppure no?
Siccome entrambi a buona ragione diciamo di basare la nostra dottrina sulla Bibbia il criterio più semplice è la coerenza e senza offesa io credo che la vostra dottrina sia piena di contraddizioni.





ora io ti chiedo:

se utilizzando le scritture arrivo ad arrangiare una dottrina che, rispetto alle concezioni della vita, della morte e dell'oltretomba e alla comprensione ontologica dell'essere umano aderisce perfettamente e MOLTO COERENTEMENTE all'antica RELIGIONE FUNERARIA EGIZIA...

questa dottrina così arrangiata sarà sana oppure marcia?


[SM=g2037509]

[SM=g1871112]

I-gua
[Modificato da I-gua 21/04/2017 09:50]
21/04/2017 10:05
 
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Caro VVRL,


No, è una tua forzatura. Paolo dice che non sa se è stato rapito in Cielo con il corpo o senza corpo (in spirito). Non parla di nessuna visione in contrapposizione al rapimento



Appunto, egli non sa se ci è andato letteralmente con il corpo, oppure senza corpo, cioè solo in spirito, con una visione interiore, un rapimento estatico, una ispirazione divina se preferisci. Ma non c'è alcun dualismo.


Ma che trasformazione doveva afferma se sa bene che lo spirito dell'uomo è appunto un pneuma?



Ma guarda che siamo noi Testimoni di Geova a dirlo, il Rauch o Pneuma indica lo spirito dell'uomo, ma non parliamo certo di un essere spirituale separato dal corpo, parliamo di un aspetto della persona. Ma non c'è alcun dualismo, ti prego, documentati.


Veramente sei tu che vedi la forza attiva ogni volta che si parli di ruah o pneuma a proposito dell'uomo sia nel VT che nel NT



Tu stai vaneggiando, quando mai ti ho parlato di "forza attiva"? Gurda che qui sei solo tu a tirare fuori questa definizione, io che appunto ho studiato so bene che pneuma ha molti significati, ma nessuno di essi nel NT giustifica una visione dualista dell'essere umano.


Come detto nel NT spesso l'anima e lo spirito si equivalgono dato che indicano entrambi l'io personale



Ma anche il corpo indica l'io personale o la persona... e pure nell'AT tanto anima, che spirito, che corpo indicano appunto la persona, ma questo è proprio il contrario del dualismo che vuoi dimostrare, nella concezione biblica anima, spirito e corpo indicano appunto aspetti della persona, dell'io, e non parti di essa.


Paolo fa una ulteriore distinzione perché probabilmente nell'anima ci vede solo la parte dei sentimenti umani, mentre attribuisce le capacità cognitive sollo allo spirito.



A parte le semplificazioni grossolane che fai, questo lo fa tutta la Bibbia non solo Paolo, ma spero che ti renda conto che in questo non c'è alcun dualismo, anzi, è la visione unitaria dell'essere umano tipica dell'antropologia biblica che adottiamo noi Testimoni di Geova è la maggioranza di biblisti...

Shalom [SM=g27991]
[Modificato da barnabino 21/04/2017 10:08]
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21/04/2017 10:15
 
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spirito? forza attiva?

Il sostantivo greco pnèuma (spirito) deriva dal verbo pnèo, che significa “respirare” o “soffiare”, e si ritiene che anche l’ebraico rùach (spirito) derivi da una radice che ha lo stesso significato. Quindi rùach e pnèuma significano fondamentalmente “alito” o “respiro”, ma hanno anche molti altri significati. (Cfr. Aba 2:19; Ri 13:15). Possono indicare anche il vento; la forza vitale delle creature viventi; il proprio spirito; persone spirituali, inclusi Dio e le creature angeliche; e la forza attiva di Dio, o spirito santo. (Cfr. L. Koehler e W. Baumgartner, Lexicon in Veteris Testamenti Libros, Leida, 1958, pp. 877-879; Brown, Driver e Briggs, A Hebrew and English Lexicon of the Old Testament, 1980, pp. 924-926; G. Kittel, Grande Lessico del Nuovo Testamento, Brescia, 1975, vol. X, coll. 767-1103). Tutti questi significati hanno qualche cosa in comune: si riferiscono a ciò che è invisibile agli occhi umani e che rivela forza in movimento. Questa forza invisibile è in grado di produrre effetti visibili.

Anche un altro termine ebraico, neshamàh (Ge 2:7), significa “alito” o “respiro”, ma ha un significato meno ampio di rùach. Sembra che pure il greco pnoè abbia significato limitato (At 17:25), ed è stato usato dai traduttori della Settanta per rendere neshamàh.



altre info in Perspicacia - Spirito
21/04/2017 10:15
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:


intanto in cielo ci si va con un corpo spirituale, come dice 1 Corinti 15:44, non "lo spirito dell' uomo"...


Questo alla risurrezione, ma cosa veramente esclude la possibilità che lo spirito dell'uomo in quanto pneuma non possa andare in Cielo nel periodo intermedio. Se in cielo ci troviamo gli angeli che sono pneuma perché non può andare lo spirito dell'uomo?

Anche perché se un' "anima spirituale" salisse al cielo nell' immediatezza post mortem, poi questa dovrebbe gioco forza ricongiungersi al corpo glorioso alla risurrezione alla parousìa, ma dove leggi 'sta roba?


Alla Parusia quelli che sono nelle tombe ne usciranno, perché quindi escludi che l'anima spirituale possa essere con il nuovo corpo spirituale come accade oggi con il corpo materiale?

Tu dici che "Banalmente Paolo andò in Cielo e qui vide Gesù" ma non capisco dove tu lo legga.


E che visione ebbe a tua detta? Io mi riferisco a quello che Paolo potè vedere una volta in cielo. Certo parla di "udito" piuttosto che di vista, ma questo rafforza la tesi che andò fisicamente in Cielo e che non ebbe una visione del Cielo dalla terra.


Il punto che ti sfugge è che il rapimento in estasi e le visioni non indicano necessariamente né un' ubicazione né qualcosa di esistente, per questo ti ho citato Atti 9:11-12, ma possono essere visioni estatiche che hanno solo un preciso significato, vedi per esempio Atti 10:9-17, anche qui - guarda caso - per ben tre volte.


Non direi, qui si usa la parola estasi che non troviamo nel passo paolino e anche la resa "rapito" proviene da due verbi diversi.


L' espressione "terzo cielo", biblicamente parlando, non significa null' altro che grado superlativo di estasi così come il riferimento al Paradiso non indica necessariamente essere trasferiti in estasi in un luogo ben preciso del cielo giacchè il cristiano, spiritualmente parlando, è già in una dimensione celeste (Colossesi 1:13 ; Efesini 2:6)


No Aquila, la cosmologia degli ebrei del primo secolo prevedeva la terra (al centro dell'universo) e i cieli che erano descritti al plurale proprio perché erano tre. Gli ebrei pensavano che Dio risiedesse fisicamente nel terzo cielo. In base alle parole di Paolo quindi il Paradiso è collocato nel terzo Cielo dove proprio si trova Dio. Ripeto il modo di dire per indicare l'estasi nasce proprio da questa concezione cosmocologica. In alterativa dovresti indicare tu l'origine di questa condizione di estasi che non può nascere dal nulla.


Partendo da questo ragionamento, l' esperienza paolina, se sei una persona sincera, assumerà per te (si spera, ma non ci credo molto..) un significato diverso.


Per niente, le spiegazioni ti sono state fornite nei minimi dettagli e sono tutte coerenti senza mai entrare in contraddizione sia con il resto della Bibbia e sia con la concezione cosmocologica del tempo.
Certo tu in base a quello che hai imparato dalle pubblicazioni (il tuo dogma) non potrai mai accettare una esegesi di questo tipo, ma altrettanto devi avere l'onestà intellettuale di affermare la correttezza di tutta questa spiegazione biblica
[SM=g1944981]


[Modificato da Aldo_evangelico 21/04/2017 10:17]
21/04/2017 10:27
 
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Re: spirito? forza attiva?
I-gua, 21/04/2017 10.15:


Il sostantivo greco pnèuma (spirito) deriva dal verbo pnèo, che significa “respirare” o “soffiare”, e si ritiene che anche l’ebraico rùach (spirito) derivi da una radice che ha lo stesso significato. Quindi rùach e pnèuma significano fondamentalmente “alito” o “respiro”, ma hanno anche molti altri significati. (Cfr. Aba 2:19; Ri 13:15). Possono indicare anche il vento; la forza vitale delle creature viventi; il proprio spirito; persone spirituali, inclusi Dio e le creature angeliche; e la forza attiva di Dio, o spirito santo. (Cfr. L. Koehler e W. Baumgartner, Lexicon in Veteris Testamenti Libros, Leida, 1958, pp. 877-879; Brown, Driver e Briggs, A Hebrew and English Lexicon of the Old Testament, 1980, pp. 924-926; G. Kittel, Grande Lessico del Nuovo Testamento, Brescia, 1975, vol. X, coll. 767-1103). Tutti questi significati hanno qualche cosa in comune: si riferiscono a ciò che è invisibile agli occhi umani e che rivela forza in movimento. Questa forza invisibile è in grado di produrre effetti visibili.

Anche un altro termine ebraico, neshamàh (Ge 2:7), significa “alito” o “respiro”, ma ha un significato meno ampio di rùach. Sembra che pure il greco pnoè abbia significato limitato (At 17:25), ed è stato usato dai traduttori della Settanta per rendere neshamàh.



altre info in Perspicacia - Spirito


Mi chiedo come lo spirito in generale possa essere sempre una entità impersonale se è in grado di conoscere, infatti Paolo come più volte detto afferma che lo Spirito di Dio conosce le profondità di Dio, così come lo spirito dell'uomo conosce in profondità l'uomo.
Oppure tutte le volte che si dice di non dare ascolto agli spiriti (che parlano di false dottrine)?
Va vista l'applicazione di tutta la Bibbia e non solo di alcuni passi.


21/04/2017 10:39
 
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Caro VVRL,

Guarda che la parola spirito non indica sempre e comunque una entità impersonale, visto che come leggi è usata anche per indicare le "persone spirituali" come Dio e gli angeli. Sei capace a leggere o scrivi solo spinto dallo "spirito" di contesa? Guarda che più ti muovi più vai a fondo, non sei proprio in grado di maneggiare questi concetti.

Cosa vuol dire che lo spirito dell'uomo conosce? Significa che l'essere umano è in grado di essere introspettivo, di conoscere se stesso... non certo che ci sono degli spiriti dentro di noi. Ma anche qui, dove è il dualismo? Parliamo sempre di un aspetto della persona.

Shalom
[Modificato da barnabino 21/04/2017 10:41]
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21/04/2017 10:39
 
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se c'è l'anima spirituale c'è anche l'anima materiale?

[SM=g2037509]

Ah, l'anima materiale è quella che muore, come scritto nella Bibbia...
... mentre l'anima spirituale è quella che va umbratile in cielo o negli inferi?

così come il corpo materiale muore, mentre il corpo spirituale va in cielo?

ma che, sono io che vedo doppio o abbiamo realmente due anime?
quando siamo in terra la nostra anima è spirituale o carnale?


ma l'anima materiale non è il corpo materiale?

e l'anima spirituale non è il corpo spirituale?

che differenza c'è tra l'anima spirituale e il corpo spirituale?

[SM=g2037509]

ma questa è una concezione "cosmocologica" come sostiene Aldo oppure farmacologica? Etilica? Perché corinzi ci raccomanda di ridiventare sobri?


1Corinzi 15:33-53

33 Non v'ingannate: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». 34 Ridiventate sobri per davvero e non peccate; perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna.
(Fl 3:20-21; 1Gv 3:2-3; Da 12:2-3) 1Te 4:13-18
35 Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? E con quale corpo ritornano?» 36 Insensato, quello che tu semini non è vivificato, se prima non muore; 37 e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve nascere, ma un granello nudo, di frumento per esempio, o di qualche altro seme; 38 e Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo.
39 Non ogni carne è uguale; ma altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci. 40 Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei celesti, e altro quello dei terrestri. 41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, e altro lo splendore delle stelle; perché un astro è differente dall'altro in splendore.
42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale. 45 Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l'ultimo Adamo è spirito vivificante. 46 Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. 47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. 48 Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. 49 E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste.
50 Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità.
51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.

[Modificato da I-gua 21/04/2017 10:49]
21/04/2017 10:42
 
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Re:


Appunto, egli non sa se ci è andato letteralmente con il corpo, oppure senza corpo, cioè solo in spirito, con una visione interiore, un rapimento estatico, una ispirazione divina se preferisci. Ma non c'è alcun dualismo.


Ancora con questa aggiunta di termini che Paolo non cita?
Dove parla di visione interiore? Dici piuttosto che è una tua inferenza.
Paolo non sa se è stato in Cielo con il corpo e lo spirito o solo con lo spirito. Punto.



Ma guarda che siamo noi Testimoni di Geova a dirlo, il Rauch o Pneuma indica lo spirito dell'uomo, ma non parliamo certo di un essere spirituale separato dal corpo, parliamo di un aspetto della persona. Ma non c'è alcun dualismo, ti prego, documentati.


No tu da TdG dici che l'uomo ha solo una forza attiva che non centra nulla con la natura degli angeli e con Di. Per tua sfortuna con il greco le cose cambiano e con la parola pneuma si indica una parte dell'uomo e sia gli angeli e Dio.


Tu stai vaneggiando, quando mai ti ho parlato di "forza attiva"? Gurda che qui sei solo tu a tirare fuori questa definizione, io che appunto ho studiato so bene che pneuma ha molti significati, ma nessuno di essi nel NT giustifica una visione dualista dell'essere umano.


Bene, quando Paolo parla di spirito dell'uomo (quindi soffermiamoci sull'uomo) cosa intende di preciso? Io so che in applicazione all'uomo tu ci vede solo una forza attiva.



Ma anche il corpo indica l'io personale o la persona... e pure nell'AT tanto anima, che spirito, che corpo indicano appunto la persona, ma questo è proprio il contrario del dualismo che vuoi dimostrare, nella concezione biblica anima, spirito e corpo indicano appunto aspetti della persona, dell'io, e non parti di essa.


E no caro Barnabino1, nel VT l'anima indica tutto l'uomo che è fatto di un corpo materiale e di una forza attiva.
Nel NT invece tutto l'uomo è fatto di corpo, anima e spirito. Mi sembra che la prospettiva sia cambiata e come rispetto al VT.
Certo come dici tu a volte il corpo indica tutto l'uomo in base all'antropologia paolina, ma sono proprio i biblisti a dire che la questione non è ben chiara. Comunque che il corpo indichi tutto l'uomo è veramente un caso "particolare" che non viene confermato in tutto il resto del NT dove si mette in contrapposizione il corpo con l'anima, cosa che non accadeva mai nel VT dove l'anima indica già di suo il corpo.


Paolo fa una ulteriore distinzione perché probabilmente nell'anima ci vede solo la parte dei sentimenti umani, mentre attribuisce le capacità cognitive sollo allo spirito.




A parte le semplificazioni grossolane che fai, questo lo fa tutta la Bibbia non solo Paolo, ma spero che ti renda conto che in questo non c'è alcun dualismo, anzi, è la visione unitaria dell'essere umano tipica dell'antropologia biblica che adottiamo noi Testimoni di Geova è la maggioranza di biblisti...


Veramente è un po' di tempo di fornire le evidenze di questi biblisti.
Il vero problema di voi TdG è quello di conciliare per forza l'inconciliabile dato che l'antropologia del NT è completamente diversa rispetto al VT, ma probabilmente neanche ti rendi conto di quello che tutti i biblisti affermano da tempo. [SM=g27987]



21/04/2017 10:52
 
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Aldo, fammi capire...
scusa ma tu veramente sostieni che gli "spiriti che parlano di false dottrine" sono spiriti dei morti o anime di esseri umani defunti??

Sì o no?

Magari sostieni allo stesso modo che quando si va da un medium spiritico oppure si praticano adrocismi, le entità spirituali che realmente si manifestano in certi casi sono spiriti dei morti o anime di esseri umani defunti?

e questi, una volta evocati, sarebbero venuti su dagli inferi oppure giù dal cielo??

[SM=g1871112]
[Modificato da I-gua 21/04/2017 10:54]
21/04/2017 11:22
 
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Post: 67.472
Caro VVRL,


Dove parla di visione interiore? Dici piuttosto che è una tua inferenza. Paolo non sa se è stato in Cielo con il corpo e lo spirito o solo con lo spirito



Mi prendi in giro? Che quella ricevuta era una visione sovrannaturale lo dice al versetto 1 mentre di spirito non ne parla da nessuna parte, per altro lo spirito dell'uomo indica solo l'interiorità, un aspetto della persona diverso dal corpo, dunque cosa vuoi dimostrare? Che Paolo si è trasformato in fantastimo per andare in paradiso senza corpo, per altro ammettendo che in paradiso ci può andare pure il corpo? Dai, non cadere nel grottesco!


No tu da TdG dici che l'uomo ha solo una forza attiva che non centra nulla con la natura degli angeli e con Dio



Ma che cosa stai dicendo, ti ho mai detto una cosa del genere? Per piacere non diciamo scemenze, per me pneuma, tra gli altri molteplici significati, indica un aspetto dell'uomo ma non certo la "forza attiva". Igua ti ha pure postato il nostro dizionario.


Bene, quando Paolo parla di spirito dell'uomo (quindi soffermiamoci sull'uomo) cosa intende di preciso? Io so che in applicazione all'uomo tu ci vede solo una forza attiva



Rioeto: dove mai avrei detto una scemenza del genere, sei tu che parli di forza attiva io non l'ho mai sentito scritto. Cosa è per Paolo lo spirito dell'uomo? Dipende dai contesti, pneuma ha diversi significati nelle Scritture ma nessuno dualista, apri un 3d sullo spirito perché qui non possiamo passare il tempo a correggere la tua ignoranza.


E no caro Barnabino, nel VT l'anima indica tutto l'uomo che è fatto di un corpo materiale e di una forza attiva



Mai letto tante scemenze concentrate in una frase sola... questa che descrivi non è l'antropologia biblica, l'uomo non è "fatto" di componenti diverse ma è una unità psicofisica, significa che anima, corpo e spirito sono aspetti della stessa realtà... ma se non capisci questo è inutile discutere, mancano le basi.


Veramente è un po' di tempo di fornire le evidenze di questi biblisti. Il vero problema di voi TdG è quello di conciliare per forza l'inconciliabile dato che l'antropologia del NT è completamente diversa rispetto al VT,



Io non devo conciliare nulla, sono i biblisti, che evidentemente tu non conosci prendendoci per i fondelli quando citi Karl e Ernst, che sostengono che l'antropologia del NT è in continuità con quella dell'AT. Se Karl e Ernst dicono il contrario credi pure a loro, io preferisco il Kittel, il DETTO, il DCBNT, il Bauer, il McKenzie è altri.

Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

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