Fonderia Bizzozero - Varese

Oggi sono andato a Messa a Morazzone, e il giovane sacrista mi ha fatto notare una campana in una nicchia, vicino all'altare della Vergine Maria. Mi ha detto che proviene dalla demolita Chiesa di Santa Maria Maddalena, abbattuta nel 1962. Vado a prendere posto, e uscendo dalla sacrestia getto un occhio al luogo indicatomi, ed effettivamente c'è una campana inceppata in legno, priva dell'asta per la corda. Dopo la celebrazione mi riprometto di esaminarla, tanto ho sempre con me calibro e metro (non si sa mai )

Innanzitutto ne prendo le dimensioni, il diametro è 31,9cm e lo spessore del punto di battuta è 2,2cm.

Intravedo il marchio, e la forma mi fa subito pensare al Bianchi. Ma mi rendo conto di aver sbagliato quando il debole display del cellulare illumina le lettere B e ZZ. "Però, una Bozzio". Chiedo se possono aspettare due minuti per permettermi di andare in auto a prendere la macchina fotografica. Il flash illumina il nome Bizzozervs, e mentre ingrandisco la foto sul display della fotocamera sento il mio cuore battere molto molto forte. Pavlvs Andreas. "E chi è questo?" penso.

La campana è davvero incastrata, non si riesce nemmeno a muoverla per ribaltarla, quindi faccio passare la macchina dietro facendo foto a caso confidando nell'autofocus. Ecco la data, è del 1776.

Si tratta probabilmente di una delle ultime, se non l'ultima, campana rimasta per testimoniare l'opera di Paolo Andrea Bizzozero, un fonditore finora sconosciuto, che sembra essere l'anello di congiunzione tra Francesco Bizzozero che fuse il RE4 di Lenna nel 1718 e Giovanni Bizzozero che fuse le 5 campane in MIb3 di Giubiano a Varese nel 1788.

Per oggi è tutto dal vostro "Cane da Bizzozero", arrivederci alla prossima