Mastella ritira l'Udeur / Caduto il governo / Figa

M@ng@, 26/01/2008 16.21:

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mi permetto di aggiungere solo questa breve intervista, tanto per inquadrare che personaggio è questo Nino Strano:

www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/crisi-governo-3/nino-strano/nino-str...

un mentecatto in poche parole.

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DanDep, 26/01/2008 20.17:

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Beh io spero che nessuno creda veramente che discutendo di politica a suon di post in un forum possa cambiare qualcosa..

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rejo, 30/01/2008 12.41:

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oggi il berlusca è stato assolto in falso in bilancio dato che il fatto non è piu reato

spettacolo!

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viag8, 30/01/2008 14.15:

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anch'io ho appena letto.
poi avevo letto che se viene eletto, 5 anni a chi fa intercettazioni telefoniche a carico di politici, 5 anni a chi le usa, 2 anni (o 2mil di multa) a chi le pubblica.
preparatevi ragazzi.
durex lubrificanti!

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DanDep, 30/01/2008 18.34:

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Meno male che esiste ancora qualcuno di buonsenso, niente elezioni ma governo tecnico che faccia almeno una riforma elettorale seria...

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Il Verro., 30/01/2008 19.42:

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invece secondo me è l'ennesimo errore...
se un governo sostenuto(bene o male) da una maggioranza non c el'ha fatta la vedo dura che possa farla un governo che sarà in balia di cani sciolti da ogni parte...la cosa più giusta seppur impossibile,sarebbe fare questa dannata riforma elettorale subito e votare ad aprile..ma è impossibile e quindi staremo un anno e farci ridere dietro dagli altri e a piangere noi stessi

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viag8, 31/01/2008 12.34:

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la riforma serve per forza di cose.
e' assurdo pero' pensare che riescano a fare una cosa in fretta e furia quando hanno gia avuto 2 anni di tempo.

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DanDep, 31/01/2008 12.26:

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ma ci vuole una riforma elettorale dai...poi che si vada pure alle elezioni anticipate, ma prima che si faccia sta benedetta riforma...

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ShYmE, 01/02/2008 18.29:

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MILANO - Di fronte alla possibilità di una nuova vittoria elettorale di Silvio Berlusconi (la terza in 14 anni) l'Economist si affretta a prendere posizione. Così, quando ancora non si conosce l'esito della crisi apertasi con la caduta del governo Prodi, il settimanale si stupisce subito per le follie (presunte) dell'elettorato italiano. E si chiede: «Ma davvero l'Italia vuole un altro governo Berlusconi?».

DISASTRO - «L'Italia ha già abbastanza problemi: ha veramente bisogno un'altra volta di Silvio Berlusconi?», si legge in un editoriale che apparirà sul numero in edicola venerdì. Il settimanale economico di Londra definisce il quinquennio passato da Berlusconi a Palazzo Chigi «disastroso». Nonostante il periodico riconosca che Berlusconi ha stabilito alla guida del suo passato governo un primato di stabilità e durata, lo critica per non aver approfittato di una maggioranza solida e obbediente per riformare il paese. «Ha sprecato la sua opportunità, usando tutto il capitale politico per proteggere i suoi interessi nei media e bloccare le azioni giudiziarie nei suoi confronti, ed è stato ondivago nelle riforme economiche», si legge nell'editoriale che definisce una «pillola avvelenata» la riforma elettorale in senso proporzionale approvata dal suo esecutivo verso la fine del mandato.


CRITICHE RINNOVATE - L'Economist a ben vedere non fa altro che rinnovare le critiche già avanzate nel 2001, quando definì inadatto («unfit») a guidare l'Italia il leader di Forza Italia (che poi quelle elezioni le vinse sul serio, con ampio margine su Francesco Rutelli). E ribadite peraltro pochi mesi dopo, con un'altra celebre copertina sul fondatore di Mediaset: «Basta» (in italiano), corredato per giunta con un ancora più esplicito «E' tempo di cacciare Berlusconi». politico e si domanda se l'Italia meriti davvero un suo ritorno al potere. A ben vedere, quindi, tra il settimanale e l'ex premier non tira aria nuova: si tratta semplicemente di un nuovo round della loro personale guerra.

CARENZA DI LEADER - Il vero problema del Paese, per l'Economist, è l'assenza in Italia di veri leader riformisti e pro-liberalizzazioni. La più giovane età di Walter Veltroni, secondo il settimanale, potrebbe dare al segretario del Partito Democratico qualche chance in più, ma l'Economist ritiene che le credenziali riformatrici del sindaco di Roma non siano ancora state testate e neanche la sua capacità di tenere insieme una maggioranza indisciplinata. Ma se il centrosinistra non dà certezze, il centrodestra ne dà in senso opposto, sostiene il settimanale. «Non c'è neanche un barlume di speranza che il ritorno di Berlusconi possa dimostrarsi una scommessa migliore di Prodi. Anzi, a giudicare da quanto fatto in passato, potrebbe rivelarsi peggiore e smontare i progressi fatti dal governo Prodi nel settore dell'evasione fiscale», si legge nell'articolo. «Pur essendo un uomo d'affari di successo, (Berlusconi) rimane inadatto per ricoprire il ruolo (di presidente del Consiglio) cui tanto aspira», conclude l'Economist.

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