03/12/2007 23:58 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.615 Post: 1.575 | Città: BELLUNO | Età: 48 | Sesso: Maschile | | |
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Nel Mare celeste riversa le sue acque anche l'Eridano, che si snoda dal Toro, a nord, all'Idra Australe a sud. Nella mitologia il fiume Eridano è protagonista della storia di Fetonte, figlio del dio del Sole Elio, che implorò affinchè gli facesse attraversare il cielo alla guida del suo carro. Elio, accondiscese con riluttanza alla richiesta del figlio, e a nulla valsero i suoi avvertimenti sui pericoli che correva, ammonì il figlio con le seguenti parole."Nell'attraversare il cielo segui il percorso che troverai segnato dalle mie ruote". Quando l'alba spalancò le porte dell'Est, Fetonte montò pieno d'entusiasmo sul carro dorato ornato di gemme scintillanti del dio del Sole, senza sapere in che guaio si stava cacciando. I quattro cavalli notarono immediatamente la leggerezza del carro e le mani diverse che tenevano le redini e si lanciarono in avanti allontanandosi dalla strada battuta, con il carro che sobbalzava paurosamente. Anche se Fetonte avesse saputo quale era il percorso da seguire, non aveva l'abilità e la forza per controllare le redini. Il tiro galoppò verso nord, e per la prima volta le stelle del Gran Carro si riscaldarono e il Dragone, che fino a quel momento era stato inerte per il freddo, per il gran caldo sudò abbondantemente e ringhiò furiosamente. Guardando verso la Terra da quelle altezze vertiginose, il povero Fetonte terrorizzato impallidì e le ginocchia cominciarono a tremare per la paura. Alla fine vide la costellazione dello Scorpione con le enormi tenaglie tese verso di lui e la coda velenosa sollevata, pronta a colpire. Il giovane mollò le redini e i cavalli galopparono via incontrollati.Il carro puntò verso il basso e la Terra prese fuoco. Avvolto dal fumo, Fetonte fu trascinato dai cavalli, senza sapere dove fosse. Fu allora che la Libia divenne un deserto, la pelle degli Etiopi si colorò di scuro e i mari si prosciugarono. Per porre fine a quelle catastrofi, Zeus abbattè Fetonte con la folgore. Con i capelli che grondavano fuoco, il giovane precipitò nell'Eridano come una stella cadente. Le Eliadi, che prima lo avevano assecondato, piansero amaramente il povero Fetonte, versando lacrime d'ambra al suolo. Zeus le trasformò in pioppi e le pose lungo le rive del fiume Po, dove era caduto il loro sfortunato fratello.
Anche se per alcuni l'Eridano è stato associato al Po è forse più fondato sostenere che il fiume celeste sia la proiezione dell'Eufrate. Questo corso d'acqua,non soltanto scorre da nord a sud, ma anche parallelamente al Tigri. Ebbene come già accennato in precedenza, proprio nel Mare astrale vi sono due fiumi quasi paralleli,orientati da nord a sud: L'Eridano e quello appunto che sgorga dal vaso dell'Acquario e dove nuota il Pesce Australe. Un altro motivo per accettare questa tesi è l'etimo della parola, che proviene dall'accadico harru,"corso d'acqua", e da dannu,"potente". |