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Erbe: Tanacetum parthenium

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2012 17:33
08/11/2007 23:11
 
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Partenio (Tanacetum parthenium)

Quest'erba in Italia viene nominata in molti modi: Partenia, Amarella, Camomilla bastarda. Inglese: Feverfew ('Febbrifugo'), Featherfoil, Flirtwort, Bachelor's Buttons. Francese: Grande camomille, Tanaisie parthénium. Tedesco: Falsche Kamille, Mutterkraut.

*I nomi non traggano in inganno: il Partenio non va confuso con il Tanaceto (pianta potente e delicata, letale in casi estremi),il Crysanthemum vulgare, pianta utilizzata come vermifuga in ere passate, ma ora con accertate propietà tossiche; il Chrysanthemum Balsamita, o il Chrysanthemum cinerariaefolium, detto anche Piretro, insetticida.*



Riconoscimento e proprietà terapeutiche


Il Tanacetum partenium, è una pianta perenne, originaria di diverse zone dell Europa e del Nord America, è ora molto diffusa in tutta Europa allo stato spontaneo, comprese le nostre zone. Appartenente alla famiglia delle Asteracee o Composite, è una pianta a stelo lungo e sottile, eretto, ramificato circa da metà. Le foglie sono segmentate, alternate, i capolini sono simili a quelli della camomilla, che fioriscono in gruppi sullo stesso stelo ramificato, per tutta l'estate. Cresce spontaneamente nei luoghi incolti, spesso ai bordi degli orti e nei giardini naturali.
Non ha esigenze particolari ed è piuttosto 'rustica'. Si propaga a seme, ed è consigliabile farlo in primavera, ma è possibile anche farlo in autunno, prima del Freddo. Un pò piu complicata è la divisione delle radici ma si può provare in marzo, con la luna buona. si può trovare molto spesso spontaneo, in giro per passeggiate: è il caso di sradicare dolcemente una piantina solo se ce ne sono molte altre attorno, per non creare problemi alla colonia, e poi ripiantarla in giardino o in vaso all aperto, in un posto caldo e assolato con terreno non calcareo.
Da giugno a settembre i fiorellini bianchi si possono essiccare in mazzetti. Si raccolgono ben aperti con le mani o con un pettine di legno, poi si stendono in tele a essicare all ombra e poi si conservano in sacchetti di juta o carta, così come le foglie, molto piu usate a scopi terapeutici. Il sapore negli infusi è piuttosto amaro, ma gradevole. Aquesto proposito, si dice che un tempo gli Inglesi solevano coltivare il partenio vicino alle case, perchè aveva la capacità di allontanare gli insetti dannosi alla coltivazione dell orto, grzie al suo profumo fastidioso, in particolare alle api.


La straordinaria diffusione tradizionale di questa pianta è certamente dovuta al fatto che storicamente fu usata dai popoli europei, nel corso dei secoli e in maniera massiccia, per combattere le emicranie, la febbre, mal di stomaco e di denti, ma soprattutto per i dolori mestruali e del parto. E'proprio questa la principale qualità di questa pianta: la sua dolcezza con le donne, soprattutto nei momenti di passaggio: allevia i dolori del mestruo facendo scorrere il flusso sanguigno verso l'esterno, e 'assiste' il parto, facilitando il secondamento della placenta.
Probabilmente il suo nome deriva proprio da queste peculiari doti, favorevoli alle donne: 'Partenio' o 'Partenia', viene dal greco 'Parthenios', che significa Vergine, Fanciulla. Non mi stupirei che in tempi cupi fosse persino vietata dalla Chiesa, così come tutto ciò che 'alleggeriva' i dolori femminili (levatrici e Donne di Conoscenza, soprattutto), per la singolare e maschile teoria che le donne dovessero per forza 'pagare con il dolore del parto' nei secoli, l'antico 'peccato' attribuito alla prima donna, secondo la cristianità.
L'associazione con il termine 'Tanaceto' lascia spazio a due principali teorie di derivazione: da tanoos, che significa 'a lungo' (forse riferito ai fiori che hanno eccezionale durata, per tutta l'estate), oppure dal greco athanasía, che significa immortalità, omaggio al potere della pianta.


I principi attivi che rendono attiva e efficace quest'erba sono i sesquiterpeni lattonici, il 'partenolide' in particolare, che hanno differenti azioni biologiche: vasocostrizione, in presenza dei mediatori della flogosi, e interazione con le vie delle serotonina, ma soprattutto il partenolide interferisce nella sintesi delle prostaglandine, responsabili del senso del dolore. Lo stesso partenolide ha anche la capacità di essere un antiaggregante piastrinico: questa sua caratteristica facilita il flusso del sangue mestruale. Può causare dermatiti, in caso di contatto continuato con il corpo, come ad esempio la masticazione continuata delle foglie, che conduce ad infiammazioni orali. Va quindi considerata la pianta nel suo insieme, così come tutte le altre, e come tutte le cose: può recare benefici e danni, a seconda dell uso, del modo, dei dosaggi e dei tempi.
E' una pianta potente: efficace per le emicranie, soprattutto quelle derivanti da dolori mestruali, ma anche come calmante, digestivo, antiinfiammatorio, febbrifugo. Le foglie in particolare sono utilizzate anche nella cura delle osteoatriti e delle infiammazioni reumatiche; i fiori invece per unguenti e cataplasmi sulle infiammazioni della pelle o punture di insetti (in genere per quest'uso viene impiegata la tintura madre).


Ricette curative

*Il Partenio NON va utilizzato per bambini sotto i tre anni e donne gravide. Non va utilizzato in caso di allergie ad altre piante appartenenti alla famiglia delle Asteracee (come la Calendula, la Camomilla o l'Achillea-Millefoglie)*


Infuso per i dolori mestruali: si prepara con un cucchiaino da tè di foglie essiccate in una tazza di acqua bollente per 10 minuti, va quindi filtrato e consumato caldo, tre tazze al giorno.

Infuso per digerire: un cucchiaino di foglie essicate, un cucchiaino di foglioline di menta in una tazza di acqua bollente per 10 minuti, filtrato e bevuto caldissimo.

Decotto per l'arrossamento del viso: Un cucchiaio di fiori va fatto macerare per un ora in acqua calda, in una pentolina coperta. Il decotto va lascito raffreddare, poi filtrato. Vanno quindi imbevute le pezze, poi strizzate e quindi applicate sul viso due volte al giorno, per una settimana.

Decotto per schiarire i capelli: Nell ultimo risciacquo dei capelli, utilizzare un litro d'acqua calda dove si sono fatti macerare due cucchiai di fiori per un paio d'ore.



Leggende

Una leggenda greca che narra che questa piccola erba salvò la vita di un uomo, che cadde dal famoso tempio della Grecia Antica, il Partenone.
Da questo edificio prenderebbe il suo nome la pianta. (Le interpretazioni etimologiche sono quindi varie, ma credo che a mio avviso quello relativo all origine della parola 'Parthenios', viste le applicazioni pratiche della pianta, sia la piu ovvia e indicata.)

Alcune leggende inglesi riportano il nome di quest'erba. Le più antiche rammentano che un tempo il Partenio veniva coltivato tra le abitazioni, perchè purificasse l'aria e tenesse lontani i mali. Inoltre si diceva che per guarire un malato di febbre, chi raccoglieva l'erba dovesse farlo con la mano sinistra, mentre pronunciava al alta voce il nome del paziente, e soprattutto, senza mai guardarsi indietro, alle spalle.





la zia Artemisia





Quando le Donne non parlano,
la voce della Donna Selvaggia si tace.
E tace il naturale e il selvaggio nel mondo.
Tacciono i canti e le danze e le creazioni.
Tacciono l'amore, e le voci della consapevolezza.
CPEstes
10/11/2007 13:56
 
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Metto la fotina



effettivamente lo si può scambiare con la camomilla molto facilmente.... [SM=g27825]
24/11/2012 14:37
 
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Zietta adorata, un grazie tardivo per questa splendida ricerchina che mi era sfuggita a suo tempo! Non sai quanto ci abbiamo messo io e mia madre a capire che questa piantina era il Tanaceto Partenio! Anche perché se ho capito bene è chiamato anche Chrysantemum Parthenium e questa doppia denominazione confondeva non poco!
Da noi questa piantina serve per fare le frittate, se ne mettono alcune foglie tritate nell'impasto e da un sapore inconfondibile e molto buono! Ma non sapevo di tutti i vari aiuti che può dare; sapevamo solo quello contro il mal di testa!
L'anno prossimo la raccoglierò, ne è cresciuta tantissima in giardino [SM=g27836]
Grazie splendida herbaria [SM=g27838]




Omnia vincit amor et nos cedamus amori.
Virgilio


06/12/2012 17:33
 
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Grazie a te fanciulla a-dorata!

E' una ricerchina vecchissima, se hai aggiunte e correzioni come sempre ben vengano!
un abbraccio nevoso

la Zia


la zia Artemisia





* Ovunque proteggi..la grazia del mio cuore *
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