confusione totale

hola a tutte!!!
che stress.. la situazione fra i miei è sempre la stessa ma forse sono cambiata io..anke se di poco..
ho deciso di contattare il telefono rosa. oggi ho mandato loro una e-mail..probabilmente li chiamo domani.
so che è stupido ma nn ce la faccio più. come quasi tutte le diciassettenni voglio scappare da tutto questo. la scuola diventa semopre più difficile e il mio essere impegnata mentalmente per farmi coraggio nella lotta contro colui che ha distrutto la vita a mia madre mi impegna tanto...a volte anche troppo...non riesco a studiare. so che nn è qst la cosa importante. l'essenziale è nn mollare con la questione della violenza. ok ne sono convinta. ma le forze iniziano a mancare. do cenni di cedimento. non solo fisico ma soprattutto mentale. non voglio fare la vittima..qui la Vittima è mia madre ma è difficile fare da mamma alla propria mamma. a volte diventa troppo pesante. poi come se non bastasse ci sono i 1000 impegni con la scuola e con lo scoutismo. ormai nn riesco più a prendermi un minuto per riposare. ultimamente provo a studiare ma la preoccupazione e l'ansia nn me lo permettono. apro il libro e inizio a leggere tutta intenta e concentrata a studiare ma dopo poco mi ritrovo a pensare a tutt'altro. fino ad ora mi sono sentita la complice di mio padre. non ho mai fatto molto per fermarlo. ma ora basta deve smetterla. con le buone o con le cattive. questo è il mio pensiero. ma si sa fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. sto iniziando ad agire ma è sempre così difficile...vorrei un sostegno...anzi IL sostegno di mia madre. ma lei nn vuole e mi tratta malissimo dicendo che nn sono una brava figlia anzi che se dovessi fare la denuncia mi rinnegherebbe. ok la denuncia nn la faccio...ma devo pur fare qualcosa...no?? mi sento scissa..divisa..da una parte la barbara che vuole lottare per mia madre e me dall'altra la barbara che vorrebbe fare come gli struzzi..nascondere la testa sotto la sabbia. non vedere e non sentire..fare finta di nulla.
sto male. le gambe tremano al solo pensiero di affrontare tutto questo. non ce la faccio. ma devo farmi forza. devo lottare. non devo mollare. è qst l'essenziale. ma ho paura...una paura fottuta. mi sento cedere. ho anche quasi paura della paura stessa..nn devo aver paura. non posso. devo essere io che le do la forza di rialzarsi dal baratro in cui si trova. mia madre non deve essere trattata così. non è giusto e io odio le ingiustizie le combatto. le distruggo con la forza della giustizia.. si è questo che devo fare.. ma la paura mi blocca. e il mio chiudermi a riccio nn aiuta certo la situazone. vorrei qualcuno che entrasse in punta di piedi nella mia vita e mi sostenesse. proprio quel sostegno e quel affetto che voglio da sempre. ora ne ho bisogno. ma non permetto a nessuno di avvicinarsi. ho una gran bella corrazza fatta di finta felicità finta serenità. orami tutti mi vedono cm la ragazza più felice della terra. ma sono stanca quasi abbattuta. mi piego ma non devo spezzarmi. non devo. no proprio no. è essenziale. fondamentale per me e per mia madre. anche per mio padre, così magari capisce di aver sbagliato. non lo so. scusate per lo sfogo scritto in modo confuso e forse un pò nervoso.. ma mi è servito a capire un pò di più cosa sta succedendo dentro di me.

CIao Barbara!
Che fardello pesante stai portando: non devi meravigliarti di sentirti stanca, anzi è già sorprendente che tu sia ancora in piedi.
Per quanto possa valere la mia parola (ma penso siano d'accordo con me tutte le altre donne del forum e gli operatori) beh posso dirti che, se cerchi una presenza "in punta di clic" io ci sono.
Se posso permettermi di dirti una cosa, mi permetto di suggerirti di pensare anche un po' a te stessa, ascoltare la tua stanchezza, il tuo disagio, se possibile volerti un po' bene.
E' possibile che tua mamma non capisca il tuo "farle da mamma": con questo non voglio assolutamente giudicarla, ma magari è ancora così dentro al suo disagio da non saper accettare il tuo aiuto: pensa come dev'essere difficile per lei vedere che sei tu a proteggere lei e non viceversa. Mia mamma non ha mai accettato da me nessuna forma di aiuto, anzi ritengo che abbia fatto di tutto per allontanare il mio affetto.
Quello che ti vorrei dire è di convogliare un po' di più il tuo "fare da mamma" verso te stessa, verso l'esigenza di trovare un po' di serenità.
Non credo sia egoismo, o meglio è di quell'egoismo sano che non toglie nulla al nostro prossimo, anzi...
Un abbraccio molto molto forte!
p

Ciao Barbara,un grande abbraccio anche da parte mia.
Da quando hai cominciato scrivere qui,Ti lego e vorei espimerti mio starti vicino,ma non trovo mai parole giuste perche mi dispiace tanto,lego le storie di tutti noi ma quando nel mezzo si trovano figli,Tu sei gia grande,ma sempre hai bisogno di spensieratezza di Tua età...hai dovuto crescere in fretta... sopratutto bambini,figli,hanno,devono avere in casa,in famiglia luogo di protezione,non devono affrontare le scelte che sei costretta affrontare Tu.
Quando scrivo cosi,mio essere straniera si vede di piu con errori gramatici,con le frasi un po caotiche,perche riesco sentire Tuo sentire e mi si stringe gola...mi dispiace che devi affrontare tutto questo...
Qui sono operatori che Ti aiutano,consigliano Ti staranno vicino...Ti accompagnano nei Tuoi pasi...io da laico Ti posso mandare questo abbraccio virtuale e tifare per Te che tutto andrà risolversi nel modo migliore.
Un abbraccio

grazie mille per le risposte...mi serviva che qualcuno mi sorreggesse per un attimo...grazie veramente di cuore paola_m e putocek! un abbraccio fortissimo e grande sorriso!!! oggi alla fine nn sn riuscita a chiamare il telefono rosa, cioè ho provato. ho alzato il telefono, fatto il numero però poi quando ha risposto l'operatrice mi sono mancate le forze per parlare e ho riattaccato...che scema che sn..ma nn mi arrendo. se oggi non ci sn riuscita ci riuscirò domani. anche a costo di andare fisicamente alla sede del telefono rosa. per telefono è difficile. cioè a voce è più difficile..preferisco scrivere. oggi ho anche studiato qualcosa. ci sn riuscita. ho aperto il libro e anke se le ore di studio sn state tante e i risultati pochi (nn mi ricordo quasi nulla) non importa. faccio quello che posso. spesso mi tratto come ci tratta mio padre. come una fallita. ma ora sto cercando di uscire da questo schema di comportamento. se esisto devo pur valere qualcosa. e mi sforzo giorno per giorno a trovare un motivo valido per uscire dal mio guscio e "spaccare tutto"..nel senso di agire, fare qualcosa e non deprimermi a letto in camera mia. penso sia più semplivce arrendersi alle vicende della vita per mancanza di forza o pigrizia o paura o ecc... ma si deve agire e cm dico spesso si deve vivere e non sopravvivere!!! ok ora vado a finire di studiare chimica e inglese per l'inetrrogazione e il compito...poi stanott mi spetterà anche filosofia..io mi impegnerò poi ciò ke uscirà fuori andrà bene comunque. ciao ciao

giornata strana...non è successo nulla di nuovo.. però sono moralmente a terra.. boh...è mix di sentimenti: tristezza, rabbia, angoscia, paura, ansia e non so...mille altri.. mi rendo conto sempre di più di quanto io possa "odiare" mio padre...non riesco neanke a scriverlo..però è così..non voglio ne vederlo ne sentirlo..mi da proprio fastidio la sua presenza..mi dispiace dire una cosa del genere..infondo è mio padre.. però non riesco a volergli bene..al massimo mi può fare pena o certe volte tenerezza..boh...mi sento "cattiva".. non lo so..oggi sn più confusa che mai..e poi ho troppo carenza di coccole.. oggi ne sento proprio il bisogno..mi sento sola e indifesa..non voglio fare la vittima.. è solo che con il fatto che i miei genitori vivono una situazione difficile ovviamente dimenticano di avere una figlia..cioè non li "condanno" è normale che succeda così..ma sono stanca..vorrei scomparire..mi viene da piangere voglio gridare, urlare il senso di vuoto che ho dentro. ho voglia di fare qualcosa per riempirlo..gli unici modi che conosco non sono tanto proficui..nel senso ke il piacere che danno è troppo temporaneo.. e non mi gioverebbe realmente..ma almeno per qualche tempo si..mi riempiono, mi rilassano..non so se è giusto dirlo..forse no...al massimo gli operatori cancelleranno qst intervento.. quando sto così tanto giù mi chido in camera, apro il cassetto e prendo un piccolo bisturi ke in teoria sarebbe usa e getta...ma generalmente uso sempre e solo quello..lo poggio sul braccio o sulle coscie.. e taglio.. prima c'è un dolce pizzicore poi iniziano ad uscire le gocce di sangue che cadono a terra con un tonfo delicato.. è come una danza.. mi fa sentire meno in colpa..non lo so..mi riempie..o meglio...toglie il senso di colpa..almeno per un pò di tempo.. a volte vorrei non esistere..forse non sono adatta a vivere..spesso non riesco a far fronte alle difficolta che normalmente la vita mette danti.. mi sento inadeguata..uffa...sono stanca.

Non vedo perchè dover cancellare un post che parla chiaramente di te e dei tuoi profondi disagi, è come andare dal medico e di fronte a argomenti delicati ti invita a non parlarne...

L'autolesionismo è considerata una vera e propria patologia pertanto va attenzionata senza che essa prenda totalmente il sopravvento.
Senza ombra di dubbio ti trovi a dover convivere con una situazione familiare davvero ai limiti, ti senti esclusa e pertanto per mostrare agli altri che stai davvero soffrendo, offri loro qualcosa di concreto e di comunemente accettato come "dolore". Diciamo che è un modo di esistere agli occhi ciechi che non riescono a vedere. Pertanto rendi visibile esteriormente la sofferenza che hai dentro, come dicevo è un modo per comunicare agli altri il proprio dolore.
Molte sono le risposte fisiche/psichiche che ognuno di noi da all'immenso dolore che prova, ma quando questo è inascoltato i comportamenti autolesivi diventano una richiesta di aiuto.
Stai attraversando davvero un periodo difficile e "pericoloso" se non letto con le dovute cautele, ti senti talmente morta dentro dal ricercare in questi gesti estremi, sofferenze fisiche che siano una prova che sei ancora viva. A mio avviso hai estremo bisogno di un'aiuto concreto che qui noi non possiamo darti, sei arrivata a tal punto di punire le tue azioni che non sono altro che figlie dei sensi di colpa.
Questo tuo post non è altro che un SOS... che io accolgo con molta preoccupazione! Ora l'unico consiglio che posso darti è quello di scaricare all'esterno tutta la tua rabbia, di proiettare questo tuo autolesionismo fuori da te, per esempio contro un cuscino, o qualsiasi altro oggetto...
Da artista, ho fatto Accademia di Belle Arti, ti posso assicurare che una tra le medicine alternative al proprio malessere è quella di esprimerti dipingendo, sfogando la tua rabbia e il tuo dolore in una tela o in un foglio bianco. NON VERGOGNARTI di aver parlato di questa esperienza, devi provare però a reagire e combatere contro te stessa, più aria dai all'autolesionismo più luio produrrà fuoco! Spegnilo a che sei in tempo, altrimenti ti prego di rivolgerti a uno specialista.

Un abbraccio
Gae