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Aforismi sugli animali

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2010 14:21
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25/08/2008 10:36
 
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No, mi risulta che sia di Fernand Mery.
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25/08/2008 10:50
 
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...Mah, dando un'occhiata sul web vedo che c'è un po' di confusione: in alcuni siti la frase viene attribuita a Hugo, in altre a Mery...
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25/08/2008 10:52
 
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Con i gatti non si sa bene dove finisce il "normale" e dove inizia il "paranormale". (Fernand Méry). [SM=g1552515]
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25/08/2008 10:53
 
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Io non mi meraviglio affatto quando il gatto fa qualcosa di misterioso; mi meraviglio quando fa cose normali. (Gino Paoli)
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25/08/2008 11:40
 
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Ah, eccolo... io avevo letto che era di Hugo... poi non lo so...



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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25/08/2008 14:23
 
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Sì io l'avevo controllato su internet, quindi non ne sono per niente sicura! Comunque non mi meravigliava visto che Hugo ha scritto molte cose belle sugli animali, almeno queste sono quelle che internet gl attribuisce:

I cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, che sono incapaci di amore puro e confondono l’amore con l’odio nelle loro relazioni

Il cane è la virtù che, non potendo farsi uomo, s’è fatta bestia.

Torturare un toro per il piacere, per il divertimento, è molto più che torturare un animale, è torturare una coscienza.

E le altre le conoscete già [SM=g27988]


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19/10/2008 15:26
 
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La musica e i gatti sono un ottimo rifugio dalle miserie della vita.
Albert Schweitzer

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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19/10/2008 22:04
 
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"Un uomo non deve vergongnarsi di lavorare per servire il proprio ospite, il proprio padre e il proprio cavallo" - proverbio arabo

"Non è il cavallo che tira il carro, ma l'avena!" - proverbio russo.

"Un uomo saggio giudica gli altri uomini come fossero cavalli: titoli, onorificenze, e posizione sociale sono solo i finimenti" - William Cecil

"Dio non ha dato la parola ai cavalli per non mettere in difficoltà l'uomo"

"Quando hai dubbi lascia che ci pensi il cavallo" - da un manifesto di cowboy in Wyoming

Tre frasi tratte dal libro: “Le ciliegie di Mogol”

Ti piacerebbe avere un gigante gentile al tuo servizio? Impara a cavalcare.
Chi va a cavallo conosce la gioia di volare rasoterra sopra un prato verde.

L’ occhio del padrone ingrassa il cavallo (ma fa deperire il padrone).
__________________
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19/10/2008 22:07
 
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Un buon cavallo e un buon cavaliere sono tali solo se c'è fiducia reciproca. (HME)

Proverbi:

A caval che corre, non abbisognano speroni

Caval che si lamenta, va lontano e poco stenta

Casa di terra, caval d'erba, amico di bocca, non vagliono il piede d'una mosca

Caval che ha fame mangia d'ogni strame

Non creder lode a chi suo caval vende, né a chi dar moglie intende

Chi non ha travagli, tenga dei cavalli

Cavallo che inciampa e non cade, è buon segnale [SM=x1169439]
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19/10/2008 22:13
 
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L'aria del Paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo.
(Proverbio arabo)

L'oro gitano non tintinna e non brilla. Luccica al sole e nitrisce nel buio.
(detto degli zingari di Galway)

Cavalcare trasforma "vorrei" in "posso". (P. Brown)

Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo! (Shakespeare)

Dio, non permettere che io vada in un Paradiso dove non ci sono cavalli! (R.B. Cunningham-Graham)

Nel montare un cavallo, noi prendiamo in prestito la libertà. (H. Thomson)

Non esiste una così intima segretezza come tra cavaliere e cavallo. (R. Smith Surtees)

Un cavallo, forte, potente, bello, è la proiezione dei sogni che la gente fa di se stessa, e ci permette di fuggire dalla nostra esistenza quotidiana. (P.Brown)
Tratto da: didasinclair.blogspot.com/

La brutalità è l' inconsapevole frutto dell' ignoranza (Nuno Oliveira)
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19/10/2008 22:15
 
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"... un cuore che in sella dimentica, e vive, batte, ride, esplode ..."

"Io e te...Il cuore oltre l'ostacolo"

"In sella ad un cavallo l'uomo può riuscire a placare il suo slancio verso l'infinito. A sentirsi,anche solo per un istante, più vicino al cielo."

"Quando il tuo cavallo sbaglia,chiedigli scusa"

Un cavallo vale più di ogni ricchezza. (proverbio spagnolo)

Il cavallo è un dono di Dio agli uomini. (proverbio arabo)

Fra la sella e la terra c'è la grazia di Dio. (proverbio irlandese)

L'oro gitano non tintinna e non brilla. Luccica al sole e nitrisce nel buio. (detto degli zingari di Galway)

A caval donato, non si guarda in bocca. (S.Girolamo)

Niente piede, niente cavallo. (antico detto inglese)

Il galoppo è la cura per ogni male. (B. Disraelli)

Un cavallo è pericoloso in entrambe le estremità e scomodo nel mezzo. (I. Fleming)

Quel cavallo non era stato creato per calpestare la terra, aveva l'istinto per aria, e ogni volta che spiccava il volo cercava di lasciarmi lì. (anonimo)

C'è qualcosa nell'esteriorità di un cavallo che si attaglia all'interiorità di un uomo. (Sir W. Churchill)


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27/10/2008 15:34
 
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GRAZIE CIUTEINA!!!!!
P.S. sai che ho trovato un posto bellissimo per andare a cavallo anche qui??? :D



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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30/10/2008 08:50
 
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Che bello! Io non ho mai vissuto quest'esperienza, sei fortunata! Qualche anno fa avevo pensato di andare in un maneggio ma poi ho fatto alcune considerazioni e ci ho ripensato. No, o hai un cavallo per amico o è meglio che lasci perdere; andare in maneggio non è da amanti degli animali, non puoi instaurare un rapporto di amicizia con un cavallo, lì ti insegnano a dominare l'animale e basta (per forza, li utilizzano a scopo di lucro) ... no, non è da me.
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31/10/2008 11:46
 
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OT issimo
Per il novanta per cento dei casi, Ciuteina, hai ragione.

Ma c'è quel dieci che pesa così tanto... che è una cosa che davvero, come ho già scritto dall'altra parte, non ti so spiegare. Sì: in alcuni posti ti insegnano a dominare l'animale, per scopi di lucro. Terribile. Schifoso.

Ma ci sono altri posti. Ci sono altri posti, in cui PRIMA ti insegano cosa è un cavallo. Come si comporta, di cosa ha paura. Come fartelo amico. Te lo fanno spazzolare, te lo fanno pulire, e se sei arrivato lì con i vestiti firmatini e pulitini sono c***i tuoi. Ti insegnano il suo modo di vedere il mondo. E ti insegnano che tu NON devi dominarlo. Non puoi. Ti insegnano come essere la sua "guida"... e POI ti fanno salire....bisogna capire un sacco di cose per essere la guida di un cavallo. Non è come essere il "padrone" di un cane. Il cavallo non capirà mai che tu sei la sua "guida" se non te lo meriti. Si deve FIDARE di te, e questo è difficile. Soprattutto per me, io non mi fido di me, ma su di un cavallo lo devo fare. Perchè se lui ha capito che io "guido" la mia incertezza gli mette soltanto paura. Perchè se ho incertezza io, se lui oramai si fida di me, pensa che ci sia un pericolo. Devi accettare di NON poterli dominare, una guida non domina. Non si muovono a bacchetta come i cani. Lo fanno se credono in te.

I cavalli domati in maniera pesante, gli schiavi obbligati a fare cose strane solo perchè spaventati da qualcuno che è ancora a tutti gli effetti il loro predatore li riconosci subito. Quelli costretti a fare di tutto e di più con la forza bruta, gli speroni, le fruste e i frustini... li riconosci... e sono tanti. E fanno male, se sai cosa sono dentro veramente. Che cosa hanno dentro veramente.

Mettere un cavallo davanti a un esercizio con la sola forza della fiducia che c'è tra voi due è completamente diverso. E' molto più difficile. "Lo vuoi fare? se hai voglia, ce la facciamo. Questa corsa, la facciamo? questo ostacolo lo saltiamo? so che puoi farcela!" e lui ci prova. Perchè ti vuole bene. E attenzione, non è detto che non gli piaccia, ai cavalli piace correre... e io per altri non posso parlare, ma quel diavolo di Ibis adorava saltare. Più del necessario, purtroppo per me.

E' innaturale che una persona stia su un cavallo. Ma è innaturale anche un'infinità di cose che deve fare il mio cane, è innaturale l'ambiente in cui vivono i miei conigli... anche io sono costretta a fare cose innaturali per me.

Ho visto cavalli felici di essere montati dal loro amico. Te lo posso giurare.

Lo scopo? le gare si vincono lo stesso. O se non le vuoi fare, se vuoi andare lì solo per stare con i cavalli, sei sempre il benvenuto.

Ho visto come insegnano ai bambini, là da Ibis. A conoscere qualcuno di diverso da te, a capire i tuoi limiti e rispettare i suoi; ad avere fiduca nelle tue capacità e nelle sue. A giocare con lui. A mettere le SUE esigenze prima delle tue, sempre e comunque, perchè è lui che lavora per te. Sono cose che i bambini non imparano più dai genitori ormai. Ma lì hanno addirittura un doposcuola. Anzi, spesso i genitori vengono e vogliono solo che i bambini facciano gare per poterlo dire in giro, e NON SI FANNO PROBLEMI A DIRLO!!!!! e il mio istruttore ride loro in faccia. I bambini e i cavalli si devono soprattutto divertire, dice.

Non ho mai ballato, non sono capace, ma l'istruttore di su era fissato col paragone del ballo, che peraltro viene fatto in un sopravvalutatissimo libro. Andare a cavallo è come ballare, e tu "porti". Puoi obbligare una signora a ballare ma.... se lo fai, oltre che uno stronzo sei un imbecille. Vuoi mettere il gusto di ballare con il suo consenso, di trovare l'armonia in due?

P.S. non mi sono mai definita animalista, non posso farlo. Ma io gli animali li amo. La mia vita è dedicata a loro... non sto dicendo che la tua ultima affermazione mi ha urtata, non è vero. Ma ti assicuro che se trovi il posto giusto (ne devi girare tanti) andare al maneggio può anche essere un pelino compatibile con l'amore per gli animali... bacione, chiudo l'OT :D



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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11/11/2008 08:33
 
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OT issimo continuazione non prevista
Ehm... ciao! sono stata a fieracavalli. Avevo detto che non ci andavo e di siolito mantengo quello che dico ma stavolta, all'ultimo secondo, non so come ma ho cambiato idea. E ho fatto bene; ho trovato due persone straordinarie e un libro bellissimo, con dei contenuti stupendi anche se un po' sgrammaticato... loro sono stranieri. Ho notato un capitoletto dove si dice (molto ma molto meglio) quello che ho detto io...
"I cavalli servono per cavalcare?
Logico! I cavalli sono attrezzi sportivi, altrimenti quale altro senso avrebbero? Sono grandi e forti, non sentono i nostri chili, esistono proprio per essere cavalcati, su con la sella, il morso e vai! Tirali fuori dal box, siediti in sella e colpiscili con i tacchi nella pancia per andare avanti e tira le redini per fermarli – queste sono le bugie che vengono raccontate a quasi tutti i principianti quando vanno a cavallo per la prima volta.
Ma i cavalli non funzionano in questo modo: sicuramente non gli piace quando i nostri tacchi calciano i loro fianchi sensibili, sui quali avvertono anche le mosche che vi si posano quasi senza peso; e ogni tanto non si fermano, anche se tiriamo con tutta la nostra forza le due redini ed usiamo morsi e filetti sempre più forti, martingala e redini di ritorno di ogni genere. I produttori di morsi sarebbero già andati in fallimento se i cavalli fossero attrezzi sportivi perché ad ogni cavaliere basterebbe un’unica imboccatura per tutta la vita!
I cavalli servono quindi per essere cavalcati, per tirare,per lavorare… o per essere mangiati. Per cos’altro dovrebbero servire altrimenti?
E’ strano dire che i cavalli esistono per essere cavalli? Non fa parte dell’essere umano la tendenza ad usare e sfruttare tutto? Loro sono la bellezza più nobile e la libertà più pura. Spesso sono molto più belli ed eleganti senza il cavaliere…
Ci sono cavalli che hanno vissuto molta violenza da parte dell’uomo, specialmente per quanto riguarda la monta. Così come ci sono cavalieri che hanno avuto dei gravi incidenti e che tremano di paura al solo pensiero di ritornare in sella. Questi due “casi” non vogliono o non possono più collaborare come binomio cavallo-uomo. Sono per questo sbagliati, valgono meno o sono spazzatura da gettare alla prima occasione?
Per quale ragione i cavalli dovrebbero “servire” solo per montare?
Alcuni cavalli sono talmente belli che sarebbe sufficiente guardarli per ricevere un grande dono. Altri cavalli sono talmente selvaggi che sarebbe una vergogna togliergli la libertà e chiuderli dentro un box. Alcuni cavalli hanno tutto un altro compito rispetto a quello di essere cavalcati, di tirare un carro o di lavorare. Forse esistono per fare compagnia a qualcuno. Forse per insegnare umiltà e pazienza. Forse per dire la loro propria opinione su cosa sia davvero un cavallo. E, forse, per instaurare un rapporto speciale con una persona speciale. Qualche volta questa persona li può cavalcare perché trova la chiave per aprire il loro cuore, così che le barriere che dividono le due specie si possano abbattere, creando una nuova unità. E’ così che due cuori si trovano, e che cavallo e uomo, insieme, corrono più lontano, saltano più in alto, si muovono con più grazia di quanto avrebbero mai sperato. Perché uno più uno non fa solo due, ma crea unità, armonia ed amore.
Ecco, allora sì che i cavalli si possono anche cavalcare. "(da “ASVANARA, come comunicare con i cavalli” di Ariane Schurman e Edwin Wittwer)

[Modificato da Akyaky 11/11/2008 08:35]



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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16/11/2008 22:35
 
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Aky, come al solito io ho un pessimo rapporto con le parole. Ho generalizzato quando ho parlato -male- dei maneggi, ma ti assicuro che immagino, pur senza averne esperienza, che esistano maneggi impostati nel modo giusto, quello che intendiamo tu ed io. Questo pur partendo dal presupposto che, dal punto di vista e dalla sensibilità di una persona che ama veramente gli animali e che conosce fin troppo bene la natura umana, la sola idea del maneggio. in linea di
principio, infastidisce un po'. Sono convinta che esistono maneggi animati dallo spirito giusto, ma immagino anche che per trovarli sia necessario girarne molti, come tu mi confermi, soprattutto per una completamente "fuori dal giro" come me. Infatti all'epoca avevo previsto anche questo, e proprio per questo ho lasciato perdere: per arrivare a trovare il posto giusto avrei dovuto vederne un certo numero che... non mi stavano proprio bene! E mi avrebbe fatto male
vedere coi miei occhi cose che conosco solo in teoria... allora ho optato per non accostarmi ai maneggi, discorso chiuso. Non era poi un'esigenza indispensabile per me, non può mancarti una cosa che non hai mai provato. Per me voleva essere solo una maniera di avvicinare un po' anche i cavalli, dopo essermi scoperta questo trasporto indescrivibile verso tutti gli animali, dal momento che vivendo nelle nostre città è l'unico modo, per uno che non ha avuto la fortuna di crescerci in mezzo o di avere un cavallo per amico fin da bambino. Pazienza, mi accontento di ammirarne qualcuno nel corso di qualche gita in campagna, cavalli e anche asini (i quali mi ispirano una tenerezza tutta speciale!).
...Tra l'altro l'estate scorsa avevo conosciuto una ragazza molto giovane che si era appena iscritta al forum hobby animali, la quale ha dato involontariamente lo spunto all'admin per aprire una sezione sui cavalli; pur non sapendo nulla di cavalli io mi sono intrufolata in discussioni un po' tecniche tra lei e la mod, due persone appassionate e competenti che fin dall'infanzia praticano cavalli, solo per fare piccole considerazioni di carattere etico. Beh, con mia piacevole sorpresa ho scoperto che questa ragazzina ha una profonda, autentica sensibilità verso i cavalli e verso gli animali in animali
in generale, non appartiene affatto alla categoria stile "cavallo = status"... una dei soliti elementi che tu ben conosci (e anch'io, pur se non per esperienza diretta), abbiamo avuto uno scambio piacevole ed istruttivo in cui abbiamo scoperto punti di vista molto molto vicini. Pensa che lei si è offerta più volte di darmi lezioni di equitazione (è della mia città) dopo aver dichiarato che da quel che ho scritto secondo lei (che conosce e ama i cavalli) io avrei l'atteggiamento "giusto" per accostarmici, insomma ne sarei degna... la proposta mi ha fatto piacere, ma ho gentilmente declinato l'invito. Eppure sono sicura che mi inviterebbe in un maneggio "sicuro", il fatto che lo frequenti lei è una garanzia.

Sono felicissima nell'apprendere (e credo alle tue valutazioni, perchè tu sei una fonte attendibile! Specialmente in questo campo.) che esistono posti come quello che hai descritto, dove insegnano ai bambini il rapporto "giusto" col cavallo, un rapporto alla pari, di assoluto rispetto, al di là di ogni barriera inter-specista. Credo che si tratti di uno dei percorsi educativi più efficaci ed evoluti che esistano, un cosa grandiosa... chi non se ne rende conto ha
vedute limitate!

Il libro che hai segnalato "Asvanara", dev'essere interessantissimo ed hai ragione, pare che contenga le risposte alle domande che mi sono posta sui cavalli, punto per punto, prima o poi bisogna che me lo procuri.

Riguardo alla definizione "animalista", ti dirò: nemmeno a me piace, so che a molti suona estremistica, ne ha tutto il sapore e in effetti non hanno torto, stando alle regole del nostro lessico la desinenza "ismo" designa sempre la degenerazione, l'esasperazione di una tendenza, in un certo senso non è errato associarla ad una qualsivoglia forma di fanatismo. Chi si definisce "animalista" spesso viene guardato come un fanatico ed è comprensibile, suscita fastidio
e a volte senso di provocazione.
Tuttavia, in certi contesti, nell'ambito di certi discorsi presi da secoli come un assunto, magari di fronte a un certo tipo di provocazione che puoi immaginare, anch'io mi definisco "animalista", consapevole del rischio di essere guardata con sospetto quando non con disprezzo.
Mi accade di autoattribuirmi questa specie di etichetta (e io odio le etichette di ogni tipo, credimi!) da quando, in seguito all'incontro con gli "animalisti" veri, gli attivisti, ho "preso coscienza" e ho "sentito" di aderire alle loro battaglie riguardo a... tutto ciò che tu conosci perfettamente. Per mia natura e per principio io non mi riconosco in alcun gruppo di appartenenza; diciamo il movimento animalista e l'unico per il quale mi sono sentita di fare un'eccezione.
Poi ho una certa esperienza di vita per cui so benissimo che all'interno di ogni gruppo umano o associazione finalizzata, in teoria, agli scopi benefici più disparati, c'è sempre, purtroppo, della speculazione. Voglio dire, so che anche all'interno delle associazioni animaliste, le cui battaglie, di solito, mi toccano fin nel profondo come nessun'altra, non tutto è trasparente: dove l'essere umano si attiva, accade sempre così.
Ma a me interessano solo i veri soggetti, in questo caso gli animali, che sono i protagonisti, i beneficiari (almeno in teoria!) di queste lotte, proteste, denunce, campagne di sensibilizzazione. Io ci credo che anche in questo settore di "lotta per la giustizia" ci siano dei veri idealisti, convinti di ciò che per cui si battono, e che ci credono veramente. Ecco, io questi li affianco e li appoggio con tutto il cuore, che mi debba etichettare come "animalista" o no. Spero sempre che, unendosi, qualche risultato sia pur piccolo ogni tanto, piano piano, si riesca ad ottenere. Piuttosto che rimanere con le mani in mano, preferisco appoggiare loro, in quel poco che posso, non curandomi dell'opinione diffusa che ogni tanto ti guarda con ironia o malcelato disprezzo perchè anzichè pensare alle "cose più importanti", come salvare vite umane, tu pensi agli animali. ...Beh, io dico semplicemente che ci vorrà ben anche qualcuno che si occupa di difendere i diritti dei più oppressi, no? Ma questo è il solito discorso utopistico che auspica di far cadere le barriere inter-speciste, e so bene che i tempi sono ben lontani dall'essere maturi per accettarlo, nè si può realisticamente pretenderlo (se mai accadrà, e io onestamente non ci credo... oltretutto sono anche molto pessimista!). ...Però, suonerà retorico, ma io sento nel cuore di andare avanti continuando a buttare piccoli semi in difesa degli animali, anche se non servirà a niente. Mi sarò spiegata malissimo, ma penso che tu capisca. E il discorso sarebbe lunghissimo e complesso, ma con te non occorre proseguirlo perchè tu sai benissimo ciò che ci sarebbe ancora da dire, quindi la pianto con le chiacchiere.
Bacissimi! [SM=x1169410]
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17/11/2008 09:15
 
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Io... stavolta ho paura di non avere capito bene :((((

Ma parto da due cose che ho capito(credo...), ok? Dici: "non può mancarti una cosa che non hai mai provato"... ecco... non è vero... non per me, se no sarei molto molto molto più felice di così. Sono nata e cresciuta in un condominio di una piccola città. Animali zero, pochi cani visti da lontano, lontanissimo, presenza perenne di mia madre, [SM=x1169391] uno o due gatti sul tetto del garage. Eppure già stavo male, già cercavo. Se non mi fosse mancato tantissimo qualcosa che non avevo a quest'ora avrei una pesante ossessione della pulizia e gli animali li guarderei con sospetto. Il cane e il gatto li ho voluti e cercati sempre, da che ho memoria, e i cavalli pure. Avevo cinque anni (ho le foto...) quando sono salita in sella per la prima volta e ti assicuro che per arrivare ad uno stato di esasperazione tale da concedermi di salire su una di quelle bestie enormi, cattive e pericolose io mia mamma [SM=x1169391] l'avrò tormentata fino allo sfinimento, probabilmente da quando avevo cominciato a parlare... metti in conto che forse esistono delle vite precedenti, o forse sono stata adottata. Bho. Però no. Io quello cercavo, quello volevo già da allora... ed era una cosa che non avevo mai provato... e ci sono un'infinità di cose che non ho mai provato e che mi sono state vietate che non mi interessano minimamente. Quindi non era spirito di competizione. Ma quella cosa,il contatto con gli animali, mi mancava sul serio...e i motivi non te li so dire.

Poi, seconda cosa: non accetti il maneggio come idea, e ti capisco. In definitiva non è una buona cosa, è un'insieme di gabbie, è una prigione. E' un canile con i cavalli al posto dei cani e le gabbie più piccole, con la differenza che i cavalli hanno molto più bisogno di libertà dei cani (e non sto dicendo che ai cani piace essere rinchiusi, tutt'altro!). E che quindi è una realtà che non vuoi vedere perchè non l'accetti per principio, perfetto, capisco. Continuo a scrivere: capisco, ma qualcosa non mi torna [SM=x1169413] che diavolo è? E' questo forse: siamo diverse... io credo... che non si può non vedere qualcosa che si vuol migliorare. Se la si vuol migliorare... all'atto pratico... Ma è una mia idea, forse dovuta al fatto che sono molto più immatura di te... anche se odio le gabbie, di tutti i tipi... sono contenta di averne viste così tante. Qualcosa ho potuto fare... poco, pochissimo, ma qualcosina...

Il discorso dell'animalismo l'ho tirato fuori per la tua frase... sul fatto che i maneggi non sono per chi ama gli animali. Volevo mettere i puntini sulle i, perchè sono iperpermalosa e la cosa peggiore al mondo che uno mi può dire è che non amo gli animali, mi distrugge. Non temere: anche se non ho mai detto: sono animalista! la gente che mi diceva: se hai tempo di fare volontariato ma fallo per la gente non per le bestie! l'ho trovata pure io. C'è stato anche chi mi ha detto che se volevo fare una facoltà impegnativa tanto valeva facessi medicina... e tante, tante battaglie degli animalisti mi vedono tranquillamente al loro fianco. 'mò è arrivato il prof ma dopo continuo




Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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17/11/2008 16:01
 
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Aky, accidenti alle stramaledettissime parole che mi fregano sempre! Dovrei evitare di scrivere tante chiacchiere, poi finisco per dire qualcosa che viene frainteso...
Tranquilla, anch'io sono iperpermalosa, e temevo che avresti interpretato ciò che ho scritto come un giudizio nei tuoi confronti: no, mai al mondo! Tu per me sei una delle persone che amano più gli animali, e in modo profondo e autentico al punto da soffrirne intimamente, tra le tante che ho conosciuto e conosco. In più tu dedichi la tua vita a loro, ti sei praticamente "consacrata" a loro, e in ciò che ho letto dei tuoi scritti (penso di aver letto tutto, sai?) non ho mai rilevato la minima incoerenza.
E ti capisco se non ti sei mai definita "animalista", saprai meglio di me che alcuni, fra coloro che si definiscono tali (e ne sono convinti) in pratica amano solo il loro cane; lui sì, lo amano sinceramente e questo è sempre encomiabile e commovente, ma di fronte ad ogni problematica che riguarda gli altri animali (persino gli altri cani) sono totalmente insensibili, non ne vogliono sapere. E tu, invece, non ti definisci animalista... ed hai ragione, perchè, ripeto, non è una bella parola. Io ho letto le tue storie personali, quelle che hai narrato qui in forum, mi hanno colpito talmente che ho deciso di iscrivermi; oltre alla bellissima grafica del forum e alle risposte di Akela-Fabio che mi ha dato subito l'impressione di una persona tra le più equilibrate e sagge che si possano trovare sul web (infatti sono rimasta un po' sorpresa quando ho saputo della sua giovane età!).
Se non sei tu ad amare gli animali... Da quel che ho scritto qui sopra ti ho forse dato l'impressione di etichettarti come una che fu una bambina-ragazzina viziata, che per questo ebbe la fortuna di prendere dimestichezza coi cavalli? No, neanche per un minuto. Ho letto davvero tutto ciò che hai scritto qui e sul blog "La catena di re Salomone", e so leggere bene, per me è tutto chiarissimo ciò che hai scritto e mi ha ispirato solo ammirazione per te, insomma ho la presunzione di averti capita, almeno per sommi capi. Pensi che abbia pregiudizi perchè so che cavalchi fin da bambina? No, per niente affatto! Non ne ho avuti nemmeno per quella ragazzina di cui ti parlavo (nick: Arabina. Già fa pensare ad una che si intende di cavalli.), la quale credo appartenga veramente ad un ambiente "bene"; eppure l'ho ammirata e l'ammiro tantissimo, per ciò che ha scritto, perchè è vero e sentito e le fa solo onore; ce ne vorrebbero di più di persone così.
...Ma continuo a spiegarmi male? Spero di no! Sto cercando di chiarire concetti non tanto semplici, non per me...
Non è chiaro che ho capito benissimo che tu ami davvero gli animali, che più profondamente di così non credo sia possibile?
Che importanza hanno le definizioni, tipo "animalista"? Spesso confondono le idee, soprattutto nei confronti della gente presa in massa... e capisco chi non l'accetta. Proprio qui in forum, meno di un anno fa, in un topic che non ricordo (ma c'è ancora), dissi a Fabio che caso mai la definizione più corretta, a livello concettuale sarebbe "biocentrismo", e anche lui era d'accordo. Ma la massa non è matura per comprendere e accettare un concetto così rivoluzionario, spiace dirlo ma è così... e allora in qualche caso, per farsi meglio comprendere, scappa la parola "animalista", discutibile ma più semplice...
Io ho appreso il termine "biocentrismo" sul notiziario animalista, spiegato dal diretto-dattilo-radattore ecc. qualche anno fa... e mi ci sono trovata perfettamente d'accordo.
Ora taglio qui e continuo dopo.... [SM=x1169381]
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17/11/2008 16:43
 
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In te, Aky, ammiro moltissimo (ma te l'ho già detto!) la determinazione, nonostante la grande sensibilità (quest'ultima mi corrisponde).
Ti dirò che spesso mi chiedo come mai abbia maturato da adulta il mio immenso, quasi delirante amore per gli animali, come mai non lo provassi fin da bambina. Guarda, non me lo so spiegare; non che da piccola non mi piacessero gli animali, anzi mi ispiravano già molta tenerezza, ma subivo l'influenza paterna, che oltre a non permettermi categoricamente di tenere un cane o un gatto (che spesso avrei voluto) mi aveva inculcato la solita visione "antropocentrica" del mondo. Questo non giustifica però perchè non abbia fatto come te, andare avanti a tutti i costi e non fermarsi ai divieti...ma è difficile fare confronti in situazioni e contesti diversi, poi te l'ho detto che purtroppo non possiedo la tua determinazione, in questo (e me ne rammarico!) sono molto diversa da te.
Ora non posso raccontarti la mia vita (per carità), ma il trasporto indescrivibile che provo per gli animali mi si è sviluppato dentro, fino ad esplodere, dalla mia prima convivenza con un animale, il mio primo gatto... che mi aveva imposto in casa il mio compagno. Pensa che all'inizio ero riluttante perchè "mi faceva senso" vedere un animale dentro casa mia, lo trovavo antiigienico...come tante persone che vedo. A volte mi viene da chiedermi se quella ero veramente io... Beh, mi viene da metterla sul piano del "miracoloso": in pochi giorni quel "comunissimo" gatto trasformò radicalmente la mia visione del mondo. Evidentemente mi ci voleva un animale accanto per far affiorare un sentimento fortissimo già esistente ma latente, forse soffocato da mille problemi... non so. Ho tentato di farlo spiegare dal lupo-cane, molto avanti nel suo kilometrico monologo... [SM=g27994]

Tornando all'argomento cavalli, forse più avanti contatterò Arabina, quella ragazzina gentile dell'altro forum, per accostarmi al mondo dei cavalli col suo aiuto... devo spiegarti che non l'ho fatto subito perchè dovevo fronteggiare alcuni miei casini personali...non perchè l'idea non mi alletti, anzi mi alletta parecchio! [SM=x1169381]

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17/11/2008 16:51
 
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(..."Ho tentato di farlo spiegare dal lupo cane ecc..." Mi riferivo allo stranissimo fenomeno della mia "conversione"...all'amore che provo ora, dentro, verso gli animali, e che non provo più per i miei simili. Sarà sbagliato ma... così è.
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