Carissima Giovanna,
ho letto e mi sono commossa davanti alle parole che tuo marito ha scritto al mio, gli uomini tendono a non esternare i loro sentimenti come facciamo noi.
Quando ho visto le sue lacrime scendere, mentre leggeva il messaggio di Paolo, mi sono sentita ancora peggio al pensiero che lui soffrisse per la mia sofferenza ma, allo stesso tempo, è stato bellissimo poter finalmente parlare con lui a cuore aperto...
Io ancora non sono riuscita a tornare a lavoro, a riprendere in mano le redini della mia vita, non faccio altro che pensare al mio piccolo, mi tocco la pancia quasi aspettando di sentire ancora una volta i suoi movimenti e cerco di essere forte solo per mio marito...
E' triste pensare che la cosa che ci accomuna è un tragico evento, eppure ringrazio il Signore perchè ha permesso che io trovassi te, Ilaria e tutte le altre mamme e i papà che possono capire come questi bambini abbiano lasciato un segno dentro i nostri cuori.
Molti pensano che loro siano solo dei "feti" mentre per noi erano già parte delle nostre famiglie e non potranno mai non essere considerati i nostri figli...
Grazie di esserci, grazie per aver creato questa valvola di sfogo, senza di voi non ce la farei ad andare avanti...
Un grosso abbraccio
Roberta