Libertyville: Arnie, il classico ragazzo "sfigato" rimane folgorato dalla vista di una vecchia e semidistrutta automobile in vendita.
E' una Plymouth Fury del '58 che il venditore, un becero individuo a nome Roland LeBay, insiste a chiamare "Christine".
L'acquisto sembra essere la classica bidonata, nonostante le mirabolanti descrizioni di LeBay e la sua apparente riluttanza a separarsene; ciò nonostante Arnie desidera ormai quella vettura più di ogni altra cosa al mondo.
Christine ormai è sua, o forse sarebbe meglio dire che Arnie è di Christine, dal momento che il ragazzo, da timido, impacciato e pacifico, diventa irascibile, rissaiolo e poco propenso all'amicizia.
Inspiegabilmente la malandata automobile viene riparata ad una rapidità prodigiosa e nella cittadina la gente inizia a morire per le strade.
Che dire, non è stato un grande libro secondo me, nonostante molti lo considerino un capolavoro assoluto.
Alcuni riscontri narrativi sono davvero di qualità eccelsa, come ad esempio il mutamento profondo del carattere di Arnie, reso in maniera tangibile e quasi "spaventoso".
Tuttavia il romanzo in sè non mi ha entusiasmato.
Forse la scelta di un'automobile come "pericolo" ha limitato, e molto, lo svolgimento della trama, minando anche la sua credibilità.
Penso che come libro si possa leggere volentieri, ma non mi azzardo ad assegnargli più di un 6,5.
Tenete comunque conto che questo voto è molto soggetto al mio personalissimo parere e, ripeto, a detta di tanti lettori si tratta di un grandissimo capolavoro.
A voi la scelta!
[Modificato da Huitzil 29/09/2006 1.12]