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Generalità sull'allevamento delle blatte

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2008 14:16
06/01/2007 19:34
 
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Per quanto le blatte siano tendenzialmente insetti piuttosto facili da allevare, e che nella maggior parte dei casi perdonano eventuali errori da parte del neofita, è bene comunque fissare alcuni concetti fondamentali che riguardano la scelta del contenitore e il set up del medesimo.

Per scegliere il tipo più adatto di contenitore bisogna tener innanzitutto ben presenti le caratteristiche della specie che vi sarà alloggiata, quali ad esempio:
- capacità di arrampicarsi o meno su superfici lisce
- capacità di volare in modo attivo
- esigenze di condizioni specifiche di umidità ed areazione
- necessità o meno di substrato
- necessità di spazio verticale piuttosto che orizzontale

Per le specie che non volano, non si arrampicano e non richiedono condizioni particolari o substrati specifici (ad es. Blaptica dubia o Blatta lateralis), può andare bene anche un normalissimo "cassone" di plastica di quelli che si utilizzano per riporre la biancheria, senza coperchio, oppure un grosso fauna-box...
Anche il set up sarà essenziale e comprenderà gli immancabili rifugi (assolutamente necessari), un contenitore basso per il cibo e, eventualmente, una fonte d'acqua.

Esempio di allevamento in contenitore aperto per Blatta lateralis (ex Shelfordella tartara) - (Foto F.Casini)




Esempio di allevamento in faunabox con coperchio modificato per Blaberus giganteus - (Foto F.Casini)


Le specie in grado di arrampicarsi e/o volare richiedono invece ovviamente vasche chiuse, con coperchi forati o finestre che consentano l'areazione. Spesso inoltre risulta necessario approntare delle apposite "barriere" per impedire che le blatte riescano ad arrampicarsi e fuggire durante le operazioni di controllo e/o manutenzione.

Esempio di allevamento in contenitore chiuso con finestra laterale per Nauphoeta cinerea - (Foto F.Casini)




Esempio di allevamento in contenitore verticale con finestra superiore per Schultesia lampyridiformis - (Foto F.Casini)




Le "barriere" vengono realizzate trattando una fascia di qualche centimetro lungo il bordo interno con un prodotto che impedisce alle blatte di arrampicarsi.
Si può utilizzare comune vaselina, che però va sostituita spesso in quanto tende ad imbrattarsi e a perdere di efficacia.
Esiste un prodotto specifico che si chiama BugStop, ed è una vernice al teflon che non unge e dura per un lungo periodo di tempo... però costa come lo champagne millesimato e bisogna ordinarlo all'estero...
Io sto utilizzando da diversi mesi con buoni risultati un lubrificante spray al teflon per catene da moto della Arexon's che si chiama Chain Wax, che pare durare più della vaselina e, soprattutto, ha costi decisamente più abbordabili del BugStop.
Quale che sia il prodotto impiegato, può essere applicato con un pennello in gommapiuma o, meglio ancora,con un piccolo rullo da ritocco.

Applicazione della barriera antievasione - (Foto F.Casini)


Esistono comunque specie (ad esempio Drymaplaneta semivitta e Blattella germanica) che, allo stadio di neanide neonata, riescono a superare queste barriere e addirittura a passare attraverso i fori della zanzariera grazie alle dimensioni assai ridotte... in questo caso è meglio utilizzare un tessuto a maglia più fine quale ad esempio il tulle.




[Modificato da EffeCi61 07/02/2007 11.41]

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07/02/2007 12:15
 
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IL CIBO
Le blatte sono insetti tipicamente detritivori e in grado perciò di nutrirsi dei substrati alimentari più disparati, a parte poche specie che richiedono una alimentazione particolare.

FRUTTA E VERDURA

Sono gradite praticamente da tutte le specie... in particolare io faccio un ampio uso di carote, che tendono a seccarsi lentamente invece di marcire o ammuffire e creano acari meno facilmente.
Anche la mela (così come pera e banana) è molto apprezzata, ma tende a marcire molto rapidamente e a creare drosofile e acari, ed è quindi importante provvedere alla loro rapida eliminazione non appena necessario.
Anche l'insalata è assai gradita, ma ha il difetto di seccarsi nel giro di poche ore.
Alcune specie hanno poi dimostrato un notevole interesse per le zucchine, delle quali spesso consumano per prima la parte "verde".

Consiglio comunque di fare esperimenti con molte varietà di frutta e verdura (cruda o cotta), perchè si scoprono cose interessanti (oltre ad costituire un modo molto biologico per eliminare parte del rifiuto "umido" [SM=g27988] ) e saranno le blatte stesse a farvi capire cosa prediligono.

MANGIME PER PESCI

Costituisce la parte proteica dell'alimentazione, molto importante per evitare fenomeni di cannibalismo ai danni di ooteche e/o neanidi, o di "rosicchiamento" delle ali tra adulti.
Il mangime per pesci è reperibile sostanzialmente in due forme: in fiocchi o in sticks.

Quello in fiocchi (il normale cibo per pesci rossi)si trova anche al supermercato, è piuttosto economico ma presenta il difetto di imbibirsi rapidamente di acqua e di fare muffa molto facilmente (e puzza terribilmente di pesce andato a male). Inoltre tende a dar luogo a proliferazioni di acari e microditteri...

Mangime per pesci in fiocchi



Il mangime per pesci in sticks viene di solito utilizzato per nutrire i pesci da laghetto, è reperibile nei negozi specializzati in confezioni che vanno da 1 a 10 litri (praticamente un secchio pieno). Ammuffisce meno facilmente, è più semplice da dosare e viene attaccato meno facilmente da acari e larve di dittero.

Pond sticks - mangime per pesci da laghetto



LIEVITO DI BIRRA DISIDRATATO

Altra componente alimentare dal costo assai ridotto, e reperibile in qualsiasi supermercato... il lievito di birra disidratato è un utile integratore vitaminico e vitaminico, che mostra di essere assai gradito a buona parte degli artropodi con dieta non specifica (blatte, millepiedi, collemboli, onischi, etc.)

Lievito di birra disidratato


ALTRE FONTI DI CIBO

CROCCANTINI PER CANI E GATTI


Sono considerati uno degli alimenti base per l'allevamento delle blatte... io ho smesso di usarli da tempo, in quanto ho notato che non sono particolarmente apprezzati e spesso non vengono toccati per lunghi periodi... mentre i pond sticks spariscono alla velocità della luce... [SM=x1221911]
Inoltre puzzano mica da ridere e tendono ad ammuffire molto rapidamente.

CORNFLAKES


Apprezzati in misura molto variabile e non in modo regolare... non adatti per le specie "umide" in quanto ammuffiscono abbastanza in fretta...

PASTA CRUDA

L'esperimento è iniziato perchè mi sono trovato con una confezione di "paccheri" infestata dalle tignole del grano...
Nel giro di qualche ora i pezzi di pasta inseriti nelle teche parevano lavori di merletto tanto erano pieni di buchi... buona parte delle specie di blatte allevate (ma anche quelle infestanti) sembrano letteralmente adorare la pasta cruda come fonte di carboidrati... [SM=x1221920]


Onde evitare o comunque ritardare il più possibile la contaminazione del substrato (se presente) e di rendere più facile l'eliminazione o la sostituzione, si consiglia di somministrare il cibo in piccoli piattini o recipienti bassi e facilmente raggiungibili anche dalle neanidi.







[Modificato da EffeCi61 07/02/2007 12.19]

[Modificato da EffeCi61 07/02/2007 12.44]

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Neanide
avete mai provato a mettere come barriera l'olio d'oliva,
io l'ho provato con le panchlora e sembra funzionare... [SM=x1221911]
ciaooo
26/08/2008 13:06
 
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Uovo
ciao
ciao pure io uso l'olio per ungere e non far arrampicarsi gli insetti nelle trappole,funziona davvero! [SM=g27988]
26/08/2008 14:16
 
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Ha solo il difetto di essere una sostanza alimentare, per cui prima o poi le blatte lo divorano e passano oltre...
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