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Aeroporto di Genova: passato, presente e futuro del nostro scalo

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2019 22:55
27/10/2006 15:08
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Ragazzi, una sola parola: INVIDIA!!!!

Una domanda: voi ce lo vedete il nostro sindacato a tollerare contratti irlandesi per i dipendenti dell'aeroporto? Io mica tanto...

Risposta al quesito di Alberto: sarebbe una cosa troppo di buon senso cercare di importare qui da noi esempi come quelli dell'aeroporto di Marsiglia... però - più che i finanziamenti, che nel caso di Marsiglia sono veramente contenuti - ci vuole una visione, occorre che tutti gli enti che debbono collaborare all'obbiettivo si mettano sul pezzo, occorre che il management dell'aeroporto conduca il timone con fermezza... occorre pensare in grande, insomma.

Purtroppo qui da noi suonano la fanfara se aggiungono un voletto in più alla settimana per Tirana, e non gli balza neppure in mente che forse sarebbe il caso di cercare un accordo con APT, Comune e Regione per ripartirsi le spese per avere uno shuttle decente aeroporto-centro (non parliamo di una compartecipazione per offrire condizioni "pisane" alle compagnie, quella è evidentemente fantascienza), quindi non mi pare che la visione sia precisamente la stessa dei nostri cugini marsigliesi.

Ultima cosa: l'aeroporto di Albenga secondo me dovrebbe servire solo per i voli privati o per quelli da turismo... ho l'impressione che volerne fare un aeroporto "vero" sia un sinonimo di cacciare via dei quattrini con la gioia di farlo... puzza troppo di "scajolata" il volerlo sviluppare per il traffico passeggeri a tutti i costi.

[Modificato da euge1893 27/10/2006 15.24]

[Modificato da euge1893 27/10/2006 23.41]

27/10/2006 16:03
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ciao a tutti
forse suona come una provocazione;perchè ad Albenga niente voli? se il management savonese è più dinamico di quello genovese(vedi caso Costa crociere)allora non ci vedo nulla di strano se in quel aeroporto c'è voglia di investire.............
forse è la volta buona che la classe dirigente di Genova si svegli, la concorrenza non un male anzi..... vedi appunto il caso di Marsiglia che citate
che ne dite?
27/10/2006 16:28
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Scusate se ho forzato un pò nella discussione,anch'io non sono favorevole alla proliferazione di aeroporti avevo già manifestato questa mia impressione pocanzi in un'altro topic.....
Leggendo le vostre risposte mi sembra di capire che al GOA/Colombo le cose vanno a passo di lumaca.........

ciao atutti
28/10/2006 15:20
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Re:

Scritto da: GIANNUNZIO 27/10/2006 16.03
ciao a tutti
forse suona come una provocazione;perchè ad Albenga niente voli? se il management savonese è più dinamico di quello genovese(vedi caso Costa crociere)allora non ci vedo nulla di strano se in quel aeroporto c'è voglia di investire.............
forse è la volta buona che la classe dirigente di Genova si svegli, la concorrenza non un male anzi..... vedi appunto il caso di Marsiglia che citate
che ne dite?



Albenga mi sembra un po' esagerato definirlo aeroporto o quantomeno auspicare che diventi uno scalo aeroportuale serio.
Considera che come tempi di percorrenza, a parità di offerta, (ovviamente senza ingorghi) uno di Savona fa prima ad andare al Colombo e dall'altra parte uno di Sanremo a Nizza.
Ergo ha un bacino d'utenza di 200mila persone, cosa facciamo allora anche un aeroporto nel Tigullio?

Il problema del Colombo secondo me sta nel fatto che è da de-politicizzare.

[Modificato da a1893 28/10/2006 15.23]

30/10/2006 09:42
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Tenuto conto che ad Albenga si dovrebbe trasferire a breve la Piaggio, unica realtà italiana rimasta con know-how aeronautico, si potrebbe prospettare per l'aeroporto di Villanova qualcosa di simile al MP2 di Marsiglia con magari il vantaggio di poter utilizzare la pista anche per i test della Piaggio (dunque ammortizzare i costi di gestione) e, proprio grazie al know-how Piaggio, offrire, tramite la manutenzione degli aereomobili residenti.
L'aeroporto di Albenga ha vantaggi considerevoli per questo tipo di segmento di mercato: è situato in una zona storicamente basata sul turismo, è già collegata all'Aurelia bis che, passando da Pieve di Teco ed Ormea, permette di allargare il bacino d'utenza a Ceva ed un generale a buona parte della provincia di Cuneo. E' molto prossimo all'uscita autostradale di Albenga, sulla A10 GE-XXmiglia che è statisticamente meno soggetta ad ingorghi ed in prospettiva sarà anche "collegabile" (dal momento che i progetti definitivi ancora non si trovano) con la linea del raddoppio ferroviario.
Grazie alle low-cost poi, si potrebbero prevedere dei pacchetti all-inclusive con le strutture alberghiere da Spotorno a Diano Marina. Tenete in considerazione che attualmente, si offrono pacchetti analoghi per i tedeschi con viaggio in bus!!! Ed il numero di bus è impressionante...
Perchè non proviamo a chiedere un'intervista ai responsabili/finanziatori dell'MP2, comprendere i dettagli della loro idea, e poi una ai responsabili di Villanova e per illustrare cosa fanno gli altri?
30/10/2006 09:49
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Qualcuno ha informazioni tecniche più precise?
L'aeroporto di Albenga ha le piste con strumentazione elettronica (VOR, ILS, ecc.)?
Per quali tipi di aeromobili sono progettate le piste di atterraggio e rullaggio?
Sono utilizzabili entrambe le piste o solo una?
30/10/2006 09:54
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La discussione si fa interessante, però sta andando un po' off topic.
Prego di aprire un nuovo topic dedicato all'aeroporto di Albenga, eventualmente copiando là i post sull'aeroporto rivierasco presenti in questa sezione, nella quale si dovrebbe parlare di quanto in oggetto.
Grazie [SM=g27985]
05/11/2006 12:36
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avete letto la prima pagina dell'inserto di repubblica di oggi? un bel servizio sul "crollo" del colombo. ultimo aeroporto d'Italia.
05/11/2006 17:18
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Re:

Scritto da: poletto.progettista 05/11/2006 12.36
avete letto la prima pagina dell'inserto di repubblica di oggi? un bel servizio sul "crollo" del colombo. ultimo aeroporto d'Italia.



A parte il fatto che non è l'ultimo aeroporto d'Italia, l'articolo non aggiunge nulla di nuovo che non si sapesse già. Si può considerare come un riassunto della situazione. Ci sono però anche diversi errori di contenuto.

CIAO
_goa
05/11/2006 18:14
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Il Colombo nella stagnazione
E' il titolo di copertina del numero di ottobre di Liguria Business Journal.

E' positivo che se ne parli, io non mi starei tanto a soffermare sulla precisione dei contenuti (i giornalisti non sono tutti esperti in materia), se viene sbagliato qualche nome di compagnia aerea o se i dati sui voli settimanali sono approssimativi (come è il caso dell'articolo su BJL). E' importante che i media e la pubblica opinione facciano pressing sulle istituzioni, che altrimenti se non vengono punzecchiate restano a sonnecchiare!

Novi resta in trincea, accampando le solite scuse (in parte fondate, in parte no) sulle difficoltà che attanagliano l'aeroporto. Allo stesso modo c'è l'inerzia delle istituzioni locali (Regione in primis, che non muove un dito a favore, come invece fanno molte altre regioni italiane).

Eppure qualcosa si muove.

Cito una parte dell'intervento di Pedrini, che secondo me tocca nel vivo la questione e, a differenza di tanti altri, non si nasconde dietro tanti i soliti giri di parole.

" Il nostro aeroporto, o meglio il suo management, è corresponsabile del mancato sviluppo di Genova e della Liguria.
E' troppo comodo limitarsi a recepire quanto produce naturalmente il territorio e parlare di bacino d'utenza esiguo. Che cosa è stato fatto per allargarlo? Che cosa è stato fatto per sviluppare nuovi collegamenti di linea o charter? Perché ci si limita a campare di risorse 'aviation fee' e non si sviluppa la parte commerciale, con il risultato che atterrare a Genova costa troppo e il passeggero quando arriva trova un solo negozio, a Pisa sembra di attraversare un centro commerciale. Ci sono tour operator che portano i loro clienti con voli charter a Nizza e poi in pullman a Firenze. Non sarebbe più comodo arrivare fino a Genova? Certo che lo sarebbe. Ma qui trovano meno servizi e più cari. Altro che bacino d'utenza esiguo!

La società che gestisce l'aeroporto deve essere market oriented e avere come obiettivo finale lo sviluppo del territorio. Non ha senso che il 60% del capitale sia in mano all'Autorità portuale, che ha un'altra vocazione. L'Autorità portuale deve scendere sotto il 50% e lasciare spazio agli enti locali. La Regione, le Province, il Comune di Genova e altre amministrazioni liguri e del basso Piemonte, cointeressate allo sviluppo del territorio, devono entrare nella società. Non ha senso, invece, la presenza di Aeroporti di Roma, il cui unico interesse a Genova è quello di portare i passeggeri a Roma. Poi bisogna difendere l'aeroporto dalle ingerenze dei partiti e affidarlo a chi lo sappia gestire. Quindi la società pubblica deve mantenere la proprietà e trasferire ai privati la gestione.
Se questa non è soddisfacente e non raggiunge gli obiettivi prefissati, la concessione viene ritirata.
"

Poi naturalmente si parla del capitolo marketing, e del ruolo che in questo dovrebbero avere le istituzioni e le categorie (tour operator, agenti di viaggio, operatori congressuali, albergatori, etc). Di quanto fanno le altre Regioni, a supporto dei loro aeroporti, e di quanto fin'ora le nostre istituzioni se la siano presa comoda.

Speriamo che tutto questo serva a porre il problema aeroporto sotto un'ottica un po' più critica e positiva di quanto non sia stato fin'ora.


06/11/2006 21:11
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Mi sembra che l'intervento metta il dito nella piaga... il difetto sta nel manico, dove il manico è una composizione azionaria che non ha interesse a sviluppare il Colombo, ma al limite quello di affossarlo definitivamente per accapparrarsi gli spazi che sono sempre più preziosi visto che il porto non si espanderà ulteriormente a Ponente.
Oggi l'aeroporto è un luogo dove dare una poltrona a manager scomodi che si intende scaricare dando loro un cioccolatino ma impedendogli di lavorare come si deve (ammesso e non concesso che siano in grado).
Mi preoccupa assai di più della partecipazione di Aeroporti di Roma, che da anni cerca di alienare a terzi il suo pacchetto senza successo (ma voi lo comprereste quel 15% in questa situazione? Io no!), la partecipazione di maggioranza di AP.
E' chiaro che fino a quando AP continuerà ad avere il 60% non ci potrà essere una svolta per il nostro aeroporto.
Stupisce che in Piazza De Ferrari si dorma anche su questo. [SM=g28001]

[Modificato da euge1893 08/11/2006 21.13]

08/11/2006 19:51
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avete visto il servizio al tgtre sull'aeroporto?
08/11/2006 20:00
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Io me lo sono perso... Facci un riassuntino, se puoi [SM=g27985]
08/11/2006 20:42
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Hanno intervistato il solita Carena il quale ha giustificato il 21° posto in gruaduatoria del nostro aeroporto, ripetendo all'infinito che genova soffre di un ristretto bacino d'utenza, che è "soffocato" dalla presenza di troppi aeroporti nelle vicinanze (forse in questi anni quegli stessi aeroporti hanno lavorato meglio in management del nostro e non si sono lasciati sfuggire i passeggeri) e che "udite udite" scusa mai sentita prima.. "genova è penalizzata perchè ha solo il 50% del territorio perchè di fronte ha il mare" ???!!!!??? Scusate, ma io mi tocco se ci sono...Cosa significa?? che scusa è? Allora Napoli, Venezia, Palermo, Catania, Bari?
Alla domanda di puntare sulle low-cost ribadisce che Genova ha una vocazione principalmente business...bleh.
Forse il 15% di aeroporti di roma potrebbe passare alla camera di commercio.
Mi sono incarognito. Com'è possibile che ci siano persone così nella gestione di un aeroporto. Per questo non decolla. Scusate lo sfogo. Mi autopunisco [SM=g28000]
08/11/2006 21:12
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Se CCIAA GE sale al 40%
La news è del possibile (probabile?) acquisto del 15% di aeroporti di Roma da parte della Camera di Commercio.

Se l'affare andasse in porto, da un lato si eliminerebbe un azionista interessato soltanto a "nutrire" se stesso e non a sviluppare a 360° lo scalo, dall'altro AP si troverebbe un socio di minoranza con una partecipazione rilevante, ed espressione delle istanze delle imprese presenti sul territorio.

Premesso che sono convinto che un vero rilancio sarà possibile soltanto quando AP dovesse trovarsi in minoranza, mi pare che con un partner (sia pure) di minoranza al 40% ci saranno dei memorabili consigli di amministrazione e forse qualche buona novità.

Concordo con poletto che se effettivamente il presidente dell'aeroporto ragiona in quei termini non si può essere tanto ottimisti [SM=g27993]
08/11/2006 21:29
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Re:

Scritto da: poletto.progettista 08/11/2006 20.42
Mi sono incarognito. Com'è possibile che ci siano persone così nella gestione di un aeroporto. Per questo non decolla. Scusate lo sfogo. Mi autopunisco [SM=g28000]



Poletto... non devi autopunirti. Se non possiamo gridare (metaforicamente) il nostro disappunto e far finta che tutto vada bene allora siamo proprio alla frutta, facciamo le valigie e andiamocene ai Tropici. [SM=g27985]

Non chiediamo l'impossibile, e sappiamo bene che il 'Colombo' non potrà mai ambire oltre quella che è la sua naturale 'vocazione'. Il problema è che oggi il 'Colombo' è ben al di sotto del suo sviluppo potenziale, perde nei confronti degli aeroporti limitrofi (che continuano ad erodere il nostro bacino d'utenza naturale... possibile che questo non lo ammetta nessuno?) con grave 'danno' sia alla cittadinanza, che non può contare su un aeroporto competitivo (poche destinazioni e costose), sia all'economia locale, da un punto di vista turistico, congressuale, fieristico (i crocieristi si imbarcano altrove con charter e voli di linea, e i grandi congressi e le grandi fiere restano appannaggio delle città che possono offrire più collegamenti).

Sfatiamo questo tabù: l'intoccabilità della gestione. Intesa sotto più punti di controllo: gli azionisti della SpA, che di fatto hanno potere decisionale sul management aeroportuale (anch'esso parte in causa) e, non ultime, le istituzioni locali che dovrebbero comunque avere sia l'interesse sia il dovere di sostenere lo sviluppo aeroportuale.

Riguardo all'intervista al tg: se Carena deve abbassarsi a queste scuse... è davvero patetico, farebbe meglio a dare le dimissioni. E' una presa per i fondelli.

Molti altri aeroporti hanno saputo cogliere l'evoluzione del mercato in questi anni, il Colombo è rimasto puramente in balia del mercato senza cercare di plasmarlo a proprio favore. (Guardate cosa è successo al Genova-Londra negli ultimi 5 anni).

Carena è lì da poco, ci è stato mandato in esilio da Novi e quindi più di tanto non potrà fare: ne prendiamo atto. Ma almeno eviti certe uscite ridicole, anziché enumerare tutti i mali del nostro aeroporto (quella del mare è grandiosa), provi ad esprimere qualche idea positiva, a dire quali sono i piani per il futuro, se ci sono strategie che vadano al di là dell'ampliamento dei parcheggi auto, quali sono le relazioni con le istituzioni, etc.
08/11/2006 21:42
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Re: Se CCIAA GE sale al 40%

Scritto da: euge1893 08/11/2006 21.12
La news è del possibile (probabile?) acquisto del 15% di aeroporti di Roma da parte della Camera di Commercio.

Se l'affare andasse in porto, da un lato si eliminerebbe un azionista interessato soltanto a "nutrire" se stesso e non a sviluppare a 360° lo scalo, dall'altro AP si troverebbe un socio di minoranza con una partecipazione rilevante, ed espressione delle istanze delle imprese presenti sul territorio.

Premesso che sono convinto che un vero rilancio sarà possibile soltanto quando AP dovesse trovarsi in minoranza, mi pare che con un partner (sia pure) di minoranza al 40% ci saranno dei memorabili consigli di amministrazione e forse qualche buona novità.

Concordo con poletto che se effettivamente il presidente dell'aeroporto ragiona in quei termini non si può essere tanto ottimisti [SM=g27993]




Ecco cosa è stato deciso dall'Autorità Portuale, durante uno degli ultimi comitati portuali:

"Il Comitato ha notificato l’accordo di collaborazione tra l’Autorità Portuale e la Camera di Commercio di Genova concernente le modalità di acquisizione delle azioni che verranno cedute da Aeroporti di Roma pari al 15% del capitale sociale di Aeroporto di Genova SpA. La Camera di Commercio sarà cessionaria di tutte le azioni detenute da Aeroporti di Roma SpA, lasciando facoltà all’Autorità Portuale di acquisire, alle medesime condizioni, quota parte delle medesime fino alla consistenza non superiore ad un terzo delle azioni cedute da Aeroporti di Roma."

l'AP avrà facoltà quindi di acquisire fino ad un 5% (pari appunto a 1/3 del 15% in mano a ADR).

Quindi lo scenario futuro potrebbe vedere l'AP con il 65% e la Camera di Commercio col 35%.

Detto questo, resta la solita legittima domanda (retorica, forse): quale interesse può avere l'autorità portuale a mantenere il controllo dell'aeroporto? [SM=g27991]


08/11/2006 21:54
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... forse affossarlo e farlo diventare un terminal da 2 milioni di teu [SM=g28001]
10/11/2006 14:39
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Progetti e strategie per il rilancio

L'aeroporto riprova il decollo
Accordo con Msc Crociere, introduzioni di nuovi lowcost, investimenti


La sinergia con le crociere "decolla con un accordo firmato fra Aeroporto di Genova spa e Msc Crociere. che aprirà una cala riservata al Cristoforo Colombo. Un'intesa che secondo i numeri forniti dalla compagnia potrebbe portare circa 100 mila passeggeri in più l'anno all'aeroporto di Genova che intanto, grazie ai voli "low cost" conta di incrementare il numero dei clienti di 300 mila unità (almeno 180 mila stranieri) da qui al 2010.

Sceso al ventunesimo posto nella classifica degli scali italiani. il Colombo cerca di uscire dall'angolo con una politica che comprende nuovi collegamenti interni e internazionali, investimenti per migliorare la struttura e il servizio, e punta soprattutto sui passeggeri che dall'estero possono arrivare in volo a Genova, visto che sulle partenze non si riesce ad espandere più di tanto la clientela. L'aeroporto si propone come volano per incrementare il turismo in Liguria e sulla scia di quanto accaduto in Sardegna, ha già presentato una richiesta di contributo alla Regione per lo start up di nuovi voli o il debutto di nuovi low cost che portino turisti a Genova.

Il presidente Sandro Carena e il direttore generale Paolo Trapani difendono Aeroporto di Genova spa e spiegano come si stanno muovendo per far crescere lo scalo.
Intanto i dati: il 2006 si chiuderà con 1 milione e centomila passeggeri e i conti della società registreranno un risultato positivo per circa 1 milione di euro su 90 milioni di giro d'affari, a dispetto dei fatto che le tariffe aeroportuali sono ferme dal 2001.

Per il futuro Carena riassume in tre punti gli obiettivi su cui puntare. "Migliorare le tratte nazionali e i collegamenti con gli hub internazionali - elenca -. Fare una politica più aggressiva sull'incoming. chiedendo sostegno alle istituzioni o alle associazioni di categoria. Investire per rendere i servizi dell'aeroporto più fruibili e aumentare il fatturato".

Trapani aggiunge: "L'aeroporto di Genova non ha un forte bacino di utenza di persone in partenza, stretto fra Nizza e Pisa, ma potrebbe averlo di gente che arriva e spende". L'introduzione di ulteriori voli lowcost, spiega con Carena, farà cambiare il mix attuale fra outgoing (chi parte) e incoming (chi arriva) per arrivare rispettivamente al 40 e 60 per cento. L'aeroporto insomma potrebbe essere un volano per lo sviluppo dei turismo della nostra regione. Se a Rimini nella bassa stagione gli albergatori comprano i biglietti di Ryan Air per offrire pacchetti ai turisti e la Sardegna stanzia 6,1 milioni di euro l'anno per i tre aeroporti di Alghero, Olbia e Cagliari perché, per dirla con l'assessore regionale ai
Trasporti "per il settore dei trasporti e del turismo vaie più organizzare un volo low cost che cinque anni di convegni e dibattiti sul turismo", al Colombo pensano che sarebbe il momento anche sul nostro territorio di aprire una riflessione. Aeroporto di Genova spa ha già presentato una richiesta per un contributo che potrebbe aggirarsi attorno ai 7 euro per passeggero, ma per ora non c'è ancora
risposta.

Secondo i dati di Genova 2004, ricordano Carena e Trapani. la spesa media procapite dei tiiristi stranieri sul nostro territorio 6 pari a 82 euro al giorno. E se dal 2006 al 2010 è previsto un aumento di circa 300 mila passeggeri, di cui almeno 180 mila stranieri "L'impatto positivo per il territorio sarebbe quindi a regime di 22,5 milioni di euro" sottolineano. Insomma, potrebbe valere la pena di credere nell'aeroporto.

Il piano degli investimenti per i prossimi cinque anni della società che gestisce lo scalo prevede uno stanziamento di 14 milioni di curo, da utilizzare per ampliare l'aerostazione in modo da allargare lo spazio per il Check-in e per gli esercizi commerciali, per nuovi mezzi e impianti e le manutenzioni. E ci sono altre cose allo studio.

"Per fare gli investimenti però abbiamo bisogno di certezze" dice Carena. "Aeroporto di Genova spa, è in attesa del rilascio della concessione quarantennale richiesta all'Enac nel 197 - spiega -. Serve a dare certezza di gestione e di restare in vita per poter effettuare gli investimenti. Noi viviamo su una fase transitoria, su una concessione rilasciata dal Consorzio autonomo dei porto fino al 2020) - spiega Carena -. Abbiamo bisogno di investimenti di maggior respiro: stiamo pensando di aumentare gli spazi per i passeggeri e il parcheggio e questo si connette con l'esigenza di migliorare gli spazi commerciali".
Il progetto waterfront per spostare l'aeroporto su un'isola artifciale? «L'ipotesi, a parte il fascino, può avere anche elementi positivi, ma in questo momento è importante la certezza di investimenti, bisogna che ie due cose si sposino, che non si fermi tutto in attesa della realizzazione del progetto" risponde Carena.

Il 28 gennaio il Colombo aggiungerà all'offerta complessiva un volo per London City dedicato soprattutto alla clientela business e con orari che favoriscono proprio chi arriva da Londra. Dal primo febbraio Ryan Air aprirà il collegamento con Francoforte, dopo aver rinunciato al raddoppio del Londra, visto che quest'anno ha ridotto il traffico del 25 per cento sul capoluogo. Poi ci sarà un secondo volo per Cagliari, e un nuovo volo internazionale, di Air One, per Barcellona o Vienna.

Monica Zunino
IL CORRIERE MERCANTILE
10/11/2006 14:57
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Capotreno
Re: Progetti e strategie per il rilancio

Scritto da: Keynesian 10/11/2006 14.39
L'aeroporto riprova il decollo
Accordo con Msc Crociere, introduzioni di nuovi lowcost, investimenti

(omissis)

Poi ci sarà un secondo volo per Cagliari, e un nuovo volo internazionale, di Air One, per Barcellona o Vienna.

Monica Zunino
IL CORRIERE MERCANTILE



L'unica forse vera news è questa qua, il resto sono considerazioni che noi qui sul forum facciamo da sempre (comunque fa sempre piacere che il management del Colombo se la sia data).
Preoccupa la sindrome di accerchiamento di Carena, comunque: se Pisa ruba traffico al nostro bacino di utenza (il sottoscritto difatti ha già comprato un Ryanair per Londra fra un paio di settimane) non si vede per quale motivo il Colombo debba rinunciare in partenza a fare concorrenza agli altri aeroporti, sottraendo loro potenziali passeggeri.

Il primo che ha news vere sui futuribili voli per Barcellona e/o Vienna apra un topic [SM=g27985]
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