Da appassionato di trasporti quale sono, faccio un po’ di storia delle vetture tranviarie genovesi.
Nel 1893 viene inaugurata la prima tratta elettrificata da Manin a piazza Corvetto, qualche anno dopo viene attivata la linea su circonvallazione a monte e con un opera unica nel suo genere viene aperta la galleria elicoidale di Sant’Ugo in meno di un decennio tutte le direttrici Nervi, Voltri, Ponte X e Prato vengono raggiunte..
E dopo solo tre anni di lavori nel 1908 viene aperta la galleria di Certosa.
Per le strette strade e strette curve di Genova viene scelto lo scartamento metrico, e l’alimentazione a corrente continua di 600 volt
Anche le dimensioni della cassa dei tram per lo stesso motivo sono ridotte in larghezza 2 metri, solo le Littorine serie 900 e 1100 sono leggermente più larghe 2,15 metri.
La rete tranviaria genovese arriva a coprire 70 chilometri di estensione.
Tra il 1931 e 1934 entrano in servizio le vetture tranviarie a carrelli serie 700 e 800 (Castegini).
Mentre nel 1939 e 1940 vengono prodotte le “Littorine” o tram Tipo Genova serie 900.
Nel 1942 Vengono prodotte le 4 Littorine articolate doppie serie 1100
Nel dopoguerra dalla ricostruzione e modifica di tram più vecchi a due assi, Vengono create la serie:
1200 “Lambrette”
1600 Articolate doppie
1700 Due camere e cucina
Ma il crescente traffico privato, che già dagli anni precedenti aveva allontanare il tram da via XX Settembre (1934), ed introdotto il filobus nelle linee collinari (1938),
porta dopo la riforma del 1956 a sopprimere l’intera rete tranviaria osteggiata dai soli tranvieri dell’allora UITE.
Si arriva al 1964 dove parte in due fasi l’Operazione Rotaie. Con la chiusura delle linee a Ponente e subito dopo qualche mese anche in Valpolcevera dove viene chiusa anche la galleria di Certosa.
Nel 1965 La Sopraelevata allontana i capolinea della linee per il levante e Vabisagno che vengono spostate in Via Diaz Linea 12 e 13 per il levante rimane solo il 16 da Brignole a Nervi che però viene soppresso in autunno.
Si arriva al 27 Dicembre 1966, ultima corsa della Linea 12 da Viale Brigata Bisagno vettura 935 arriva a Prato alle ore 4.25 per entrare per l’ultima volta in deposito.
Per alcuni anni le vetture tranviarie giacciono nei depositi
Ma Purtroppo tolte le quattro littorine doppia cassa 1100 finite a Neuchâtel, le altre littorine serie 900 non le volle nessuno, anche perché in tutto il mondo il tram era visto come mezzo antiquato ed obsoleto, ed lo sviluppo della motorizzazione di massa non era un fenomeno solo italiano.
Di 94 Littorine serie 900 solo due si salvarono:
La 962 e la 973
la 962 accantonata nel deposito di Boccadasse, viene ceduta nel 1972 dall’AMT alla Società Cattolica di viale Bracelli, trasformata in sala di lettura, viene rottamata nel 1998.
La 973 Rimasta per un lungo periodo all'esterno dell’officina Guglielmetti rimessa a nuovo nel 1980 in occasione della costruzione della metropolitana, rinumerata 900 come la capostipite ed esposta per un breve periodo in piazza De Ferrari, è rimasta per anni all'incuria, intemperie, ed agli atti vandalici alle Gavette, ora da qualche anno sembra sempre più mal ridotta ed abbandonata in qualche posto della Valpolcevera, nella speranza di un improbabile salvataggio dalla fiamma ossidrica…
Questo sarebbe un peccato ancora più grande vista che è l’ultima.
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