Ascensore inclinato Quezzi

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Fare pressione per l'apertura
Secondo me i ritardi sono "fisiologici" nel nostro Paese,dove-a parere mio e non solo- le opere pubbliche servono più per far intascare soldi che per essere utilizzate e migliorare la situazione trasportistica, e ,una volta che sono completate, le amministrazioni paiono dimenticarsene,propri perchè l'utilità generale non è in cima ai pensieri di chi di dovere. Credo,però, che si possa ottenere qualcosa, anzi, molto, se si fa la dovuta "pressione mediatica" su Comune ed AMT e si fa capire ai politici che molte persone vogliono l'apertura di questo ascensore e sono disposte anche a protestare; la paura di perdere voti preziosi farà certamente uscire dal torpore gli assessori competenti e potremo quantomeno avere un programma certo di apertura

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Quello che dici tu per me è condivisibilissimo, ma più volte ho proposto di intraprendere iniziative plateali senza avere riscontro. Figurati se ci si muove per un ascensore...

Penso che bisognerebbe fare più pressione su Assessore e Consiglio Comunale per aprire finalmente l'ascensore, ma ,per contro, vedo che la gente di quezzi non è molto entusiasta dell'opera e non fa praticamente nulla per vederla aperta. Credo che sia anche conseguenza di questo disinteresse se l'ascensore è "fra color che son sospesi" ed anzi pare finito in un pericoloso dimenticatoio

(ispettore), guarda che l'ascensore sarà aperto a breve...

Anteprima:
www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/01/21/ARi4UrFD-viaggio_ascensore_antepri...

Nel servizio sull'ascensore si fa riferimento al capolinea del 47 viene spostato da Largo Merlo all'ingresso dell'ascensore.

Ebbene penso che a questo punto il 47 potrebbe benissimo fare il percorso dell'attuale 82.
Mentre l'82 potrebbe fare un via Rimassa - Chiesa di Quezzi servendo per intero corso Torino nelle due direzioni.
Cosa ne pensate?

Purtroppo penso che l'unica modifica al 47 sarà fatta verso via Pinetti, mentre il resto rimarrà così, anche se questa potrebbe essere l'occasione per ridare a quella linea un percorso decente.
L'82 in via Rimassa va bene, ma andrebbe ancora meglio se arrivasse di nuovo a Brignole, magari col vecchio percorso.
Io penso che la soluzione migliore per Quezzi sia:
47 Pinetti - Sant'Agata - De Ferrari (tutto il giorno)
82 S. Maria - Archimede - Brignole (ore di punta)
82/ S. Maria - Monticelli (ore di calma)

Condivido assolutamente.

47: Pinetti-Dante-Pinetti
82: Bringole F.S. - Quezzi (Ore di punta)
82/: Brignole F.S. - Piazza Carloforte (Ore di calma)

Anche perché l'utenza delle ore di calma si sposta principalmente internamente a Marassi per scendere da Quezzi o in Largo Merlo, o in Corso Sardegna. L'utenza delle ore di punta sono principalmente studenti e lavoratori che non possono e non devono essere penalizzati per evitare di perdere utenza. E, purtroppo, l'ascensore taglia fuori metà di Via Fontanarossa, tutta la zona di Pedegoli e tutta Via Daneo.

E' vero, con l'apertura dell'ascensore ci sarà da rivedere l'assetto delle linee transitanti in zona. Sicuramente il 47 dovrà essere portato in Via Pinetti, e sarebbe anche utile deviarlo su Sant'Agata per l'interscambio Ascensore -> Bus -> Metro.

L'apertura dell' ascensore è quindi attesa per Febbraio-Marzo; se ne parla anche qui:
genova.repubblica.it/cronaca/2015/01/21/foto/quezzi_ecco_il_nuovo_ascensore-105444687/1/?ref=...

Va Be' ma ormai la decisione è presa: come io e altri avevamo previsto AMT ha optato per la soluzione più semplice: 47 in Via Pinetti e tutto il resto invariato...

Foto della visita: www.flickr.com/photos/125899409@N08/sets/72157649960175957/

Grazie!!

Grazie per le belle foto.
Grazie a tutti per la piacevole compagnia e il bel pomeriggio trascorso.
A parte l'interesse tecnico per l'opera questa visita mni ha fatto socprire un angolo di Genova a me completamente sconosciuto.
Speriamo che l'ascensore entri in funzione presto e che possa migliorare la vita agli abitanti di Quezzi Alta.

Luca, potresti pubblicare le tue foto sull'evento facebook? Grazie!

Un pulmino che servirà il quartiere periferico.
Cara Anna, il quartiere periferico conta 12.000 abitanti, e di questi, una buona parte non é servita dall'ascensore, quindi il pulmino, come lo chiami tu, non é sufficiente.

Molto positiva la visita, che mi ha anche permesso di conoscere personalmente diversi soci/forumisti. Peraltro, come dice il mio nick, giocavo in casa.

A parte la Dagnino e il suo emblematico "pulmino", restano tante note stonate. Il 47 continuerà, in pratica, a non servire Brignole in discesa. "Corso Torino va coperto", dice l'assessore. Già, ma una volta una linea da Marassi c'era, prima che decidessero di mandarla altrove. Le aree predisposte al capolinea, poi, sono chiaramente insufficienti (davanti alla stazione deve starci pure la fermata dell'82...) e già gravate dal parcheggio abusivo. La Dagnino afferma candidamente che gli autobus si incastrano nelle auto in sosta anche dove abita lei. da91c, infine, mi faceva notare che i test di manovra li hanno fatti con una 87**, che ha più sterzo di una 88**. Mi immagino già le scene. Il 47, che dall'ascensore poteva trarre giovamento e nuova vitalità, sarà invece penalizzato e costituirà un disincentivo all'uso dell'ascensore per quanto concerne la discesa. In salita il discorso cambia perché tocca agevolmente la metro ed è più veloce dell'82. Non solo potrà raccogliere gli utenti dell'ascensore, ma anche tutti gli abitanti dell'area Pinetti/Ginestrato, che sono tanti.

Veniamo all'ascensore. L'impianto collega due punti: un'area molto abitata del fondovalle e lo sperone di un versante, proprio nel punto in cui questo rientra verso un'altra convalle, poco abitata. Il problema è che la maggior parte della gente sta nella valle del Fereggiano, cioè lungo la strada che passa da largo Merlo, gira a Pedegoli, sale lungo il versante dell'ascensore e termina davanti alla Chiesa, a 100 metri dal capolinea superiore del nuovo impianto. In quell'area, oltre all'ex assessore regionale ai trasporti Mazzarello, non abitano molte persone. C'è quindi da chiedersi se, aggiunti i vari pregiudizi verso l'ascensore stesso, i 4/5 milioni saranno giustificati da una rendita effettiva.

Da valutare anche l'impatto visivo, purtroppo notevole. Il progetto iniziale prevedeva una copertura vegetale lungo i binari, ovviamente passata in cavalleria.

Nota del moderatore: ho rettificato l'importo che aveva un refuso di battitura

Mi sento di concordare con il post di Fabio.
Quella del "pulmino" è una sorta di leggenda metropolitana, un si dice che gira dalle parti di Quezzi, nella circostanza usato improvvidamente anche dall'Assessore (alla quale ho in diretta suggerito di cambiare termine..). Basterebbe comprendere che del costo di un km di autobus, il 60/70% è quello del conducente, che costa tanto uguale indipendentemente dal mezzo (a parte i 18m), e che di "pulmimi" ce ne sono già pochi; se AMT vorrà risparmiare potrò forse limitare tutte o alcune corse dell'82 a Marassi, ma non usare mezzi più piccoli.
Sulla effettiva utilità di questo bell'impianto, anch'io ho dubbi. La realtà e che anche qui, come purtroppo altre volte, per una mancanza di pianificazione urbanistica e trasportistica che risale anche agli anni del dopoguerra, e che riguarda, ad esempio, anche la metropolitana, le infrastrutture non nascono da una analisi del bisogno, ma spesso dalla possibilità più o meno agevole a realizzarle nell'affollato contesto urbano.
Infine, anch'io auspicherei che il 47 potesse transitare, andata e ritorno, da borgo Incrociati - metro, e che la direttrice di corso Torino - Corso Sardegna - Marassi bassa tornasse ad essere servita in entrambi i sensi da un'unica linea come era il 48.

Come la penso io l'ho già detto nell'apposito topic. Se AMT si limiterà al solo prolungamento del 47 in via Pinetti, auspico che almeno lo istadi per via Canevari (Metro) anche in direzione Brignole.

Non ho visitato l'impianto ma da quello che viene detto mi sembra di capire che alla fine serva poche persone, è costato abbastanza, è scomodo per i cittadini dei palazzi vicini e AMT ha fatto il minimo sindacabile sulle linee della zona.

Io la mia proposta l'ho già fatta, ma a prescindere dal 47 a De Ferrari, penso che debba seriamente passare sempre per Sant'Agata essendo penalizzato; e l'82 con 381 e 383. Il 47 è una di quelle linee da rivedere da cima a fondo.
La mia soluzione che ho già esposto in questo topic un po' di tempo fa è la seguente: personalmente trovo molto utile il 48 a San Martino, e non penso che vada modificata quella parte di percorso. A San Fruttuoso serve poche persone ed è una linea superflua, seppur comoda. La mia idea è di fondere il 48 della Foce con quello del San Martino:
Molassana, Ferraris, Torino, Buenos Aires, Tommaseo, Gastaldi e fino in via Mosso come ora. Al ritorno Gastaldi, Caffa, Buenos Aires, Torino, Ferraris, Molassana.
La svolta fra corso Torino e corso Buenos Aires, attualmente non permessa, potrebbe essere concessa, e visto che lo hanno già fatto proprio col 48 in un incrocio grosso come quello di piazza Giusti, non vedo perché non farlo alla Foce.
In questo modo si fa arrivare il 48 addirittura in piazza Tommaseo e gli fa ancora raggiungere il Pronto Soccorso, che, a parte tutto, è stata una modifica molto intelligente. È il 47 che non va bene, mentre il 48 va più o meno bene già ora!

Sì, chiedo scusa per l'inesattezza sul costo dell'opera.

C'è poco da auspicare, Amt e la Dagnino hanno più volte confermato che l'unica modifica sarà il prolungamento del 47 a monte. Ferrante, presidente del municipio Bassa Valbisagno, mi ha confermato che l'apertura sarà verso fine febbraio. Gli ho anche ricordato il problema del 47 che in discesa non serve a niente, e non ha voluto rispondermi.