Voglio spiegare meglio il perché della mia solidarietà a Leonardo Mita che i fatti di cronaca giudiziaria lo vedono protagonista insieme a suo fratello Luciano e ad altre due persone.
Il mio gesto, la mia solidarietà verso Leonardo è la solidarietà di un amico verso un altro amico che è strettamente legata alla persona di cui ho grande stima e ammirazione per ciò che ha sempre fatto nella sua vita, attento ai bisogni dei più disagiati, solidale, non a parole, con quelle fasce di persone più deboli della nostra città.
Se Leonardo e le altre persone coinvolte nella vicenda hanno effettivamente truffato lo Stato, è giusto che paghino, ognuno si assume la responsabilità delle proprie azioni, questo però non farà venir meno in me il legame di ammirazione e rispetto che ho per lui. Potrà essere condannato, io resterò suo amico, perché il bene che io, con i miei occhi, ho visto fare da Leonardo a tanti poveri disagiati concittadini non l’ho mai visto fare da nessuno, e credetemi non esagero, né ho nessun segreto motivo per espormi a tanto.
Non giustifico il suo errore, perché la legge è legge e va rispettata, ma lasciatemi esprimere la mia vicinanza a questa persona e alla sua famiglia in questo loro difficile momento.
Eugenio Memmi