| | | Post: 42 | Registrato il: 11/03/2005
| Utente Junior | | OFFLINE |
|
14/06/2007 12:21 | |
Questa mi e' nuova! Visto che ci sto dentro, perche' faccio parte di un'associazione di volontariato credevo di sapere un pò di cose con il 5 per mille ma questa proprio non la sapevo, leggete un pò:
NEWS: 5 PER MILLE AI COMUNI
La Finanziaria 2006, art. 1 co.337/338/339 L.266/2005, stabilisce che per l’anno finanziario 2006, ( sui redditi
2005) ed a titolo iniziale e sperimentale, una quota pari al 5 per mille dell’Irpef può essere destinata , in base alla
scelta del contribuente, alle seguenti finalità:
a) Sostegno del Volontariato, e delle altre ONLUS di cui al D.Lgs. 460/97 art.10, delle Associazioni di Promozione
Sociale di cui alla L.383/2000, nonché delle associazioni e fondazioni riconosciute che operino nei settori di cui
all’art. 10, co.1, lett. a), del D.Lgs. 460/97 ( assistenza sociale e socio-sanitaria, assistenza sanitaria, beneficenza,
istruzione, formazione, sport dilettantistico, tutela e promozione delle cose di interesse artistico e storico,
promozione della cultura e dell’arte, tutela dei diritti civili, ricerca scientifica);
b) Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università;
c) Finanziamento della ricerca sanitaria;
d) Attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente.
Relativamente ai soggetti e alle finalità di cui alla lett. a), il Presidente del Consiglio dei Ministri, sentiti i Ministri
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Salute, dell’Economia e delle Finanze, sta emanando (ed è in
via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale nelle prossime 48 ore), il decreto che stabilisce le modalità di richiesta,
le liste dei soggetti ammessi al riparto e le modalità del riparto delle somme stesse.
Pare che il decreto stabilisca l’obbligo, entro il 10 febbraio 2006, per il soggetti in possesso dei requisiti richiesti,
alla compilazione di un modello “autodichiarativo” in forma telematica per l’iscrizione nell’elenco gestito
dall’agenzia delle Entrate; il modello potrà essere inviato solo tramite intermediario abilitato.
Entro il 20 febbraio l’Agenzia pubblicherà l’elenco degli iscritti i quali potranno apportare eventuali correzioni entro
il 01 marzo; l’elenco definitivo verrà poi reso noto via internet entro il 10 marzo ( sempre che tali scadenze possano
essere tecnicamente rispettate e confermate!).
La sola iscrizione però non sarà sufficiente per accedere al 5 per mille.
Infatti entro il 30 giugno 2006 i rappresentanti legali dei soggetti iscritti all’elenco definitivo, dovranno confermare
con atto notorio il possesso dei requisiti autocertificati con il modello d’iscrizione; tale atto notorio dovrà essere
inviato agli uffici del fisco competenti per territorio.
Per quanto riguarda i soggetti di cui al punto b) e c) ad attivarsi per l’iscrizione saranno invece direttamente i
ministeri della Salute e dell’Istruzione che sempre entro il 10 febbraio dovranno comunicare la lista degli enti
beneficiari all’agenzia dell’entrate la quale, entro il 20 febbraio, la renderà nota.
La scelta da parte del contribuente avverrà tramite il proprio modello di dichiarazione dei redditi (Scheda integrativa
del CUD o Modello 730/1-bis o Unico Persone fisiche)
Nelle prime bozze del modello 730/1-bis in via di elaborazione, sono già stati predisposti i riquadri in cui il
contribuente potrà apporre la propria firma, per esprimere la scelta per una sola delle quattro opzioni.
Ad eccezione del riquadro per la devoluzione ai comuni, per gli altri tre è previsto di indicare direttamente il codice
fiscale del beneficiario a cui si intende devolvere il 5 per mille.
Nel caso non venga indicato il codice fiscale di un preciso soggetto beneficiario, le risorse verranno distribuite, tra i
soggetti dello settore di riferimento ( ONLUS o Associazioni di Promozione Sociale, o Ricerca, ecc…)scelti da altri
contribuenti, in proporzione alle scelte ricevute.
La possibilità di destinare parte dell’Irpef dovuta dal contribuente ai soggetti di cui sopra, non è in alternativa, ma in
aggiunta, alla scelta per la destinazione dell’8 per mille (di cui alla Legge 20 maggio 1985n. 222).
A quanto pare a ragione Remigio!
Resta il fatto che io il 5 per mille lo dono al volontariato
|