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Le regole da seguire per chi ha la fobia dei cani

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2007 22:24
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16/04/2007 13:05
 
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Le regole da seguire per chi ha la fobia dei cani
Fonte: animali.tiscali.it/articoli/07/04/16/fobia_cani.html

Docili e teneri cuccioloni per molti anche quando hanno le dimensioni di un alano, per alcuni individui i cani possono invece essere fonte di ansia se non di vero e proprio terrore. È facile che siano i bambini ad avere paura, specie se si tratta di animali di dimensioni notevoli, ma anche gli adulti possono soffrire di questa particolare forma di fobia.
Le cause possono essere svariate: cattive esperienze infantili o semplice e istintiva diffidenza nei confronti del mondo animale il cui comportamento è considerato inaffidabile e imprevedibile. I sintomo sono inequivocabili: quando si incrocia un cane per strada, ci si inizia ad agitare e si fa di tutto per cambiare strada. I bambini si nascondono i dietro i genitori e possono arrivare a piangere e urlare.
Inutile suggerire allo sfortunato compagno zoofobico di sforzarsi di fare finta di niente. Quando abbiamo paura, il nostro corpo rilascia nell'aria delle sostanze chimiche che il cane può annusare. La paura poi produce la tendenza a irrigidirsi ed a fissare il cane dritto negli occhi. Sono reazioni involontarie ma tutto ciò nel linguaggio dei cani è un segno di dominanza e fissarlo negli occhi equivale a una minaccia. I cani percepiscono questi messaggi e, anche se la maggior parte di loro non è aggressiva, alcuni di loro potrebbero reagire con comportamenti irruenti proprio perché si sentono minacciati.
Il modo migliore di comportarsi è quindi quello di sforzarsi di distogliere lo sguardo dal cane se abbiamo paura di lui. Se non si vuole interagire in alcun modo con l'animale basta ignorarlo e lui farà altrettanto. Meglio camminate lentamente, stare in silenzio e proseguire per la propria strada. Se è possibile meglio avvisare il proprietario in modo che non lo lasci avvicinare.
Questi i consigli per gli incontri imprevisti, ma per chi vuole affrontare la propria fobia e vincerla imparando ad avere coi cani un rapporto più sereno, l'ideale è cominciare coi cuccioli. La cosa migliore, sia per gli adulti sia per i bambini, sarebbe adottarne uno. Meglio se si tratta di un cane che, una volta cresciuto, risulti essere di media o grossa taglia.
In genere un cuccioletto riesce a intenerire chiunque e a coinvolgere anche gli animi più restii. Prendersi cura di lui e vederlo crescere lentamente aiuterà il bambino o l'adulto timoroso a prendere confidenza con tutta la razza canina. E se si dovesse continuare ad avere paura degli altri cani, allora vorrà dire che sarà il vostro amico a quattro zampe a difendervi dagli altri.
Claudia Mura

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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Post: 1.436
Sesso: Femminile
27/04/2007 22:24
 
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Con le fobie è dura...

Però io voglio vantarmi tantissimo, perchè Akela il mio cane ha fatto passare la fobia dei cani a due persone. A mio fratello, innanzitutto, al quale era stata inculcata da mia madre [SM=x1169391] ...fin da quando eravamo piccoli era tutto un "non toccare! morde! porta le malattie! ti assale! ti uccide! stagli lontano! sono imprevedibili!" [SM=x1169391] [SM=x1169391] io me ne strafregavo... ma il mio fratellino no... del resto si sa che i maschi sono più mammoni... quindi, quando cominciavo a portare a casa Aki per il fine settimana...era tutta una paura unica... a me spiaceva, li ho avvicinati gradualmente ed ora hanno un rapporto idilliaco.
Poi c'è stata una ragazzina, da quando è nata aveva paura dei cani...mi ha sentita parlare del mio e mi ha chiesto di vederlo. Io le ho spiegato per filo e per segno quello che Akela avrebbe fatto vedendola...lei non ha avuto paura nemmeno un po', è stata una giornata piacevolissima...

Del resto... anche ad akela è rimasta un po' la fobia delle persone...

Comunque sì, a meno che non si abbia a disposizione un cane specialissimo come il mio (non abbaia, non sbava, non salta addosso...) un cucciolo credo possa far passare qualunque paura [SM=x1169427] [SM=x1169427]



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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