Nuova pagina 1

 

 

 

 

 

Menù rapido al Forum

RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

non essere creduta

Ultimo Aggiornamento: 20/10/2007 12:00
12/05/2007 10:11
 
Modifica
 
Quota
Post: 110
Post: 110
Registrato il: 12/05/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
Ciao
Mi sono appena iscritta a questo forum.Ho letto i topic da voi scritti.
Sapevo che molte donne erano vittime di violenza, ma non mi ero accorta di quante donne oggi hanno trovato il coraggio di raccontarsi.
Io sono una di quelle donne che dopo tanti anni di matrimonio , di star male con me stessa, di sentirmi sempre in colpa e colpevolizzata su ogni cosa, è finalmente uscita dalla camera a gas.
Ho 24 anni di matrimonio alle spalle, due figli, ora vivo con i miei figli dal mese di settembre in una casa che non è quella coniugale, l’ho lasciata con tutto ciò che avevo costruito con lui, dal giorno che sono uscita non sono più rientrata, non passo neanche davanti perché rivedo la mia prigione.
Da questa prigione ho tentato di uscirne più volte, in tutti i modi, consapevole di quanto stava accadendo ,forse troppo tardi, la parte razionale lo voleva, ma l’altra parte di me no, mi sono trovata davanti un uomo che ancora oggi credo di non conoscere,lo conosco benissimo invece, lui riusciva ad accusarmi di tutto, riusciva a colpevolizzarmi di tutto, lui riusciva a farmi credere di aver detto certe cose che io non ho mai pensato, lui è riuscito a farmi credere di essere pazza, lui è riuscito a farmi credere di non meritare niente.
Inizialmente pensadoci bene avevo già dei presupposti per capire che non è tutto oro ciò che luccica,
Iniziò subito con la gelosia, con il non farmi lavorare e tenermi a casa perché diceva che quando lui tornava era bello trovarmi li ad aspettarlo, che con il lavoro che facevo non potevamo stare insieme molto e uscire spesso insieme, mi ha fato rinunciare a far carriera mettendomi davanti una scelta: il lavoro o me.
Era gelosissimo del mio passato, anche se molto breve, mi faceva domande di cosa e come avessi vissuto prima di lui, volendo conoscere tutti i particolari più intimi.
Mi faceva domande su chi avessi amato di più se lui o il ragazzo prima di lui.
Mi diceva che le mie amiche non gli piacevano.
Se tardavo dal lavoro, si precipitava sul posto a vedere se era successo qualcosa, infuriato, diceva di essere preoccupato.
Questo mi portò a pensare che mi amava molto, mi proteggeva, perché lui diceva che io ero la sua vita, che ero sua.
Mi licenziai, passavo le mie giornate ad aspettarlo a pranzo, pulendo casa, le uniche uscite che facevo erano quelle dai miei genitori, non avevo più amici, lo aspettavo, lui rientrava verso le 17.00 con entusiasmo ero li ad attenderlo,pensando che magari avremmo fatto qualcosa insieme, invece arrivava e dormiva, diceva che lui era stanco e che io non facevo nulla tutto il giorno, ad ogni mia richiesta si arrabbiava, mi diceva che era lui a mantenermi, alle mie richieste di lavorare mi diceva che lui mi voleva a casa.
Quando si usciva era solo con i suoi amici, e spesso la domenica con dei suoi parenti si facevano dei giri in moto, capitava spesso che per una banalità lui mi insultasse pesantemente, alle mie rimostranze mi diceva di tacere, che rompevo i c……mi insultava spesso per ogni motivo.Con gli altri parlava di me come una regina, della donna che lo aveva cambiato ,di quella donna che sapeva fare tutto, brava in ogni cosa, intelligente, colta, bella, e chi ne ha più ne metta, i suoi amici me lo descrivevano come un rissoso, un violento, lui diceva che io ero riuscito a cambiarlo, ricordo che per un banale motivo diede un pugno ad un muro per non darlo a me.
Non sto descrivendo niente di nuovo , le modalità sono sempre uguali.
Per anni, anni ho subito violenza, insulti, poi sono arrivate le botte, senza segni, tirate di capelli, pugni sulle braccia, mi alzava per i capelli per le mandibole, mi sputava,le umiliazione, nacque mia figlia e peggiorò ,le umiliazioni erano rivolte anche a mia figlia, anche lei presa di mira allo stesso modo,io che la difendevo e lui mi diceva di non essere una buona madre, ma se una bambina piange come si fa a metterle una ciabatta in bocca? Io non sapevo educala, anziché parlarle dovevo picchiarla, lui non conosceva il dialogo, se non per insultare, accusare, responsabilizzare gli altri ,anche ad un semplice taglio che si faceva facendosi la barba , era colpa di qualcuno, io ho porvato in tutti i modi di tentare di far capire a lui che non era giusto,ad ogni mio tentativo venivo insultata, poi i ricatti economici per avere con me rapporti sessuali quando io non volevo, ricatti dicendomi che lui avrebbe trovato di meglio ,che poteva avere tutte le donne che voleva e se voleva me è perché mi amava.Mi picchiava, mi insultava, mi umiliava, perché mi amava, voleva insegnarmi a stare al mondo. Nessuno immaginava ne sospettava che lui potesse essere così.
Un giorno mi disse che io non sapevo niente della vita,che fuori c era gente che poteva farmi del male, le poche volte che uscivo, magari con parenti avevo un orario, se non era quello erano insulti e di più. Diceva che ero io a provocarlo, perché volevo sapere a tutti i costi i motivi del perché si comportasse così, diceva che ero pesante, che ero paranoica,
Agli altri apparivamo la famiglia del mulino bianco,
Ci faceva regali costosi, a me e mia figlia, non ci faceva mancare niente, ma ce le faceva pesare, pagare, a me in particolar modo.
ricordo che avevo paura a comprarmi anche un paio di scarpe, sapevo che la sera sarebbe arrivato e mi avrebbe chiesto: stasera si mangia? Se la risposa era si, tutto ok, allora diceva di amarmi, se per caso io mi addormentavo, mi svegliava e mi diceva: allora? Io dicevo ho sonno, da li cominciavano gli insulti, i ricatti di essere lasciata a pane ed acqua.Mi svegliavo spesso con lui adosso o addirittura dentro, mi diceva che fingevo di dormire, che mi piaceva, oppure che non poteva fare a meno di me, non riuscivo più a provare piacere , sentivo solo dolore, un dolore dentro, avevo paura di lasciarmi andare, avevo paura di fare l ‘amore con lui, mi sentivo sempre giudicata, alla fine di un rapporto mi chiedeva come fosse stato, cercava la mia approvazione, io mi sentivo male ma pensavo di essere io la causa, di non amarlo abbastanza, di sentirmi diversa, evitavo anche di comprarmi abiti o altro.
Quando rimasi incinta di mia figlia mi disse che non era sua, che avrebbe voluto la prova della paternità.
Controllava quante volte mi lavavo, dicendomi per chi lo facessi, provò a controllarmi nche l’abbigliamento intimo ad una uscita serale che feci con mia sorella.
Le mie amiche erano tutte delle poco di buono ci provavano tutte con lui, era geloso di qualunque cosa facessi e di chiunque potesse avvicinarmi, anche i miei parenti, se dedicavo del tempo a loro lo toglievo a lui , al suo lavoro, a mia figlia.
Ero criticata nel modo di vestirmi, nel modo di comportarmi, nel modo di parlare, se mi incaricava di fare una telefonata per suo conto, ero una cretina perché avevo sbagliato a dire certe cose, insomma non valevo niente, ero una merda, una mantenuta, io lavoravo poi per lui, tenevo la sua piccola contabilità, gli facevo fatture e preventivi e svolgevo le piccole commissioni, ciò che facevo non andava mai bene.
Potrei raccontare per giorni l’orrore di questa vita, di quest’uomo agli occhi degli altri il marito ideale, il padre ideale, quello invidiato da tutti, io descritta come una pazza solo perché sto curando gli effetti devastanti di quella vita, sto curando gli effetti devastanti che hanno avuto effetto anche sui miei figli, sto tentando di portare questa nave a riva, con tanta fatica, fisica e psicologica.
Lui è ancora dentro di me, anche se fuori dalla mia vita, ho i figli che ancora mi permettono di avere un contatto con lui, questo fa male, perché lui appare come il benefattore.La gente gli crede, i suoi figli non più, ha versato fiumi di lacrime dicendo che sarebbe cambiato, gli ho dato tante possibilità, mia figlia un giorno mi chiese di portarla via, aveva 9 anni, non ce la faceva più e subire e a vedere quell’uomo incuterci terrore, avevamo paura di quando entrava in casa.
Nacque mio figlio, con le promesse che sarebbe cambiato, durante la gravidanza capii che questo non sarebbe mai potuto accadere, era talvolta l’uomo più adorabile di questa terra, e poi mutava,
con il bimbo fu diverso, lui dice di essersi reso conto di essersi comportato male con la figlia, con il bimbo ha altre modalità di relazione, ma anche mio figlio ha visto , assistito al male che faceva a me e alla sorella.Mia figlia è stata spesso accusata di essere stata lei a causarci moli problemi, di essere una rovina famiglie….
In breve , io sono in cura da 1 anno con psicofarmaci per depressione e attacchi di panico, mia figlia anche lei è in cura dopo 2 tentati suicidi,ripetute bocciature a scuola, apatia totale,mio figlio è in cura per essere stato un bambino violento , si è giustificato dicendo che queste cose le ha viste fare anche dal padre.
Questa è ora la mia nave da portare a riva, con fatica spero di portarcela.
Le ferite si rimargineranno, ma le cicatrici ci saranno e resteranno indelebili. Lui ammette di aver sbagliato qualcosa, ma era per amore, per insegnarci come si sta al mondo.
Mi ha fatto credere che fuori da quelle mura c’era un mondo crudele,c’erano i lupi pronti a sbranarmi, il lupo era in casa.
Viviamo a pochi metri da casa sua, viviamo di ricordi,in ogni cm di strada c’è qualcosa che mi ricorda quegli anni passati con lui, le cose belle vissute con lui restano un ricordo soprafatto dalle cose brutte, ho sempre sperato che lui potesse cambiare, forse lo spero ancora ora, è una speranza inutile, so che così continuo a farmi del male , lo faccio ai miei figli, lui è sempre disponibile, carino, mi parla ancora del suo lavoro, quando ha bisogno di un consiglio mi cerca.
Sto cercando casa in un'altra regione, per ricominciare la mia vita con i miei figli,e poter lavorare ed essere indipendente, la ho una sorella che mi darà una mano per la gestione di mio figlio, i miei figli sono contenti di trasferirsi, a lui sembra che dispiaccia,dice che sono pazza che privo mio figlio dell’ambiente in cui è nato, dei suoi amici, delle sue abitudini, è anche vero, ma le nuove abitudini verranno, i nuovi amici verranno, e via da qui l’aria sarà migliore, vedrà anche la sua mamma stare meglio, staremo meglio tutti, questa ora è la nostra vita , la mia famiglia da ricostruire, qui non riusciamo, siamo soli.
La gente, gli amici di prima ci guardano come se io fossi una pazza, mia figlia anche,mio figlio anche, lui è ancora credibile.
Al mio avvocato ha detto che io sono pazza, perché l’estate scorsa ho avuto un crollo psicofisico,
perché prendo antidepressivi, gli dissi: se sono pazza allora perché vuoi che i figli vivano con me?
Lui rispose perché i figli hanno bisogno della madre. In fase di separazione disse anche al mio avvocato che io e lui non avevamo alcun tipo di problema, il nostro problema sono stati i figli.
L’ho aggredito dicendogli,che non può dare la colpa ai bambini, siamo noi ad esser stati il loro problema, di vergognarsi nel dire e continuare a pensare che la colpa è sempre degli altri.
Lui economicamente non ci fa mancare nulla, con un ricatto ho dovuto rimettere una denuncia, altrimenti non passava che il minimo per il mantenimento per i figli, complice il suo avvocato, l ho fatto perché io non lavoro, ho provato a farlo ma ho il piccolino sempre malato, doveva stare a casa la sorella da scuola per curarlo, io non ho nessuno e non potevo permettermi una baby sitter, chiesi a lui di tenere con se suo figlio qualche giorno, mi rispose che lui guadagna molto più di me e che dovevo io prendermi cura di lui visto che non guadagnavo niente.Il suo modo è sempre stato farci regali costosi per dimostrare che ci amava, quando io gli dicevo che l’amore è gratis, a tutti fa sapere e vedere che lui è un buon padre , anche se per mettere in piedi questa casa ho venduto una casa al mare donata da mio padre a me, prima che uscissi di casa , sapendo che stavo affrontando delle spese, mi chiese di prestargli 30 mila euro per comprarsi la jeep, gli dissi di no, mi disse che ero una pezzente io e tutta la mia famiglia, lo guardai e gli dissi: quei soldi servono per mettere su casa con i miei figli, per comprarli una camera in cui dormire, se li vuoi te li do, poi mandi i tuoi figli a dormire sulla jeep.
Lui ci ha fatto vivere per anni in una casa ipertecnologica, per tutti gli anni del matrimonio, era in affitto e di 38 mq, dormivamo in tre su un divano, però non mancava niente, dalla tv al plasma, a 4 pc, 4 play station, impianto dolby ,tapparelle elettriche, casa completamente climatizzata, dvd, e tutto ciò che è in commercio, mio figlio piccolo ha già 4 cellulari, auto costose, rolex, abiti firmati
Alla gente mostrava tutto quanto, quando mi regalò l’auto andò dai suoi amici dicendo: l ho regalata a mia moglie perché se la merita.
Potrei raccontare ore ed ore questa storia, con assurdità alle quali io non vengo creduta fuori di qui, anche mostrando i lividi che mi fece la gente non mi crede ancora.
Mi ha reso dipendente da lui in tutti i sensi.
Un abbraccio a tutte




12/05/2007 23:28
 
Modifica
 
Quota
Post: 145
Post: 135
Registrato il: 21/12/2006
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
Ciao Mary benvenuta nella nostra famiglia,piccola e accogliente dove ogni anima che abbia sofferto o ogni mano che voglia accoglierne un'altra trova spazio...
sai che beno o male tutte abbiamo passato la tua esperienza,in forme diverse contesti divrsi ma le modalità primarie sono sempre le stesse...
la cosa che a me fa più arrabbiare e che a volte fa molto male è con quanta facilità essi siano in grado di convincere le persone di essere buoni e bravi e di quanto presto facciano a convincerle che le malate siamo noi...
una volta una psichiatra mi disse,che non è che la gente non ti creda ma trova quasi impossibile che succedano cose di questo genere nella società di oggi...e non sa invece quante volte dietro a tapparelle abbassate si consumino veri e propri omicidi,non fisici no non si muore ma omicidi nell'anima e nel cuore.
qui troverai spazi per esssere ascoltata e se vorrai ascoltare perchè un consiglio in più può dare luce alle vite ancora imprigionate nelle tenebre.
una carezza Micol...
14/05/2007 02:18
 
Modifica
 
Quota
Benvenuta Mary,


"non è che la gente non ti creda ma trova quasi impossibile che succedano cose di questo genere nella società di oggi..."

Sono d'accordo con Micol.

un abbraccio pieno di solidarietà a te e ai tuoi ragazzi.
16/05/2007 13:39
 
Modifica
 
Quota
Post: 2.100
Post: 15
Registrato il: 19/04/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
Sto imparando che non sentirsi creduta fa parte del gioco psicolgico. Non ci sentiamo creduti perchè chi avrebbe dovuto amarci ci hanno tradito, continuano a dirci che siamo noi che ci comportiamo male oppure ci fanno sentire sbagliati e quindi non meritevoli della fiducia degli altri. Mi è stato ricordato che una ferita continua a far male finche non viene eliminato tutto il veleno che la infetta. Parlarne vuol dire guarire. [SM=g27998]
17/05/2007 11:10
 
Modifica
 
Quota
Post: 1.118
Post: 1.071
Registrato il: 05/03/2006
Sesso: Maschile
Presidente Associazione Fidelis Onlus
Utente Veteran
OFFLINE
Carissima amica intanto ti ringrazio di averci fatto partecipi della tue storia, che ancora drammaticamente si affaccia alla tua vita.
Raccontare e raccontarsi, come dice giustamente nikyl fa bene! Tu ci sei riuscita e di questo sono molto contento.
Molto spesso in un rapporto di fidanzamento ci sono piccoli campanelli d'allarme che c'informano circa il caratere violento del partner, però troppo spesso l'amore paradossalmente riesce a nascondere tutto e farci prendere consapevolezza che con l'amore si può superare tutto andando avanti nel rapporto... ma non è così!
Sorrido con una tristezza immensa quando tu dici che lui più volte ha affermato che le mura domestiche sono sicure e che vi avrebbe insegnato a difendervi da un mondo cattivo, quando invece proprio dove l'amore e il rispetto dovevano essere all'ordine del giorno e cioè tra le mura domestiche si è sempre consumato un dramma che ha causato grandissime sofferenze!
L'uomo violento, per esperienza lo dico, non cambierà mai seguirà sempre il suo "modus operandi", si pentirà, chiederà perdono ma poi gradualmente ritornerà a dar voce a quella violenza che solo momentaneamente aveva tenuto a bada!
Hai fatto la scelta più giusta cara amica, andare via di casa portandoti via i tuoi figli, anche'essi vittime di un uomo che è ben lontano di chiamarsi PADRE! Il mio consiglio è quello di continuare le sedute di psicoterapia e di continuare, compatibilmente con i tuoi tempi a scrivere in forum, noi ci saremo, seguiremo il tuo cammino, saremo al tuo fianco!
Non scendere mai a compromessi con lui, chiedi tutto quello che è tuo diritto chiedere per te e per i tuoi figli.

Noi siamo con te ad accompagnarti in questo percorso.

Un abbraccio
Gae

25/05/2007 23:21
 
Modifica
 
Quota
Post: 110
Post: 110
Registrato il: 12/05/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
Ciao,
Vi ringrazio di cuore per il benvenuto e per le vostre risposte, so perfettamante le dinamiche dell'uomo violento, conosco tutto, nonostante ne fossi a conoscenza da anni ho continuato a credergli, ancora oggi non mi capacito nel credere che in 25 anni trascorsi insieme a lui,io non sia riuscita a trovare prima la forza di mollare tutto,la mia parte razionale mi diceva di farlo da anni, mentre altra parte di me, me lo impediva, ero come scissa in due, ancora oggi riesco a credere ad alcune parole che dice, lo sento, lo vedo per via dei figli, avrei voluto allontanarglieli, mi fa pena,resta comunque il padre e questi figli lui li ha desiderati tanto, credo sia l'unica cosa che gli sia rimasta,oltre se stesso, anche se ora ha una nuova compagna, la nuova vittima, lui dice che è cambiato con lei, ma la storia si ripete...è già la secondao la terza e tutte lo cambiano, gli danno ciò che io non ero in grado di dare, di amarlo per come è, io diceva che lo opprimevo, che lo....infati girava scrupolosamente la frittata,era un mago , un trasformatore di frasi, riusciva a rigirarmi contro ogni parola, che ero io a dire e pensare così, un giorno mi disse che mi avrebbe fatto diventare pazza, perchè io ero una povera pazza, nonostante ci sia quasi riuscito non riesco ad odiarlo, solo a disprezzarlo perchè lui nonostante si sia reso conto, in parte, perchè si è visto la figlia rivoltarsi contro più volte,molto in parte del male che ha fatto, resta sul suo piedistallo, talvolta credo di amarlo ancora, ma non amo lui, amo ciò che non è o ciò che mi ha fatto credere di essere, io mi sento come si può sentire un drogato in astinenza, che fa uso di psicofarmaci per sedare il bisogno di ciò che mi ha fatto molto male, infatti si chiama dipendenza affettiva
Amavo anche quando mi insultava, quando mi picchiava senza lasciarmi segni, mi sputava, perchè credevo che quello fosse il suo modo di amare, lui mi faceva credere che ero io a provocarlo,che era colpa mia, meritavo di essere punita, lui mi diceva che lo faceva perchè ci amava.
Ho deciso di cambiare regione, di allontanarmi dal luogo in cui sono nata, ho trovato forse casa, mi manca un tassello e lascerò qui i ricordi della mia infanzia, della mia vita, sradicherò i miei figli dall'ambiente in cui sono nati, ma per rinascere si parte da zero, io devo rinascere, loro insieme a me devono dimenticare, non voglio che dimentichino il loro padre, ma solo allontanarli dai ricordi di una famiglia a cui a loro è stata negata la serenità di cui ogni bimbo ha il diritto di avere.Si riparte dal nulla, loro avranno il tempo di scordare, io di dimenticare, la mia mente sarà lontana, lui sarà lontano, qui lo vedo tutti i giorni,perchè ogni volta che lo vedo sento il suo sguardo di sempre, quello che mi gelava, quello che mi faceva sentire inadatta, inadeguata e mai all altezza di ogni situazione... mi ha rubato l amore per me stessa.L
ontano forse riprenderò ad amare di più me stessa, costruendo insieme a loro una vita fatta di piccole cose, di sacrifici, di amore.

Un abbraccio a tutti e grazie


04/06/2007 20:45
 
Modifica
 
Quota
Post: 840
Post: 840
Registrato il: 08/03/2006
Sesso: Femminile
Moderatore Forum Antiviolenza
Utente Senior
OFFLINE
Grazie a te cara amica per aver voluto condividere la tua storia con noi. Sei riuscita a prendere consapevolezza di tutto il male che quest uomo ti ha fatto durante questi anni, e questo è già un grande traguardo. Il prossimo passo sarà concretizzare tutto ciò e credo che andare via da quei luoghi sia il modo migliore per ricominciare, per regalarti e regalare ai tuoi figli una nuova vita. Ti auguro ogni bene, con tutto il cuore. Se avrai bisogno, in futuro, di un consiglio o semplicemtente di essere ascoltata sai che noi ci siamo. Un abbraccio sincero........
23/08/2007 11:47
 
Modifica
 
Quota
Post: 1.142
Post: 47
Registrato il: 17/03/2006
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
Marylv...
un abbraccio di tutto cuore anche da parte mia e mi raccomando, guarda avanti. Lui non può più nulla, deve far parte del passato e il suo fantasma sarà scongiurato dal tempo, dalla crescita dei tuoi figli, da altre e nuove cose più solari che prenderanno il posto dell'oscurità.

La tua vita sarà diversa, sarà nuova, credici! Perchè tu puoi farlo. Perchè tu adesso PUOI DECIDERE per te e per i tuoi figli, potrete decidere insieme nell'amore che prima lui vi toglieva.

Ancora di cuore, un grande abbraccio,
Silvia
Se noi consideriamo che errare è dell'uomo, non è crudeltà sovrumana la giustizia?
Pirandello
23/08/2007 18:47
 
Modifica
 
Quota
Post: 72
Post: 72
Registrato il: 16/06/2007
Sesso: Maschile
Utente Junior
OFFLINE
Ciao, sono Giuseppe !!!
prendere consapevolezza del proprio vissuto e decidere di "mordere" la vita e farsi spazio nel mondo, è il primo passo per RINASCERE dall'oblìo delle sofferenze vissute. Come ben affermano i miei colleghi, non demordere mai e chiedi tutto ciò che ti spetta, i tuoi figli meritano di vivere serenemante e so con certezza che tu puoi garantirgli questo.. Tante donne come te sono riuscite a dire BASTA e RI-VIVERE... Noi ci saremo sempre, Un abbraccio !!! Peppe
08/10/2007 12:08
 
Modifica
 
Quota
Post: 5.427
Post: 4
Registrato il: 07/10/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
non ho parole
Mary, ho letto la tua presentazione.
Mi si è fermato il sangue nelle vene.
Tu lo sai perchè. Tutte le ns. chiacchierate l'anno scorso in vacanza...
Sai di chi parlo.

Io non ho ricevuto violenza fisica, psicologica sì però.
E gran parte delle tue parole possono essere le mie.
Mi si è fermato il respiro, ho rivissuto ciò che ho vissuto io e ciò che mi sarebbe successo se avessi "accettato" di continuare...

La paura mi è rimasta addosso come un vestito.
Non riesco a non averne ogni volta che per caso lo incontro.

Ci sono punti che hai scritto che sono IDENTICI a lui, alla mia vita.

La pazza sono io per lui.
Ma per fortuna chi mi è accanto, amici, parenti sanno che non lo sono io.

Un abbraccio.
Paolina
--------------------------------------
"le coeur a des raisons, que la raison ne connait pas" (Blaise Pascal)
--------------------------------------
"Diteci che di fronte a voi non contano i fallimenti ma conta di più lamore vero, conta di più laverci conosciuto"


i cambiamenti sono solo cose sicure che hanno bisogno di tempo
08/10/2007 14:44
 
Modifica
 
Quota
Post: 110
Post: 110
Registrato il: 12/05/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
Ciao Paolina,
è stato piacere leggerti, risentirti,
ci tenevo che leggessi ciò che avevo scritto, perchè sapevo qualcosa della tua situazione, ne avevamo parlato l'anno scorso, hanno tutti le stesse modalità, sembrano copie l uno dell altro, poi alla lunga le situazioni peggiorano.

Sono felice che tu ne sia uscita e che tu sia stata creduta, e che non hai sperimentato il proseguirsi del resto, è lento ma mortale per l anima e per il corpo talvolta , ma comunque lascia sempre un segno inelebile che con il tempo, le forza della consapevolezza si cicatrizzerà.
Non ti nego che
è dura , specialmente dopo 25 anni, io dopo quella vacanza in cui ci siamo conosciute mi è crollato il mondo adosso, perchè mi sono sentita una fallita, ero anche venuta a conoscenza che ciò di cui ha sempre accusato me erano cose che poi faceva lui
.
Ora sono lontana kilometricamante, ma è sempre il padre dei miei figli, e non è facile gestire tutto, sto facendo in modo che crescano sereni, ma non è facile anche perchè la ricostruzione viene interrotta ogni volta che si avvicina, sempre con le modalità che ha usato, definendomi una pazza se non faccio entrare giochi inutili per mio figlio, se non accetto che lui mi riempia la casa di giocattoli per il bambino, se io a mio figlio insegno il valore delle piccole cose, mentre lui sempre e solo con grandi cose, che poi al fine servono a placare la sua coscienza ed ad aumentare la propria stima che gli altri hanno verso di lui, certe persone hanno bisogno per sentirsi qualcuno di essere valorizzate dagli estranei o da chi non è nulla, ma non dalle persone che veramente lo amavano.

Non sono mai state le botte che mi dava che mi facevano tanto male, ma le parole che feriscono talvolta più delle botte, quelle botte che lasciano segni invisibile alle persone, ma ben visibili per il nostro vivere, e tutto questo faceva parte del suo amarci, lo faceva perchè ci amava, parlo in plurale perchè mia figlia ha subito anche lei le stesse modalità dal padre.

E' passato un anno da quando ci siamo conosciute, poi ci siamo perse, avevo il mio gran da fare a mettere in piedi una casa, una vita, la mia famiglia, che poi non era cambiato nulla , tendevo a credergli ancora, oltre ad una lotta con lui per tentare di riemergere dalle calunnie, avevo la lotta con me stessa, che tendeva a credere ancora in lui, mi sentivo cattiva, infida a credere che lui potesse, che ero io a sbagliarmi, che ero io la cattiva,quella che gli aveva fatto del male, ero io che non lo facevo entrare in casa mia per non vedere i figli, quando invece poteva benissimo prenderli con se visto che aveva una casa ed invece fceva pesare che poteva stare poco con il bambino perchè io gli vietavo di entrare in casa...per sminuire me davanti agli occhi di mio figlio e per farmi sentire come mi ha sempre fatto sentire : sbagliata.

Questa fu una delle tante battaglie...ma il pensiero era per i miei figli, mi diceva che ero pazza, lo ha fatto credere agi altri, con la sua faccia angelica, con quei modi che ha di ammaliare le persone, ora da lontano non devo affrontarlo quotidianamente.

SOno felice che ora la tua vita sia più serena e che tu sia riuscita a renderti consapevole , ora cerca di viverla serenamente.

Sono parole, ma quando lo vedi e tu puoi farlo non guararlo più, fingi che sia stato solo un brutto sogno...sei una persona speciale, lascia che ti consideri una pazza, ignoralo, sono solo parole dette per ferirti ancora.

Un abbraccio

Mary
12/10/2007 20:06
 
Modifica
 
Quota
Post: 5.427
Post: 4
Registrato il: 07/10/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
Leggere le tue parole è come specchiarmi...
Anche io combatto sempre con l'idea di avere sbagliato IO.
Di averlo abbandonato mentre aveva bisogno di me.
Ma poi so che non è così.
Che avevo tutte le ragioni di salvarmi.

Tutta la mia consapevolezza si incrina quando lo incontro,per caso.
Come stamattina, che mi guarda con la faccia d'angelo innamorato e mi dice che voleva rivedere il mio viso (che per fortuna è tornato vivo e solare).

Qualcosa dentro di me si spezza. Poi mi riprendo.
Vai avanti, mi dico. Guarda SOLO AVANTI.

Questo dico a te.
Che la mia storia non è lontanamente paragonabile alla tua di moglie, durata 25 anni. Ma le modalità sono le stesse identiche...
e mi fanno paura, perchè in te ho visto ciò che potevo diventare io.

Spero che l'esserci incontrate e confrontate sia servito a te come è servito a me.

E, in quella vacanza, ho incontrato un'altra ns. coetanea in balia di una storia simile alla nostra...
Si vede che era destino che noi tre ci incontrassimo!
Unica nota positiva di quella vacanza!!!

Ciao Mary, un bacione

p.s. grazie per il benvenuto all'Amministrazione del Forum.
[Modificato da redprincess 12/10/2007 20:07]
Paolina
--------------------------------------
"le coeur a des raisons, que la raison ne connait pas" (Blaise Pascal)
--------------------------------------
"Diteci che di fronte a voi non contano i fallimenti ma conta di più lamore vero, conta di più laverci conosciuto"


i cambiamenti sono solo cose sicure che hanno bisogno di tempo
13/10/2007 10:25
 
Modifica
 
Quota
Post: 110
Post: 110
Registrato il: 12/05/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
Ciao Paola,
mi fa piacere risentirti.
Ho letto la frase "Tutta la mia consapevolezza si incrina quando lo incontro,per caso"
So che non è facile non incontrarlo, ma non voltarti mai," vai avanti" come dici a te stessa, ignora i suoi sguardi, prova a ricordarti quando ti faceva male... fatti vedere forte,lo sei, non è facile rendersi consapevoli talvolta,ci sono donne che vivono ancora nascoste, e subiscono di continuo.
Quando mi resi conto che non ero l unica , ho provato a guardarmi intorno e mi sono accorta che non era poi la mia storia ad essere una delle poche, ci sono donne che hanno paura e continuano a vivere nei sensi di colpa , restando accanto a questi uomini senza mettere in dubbio il loro comportamento; lo si fa forse quando si tocca il fondo.
Ricordati che si fa di tutto per riemergere,il riemergere è alquanto doloroso che subire, ma hai la tua vita, puoi dispore di molte cose che prima non avevi, inanzittutto te stessa.
Guardati avanti e pensa a te, ora ti vede forte,lui ci prova ad indebolirti, ma tu vai avanti.
So che non è facile evitarlo, ricordo la tua storia, ma prima o poi capirà che tu sei forte!
Non lasciarti andare, non cedere , pensa a te ora non hai le catene, quelle catene invisibili, che hanno comunque lasciato il segno, ma se ne andranno...con il tempo, anche se vorremo liberarcene subito, perchè fa male, ancora tanto male.
Mi spiace di non aver conosciuto la persona di cui mi hai parlato, spero che quella vacanza sia servita anche a lei, però è strano sono partita io con la mia storia e ne è arrivata un 'altra, forse era destino.
Tre storie simili, e spero anche per lei finita come per me e per te.

Anche se sembrano non finire mai.Ma è finita.Tu hai te stessa e la tua vita, io me stessa e la mia vita...

Un abbraccio

Mary
14/10/2007 19:07
 
Modifica
 
Quota
Post: 840
Post: 840
Registrato il: 08/03/2006
Sesso: Femminile
Moderatore Forum Antiviolenza
Utente Senior
OFFLINE
Le vostre due storie, care Mari e Paola, sono l'esempio di come dalla violenza di PUO' e si DEVE uscire.
Comprendo gli stati d'animo contrastanti che si scatenano nel proprio io, anche quando tutto appare finito: senso di colpa, inadeguatezza, paura di non farcela, fantasmi che sembrano ricompaiano all'improvviso. Amiche queste sono sensazioni che accomunano il cuore di chi ha purtroppo sperimentato in prima persona la violenza. Tuttavia non potranno ne dovranno esser loro a rendervi ancora "prigioniere" di una "non-vita" che vi siete lasciate alle spalle.

Vi siete rialzate quando il macigno più grosso era su di voi, avete senz altro la forza di spingere lontano le ultime schegge.

Un abbraccio ad entrambe ed un pensiero alla donna di cui Paola ha accennato, con la speranza che anche lei sia uscita dal suo incubo!!!
20/10/2007 09:41
 
Modifica
 
Quota
Post: 115
Post: 74
Registrato il: 17/10/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
marylv e redprincess..
brave!!!! siete riuscite a ribellarvi dal male!! molte donne vorrebbero essere come voi!!!
un forte abbraccio!!!
non importa quanto dai ma quanto amore metti nel dare!
20/10/2007 10:38
 
Modifica
 
Quota
Post: 110
Post: 110
Registrato il: 12/05/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
Grazie Barbara,
spero che tu riesca a trovare la serenità che meriti insieme alla tua mamma.
La ribellione è il primo passo verso la libertà.

Un abbraccio
20/10/2007 12:00
 
Modifica
 
Quota
Post: 103
Post: 103
Registrato il: 11/04/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
ciao
anche io ho vissuto un esperienza simile alla tua....anche a me faceva sentire una nullita' ecc. ecc. la differenza e' che io non ero sposata con lui era il mio ragazzo...lui e' morto un anno fa' in un incidente stradale.....mi minacciava ,mi faceva sentire una nullita' era tremendo...anche se lui e' morto l'inferno e' ancora qui....anche io sono in cura da una psichiatra.ho una cifra di tentati suicidi alle spalle anche avendo solo 27 anni... e tutto per una persona che era propio lui a essere malato!!!!!!!!!!ciao un abbraccio romina
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:36. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com


FORUM DI POESIE E RACCONTI