IL MESSAGGERO
10 Febbraio 2007
ABU OMAR, IL GOVERNO CONTRO LA PROCURA
Spataro: decisione sorprendente
di: MASSIMO MARTINELLI
ROMA - Potrebbe essere la Corte Costituzionale ha bloccare temporaneamente il processo contro i vertici del Sismi per il sequestro di Abu Omar. Come ha confermato ieri il Guardasigilli Mastella, è ormai sicuro che nei prossimi giorni l’Avvocatura dello Stato notificherà ai magistrati milanesi il ricorso per conflitto di attribuzione sul mancato riconoscimento all’ex direttore del Sismi, Nicolò Pollari, del diritto di avvalersi del segreto di Stato. E questo proprio all’indomani della pubblicazione di una sentenza della Cassazione che conferma che esistevano solidi ”presupposti probatori” per chiedere l’arresto di tre agenti della Cia, Betnie Medero, Vincent Faldo e James Thomas Harbison (tutti latitanti), proprio in relazione al sequestro dell’imam milanese.
La decisione del governo di aprire un contenzioso giuridico-giudiziario con la procura di Milano era arrivata martedì scorso, dopo un vertice ristretto al quale avevano partecipato il premier Prodi e i ministri di Esteri, Giustizia e Difesa, D’Alema, Mastella e Parisi. Era stato proprio Arturo Parisi a scrivere per ultimo ai pm milanesi, lo scorso 27 luglio, una missiva che non lasciava spazio a interpretazioni: «Sentito il Presidente del Consiglio, che in data di ieri ha disposto codesto Ufficio confermando il segreto di Stato, questo Ministro della Difesa, conformemente a questa decisione che condivide, è vincolato al medesimo segreto di Stato e per le medesime ragioni esposte dal Presidente del Consiglio». Il questo modo il ministero della Difesa vincolò anche l’allora direttore del Sismi, Nicolò Pollari, alla segretezza su una serie di documenti che, secondo gli avvocati difensori, proverebbero in maniera inoppugnabile che i vertici del Sismi non fornirono assistenza agli agenti Cia che sequestrarono Abu Omar: e anzi si espressero in maniera esplicitamente negativa contro le pratiche di extraordinary rendition che l’intelligence americana aveva attuato in Europa. Eppure, dinanzi ai magistrati milanesi l’opposizione del segreto di Stato da parte del generale Pollari non è stata sufficiente a congelare il procedimento. Per l’allora direttore del Sismi (oggi sostituito dall’ammiraglio Branciforte) scattò la richiesta di rinvio a giudizio, insieme ad alcuni alti funzionari del controspionaggio militare e ai componenti del commando Cia che prelevò il fondamentalista islamico Abu Omar in una via di Milano nel febbraio 2003.
L’instaurazione di un procedimento per dirimere il conflitto di attribuzione tra governo e magistratura congelerà di fatto il procedimento davanti al gip di Milano, dove lunedì ricomincerà l’udienza preliminare per decidere il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. «La notizia del conflitto di attribuzione è sorprendente - ha commentato il pm Armando Spataro - Ci riserviamo commenti tecnici quando conosceremo le ragioni dell’iniziativa».
Il ricorso dell’Avvocatura dello Stato, che sarà depositato alla Consulta nei prossimi giorni, dovrà superare un primo e sommario esame di ammissibilità. Solo dopo questo passaggio, la Corte potrà disporre la notifica del ricorso (a cura della stessa Avvocatura) a tutte le parti interessate, dunque anche ai magistrati milanesi, che saranno obbligati a fermare il processo. Tutta la procedura potrebbe richiedere alcune settimane; ma non è escluso che il giudizio possa essere congelato anche solo in base alla delibera del Consiglio dei ministri di mercoledì scorso che stabilisce la necessità di sollevare il conflitto.
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10/02/2007 - "CORRIERE DELLA SERA", Pag. 20
"CIA, VIA IL SEGRETO DI STATO" ZAPATERO NON SEGUE ROMA
di: PAOLO BIONDANI
www.difesa.it/files/rassegnastampa/070210/DEUZV.pdf
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10/02/2007 - "L'UNITA'", Pag. 4
PROCESSO ABU OMAR, DI PIETRO SI DISSOCIA DAL GOVERNO
di: Eduardo di Biasi
rassegna.governo.it/dettaglio.asp?d=10947800
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10/02/2007 - "GIORNO/RESTO/NAZIONE", Pag. 11
RIFORMA DEI SERVIZI, DILIBERTO "SPARA" SUGLI 007
www.difesa.it/files/rassegnastampa/070210/DETN0.pdf
INES TABUSSO