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FORTUGNO, DENUNCE DIMENTICATE IN UN ARMADIO

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2006 22:35
18/12/2006 22:35
 
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CORRIERE DELLA SERA
17/12/2006
FORTUGNO, DENUNCE DIMENTICATE IN UN ARMADIO
a pag. 19

Erano state presentate nel 2002 dal politico ucciso. Ora è stata chiesta l' archiviazione, ma il gip ha detto no

Il procuratore negò l' esistenza delle carte sugli «affari illeciti a Locri»

REGGIO CALABRIA - Le denunce di Francesco Fortugno sulle irregolarità all' Asl 9 di Locri sono riapparse come per magia, dopo quattro anni di letargo. Imposto? Oppure frutto della semplice dimenticanza? Quelle carte presentate alla procura di Locri il 23 febbraio del 2002 dal vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, ucciso ad ottobre dello scorso anno a Locri, furono considerate come un «testamento che scotta». L' esponente della Margherita aveva denunciato le inadempienze e le irregolarità all' interno della struttura sanitaria di Locri, commissariata per infiltrazioni mafiose, dove sino a pochi mesi fa prestava servizio Alessandro Marcianò, arrestato dalla polizia perché ritenuto il mandante dell' omicidio Fortugno. Di quelle denunce s' erano però perse le tracce. Lo stesso procuratore della Repubblica di Locri, Giuseppe Carbone, il 18 ottobre scorso, nel corso di un summit a Catanzaro presieduto dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, presenti tutti i rappresentanti delle procure calabresi, aveva ribadito: «Francesco Fortugno non ha mai presentato al nostro ufficio alcuna denuncia su irregolarità nella gestione dell' Azienda sanitaria o dell' ospedale di Locri». Aggiungendo poi all' agenzia Ansa: «Non c' è dunque alcun atto giacente, in questo senso nel nostro ufficio. E non c' è mai stata, da parte nostra, alcuna carenza investigativa, perché non abbiamo mai ricevuto denunce da parte di Fortugno che potessero fornire lo spunto per eventuali inchieste». Una dichiarazione evidentemente incauta quella dell' alto magistrato, contestata dalla vedova di Fortugno, Maria Grazia Laganà, deputata dell' Ulivo e membro della commissione Antimafia, che ha risposto a quella affermazione sostenendo invece «l' esistenza di quelle carte presso la procura locrese». «Mi volevano far passare per visionaria e bugiarda», dice ora la vedova. Il fascicolo regolarmente registrato sin dal 2002 in procura ed assegnato al pubblico ministero Monica Gargiulo era custodito in un armadio. Ora è riapparso. Accompagnato da una richiesta di archiviazione presentata dalla procura al gip. Venerdì scorso il giudice delle indagini preliminari Luciano D' Agostino ha respinto la richiesta ed ha concesso due mesi di tempo per indagini mai espletate. Quelle stesse denunce Francesco Fortugno le aveva presentate il 22 febbraio del 2002 in Consiglio regionale. Allora l' ex vice presidente del Consiglio era all' opposizione in quanto la giunta della Calabria era governata dal centrodestra. Furono anche registrate con il numero 11 negli atti del consiglio. Un documento di forte denuncia sulla sanità a Locri, dove erano evidenziate «delibere illegittime dalle quali derivano erogazioni di risorse prive di utilità pubblica difficilmente recuperabili». In particolare Francesco Fortugno puntava il dito sul direttore generale dell' Asl 9 di Locri, la dottoressa Emanuela Stroili, per aver «disposto numerose assunzioni a tempo determinato e indeterminato, in mancanza del programma triennale delle assunzioni». La stessa avrebbe poi «assunto delibere per comandi e per assunzioni per posti inesistenti nella dotazione organica, e pertanto, privi di copertura finanziaria». Parte delle denunce riguardava poi il capitolo delle consulenze milionarie. Come quella del veterinario Carazzina di Lodi, 200 milioni delle vecchie lire all' anno, al quale la Stroili aveva affidato «il compito di verificare l' attuazione degli obiettivi mai dati, di budget mai assegnati, ai centri di spesa». Per non parlare poi delle «fatture per migliaia di euro liquidate senza contratti regolari». * * * I documenti IN REGIONE Il 22 febbraio 2002 Francesco Fortugno denuncia in Consiglio le «delibere illegittime» nella sanità di Locri IN PROCURA Il giorno seguente il politico della Margherita deposita la sua denuncia alla procura di Locri, evidenziando inadempienze e irregolarità in un sistema sanitario ora commissariato per infiltrazioni mafiose




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CORRIERE DELLA SERA
18/12/006
GRASSO: LOCRI NON HA INDAGATO SULLE DENUNCE DI FORTUGNO
(MACRI' CARLO)
- a pag.23

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