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ANCORA NOTIZIE DA UNA DEMOCRAZIA LIBERALE DI ANTICA DATA

Ultimo Aggiornamento: 18/08/2006 19:32
18/08/2006 19:32
 
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"Accettare tacitamente un compromesso fra stato di diritto e esigenze della sicurezza nazionale (variante aggiornata, democratica dell'antica Ragion di Stato). Ossia, salvaguardare le regole e le procedure dello stato di diritto, contemporaneamemte accettando l'esistenza di una "zona grigia", al confine fra legalita' e illegalita', in cui gli operatori della sicurezza siano messi in condizione di agire. Esattamente quanto accade negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia. Ci sono "ambiti riservati" davanti ai quali lo stato di diritto si arresta, non entra, se non, e solo in casi eccezionali, con la massima cautela"
(Angelo Panebanco, Corriere della Sera, 15 agosto 2006)




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www.osservatoriosullalegalita.org/
NEW del 18 agosto 2006
Torture : contractor CIA condannato accusa apparati USA
di Giulia Alliani

Ieri, a Raleigh, nel North Carolina (Usa), una giuria federale ha riconosciuto colpevole David Passaro, un ex contractor della Cia, accusato di aver picchiato e sottoposto a gravi maltrattamenti un detenuto afghano.

Passaro e' il primo civile statunitense accusato di abusi su un detenuto per terrorismo. Assunto dalla Cia come 'interrogatore' di prigionieri di guerra era stato inviato in Afghanistan, in una base Usa, e la', nel giugno del 2003, aveva interrogato Abdul Wali, un giovane afghano sospettato di aver preso parte a un lancio di razzi contro la base. Secondo l'accusa, Passaro, in due successivi interrogatori notturni, aveva picchiato gravemente il giovane che, dopo tre giorni, era morto.

Passaro e' stato processato secondo una clausola del Patriot Act, che permette l'incriminazione di cittadini americani per reati commessi in territori, o in luoghi destinati al proprio uso da parte del governo Usa. Il processo e' stato seguito con la massima attenzione, sia negli Stati Uniti che all'estero, dagli attivisti delle associazioni per i diritti umani, da esperti legali, e dagli appartenenti all'esercito e ai servizi di intelligence.

Secondo la stampa locale il procuratore George Holding ha detto: "Oggi una giuria di Raleigh, in North Carolina, ha mandato un messaggio al mondo intero: nessuno e' al di sopra o al di sotto della legge degli Stati Uniti d'America. Il fatto e' avvenuto a 8.000 miglia da qui. La vittima era un agricoltore afghano. La persona che lo ha sottoposto a maltrattamenti era un cittadino statunitense che lavorava per la Cia. Ma, siccome il fatto e' avvenuto in una base Usa, su cui sventola la bandiera americana, quella vittima ha avuto oggi, qui, a Raleigh, un po' di giustizia".

Di diverso parere gli avvocati della difesa, per i quali la condanna si baserebbe su teoremi. Per la difesa Passaro era un patriota che aveva risposto alla chiamata del suo Paese, unendosi a una squadra paramilitare della Cia. Passaro non aveva esperienza di interrogatori, tuttavia era stato mandato dal suo capo a interrogare Wali finendo, dopo la morte del ragazzo, con il diventare il capro espiatorio del governo. L'unico intento di Passaro sarebbe stato quello di sapere da Wali chi altri era responsabile degli attacchi. Non dunque un accanimento nei suoi confronti, ma il desiderio di scoprire i complici per salvare gli Stati Uniti e far smettere gli attacchi.

Tuttavia, se sono da considerare teoremi quelli in base ai quali e' stato condannato Passaro, riesce assai difficile capire in base a quali prove il povero Wali sia stato ritenuto, con certezza, un terrorista, responsabile degli attacchi con i razzi. Secondo il News & Observer, quotidiano del North Carolina, l'avvocato della difesa ha detto infatti rivolto alla giuria: "Abdul Wali e' un terrorista. Abdul Wali e' responsabile di questi attacchi con i razzi" e ha ricordato che l'interprete afghano della Cia non credeva che Wali fosse un agricoltore, a giudicare dai suoi abiti e dal fatto che portava un orologio da polso. "Perche' aveva bisogno di un orologio da polso?" ha chiesto l'avvocato, dandosi poi anche la risposta: "Aveva bisogno di un orologio da polso per coordinare gli attacchi coordinati con i razzi".

Piu' credibile l'ipotesi, sostenuta da Passaro, secondo la quale l'esercito e il governo lo avrebbero usato come capro espiatorio dopo le rivelazioni sugli abusi sui prigionieri ad Abu Ghraib, in Iraq. Passaro ha sostenuto di aver agito in base agli ordini, e avrebbe voluto presentare al processo le prove per dimostrare che aveva agito in base a ordini ricevuti dal governo. Il 3 agosto, pero', il giudice distrettuale Terence Boyle ha deciso che prima di poter attingere ai documenti necessari, considerati 'riservati', Passaro avrebbe dovuto rendere noto chi aveva approvato il suo comportamento nel corso dell'interrogatorio di Wali.

L'ordinanza di Boyle diceva che Passaro aveva cercato di avere accesso a "memorandum riservati, presuntamente intercorsi tra la Cia e il Dipartimento di Giustizia nell'agosto 2002". Passaro cercava anche dei messaggi e-mail intercorsi tra il personale militare e i rispettivi comandanti nelle settimane precedenti l'interrogatorio di Wali. Secondo quanto riferito da Boyle, Passaro sosteneva che i messaggi dimostravano che "il personale militare si diede da fare per scaricarsi di dosso la responsabilita'".

Il 7 agosto scorso si e' tenuta un'udienza a porte chiuse, mentre i procuratori cercavano di impedire che gli avvocati della difesa chiamassero a testimoniare alcuni impiegati della Cia. Secondo il sostituto procuratore Jim Candelmo, anche gli incarichi di alcuni dei potenziali testimoni al processo di Passaro sono riservati, e non se ne puo' parlare in un'udienza pubblica.

Il difensore d'ufficio Joe Gilbert ha replicato che, sostenendo che le informazioni erano riservate, i procuratori stavano violando il processo di discovery, il pari diritto all'accesso ai documenti di difesa e accusa. Inoltre almeno uno dei potenziali testimoni, a detta di Gilbert, era gia' apparso alla televisione nazionale ed era stato intervistato dai giornali. "Il governo sta usando le informazioni in modo tale da negare al signor Passaro un giusto processo, e questo non dovrebbe essere permesso" ha anche detto Gilbert.

Tra i memorandum che la difesa voleva produrre ce ne sarebbe uno che, secondo Passaro, delinea le tattiche di interrogatorio permesse dal Dipartimento di Giustizia. L'8 agosto il giudice ha deciso che, nonostante le richieste della difesa, non avrebbe convocato a testimoniare l'ex direttore della Cia George Tenet, e che la lista dei testimoni ammessi sarebbe rimasta riservata.

I reati per i quali e' stata pronunciata la condanna di ieri sono piu' lievi rispetto a quelli prospettati dall'accusa e, secondo gli esperti legali, Passaro rischia circa tre anni di prigione.

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