Ierisera andai a dormire intorno a mezzanotte.
Sentivo ancora il sapore di antichi baci,il sapore di carezze mai dimenticate,di parole mai scordate.Il vento soffiava fuori dalla mia finestra ed uno spiraglio di luna si affacciava tra le mie coperte.Mi chiedevo se anche lei poteva vedere questa luna..e se il riflesso sulle mie lenzuola non nascondesse anche i suoi occhi dentro quella luce.
Guardavo quella luce in cerca di lei..chiedendomi da quanto tempo non avevo piu' guardato il riflesso di luna..da quanto tempo non conoscevo il sapore sulle labbra nel pronunciare la parola "ti amo".
Mi alzai e andai verso la finestra e la spalancai avvolgendomi di un tepore che la luna mi trasmetteva..vedevo una stella e sapevo che lei mi stava osservando dalla sua finestra.
Era il tepore di marzo..il tepore della vita che tornava dolcemente a rinascere dopo un inverno triste e freddo..un inverno che aveva raccolto molta neve e molto freddo anche nel profondo del mio cuore.
Guardai nuovamente la luna e mi sorpresi..una nuvola di farfalle vi svolazzava intorno..era una meraviglia..i loro colori riflessi dalla luna formavano riflessi nelle mie pareti nude..una di queste farfalle si stacco da gruppo e mi raggiuse posandosi sulla mia mano sinistra.una dolce farfalla bianca..sulle sue ali un piccolo cuore cerchiato di rosso.
non so che cosa accadde..mi sentii leggero..la farfalla inizio' a muovere le ali..mi alzavo in volo con lei raggiungendo quella nube di colori..quelle mille farfalle colorate.
"Vieni poeta..vieni con noi..noi ti portiamo dove tu hai perso..dove tu..poeta..sei stato sconfitto dalle tue paure."
Ero in volo e sotto di me..giacevano a terra i miei sogni..erano coperti da polvere e detriti.Una grande quercia faceva pendere dai propri rami le pagine della mia vita..le innumerevoli poesie d'amore.
Intorno tutto tornava a vivere..a fiorire mma non i rami di quella quercia dove vi era appesa tutta la mia vita..il vento lacerava i fogli della mia vita ..i quaderni di amori persi.
continuavamo a volare..e atterrammo in un campo..il grano intorno cresceva ed una luna immensa davanti a noi iniziava ad alzarsi.. un tramonto..un tramonto di luna.
"Poeta" mi disse la farfalla "il tramonto non muore mai..il sole non si e' mai arreso..cade solo per lasciare una parte di bellezza alla luna..alle stelle..non arrenderti mai anche un uomo pûo' rinascere se vuole"
Rimasi seduto in quel campo..la farfalla si poso' sul mio ginocchio e restammo a guardare la luna che si nascondeva oltre il campo di grano..finche fu' luce..il sole sali' in cielo.
Ci alzammo in volo per tornare..la quercia iniziava a germogliare..vi erano nuove mie poesie d'amore sopra ai suoi rami..il tepore dava vita al mio cuore.
Lei mi poso' sul mio balcone..e ai miei piedi mori'...la raccolsi e le accarezzai le ali dicendole che non poteva morire..che niente e' mai morto se si continua ad amare..che la speranza non porta da nessuna parte..bisogna solo sapere cio' che si vuole e non perderla mai.
La farfalla prese vita e si alzo' in volo..
"Bene poeta..ora sai dove andare..io non mi sono mai mossa da li..il mio nome e' amore e non potro' mai morire finche' anche tu ami"
Grazie..ora so' cosa devo fare.