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Angelo Branduardi (Cuggiono, 12 febbraio 1950) è un cantautore, violinista e chitarrista italiano
Nasce a Cuggiono, un piccolo comune alle porte di Milano, il 12 febbraio 1950, ma all'età di tre mesi si trasferisce, al seguito della famiglia, nel capoluogo ligure:
« Noi a Genova abitavamo nel quartiere pittoresco dell'angiporto – cioè contrabbandieri e prostitute – e non eravamo di certo una famiglia ricca. [...] Mia madre non ha mai chiuso la porta di casa a chiave, nonostante sotto di noi ci fossero due fratelli che entravano e uscivano dalla galera. »
(Angelo Branduardi)
Il padre è un melomane.[1] A Genova Angelo conosce l'ambiente musicale della scuola dei cantautori, che rappresenterà un importante stimolo per la sua attività artistica. Rimane al tempo stesso influenzato dalla musica d'oltremanica, tanto da considerare, anche a molti anni di distanza, Donovan e Cat Stevens come propri idoli musicali.
Volendo intraprendere una carriera concertistica, si dedica allo studio del violino, diplomandosi al Conservatorio di Genova all'età di soli 16 anni (tra i più giovani diplomati al conservatorio d'Italia), in seguito assecondando l'intima esigenza culturale di imparare a suonare la chitarra e di comporre le prime canzoni ispirandosi a testi di poeti come Sergei Esenin, Dante, e al suo maestro Franco Fortini, a cui dedicherà, in occasione della sua scomparsa, la title-track dell'album Domenica e lunedì. Proprio sulle parole di una poesia di Esenin compone uno dei suoi brani più celebri, Confessioni di un malandrino (1975). Nello stesso periodo incontra Luisa Zappa, che sposerà e che è tuttora sua moglie e compagna d'arte, scrittrice di quasi tutti i suoi testi.
Molte delle musiche più famose di Angelo Branduardi traggono ispirazione da brani di un passato lontano e spesso dimenticato. Branduardi pertanto è fautore di una riscoperta del patrimonio musicale antico non solo nazionale ma anche europeo (come dimostrano d'altronde Futuro antico I, II, III, IV, V e VI) e per questo è stato, ed è tuttora, apprezzato in Germania (dove ha portato in tour La Lauda di Francesco), Francia, Belgio, Olanda, Svizzera e altri paesi europei ed extraeuropei.
L'esordio
Angelo Branduardi e Maurizio Fabrizio in concerto nel 1979Nel 1974 l'incontro decisivo con Paul Buckmaster, arrangiatore inglese, lo ha portato ad incidere il primo disco (A.B.), dal suono progressive. Ma la personalità di Buckmaster lo ha molto influenzato nella incisione dell'album. La timbrica branduardiana era ancora in incubazione, per di più sommersa dalla forte autorità espressiva del Buckmaster stesso. Un altro incontro determinante è stato quello con l'importante polistrumentista Maurizio Fabrizio. Da quel momento, la produzione di Angelo Branduardi è stata caratterizzata da una proficua ricerca nel campo della musica popolare, barocca e rinascimentale, con incursioni nella musica etnica di tutto il mondo, unendo suggestioni che vanno dagli indiani d'America ai versi di poeti latini.
Collaborazioni
Celeberrima la sua partecipazione, nel 1977, al disco di Roberto Vecchioni 'Samarcanda', in cui suona il violino in parecchi brani. Proprio la canzone 'Samarcanda' sarà riproposta da Vecchioni in duo con Branduardi (che canta anche una strofa), nell'album live 'Camper' del 1992. La collaborazione tra i due amici cantautori proseguirà quando, quasi per sdebitarsi, sarà invece Vecchioni a prestare la sua voce in alcune versioni live del brano di Branduardi 'La donna della sera', contenuto nell'album 'Domenica e lunedì' del 1994.
Branduardi ha collaborato ad una canzone di Caparezza intitolata "La fitta sassaiola dell'ingiuria". La base musicale è campionata da lui stesso.
Nel 2009 ha suonato il violino nell'ultimo disco di Claudio Baglioni "Q.P.G.A.", nella canzone "Io ti prendo come mia sposa", mentre nel 2010 impreziosisce la canzone "I dreamed a dream" di Alexia.
Il 29 dicembre 2011 esce il singolo in versione digitale del brano Rataplan, nuova collaborazione con Giorgio Faletti come paroliere.