Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!







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Animali???

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2018 19:44
16/03/2006 22:42
 
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Disilluso
...Roane si inquietò. Era un ufficiale superiore del Controllo Colonie ed era abituato ad arrivare nelle basi coloniali complete o semiconpletate e a fare un rapporto su quanto fosse stato fatto secondo i piani.
Ora si trovava in un ambiente completamente ostile, la sua vita dipendeva da un colonizzatore illegale ed era impegnato in un'impresa demoralizzante e poco chiara, perchè il segnale meccanico a impulsi poteva essere in funzione pur essendo i suoi costruttori morti da molto tempo: le sue idee a proposito di un mucchio di cose erano scosse.
Era vivo, per esempio, a causa di tre giganteschi orsi Kodiak e di un'aquila dalla testa calva. Lui e Huynghens avrebbero potuto essere difesi da diecimila robot e sarebbero stati uccisi ugualmente.
Gli sfex e i robot si sarebbero reciprocamente ignorati e gli sfex avrebbero puntato diritto sugli uomini, che avrebbero avuto meno di quattro secondi di tempo per capire di essere attaccati, preparare una difesa e uccidere otto sfex.

Le convinzioni di Roane, uomo progredito, erano scosse.
I robot erano un'eccellente trovata per fare il previsto, portare a termine quel che era programmato, cavarsela con il prevedibile.
Ma i robot avevano anche delle lacune; potevano soltanto seguire le istruzioni: se capita questo fà questo, se capita quest'altro fà quest'altro. Ma, davanti a una circostanza diversa, i robot non potevano fare nulla. Quindi i robot potevano funzionare bene soltanto in un ambiente dove non accadesse mai nulla di imprevisto e i loro sorveglianti non domandavano nulla di imprevisto.
Roane era sgomento; in tutta la sua vita e nella sua carriera non gli era mai capitato di incontrare situazioni inaspettate.
Trovò Nugget, l'orsacchiotto, che lo seguiva trotterellando con aria abbattuta.
Il cucciolo abbassò mestamente le orecchie quando si sentì osservato da Roane.
L'uomo si rese conto che Nugget buscava un sacco di sberle disciplinari da Faro Nell. Era abbattuto fisicamente, proprio come Roane psicologicamente. La sua inesperienza e la sua incapacità a sopravvivere da solo in quell'ambiente gli venivano martellate in testa.
-Ehi, Nugget- disse malinconico Roane. -La vedo proprio come la vedi tu!...
Nugget si rallegrò visibilmente. Accelerò l'andatura e tentò di fare qualche capriola. Scrutava Roane con aria fiduciosa.
Era alto un metro e mezzo alla spalla e se si fosse eretto avrebbe sovrastato l'uomo. Roane si avvicinò passò la mano sulla testa di Nugget. Era la prima volta in vita sua che sentiva della simpatia per una bestia.
Sentì sbuffare dietro di sè e gli venne la pelle d'oca; si voltò. Faro Nell lo stava osservando: otto quintali di orsa a soli tre metri di distanza... e lo stava fissando negli occhi. In un momento di terrore, Roane si sentì raggelare dalla testa ai piedi.
Poi si accorse che gli occhi di Faro Nell non stavano lampeggiando, l'orsa non brontolava, non emetteva quei ruggiti agghiaccianti che aveva avuto sullo sperone roccioso quando aveva soltanto intuito un pericolo per Nugget.
L'orsa aveva uno sguardo mite e infatti un istante dopo si voltò per andare da sola a indagare su qualcosa che l'aveva incuriosita.

Il gruppo continuò a procedere mentre Nugget saltellava accanto a Roane e tendeva ad andargli addosso con l'allegra balordaggine dei cuccioli. Di quando in quando lanciava a Roane uno sguardo adorante, con l'affetto fulmineo e soverchiante dell'infanzia. Roane camminava faticosamente; si guardò di nuovo indietro dove Faro Nell vagava su di un'area più estesa.
L'orsa era molto contenta di lasciare Nugget alle dirette cure dell'uomo; qualche volta il cucciolo le dava sui nervi.
Poco dopo, Roane chiamò: -Huyghens, guardi qui! Sono stato assunto come balia per Nugget!
Huyghens guardò in dietro: -Oh, gli dia un paio di scappelloti e tornerà indietro da sua madre.
-Al diavolo, non lo farò!- disse Roane. -Mi piace!- Il gruppo proseguì.
Si accamparono al calar della notte. Ovviamente non potevano accendere un fuoco, perchè tutti i minuscoli animali notturni dei paraggi sarebbero accorsi a danzare pazzamente nel chiarore. Ma non si poteva nemmeno lasciare il buio assoluto, perchè i "nottambuli" cacciavano al buio.
Quindi Huyghens dispose le lampade da recinti, che creavano un muro di luce crepuscolare intorno al loro capo, e cenarono con l'animale simile a un cervo che Nell aveva portato. Quindi dormirono, o almeno dormirono gli uomini, mentre gli orsi sonnecchiavano, sbuffavano, si destavano e riprendevano a sonnecchiare. Semper restò invece immobile, la testa sotto l'ala, appollaiata su un albero. Presto giunse un fresco alito di vento e in tutto il mondo ritornò lo splendore del mattino, diffuso sopra la giungla dal nuovo sole nascente. Così si levarono e ripresero il cammino.
Durante quella giornata dovettero fermarsi immobili come statue per due ore, mentre alcuni sfex seguivano perplessi la traccia degli orsi. Huyghens parlò calmo della necessità di un neutralizzatore di odori da usare sugli stivali degli uomini e sulle zampe degli orsi, il che avrebbe tolto agli sfex l'abitudine di seguire le loro tracce
Roane spinse più avanti l'idea e suggerì con convinzione che si sarebbe potuto ottenere un odore repellente per gli sfex, così da rendere gli uomini repellenti agli sfex. Con una trovata del genere, bè, gli uomini sarebbero potuti andare in giro senza venir molestati.
-Come delle cimici puzzolenti- disse Huyghens sardonico: -Un'idea eccellente! Molto razionale! Ne può essere orgoglioso!
E improvvisamente Roane, per qualche oscura ragione, non si sentì per niente orgoglioso dell'idea.

Continua...

[Modificato da cane...sciolto 16/03/2006 22.45]




Guadagnarsi il pane è davvero faticoso e triste... L'uomo si inventa pietose bugie a proposito del lavoro!!! Ecco un'altra abominevole idolatria, il cane che lecca il bastone...il lavoro!!! L. Blisset da "Q"
Randagio fra: la Cisalpina



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