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Riarmo Russo

Ultimo Aggiornamento: 15/09/2009 19:35
30/10/2005 12:49
 
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Scritto da: Pertinax 29/10/2005 22.25
se butti un ak-47 nel fango con il colpo in canna e lo tiri fuori dopo 10 anni spara ancora anche se dal punto di vista tecnologico è arretrato... la diversità basilare nei sistemi arma usa-urrs stava nel fatto che gli ultimi prediligevano l'eccellenza meccanica all'eccellenza tecno-informatica... parla con dei soldati e chiedi cosa è FONDAMENTALE quando sei in guerra... [SM=x751544]



pertinax...
in guerra le armi servono subito, devono essere funzionali immediatamente, e devono essere precise, non si devono inceppare, e che un ak47, dopo 10 immerso nel fango funzioni ancora, non vuol dire nulla, perche magari, in 10 anni le armi americane, sono migliorate, e magari un soldato dotato di un ipotetico m16futuro, può sparare a colpo sicuro da 2000metri, mentre uno armato di ak47 spara a colpo sicuro a 1000metri...
chiedi ad un soldato che cosa è meglio....(i numeri sono puramente inventati...non ho idea quanto sparino)

inoltre, se le armi russe sono solo usata dai terroristi e dagli esercti di morti di fame, ci sarà un motivo...
30/10/2005 13:13
 
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Scritto da: .SOVIET. 30/10/2005 12.03
hahahah a te sei uno di quelli a cui piace confrontarti nella guerra in Iraq per vedere chi dei due paesi ( usa o Iraq) era superiore.

Parti dal fatto che l'Iraq esce senza gambe dai 10 anni di Guerra finanziati usa contro l'Iran, con milioni di morti da entrambe le parti, subito dopo segue l'embargo usa che vigliaccamente colpisce gia un paese in ginocchio distruggende quei pochi caccia anni 70 che avevano....e adesso tira le conclusioni di come sarebbe stato bello fare kuwait Iraq senza suppurto aereo, gli usa ancora piu vigliaccamente usarono proiettili all'uranio per fare meno fatica a distruggere bersagni inermi, poi se permetti l' invasione del 03 non ce stato proprio conflitto non vi è visto nulla apparte bombardamenti su mercati pieni di civili.





L'Iraq non era per niente senza gambe, anzi aveva un esercito che contava 3000 carri ed era considerato il quarto al mondo, la guerra fu risolta facilmente grazie alla superiorità tecnolgica della coalizione ONU. Infatti gli aerei AWACS, che il blocco orientale ha da poco e che non sono paragonabili con gli E3 americani, furono indispensabili per il conseguimento della superiorità aerea che permise alle truppe di terra di agire liberamente. Quanto ai carri i superiori sistemi di puntamento occidentali permisero di eliminare da distanze pazzesche i T72, che ti ricordo rappresentano ancora oggi la spina dorsale dell'armata rossa. La verità è che un T72 è piccolo, stretto, scomodo e ha degli apparati tecnologici datatissimi, se vuoi informati su ferreamole dove sono esperti di carri, e non regge il paragone con i nostri carri.

Pertinax l'AK è un fucile che ha una peculiarità principale: è economico ed è resistente, stop, oltre a non essere molto potente quindi utilizzabile da milizie non addestrate. Nello stesso periodo in occidente nascevano fucili di tutto rispetto come il G3 e il FAL (quello dell'FN non il nostro) che non hanno avuto tale diffusione semplicemente perchè non sono stati forniti in gran numero a tutti i paesi del mondo in modo semigratuito. In ogni caso un M16 è migliore del Kalasnikov, come è migliore anche il nostro Beretta AR 70/90.
30/10/2005 13:45
 
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Re: Re:

Scritto da: dominus9 30/10/2005 13.13




L'Iraq non era per niente senza gambe, anzi aveva un esercito che contava 3000 carri ed era considerato il quarto al mondo, la guerra fu risolta facilmente grazie alla superiorità tecnolgica della coalizione ONU. Infatti gli aerei AWACS, che il blocco orientale ha da poco e che non sono paragonabili con gli E3 americani, furono indispensabili per il conseguimento della superiorità aerea che permise alle truppe di terra di agire liberamente. Quanto ai carri i superiori sistemi di puntamento occidentali permisero di eliminare da distanze pazzesche i T72, che ti ricordo rappresentano ancora oggi la spina dorsale dell'armata rossa. La verità è che un T72 è piccolo, stretto, scomodo e ha degli apparati tecnologici datatissimi, se vuoi informati su ferreamole dove sono esperti di carri, e non regge il paragone con i nostri carri.

Pertinax l'AK è un fucile che ha una peculiarità principale: è economico ed è resistente, stop, oltre a non essere molto potente quindi utilizzabile da milizie non addestrate. Nello stesso periodo in occidente nascevano fucili di tutto rispetto come il G3 e il FAL (quello dell'FN non il nostro) che non hanno avuto tale diffusione semplicemente perchè non sono stati forniti in gran numero a tutti i paesi del mondo in modo semigratuito. In ogni caso un M16 è migliore del Kalasnikov, come è migliore anche il nostro Beretta AR 70/90.



Io ho sempre saputo che l'M16 è sempre stato inferiore al kalashnikov, e che è stato inventato appunto per contrastare l'ak, mi è stato confermato da discory Channel in un documentario in cui si faceva largo uso di testimonianze di soldati americani in Vietnam, che apounto l'odiavano perchè si inceppava spesso.
30/10/2005 13:50
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: rikycccp.17 30/10/2005 13.45


Io ho sempre saputo che l'M16 è sempre stato inferiore al kalashnikov, e che è stato inventato appunto per contrastare l'ak, mi è stato confermato da discory Channel in un documentario in cui si faceva largo uso di testimonianze di soldati americani in Vietnam, che apounto l'odiavano perchè si inceppava spesso.



in vietnam si inceppava spesso perchè era appena entrato in linea.
erano i primissimi modelli.
lo si apprende anche guardando il film "we were soldiers"
30/10/2005 13:52
 
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dimenticavo...
in vietnam gli americani, specialmente nel primissimo periodo usarno molte armi, anche vecchie, come il thompson, (quello a caricatore a barra) e altre carabine...
30/10/2005 13:56
 
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Re: Re:

Scritto da: Lpoz 30/10/2005 12.49


pertinax...
in guerra le armi servono subito, devono essere funzionali immediatamente, e devono essere precise, non si devono inceppare, e che un ak47, dopo 10 immerso nel fango funzioni ancora, non vuol dire nulla, perche magari, in 10 anni le armi americane, sono migliorate, e magari un soldato dotato di un ipotetico m16futuro, può sparare a colpo sicuro da 2000metri, mentre uno armato di ak47 spara a colpo sicuro a 1000metri...
chiedi ad un soldato che cosa è meglio....(i numeri sono puramente inventati...non ho idea quanto sparino)

inoltre, se le armi russe sono solo usata dai terroristi e dagli esercti di morti di fame, ci sarà un motivo...



certo che cè il motivo affidabilità compatezza e basso costo l'incontrario della spazzatura dei tuoi amici usa.



30/10/2005 14:04
 
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Re: Re:

Scritto da: dominus9 30/10/2005 13.13




L'Iraq non era per niente senza gambe, anzi aveva un esercito che contava 3000 carri ed era considerato il quarto al mondo, la guerra fu risolta facilmente grazie alla superiorità tecnolgica della coalizione ONU. Infatti gli aerei AWACS, che il blocco orientale ha da poco e che non sono paragonabili con gli E3 americani, furono indispensabili per il conseguimento della superiorità aerea che permise alle truppe di terra di agire liberamente. Quanto ai carri i superiori sistemi di puntamento occidentali permisero di eliminare da distanze pazzesche i T72, che ti ricordo rappresentano ancora oggi la spina dorsale dell'armata rossa. La verità è che un T72 è piccolo, stretto, scomodo e ha degli apparati tecnologici datatissimi, se vuoi informati su ferreamole dove sono esperti di carri, e non regge il paragone con i nostri carri.

Pertinax l'AK è un fucile che ha una peculiarità principale: è economico ed è resistente, stop, oltre a non essere molto potente quindi utilizzabile da milizie non addestrate. Nello stesso periodo in occidente nascevano fucili di tutto rispetto come il G3 e il FAL (quello dell'FN non il nostro) che non hanno avuto tale diffusione semplicemente perchè non sono stati forniti in gran numero a tutti i paesi del mondo in modo semigratuito. In ogni caso un M16 è migliore del Kalasnikov, come è migliore anche il nostro Beretta AR 70/90.



va bene dominius mettiamo una fila di carri super tecnologici da 600 milioni di dollati ciascuno ( [SM=x751597] [SM=x751597] ...hei conveniente per chi li compra [SM=x751578] ) in una strada in mezzo al deserto e lasciamo che tanti piccoli e carini SU facciano il proprio dovere.
Conclusione macello totale delle forze usa a terra.

Capisci è inutile paragonare un paese uscito da 10 anni dal conflitto gia in ginocchio dicendo che se fosse stata l'Urrs avrebbe fatto la stessa fine [SM=x751588] [SM=x751588] .......non ce paragone tra Urss e Iraq 89....



30/10/2005 14:11
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: .SOVIET. 30/10/2005 14.04


va bene dominius mettiamo una fila di carri super tecnologici da 600 milioni di dollati ciascuno ( [SM=x751597] [SM=x751597] ...hei conveniente per chi li compra [SM=x751578] ) in una strada in mezzo al deserto e lasciamo che tanti piccoli e carini SU facciano il proprio dovere.
Conclusione macello totale delle forze usa a terra.

Capisci è inutile paragonare un paese uscito da 10 anni dal conflitto gia in ginocchio dicendo che se fosse stata l'Urrs avrebbe fatto la stessa fine [SM=x751588] [SM=x751588] .......non ce paragone tra Urss e Iraq 89....



Beh paragonare l'urss all'iraq è assurdo, inoltre in Iraq venne usato l'uranio impoverito che squagliava le corazze dei tank
30/10/2005 18:20
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: .SOVIET. 30/10/2005 13.56


certo che cè il motivo affidabilità compatezza e basso costo l'incontrario della spazzatura dei tuoi amici usa.




difatti, tutti i grandi paesi con grandi eserciti comprano materiali e tecnologia russa...

ma per favore...
una delle poche arme decenti russe è il dragunov(se si scrive così, cmq tu saprai sicuramente a cosa mi riferisco)
30/10/2005 21:15
 
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Vuoi morire...
marco tutte le grandi nazioni comprano progetti russi e sviluppano i propi armamenti su questi progetti... compresa l'italia [SM=x751526]









non è la terra natale la vera Patria, ma soltanto quella in cui l'Uomo riesce ad esprimere
il suo animo integrandosi serenamente in una comunita della quale condivide effetti ed idee
Euripide - Medea




30/10/2005 21:51
 
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Re:

Scritto da: Pertinax 30/10/2005 21.15
marco tutte le grandi nazioni comprano progetti russi e sviluppano i propi armamenti su questi progetti... compresa l'italia [SM=x751526]



a si..
forse è per questo che il beretta assomiglia così tanto all'ak47...

e cmq, anche se si comprano i progetti, non vuol dire che siano la cosa migliore..magari sono le basi a minor costo su cuisviluppare armi migliori...

[Modificato da Lpoz 30/10/2005 21.52]

30/10/2005 22:39
 
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Re: Re:

Scritto da: Lpoz 30/10/2005 21.51


a si..
forse è per questo che il beretta assomiglia così tanto all'ak47...

e cmq, anche se si comprano i progetti, non vuol dire che siano la cosa migliore..magari sono le basi a minor costo su cui sviluppare armi migliori...

[Modificato da Lpoz 30/10/2005 21.52]




Se fanno così schifo mi domando a che pro acquistare questi progetti...
30/10/2005 22:47
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: rikycccp.17 30/10/2005 22.39


Se fanno così schifo mi domando a che pro acquistare questi progetti...



appunto...
il mio era sarcasmo...
30/10/2005 23:11
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Lpoz 30/10/2005 22.47


appunto...
il mio era sarcasmo...



Doh [SM=x751557]
30/10/2005 23:12
 
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mi sa che non ci siamo capiti... [SM=x751538] [SM=x751538] [SM=x751538]
30/10/2005 23:48
 
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Il beretta ha un sistema di riutilizzo del gas simile all'Ak, poi finisce lì, quanto all'M16 è decisamente superiore all'Ak sia per la potenza della munizione impiegata sia per la leggerezza sia per la precisione, poi costa davvero poco! In ogni caso, guarda guarda, anche i russi hanno adottato una munizione simile al 5,56 NATO per le nuove armi, che strano...
Il problema è che le prime versioni dell'M16 utilizzavano un' altra munizione, simile ma diversa per camiciatura e costruzione, ovvero la .223 remington che dava parecchi problemi, ottimamente risolti in seguito come dimostrato dalla larghissima diffusione dell'arma.
Quanto all'Iraq non facevo un paragone diretto tra l'armata rossa e gli Iracheni ma sulla qualità dei carri: la stessa.

Quanto a questa frase:


va bene dominius mettiamo una fila di carri super tecnologici da 600 milioni di dollati ciascuno ( ...hei conveniente per chi li compra ) in una strada in mezzo al deserto e lasciamo che tanti piccoli e carini SU facciano il proprio dovere.
Conclusione macello totale delle forze usa a terra.



denota una totale mancanza di conoscenza dell'argomento per diversi motivi, infatti, a parte che i Su25 si sono sempre dimostrati inferiori al superbo A10 vero killer in Iraq, senza la superiorità aerea consentita dall'AWACS gli aerei nemici non possono attaccare impunemente i carri, verrebbero distrutti oltre il fronte. Poi gli M1 si sono dimostrati resistenti nella parte superiore ai colpi del cannone AO-17A del frogfoot.



marco tutte le grandi nazioni comprano progetti russi e sviluppano i propi armamenti su questi progetti




L'export russo è in caduta libera, infatti la cronica mancanza di fondi non gli permette di sviluppare cose nuove, poi le armi russe, pur essendo economiche nella produzione, sono poco sicure e hanno costi di gestione altissimi. Infatti un motore russo dura 500-1000 ore di volo e ha bisogno di una manuntenzione per ora di volo altissima, questo ha portato alla radiazione da parte dei tedeschi dei nuovi Mig29 ereditati dalla DDR. Poi gli aerei russi sono poco "rifiniti", infatti non hanno una perizia nella produzione che hanno gli occidentali. Mi permetto di postare un commento fatto da Gianni (che ringrazio), un grande esperto questo ve l'assicuro, sul forum di [URL=www.aereimilitari.altervista.org]www.aereimilitari.altervista.org:


Peraltro, gli americani costruiscono aerei stabili da una vita, come tutti del resto, e la decisione di passare al FBW è una decisione adottata per esaltare la manovrabilità oltre le capacità di qualsiasi aereo stabile.
Costruire un aereo stabile, e dotarlo di FBW, ha ben poco senso (se non quello di aumentare le condizioni di sicurezza di volo).
E questa storia se sono meglio i russi o gli americani, ha anch'essa poco senso.
In qualsiasi parte del mondo un progettista può essere abbastanza bravo o addirittura geniale, indipendentemente dalla nazionalità.
L'industria americana ha due grossi vantaggi: investimenti nella ricerca che negli altri paesi si possono solo sognare (vedi agenzie come Darpa e Nasa o la vecchia NACA, che hanno praticamente sperimentato ogni possibile soluzione aerodinamica tanto che non esiste profilo alare che non corrisponda a un profilosperimentato da NACA o NASA) e una struttura industriale in grado di tradurre in realtà i progetti.
Su quest'ultimo punto, è essenziale sapere che le moderne tecnologie impongono l'utilizzo di macchine industriali con tolleranze infinitesimali, e queste richiedono un'integrazione macchinario-computer che solo le industrie occidentali possiedono.
Come ho già detto, macchine come il Flanker o lo stesso Foxbat sono dei purosangue eccezionali, ma se vi avvicinate fino a poterne toccare la superficie, vi rendete conto di quanto siano "grezze".
Come paragonare una BMW a una vecchia Skoda.
Lo stesso progetto, realizzato in occidente, darebbe vita a un velivolo più rifinito, più leggero, più affidabile, più sicuro e più prestante.
Se non si comprendono questi concetti, non ci si spiega la superiorità tecnologica occidentale, non solo di oggi, ma anche degli ultimi 50 anni.
E se non si comprende il meccanismo industriale (che procede anch'esso per generazioni: macchinari più prestanti consentono di fabbricare macchinari migliori) non si comprende perchè un'industria non possa colmare facilmente un gap tecnologico di vari decenni.
Persino i cinesi si sono avventurati nel campo della progettazione aeronautica solo dopo aver "acquisito" macchinari industriali per la produzione su licenza, dai sovietici, di alcuni modelli di aerei da combattimento.
Solo grazie ad essi hanno innescato un graduale miglioramento delle proprie capacità.
La superiorità tecnologia non si ottiene progettando un buon caccia, ma progettando e realizzando un buon macchinario che serve anche per produrre un caccia (o un'automobile, o un treno, o una nave).
31/10/2005 01:02
 
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bravo bell'articolo peccato che per fare tanti caccia e tanti macchianri servono tanti soldi e tante materie prime cosa che pochi paesi riescono a fare, l'Urss puntava sull'afidabilità delle macchine con la meccanica l'occidente alle tecnologie informatiche, ma chi si rivela essere piu duratura anche se meno precisa e la meccanica gestita dall'uomo.

gli usa possono fare guerre lampo, il capitalismo non lascia spazio a guerre d' atrito (l'iraq e la testimonianza di cio) perciò producono armi usa e getta anche se piu precise però meno durature e piu fragili (hai presente vero che per rompere un ak o ci butti cemento armato dentro o ci passi sopra con un carroarmato).

In quanto all'adattamento dell'ak a minizioni nato la cosa e scontata dato che durante la guerra fredda i sistemi sovietici oltre alle proprie munizioni potevano farci entrare benissimo quelle della nato, cosa che la nato non poteva fare.

Posso sapere dove hai sentito che l'export Russo è in calo?

[Modificato da .SOVIET. 31/10/2005 1.04]




31/10/2005 01:23
 
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La notizia è riportata dappertutto, sai leggo diversi giornali di difesa (RID, PD, AD, e JP4) e mi ritengo discretamente informato.
Quanto alle armi americane sono molto resistenti e ben costruite, sicuramente meglio di quelle sovietiche. Infatti i mezzi sovietici erano congeniali ad una tattica "numerica", cioè dovevano essere poco sofisticati e poco costosi, insomma facilmente sacrificabili in un mega assalto alla Zukov, sono due mentalità diverse, mentre la NATO puntava sulla qualità il patto puntava sul numero.
Quanto all'intercambiabilità delle munizioni, diciamo che non ci vuole niente, basta cambiare la canna e la reisitenza dei meccanismi di sparo per passare da una cartuccia ad un' altra, niente di difficile, tutte le armi lo possono fare. In ogni caso i russi hanno abbandonato il loro 7,62x39 mm per passare ad un qualcosa di simile al 5,56x45 NATO.
In ogni caso non è il capitalismo che non lascia spazio a guerre durature, è proprio la guerra moderna: infatti una vera guerra (l'iraq è un conflitto a bassa intensità, non certo una guerra) tra NATO e URSS si sarebbe risolta molto in fretta a causa dell'altro killratio delle armi moderne e dall'impossibilità di creare barriere difensive, insomma sarebbe stata una guerra di manovra dominata dalle unità meccanizzate e corazzate, neanche i russi potevano creare una guerra d'attrito. In ogni caso il tempo era a favore della NATO, non certo dei sovietici che avevano il limite tassativo delle 2 settimane (tempo che si stimava, da entrambe le parti, necessario per conseguire il controllo dei mari da parte della US navy e alleati) per finire il conflitto
31/10/2005 01:50
 
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ooo che cazzi, andare avanti a dire si no come i bambini mi sono stancato...
facciamo cosi ogniuno per le sue idee sarà la storia futura che dirà chi ha ragione e affermerà l'ipotesi piu giusta....ci stai?



01/11/2005 23:54
 
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Re:

Scritto da: dominus9 31/10/2005 1.23
La notizia è riportata dappertutto, sai leggo diversi giornali di difesa (RID, PD, AD, e JP4) e mi ritengo discretamente informato.
Quanto alle armi americane sono molto resistenti e ben costruite, sicuramente meglio di quelle sovietiche. Infatti i mezzi sovietici erano congeniali ad una tattica "numerica", cioè dovevano essere poco sofisticati e poco costosi, insomma facilmente sacrificabili in un mega assalto alla Zukov, sono due mentalità diverse, mentre la NATO puntava sulla qualità il patto puntava sul numero.
Quanto all'intercambiabilità delle munizioni, diciamo che non ci vuole niente, basta cambiare la canna e la reisitenza dei meccanismi di sparo per passare da una cartuccia ad un' altra, niente di difficile, tutte le armi lo possono fare. In ogni caso i russi hanno abbandonato il loro 7,62x39 mm per passare ad un qualcosa di simile al 5,56x45 NATO.
In ogni caso non è il capitalismo che non lascia spazio a guerre durature, è proprio la guerra moderna: infatti una vera guerra (l'iraq è un conflitto a bassa intensità, non certo una guerra) tra NATO e URSS si sarebbe risolta molto in fretta a causa dell'altro killratio delle armi moderne e dall'impossibilità di creare barriere difensive, insomma sarebbe stata una guerra di manovra dominata dalle unità meccanizzate e corazzate, neanche i russi potevano creare una guerra d'attrito. In ogni caso il tempo era a favore della NATO, non certo dei sovietici che avevano il limite tassativo delle 2 settimane (tempo che si stimava, da entrambe le parti, necessario per conseguire il controllo dei mari da parte della US navy e alleati) per finire il conflitto



wow dom sei un espertone in materia militare (dico sul serio),
Sull'ipotesi del conflitto USA URSS, io sapevo che in 2 settimane i sovietici avrebbero distrutto l'intera aviazione americana tanti erani i missili che avevano, sul dominio dei mari da parte degli alleati sei sicuro che l'avrebbero ottenuto in così poco tempo? insomma i russi avevano circa 800 sottomarini nucleari, gli americani molto meno, anche se magari quelli sovietici erano un pò più scarsi.
Attendo una tua risposta, essendo tu più preparato di me
02/11/2005 02:28
 
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Sui numeri ti hanno detto male, i Sommergibili nucleari della flotta settentrionale bandiera rossa, ovvero quella con sede a Murmansk e Poliarnj nel mar di barents e che doveva chiudere l'atlantico, aveva intorno a un centinaio di nucleari che potevano arrivare a 150 se si prendevano da altri teatri, ma tu calcola che in questo numero erano compresi pure gli SSBN, cioè i sottomarini nucleari muniti di missili balistici intercontinentali, che rimanevano rigorosamente vicino alle basi (infatti che ti serve andare lontano se hai missili con una gittata nell'ordine di 6000-10.000 km? Quelli dovevano rimanere nascosti e servire come arma da ritorsione). Quanto agli SSK a propulsione disel-elettrico sarebbero stati impiegati in difesa, non potendo andare all'offensiva per gli ovvi limiti di autonomia sommersa. Gli Americani avevano meno sottomarini, anche se di qualità molto migliore, in quanto non dovevano bloccare un mare, loro dovevano cercare di ottenere la superiorità marittima per tenere aperte le rotte commerciali dell'Atlantico, cosa fattibile solo con unità di superfice ASW(antisommergibile)
Quanto all'aviazione sarebbe un discorso lungo, in ogni caso provo a spiegarti: i missili antiaerei servono per colpire gli aerei d'attacco e le piattaforme CAS (close air suppor-supporto aereo ravvicinato, cioè gli aerei e gli eliccotteri che dovevano fornire supporto alle truppe impegnate a terra colpendo, per esempio, i carri nemici). Per far agire liberamente questi aerei d'attacco occorre avere la superiorità aerea, ovvero possedere l'iniziativa nella terza dimensione, e questa non viene influenzata in maniera importante dall'artiglieria contraerea ma dagli intercettori avanzati ma soprattutto dalle piattaforme AWACS (airborne warning and control sistem, ovvero gli aerei radar tipo E3) che permettono di guidare i caccia sui bersagli, gestire i bersagli, conoscere la posizione degli aerei nemici ecc. Questi aerei sono la chiave di volta per la superiorità aerea, infatti si possono avere i migliori aerei del mondo ma se il nemico ti spara salve di missili, guidate dagli AWACS prima che tu possa individuarlo col tuo bellissimo aereo non fai proprio niente! Infatti i combattimenti per conseguire la superiorità aerea, che sarebbero cominciati prima che i reparti terrestri cominciassero a combattere, diciamo durante l'avvicinamento, si sarebbero svolti in distanze nell'ordine di 80-150 km e sarebbero stati decisi dalle capacità C3I (command, computer, communication and intelligence) e soprattutto dagli AWACS. In questo settore gli occidentali, complice la loro migliore tecnologia, avevano e hanno tuttora una grande superiorità tecnolgica, per non dire il monopolio. Infatti l'unico AWACS d'oltrecortina, l'A50 Maynstay che gli occidentali temevano tremendamente, si è dimostrato subito un fallimento su tutta la linea (cosa comprensibile essendo il primo aereo di questo tipo costruito contro un esperienza di oltre 30 anni). Quindi tutti erano coscienti che la superiorità aerea sarebbe stata presa dagli occidentali, per questo i Sovietici costruirono un' immensa artiglieria contaerea, composta sia da missili sia da semoventi e cannoni, volta a bloccare le iniziative degli aerei d'attacco e da CAS. In questa situazione il campo di battaglia sarebbe stato un ambiente molto difficile per qualsiasi piattaforma aerea, sia del patto di varsavia sia NATO (infatti un missile, e soprattutto i serventi, non distingue un amico da un nemico, quindi l'artiglieria contraerea russa avrebbe privato anche gli stessi del controllo aereo sul campo di battaglia), infatti giravano frasi del tipo "il cielo sopra i campi di battaglia è solo dei morti" e simili, non stupisce se per un reggimento di Apache si prevedevano perdite nell'ordine del 50% per attacco (accettabili in quanto un attacco doveva distruggere un intero battaglione corazzato nemico).
Ora analizziamo la tattica NATO a terra, nulla di complicato. In pratica si doveva cedere terreno lentamente, temporeggiando e provocando il maggior numero di perdite nel nemico, ritirandosi per tutta la germania, infatti era questo il campo di battaglia, fino ad arrivare alla Rurh, il bacino del reno la cui conquista avrebbe segnato, probabilmente, la vittoria sovietica. A questo punto le marine NATO avrebbero ragionevolmente preso il sopravvento e garantito un regolare afflusso di rifornimenti. In questo momento le linee logistiche dell'armata rossa sarebbero state molto lunghe e queste sarebbero state colpite con le armi nucleari tattiche, cioè quella categoria di armi a bassa potenza (da 5 a 20 kt atte a colpire sul campo di battaglia). Queste armi, quindi, sarebbero state usate sul territorio della Germania Occidentale su truppe avanzanti e avrebbero precluso ai Sovietici la possibilità di risposta strategica contro gli stati occidentali, infatti non era stato colpito il suolo sovietico. Ovviamente per questo scopo furono progettate armi che causassero il minor numero di danni permanenti sul territorio, come radiazioni, fallout ecc, come la famosa bomba al neutrone. Una volta che queste armi avessero distrutto le linee di rifornimento del Patto di Varsavia si sarebbe assistito ad un contrattacco generale NATO mirante a rispedire le truppe oltre il confine della DDR.
Per ovviare a questa tattica i Sovietici puntavano su una strategia imperniata sui Gruppi Operativi di Manovra, ovvero le unità meglio addestrate ed armate dell'URSS, che dovevano intervenire quando un assalto generalizzato degli altri reparti, mandati letteralmente al macello su tutto il fronte, fosse riuscito a sfondare il fronte. Qualora lo sfondamento avesse avuto successo si sarebbero dovuti inserire all'interno del "buco" formatisi questi gruppi che dovevano far crollare tutto il fronte attaccando alle spalle il resto degli eserciti NATO. Questo avrebbe causato il crollo del fronte, o perlomeno una ritirata molto profonda, e una vittoria totale del Patto. Per questo gli armamenti erano concepiti in modo completamente diverso: i Sovietici avrebbero mandato i loro soldati al macello quindi non avano bisogno di carri ultrasofisticati ma di carri economici e facili da produrre, al contrario la NATO puntava sulla qualità per difendersi e provocare il maggior numero di perdite al nemico.
Azz quanto sono stato lungo, spero di non annoiare troppo!
02/11/2005 12:37
 
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ma dai che bravo, peccato che sono solo una delle tante supposizioni, prova a farla durante la crisi di Cuba o prendere in considerazione che i trattati non fossero presi in considerazione, ci sono mille possibilità di risolvere quel conflitto, comunque in difesa si fanno molti piu danni che al nemico in atacco.



02/11/2005 14:51
 
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I piani per una guerra meccanizzata in Europa centrale erano questi, sono stati declassificati da entrambe le parti, se vuoi ti posso passare le scannerizzate dei documenti tanto mi sa che il russo lo sai leggere giusto?
02/11/2005 15:15
 
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Re:

Scritto da: dominus9 02/11/2005 14.51
I piani per una guerra meccanizzata in Europa centrale erano questi, sono stati declassificati da entrambe le parti, se vuoi ti posso passare le scannerizzate dei documenti tanto mi sa che il russo lo sai leggere giusto?



Certo perchè entrambi avevano voglia di perdere uomini cosi per nulla, per riaffermare i vecchi confini.
Passami i documenti.



02/11/2005 15:25
 
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Ma non volevano riaffermare i vecchi confini! I Sovietici dovevano far crollare il fronte mentre la NATO voleva respingerli, chi avrebbe vinto per fortuna non lo sappiamo.
I sovietici volevano conquistare l'europa, distruggere la NATO e confinare gli Americani oltreoceano mentre l'obbiettivo degli Americani era contenere il comunismo. Quanto ai documenti ora li cerco, anche se è un lavoro lunghetto, nel frattempo se cerchi online ne trovi a centinaia.
02/11/2005 16:42
 
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Scritto da: dominus9 02/11/2005 2.28
Sui numeri ti hanno detto male, i Sommergibili nucleari della flotta settentrionale bandiera rossa, ovvero quella con sede a Murmansk e Poliarnj nel mar di barents e che doveva chiudere l'atlantico, aveva intorno a un centinaio di nucleari che potevano arrivare a 150 se si prendevano da altri teatri, ma tu calcola che in questo numero erano compresi pure gli SSBN, cioè i sottomarini nucleari muniti di missili balistici intercontinentali, che rimanevano rigorosamente vicino alle basi (infatti che ti serve andare lontano se hai missili con una gittata nell'ordine di 6000-10.000 km? Quelli dovevano rimanere nascosti e servire come arma da ritorsione). Quanto agli SSK a propulsione disel-elettrico sarebbero stati impiegati in difesa, non potendo andare all'offensiva per gli ovvi limiti di autonomia sommersa. Gli Americani avevano meno sottomarini, anche se di qualità molto migliore, in quanto non dovevano bloccare un mare, loro dovevano cercare di ottenere la superiorità marittima per tenere aperte le rotte commerciali dell'Atlantico, cosa fattibile solo con unità di superfice ASW(antisommergibile)
Quanto all'aviazione sarebbe un discorso lungo, in ogni caso provo a spiegarti: i missili antiaerei servono per colpire gli aerei d'attacco e le piattaforme CAS (close air suppor-supporto aereo ravvicinato, cioè gli aerei e gli eliccotteri che dovevano fornire supporto alle truppe impegnate a terra colpendo, per esempio, i carri nemici). Per far agire liberamente questi aerei d'attacco occorre avere la superiorità aerea, ovvero possedere l'iniziativa nella terza dimensione, e questa non viene influenzata in maniera importante dall'artiglieria contraerea ma dagli intercettori avanzati ma soprattutto dalle piattaforme AWACS (airborne warning and control sistem, ovvero gli aerei radar tipo E3) che permettono di guidare i caccia sui bersagli, gestire i bersagli, conoscere la posizione degli aerei nemici ecc. Questi aerei sono la chiave di volta per la superiorità aerea, infatti si possono avere i migliori aerei del mondo ma se il nemico ti spara salve di missili, guidate dagli AWACS prima che tu possa individuarlo col tuo bellissimo aereo non fai proprio niente! Infatti i combattimenti per conseguire la superiorità aerea, che sarebbero cominciati prima che i reparti terrestri cominciassero a combattere, diciamo durante l'avvicinamento, si sarebbero svolti in distanze nell'ordine di 80-150 km e sarebbero stati decisi dalle capacità C3I (command, computer, communication and intelligence) e soprattutto dagli AWACS. In questo settore gli occidentali, complice la loro migliore tecnologia, avevano e hanno tuttora una grande superiorità tecnolgica, per non dire il monopolio. Infatti l'unico AWACS d'oltrecortina, l'A50 Maynstay che gli occidentali temevano tremendamente, si è dimostrato subito un fallimento su tutta la linea (cosa comprensibile essendo il primo aereo di questo tipo costruito contro un esperienza di oltre 30 anni). Quindi tutti erano coscienti che la superiorità aerea sarebbe stata presa dagli occidentali, per questo i Sovietici costruirono un' immensa artiglieria contaerea, composta sia da missili sia da semoventi e cannoni, volta a bloccare le iniziative degli aerei d'attacco e da CAS. In questa situazione il campo di battaglia sarebbe stato un ambiente molto difficile per qualsiasi piattaforma aerea, sia del patto di varsavia sia NATO (infatti un missile, e soprattutto i serventi, non distingue un amico da un nemico, quindi l'artiglieria contraerea russa avrebbe privato anche gli stessi del controllo aereo sul campo di battaglia), infatti giravano frasi del tipo "il cielo sopra i campi di battaglia è solo dei morti" e simili, non stupisce se per un reggimento di Apache si prevedevano perdite nell'ordine del 50% per attacco (accettabili in quanto un attacco doveva distruggere un intero battaglione corazzato nemico).
Ora analizziamo la tattica NATO a terra, nulla di complicato. In pratica si doveva cedere terreno lentamente, temporeggiando e provocando il maggior numero di perdite nel nemico, ritirandosi per tutta la germania, infatti era questo il campo di battaglia, fino ad arrivare alla Rurh, il bacino del reno la cui conquista avrebbe segnato, probabilmente, la vittoria sovietica. A questo punto le marine NATO avrebbero ragionevolmente preso il sopravvento e garantito un regolare afflusso di rifornimenti. In questo momento le linee logistiche dell'armata rossa sarebbero state molto lunghe e queste sarebbero state colpite con le armi nucleari tattiche, cioè quella categoria di armi a bassa potenza (da 5 a 20 kt atte a colpire sul campo di battaglia). Queste armi, quindi, sarebbero state usate sul territorio della Germania Occidentale su truppe avanzanti e avrebbero precluso ai Sovietici la possibilità di risposta strategica contro gli stati occidentali, infatti non era stato colpito il suolo sovietico. Ovviamente per questo scopo furono progettate armi che causassero il minor numero di danni permanenti sul territorio, come radiazioni, fallout ecc, come la famosa bomba al neutrone. Una volta che queste armi avessero distrutto le linee di rifornimento del Patto di Varsavia si sarebbe assistito ad un contrattacco generale NATO mirante a rispedire le truppe oltre il confine della DDR.
Per ovviare a questa tattica i Sovietici puntavano su una strategia imperniata sui Gruppi Operativi di Manovra, ovvero le unità meglio addestrate ed armate dell'URSS, che dovevano intervenire quando un assalto generalizzato degli altri reparti, mandati letteralmente al macello su tutto il fronte, fosse riuscito a sfondare il fronte. Qualora lo sfondamento avesse avuto successo si sarebbero dovuti inserire all'interno del "buco" formatisi questi gruppi che dovevano far crollare tutto il fronte attaccando alle spalle il resto degli eserciti NATO. Questo avrebbe causato il crollo del fronte, o perlomeno una ritirata molto profonda, e una vittoria totale del Patto. Per questo gli armamenti erano concepiti in modo completamente diverso: i Sovietici avrebbero mandato i loro soldati al macello quindi non avano bisogno di carri ultrasofisticati ma di carri economici e facili da produrre, al contrario la NATO puntava sulla qualità per difendersi e provocare il maggior numero di perdite al nemico.
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Interessante, ma credo che questi piani tengano in scarso conto l'uso dell'arma atomica, specialmente x quanto riguarda i balistici (motivo x cui non fu mai combattuta la guerra); le bombe tattiche credo sarebbero state usate dalla Nato già prima di quel punto, e lo stesso x l'Urss.










Chi non conosce la storia è costretto a riviverla.
"Contro la stupidità, neanche gli dei possono lottare" (Friedrich von Schiller)
02/11/2005 17:04
 
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Molto interessanti le tue tesi dom, ma concordo con Breznev sull'uso delle armi atomiche
02/11/2005 19:33
 
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Queste tattiche sono dette "di escalation controllata" ovvero dovevano evitare un conflitto nucleare strategico rimanendo solo sul piano tattico. Per questo la NATO pensava di usare le sue armi solo sul proprio territorio, quindi in Germania ma anche in Italia, infatti lungo il vallo alpino sulla soglia di gorizia erano sotterrate le cosiddette "mine atomiche" che dovevano saltare al passaggio dei carri del patto.
Quanto all'utilizzo delle armi di distruzione di massa da parte sovietica credo che ci sarebbe stato un largo impiego di armamenti chimici, erano previsti dai piani, che sarebbero stati più distruttivi, per i civili visti gli effetti a lungo termine, delle armi atomiche tattiche.
La verità su come sarebbe andata non la sappiamo, potrebbe darsi che una delle due fazioni, vedendosi sconfitta, prendesse in esame una ritorsione strategica ma non ci credo fino in fondo, la mutua distruzione assicurata dovrebbe essere un argomento abbastanza valido per scongiurarla.
In ogni caso i balistici non entrano in questa situazione, li si parla di tutto un altro tipo di conflitto.
03/11/2005 11:17
 
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Re:

Scritto da: dominus9 02/11/2005 19.33
Queste tattiche sono dette "di escalation controllata" ovvero dovevano evitare un conflitto nucleare strategico rimanendo solo sul piano tattico. Per questo la NATO pensava di usare le sue armi solo sul proprio territorio, quindi in Germania ma anche in Italia, infatti lungo il vallo alpino sulla soglia di gorizia erano sotterrate le cosiddette "mine atomiche" che dovevano saltare al passaggio dei carri del patto.
Quanto all'utilizzo delle armi di distruzione di massa da parte sovietica credo che ci sarebbe stato un largo impiego di armamenti chimici, erano previsti dai piani, che sarebbero stati più distruttivi, per i civili visti gli effetti a lungo termine, delle armi atomiche tattiche.
La verità su come sarebbe andata non la sappiamo, potrebbe darsi che una delle due fazioni, vedendosi sconfitta, prendesse in esame una ritorsione strategica ma non ci credo fino in fondo, la mutua distruzione assicurata dovrebbe essere un argomento abbastanza valido per scongiurarla.
In ogni caso i balistici non entrano in questa situazione, li si parla di tutto un altro tipo di conflitto.



Certo, ma credo che qualunque piano di guerra tre le 2 superpotenze (e sia Usa che Urss ne avevano a decine pronti nel cassetto per essere pronti a qualunque situazione) non poteva certo prescindere dall'uso di queste armi.
Poi è chiaro che, ben sapendo di non poter comunque vincere, nessuna delle 2 potenze ha mai attaccato; lo hanno chiamato "equilibrio del terrore", ma era un equilibrio con basi molto solide...









Chi non conosce la storia è costretto a riviverla.
"Contro la stupidità, neanche gli dei possono lottare" (Friedrich von Schiller)
03/11/2005 15:28
 
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Ti assicuro che la politica di deterrenza nucleare era una cosa complicatissima, non come pensa la gente, cioè basata sul semplice possesso di missili balistici, è articolata e serve a non lasciare libera nessuna possibilità nè politica nè militare per evitare la mutua distruzione.
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