messina 2 - inter 1

Una partita da brividi, ecco come potremmo definire l’incontro che oggi pomeriggio, in un San Filippo stracolmo, ha visto protagoniste Messina ed Inter. In un clima praticamente incandescente le due squadre hanno dato vita ad un match dalle mille emozioni che alla fine ha visto uscire vittoriosa una formazione che, ai tre punti, ci ha creduto fino all’ultimo secondo, il Messina. Il 2-1 grazie al quale i giallorossi hanno superato gli avversari (imbattuti fino ad oggi fuori casa) non è soltanto il frutto di alcune straordinarie giocate individuali, ma del lavoro di un’intera stagione durante la quale i ragazzi di Mutti hanno imparato a soffrire in circostanze spiacevoli, ed a gioire in occasione di imprese come quella di oggi. Entrambi gli allenatori non possono contare su tutti i loro effettivi e di conseguenza devono ridisegnare, chi più chi meno, l’assetto tattico della propria squadra. Se per Mutti le contemporanee assenze di Zoro e Cristante potrebbero rappresentare un problema sulla destra del pacchetto difensivo, dall’altra parte i forfait di Adriano e Vieri portano Mancini ad infoltire il centrocampo, nell’occasione composto dal terzetto centrale Emre-Veron-Stankovic e dalla coppia di ali Ze Maria-Kily Gonzales, in avanti Cruz unica punta. Tra i giallorossi si rivede dal primo minuto Di Napoli che a fine gara risulterà grande protagonista. Sin dalle prime battute si nota un atteggiamento quasi spregiudicato da entrambe le parti e la prima occasione arriva al 5’: Emre prende palla sulla trequarti avversaria e, dopo una strepitosa serpentina, dal limite scalda i riflessi di Storari. Il centrocampo nerazzurro sembra in grande condizione e si esibisce anche in qualche numero di alta classe, ma la retroguardia giallorossa è sempre in anticipo al momento giusto e, dopo un inizio un po’ titubante, comincia a prendere le misure a Veron e compagni, riuscendone a limitarne di gran lunga le iniziative. La risposta del Messina arriva al 10’ quando Di Napoli, dopo un duetto con Zampagna, lascia partire dai venti metri un tiro di collo sinistro che però esce alto di poco. L’Inter non ci sta ed al 21’ va nuovamente vicina al vantaggio con Stankovic che di testa da pochi passi, su cross di Ze Maria, non angola sufficientemente tirando addosso a Storari. Le occasioni si susseguono incessantemente, ma dopo i tentativi di Giampà (in mischia), Aronica (tiro dai trenta metri con l’intenzione di sorprendere Toldo) e D’Agostino (tiro respinto a pugni chiusi) per i giallorossi, e Stankovic e Materazzi per gli ospiti, il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi. La ripresa inizia per il Messina nel peggiore dei modi poiché al 1’ Cruz in mischia è più lesto di tutti e soprende l’intera difesa giallorossa firmando l’improvviso vantaggio interista. La rete dell’argentino a dire il vero gela pubblico e giocatori e per i peloritani le cose iniziano a complicarsi. Al 10’ Storari nega a Veron la gioia del raddoppio andando a prendere in cielo la conclusione su punizione del regista nerazzurro. La gioia invece arriva quattro minuti dopo, ma per i padroni di casa che al 14’ acciuffano il pareggio: D’Agostino da sinistra mette in mezzo per la testa di Di Napoli che svetta più in alto di tutti trafiggendo l’incredulo Toldo e mandando letteralmente in delirio il San Filippo. L’Inter a questo punto si butta testa bassa in avanti alla ricerca del secondo gol, ma scoprendosi ancora di più e lasciando immense praterie a disposizione dei velocissimi Giampà e Rafel ( entrato al 39’ al posto di D’Alterio, autore di un’ottima prova). Al 48’ proprio il brasiliano, innescato da un meraviglioso filtrante di Donati, si infila in area avversaria superando, a pochi secondi dal fischio finale, l’incolpevole Toldo firmando così il definitivo 2-1. Messina in festa ed ad un passo dalla salvezza.