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OSAMA BIN LADEN: RICERCATO DA CHI? Viaggi fuori dal corpo.

Ultimo Aggiornamento: 16/10/2005 12:16
16/10/2005 12:16
 
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H'ERMES
OSAMA BIN LADEN: RICERCATO DA CHI?
(viaggi fuori dal corpo)

Era la notte del 16 dicembre 2001.
Continuando a dormire profondamente nel mio letto,
improvvisamente nella luce della mia mente non più assopita,(?)
sentii una strana voce che credetti provenire dall’esterno della mia casa:
esattamente proveniva dalla parete che divide la mia stanza da letto, con l’esterno della casa .
Io abito al piano terra e la parete interna esterna interessata,
confina dopo appena un metro di distanza con un altissimo muro di contenimento,
chiaramente in cemento armato.

Importante premessa:
in tutti gli anni precedenti ho sempre vigilato attentamente, (dal 1978)
onde evitare a tutte le entità invisibili, positive o negative,
qualsiasi loro presenza all’interno della mia casa,
sia di giorno che di notte,
perché la loro presenza all’interno disturbava la normale crescita dei miei figli,
o creava nuovi motivi d’inspiegabile insicurezza alla loro madre.
La stessa le percepiva senza conoscerne l’esistenza,
e non credendo assolutamente a questi fenomeni;
però diventava inspiegabilmente troppo nervosa, irascibile, intrattabile.
(forse lo era già di per se?)

Ritornando a quella strana voce continuando a dormire fisicamente,
(sapevo che non dovevo assolutamente muovermi fisicamente, diversamente il fenomeno cessava)
con la vista della mente riuscivo a vedere fuori,
oltre il muro perimetrico che divide la casa.
Cosi ho potuto vedere chiaramente la presenza di un uomo in divisa,
tutto impolverato stracciato insanguinato,
con il volto tremendamente tumefatto.
Prima ancora di chiedermi cosa volesse nonostante fosse senza berretto,
compresi che era un poliziotto o un pompiere di NEW YORK,
morto sotto il crollo dei due grattacieli durante i recenti attentati di Al-Quaeda.
Con voce chiara ma agitata,
in italiano straniero ripeteva assiduamente:
“ E’ arrivato a MILANO, è arrivato a MILANO, è arrivato a MILANO.”
Sapevo a chi faceva riferimento!
Nonostante ero curioso nel conoscere come lui mi avesse trovato,
anche se aveva rispettato la mia volontà di non entrare in casa mia,
cercai immediatamente la conferma del suo messaggio.
Sempre con gli occhi della mente viaggiai velocemente ed arrivai a lui.
OSAMA BIN LADEN era arrivato da solo di notte all’aeroporto di Milano.
Aveva con sé due valigie,
si era tagliato tutta la barba ed aveva i capelli cortissimi,
vestiva di un abito completo stile occidentale.
Era fermo, in attesa di qualcuno.
Era alto, magro,
il colore strano della sua pelle mi dava la sensazione che fosse malato,
o forse era il suo colore naturale.
Senza che lui mi vedesse leggevo dentro i suoi pensieri.
“ Ha deciso di fermarsi qui,
aspettando finché la tensione non sarà calata definitivamente,
poi andrà in America.”
Strano mi dico, (sempre nel sogno)
in televisione proprio oggi dicevano che si trovava a Tora Bora in AFGHANISTAN.
Le forze militari americane stavano effettuando una vasta operazione di guerra,
con bombardamenti aerei mirati per stanarlo o catturarlo, oppure per ucciderlo.

Mi alzai dal letto di scatto tutto sudato,
incredulo e stupito ripensavo dentro di me.
Il ricordo della strage delle TORRI GEMELLE e del PENTAGONO ancora mi violentava,
e non mi dava assolutamente pace.
Vederlo personalmente e sapere che lui era ancora libero, mi sconvolgeva di più.
L’assurdo era, che lui era arrivato proprio qui in Italia per nascondersi!
Avevo ancora negli occhi e nella mente,
la lunga diretta televisiva del TG 4,(inizialmente l’unica)
perché quella mattina ero rimasto a casa da solo,
e per passare il tempo guardavo i diversi canali della tv.
Cosi casualmente ho potuto assistere in diretta TV mentre il secondo aereo,
andava a schiantarsi contro il secondo grattacielo,
con il conseguente e tragico crollo video ripreso delle due torri gemelle,
ed essere contemporaneamente aggiornato sul disastro del Pentagono,(terzo aereo)
con l’allarme più volte ripetuto del quarto aereo passeggeri del volo 93,
che non rispondeva a nessuna torre di controlo,
costretto (?) poi ad Atterrare perché l’unica alternativa immediata per sia fermarlo,
prima che andasse a schiantarsi direttamente sulla CASA BIANCA,(vero obiettivo)
sia perché l’atteraggio sopra in parco alberato (esistono in ogni città)
avrebbe dato maggiori possibilità di salvataggio dei passeggeri!
Anche se tristemente non fu cosi. (sic)

Alzandomi dal letto nel pieno della notte,
l’immagine di quel poliziotto ora scomparsa dalla mente,
sembrava accompagnarmi invisibilmente d’ovunque:
era venuto da me perché sapeva che io potevo aiutarlo veramente,
ed aspetterà da me un mio diretto intervento.
Mentre ancora mi domandavo come aveva fatto questo poliziotto americano ad individuarmi,
il ricordo FISSO di quella immane tragedia mi provocava pensieri di vendetta,
che prepotentemente si accavallavano nella mia mente ancora assetata di odio come mai prima:
” non posso, non voglio, non debbo essere peggiore del suo stesso male.”
Cosi mi ripetevo continuamente.

Uscii immediatamente fuori di casa per non dare la sveglia a tutti,
accendendo la luce e con il mio muovermi nervoso su e giù,
fumando una sigaretta dietro l’altra.
Consumai ciò che restava della notte,(erano le ore 3,25)
nei miei tormenti dubbi rimorsi,
e forti desideri di vera vendetta immediata.
In paese nel pieno della notte passeggiavo da solo sotto gli alberi del viale che costeggia il mare,
nell’assoluto silenzio e deserto umano mentre il mio cuore e la mente,
erano in continuo tumulto per la richiamata sete di vendetta,
ribellandosi alle decisioni del perdono e comprensione della mia coscienza,
alla quale rispondevo alcune volte anche ad alta voce;
tanto nessuno poteva ascoltarmi, con nessuno potevo confidarmi, nessuno poteva sentirmi,
mentre quel uomo in divisa sembrava accompagnarmi silenziosamente ovunque:
forse erano suoi i pensieri di vendetta e di giustizia?
Poi al lento sorgere del nuovo giorno nella quiete ancor più silenziosa ed irreale,
davanti allo specchio della bellezza infinita della natura,
rappresentata dalla visione di un vasto mare calmissimo,
che andava assumendo gradualmente i colori del cielo e del sole in sorgere,
misi a tacere il mio animo calmando le mille inquietudini pensai:
” il tempo maturerà, il silenzio della sua follia.”

La notte dopo esattamente il 17 dicembre 2001 sempre mentre dormivo,
mi ricomparì quel uomo in divisa esattamente nelle dinamiche della notte del 16 dicembre.
Questa volta mi ripeteva continuamente:
abita a SAN DONATO MILANESE, abita a SAN DONATO MILANESE…ecc ecc …
Mi risvegliai immediatamente.
Era la sua risposta perché durante il giorno ragionando e riflettendo continuamente,
mi ponevo il problema della difficoltà di poterlo (ad Osama) localizzare esattamente:
però sarà difficile localizzarlo anche a SAN DONATO MILANESE.
Per quanto posso ricordare so che è un grande centro urbano della provincia di Milano,
abitato da decine di migliaia di persone.
Non posso prendere nessuna iniziativa perché l’informazione è sempre incompleta.
Dopo tante ipotesi di ragionamento, stanco mi lasciai sopraffare dal sonno improvviso.
Non dormivo dalla notte precedente, e tutta la giornata l’avevo vissuta in forte tensione.

La notte seguente,
esattamente il giorno 18 DICEMBRE 2001 sempre mentre dormivo,
ancora lui mi riapparì nelle stesse modalità delle notti precedenti.
Diceva: è in via ……, è in via ……, è in via ……, ecc .…ecc.. ecc… ecc…ecc….ecc..ecc…..
Anche svegliandomi completamente,
aprendo gli occhi ed alzandomi dal letto accendendo anche la luce,
dentro la mia mente continuavo a sentirlo ripetere il nome e cognome della via.
Questa volta ho dovuto alzarmi dal letto per segnarmi su di un foglio di carta questa via,
con nome e cognome,
diversamente (compresi) non avrebbe smesso di ripeterla continuamente dentro di me.
Effettivamente cessò di rimbombarmi dentro,
nell’attimo che finii di scriverla completamente e lentamente su di un foglio di carta,
posto sulla scrivania in un'altra stanza:
cosa che feci con un ritardo di più di mezzora,
perché ero curioso di capire come poteva essere che soltanto io sentivo il suo ripetuto messaggio,
mentre in casa mia moglie e figli continuavano a dormire tranquillamente.
Era la prima volta che mi capitava un fenomeno del genere e cercavo di comprenderlo meglio,
anche se inizialmente con un pò di paura,
la stessa che mi assale sempre all’inizio di nuove esperienze.

Ora però avevo l’esatto indirizzo dell’uomo più ricercato del mondo.
Benché questa incredibile esperienza non era stata da me ricercata,
dovevo dare seguito all’utilità dell’informazioni avute.
Il mio passato (1978) e presente mi hanno insegnato che nonostante tutto,
non sarei stato mai creduto immediatamente da nessuno,
anzi nel caso fossero vere le mie informazioni avrei avuto soltanto dei gravi problemi esistenziali.
Farsi credere e convincere che era stata un informazione ricevuta attraverso un sogno,
non è facilmente accettabile per nessuno!
Io stesso nutrivo dubbi perplessità incertezze paure,
però mai totale incredulità perché i precedenti mi avevano insegnato,
che spesso è più vero quello che IO vedevo attraverso i sogni,
e non quello che riportavano le cronache o le TV, compreso i giudizi dei tribunali.
Ora però dovevo dare voce e sostanza alla mia incredibile esperienza,
senza dubbi ma con vero coraggio,
perché tanto coraggio ci vuole per dire e raccontare sapendo di non di essere creduto,
ma pretendere che s’indaghi effettivamente,
perché questi rimorsi del silenzio non voglio e non posso più averli,
ne sopportarli da solo nella mia coscienza.
Dopo un lungo riflettere sulle possibilità di comunicazione diverse dalle precedenti adottate,
perché tutte, comunque, sempre direttamente inevase,
decisi……. …………………….. ecc……………..ecc…………………ecc…… fine.

“”” Sono consapevole che esistono molte realtà, istituzionali, politiche,
economiche e corporative di difficile lettura,
che personalmente non voglio direttamente conoscere,
però sono sicuro che ogni loro provvedimento o decisione sarà determinato,
in percorsi e strategie miranti gli interessi dell’intera collettività!?”””

Personalmente dopo queste tre esperienze oniriche consecutive,
ho cercato di comprendere quando OSAMA BIN LADEN avesse scelto l’Italia come rifugio sicuro,
ricollegandomi cosi ad una notizia televisiva precedente il 16-12-2001,
giorno della mia prima esperienza onirica.
Le cronache allora riportavano il fermo doganale di un fratello di Osama Bin Laden,
munito di un passaporto diplomatico,
avvenuto nell’aeroporto di Milano.
Dissero che “ era di passaggio per andare in Svizzera “ dove risiedeva con la sua famiglia.
Allora ci fu uno scalpore immediato con svariate video riprese e commenti televisivi.
Però stranamente a nessuno venne in mente d’indagare se risultasse a verità,
questa sua famosa dichiarazione. “ era di passaggio per andare in Svizzera “
Secondo me la sua scoperta all’aeroporto di Milano fu casuale e fortuita,
avendo lo stesso terminato il suo fruttuoso soggiorno che si concludeva positivamente, (per lui)
per organizzare l’arrivo, e la sosta indeterminata,
con la ricerca di personale discreto e silenzioso come supporto sanitario indispensabile,
per le sue non buone condizioni di salute,
soddisfando cosi le immediate esigenze di soccorso e protezione del fratello più famoso:
Osama Bin Laden.
Lo stesso fratello fu utile ed indispensabile nel procacciargli sia l’alloggio in riferimento,
che i vari e diversificati Rifornimenti,
compreso un valido passaporto diplomatico dell’Arabia Saudita?
E’ il solito gioco dell’immunità diplomatica in caso di arresto,
tanto sono più di 50 tra fratelli e sorelle vai a capire che è il vero BIN LADEN diplomatico:
non puoi prendergli nemmeno le impronte digitali!

Immediatamente non presi in esame una mia pubblica denuncia,
(dare la notizia a più quotidiani)
In passato avevo già fornito notizie per l’individuazione nominativa e domiciliare di un latitante,
che si sono casualmente (?) concluse con due “ identici ed inspiegabili suicidi”
Uno di un con-proprietario editoriale, l’altro di foto reporter famoso:
ma questo fa parte di un’altro capitolo del mio libro.
Però in merito, comprenderete perché non me lo hanno mai fatto pubblicare!

In questo caso invece io non volevo ritorsioni contro l’Italia e gli Italiani,
da parte di cellule terroristiche di Al Qaida,
nell’eventuale arresto di OSAMA BIN LADEN ad opera degli investigatori italiani,
che inevitabilmente per ritorsione e vendetta,
le stesse cellule si sarebbero attivate e scatenate,
seminando ricatti distruzioni terrore e morti in tutto il TERITORIO ITALIANO.
In più il suo arresto sul nostro territorio avrebbe dato luogo,
a nuove contrapposizioni giuridiche internazionali,
(estradizione negata nei paesi dove la pena di morte è in vigore)
innescando anche diatribe politiche interne infinite,
buone soltanto per ingrassare il terrorismo internazionale,
mostrando pubblicamente al mondo intero,
la paura e sudditanza degli incapaci,
con gli sciacalli dai diversi colori,
pronti a montare l’opinione pubblica per sponsorizzare se stessi.

In realtà questo credere o non credere,
non escluse che il lavoro investigativo italiano,
Cominciasse con successo in arresti ed espulsioni di elementi organizzativi di un certa importanza,
capaci di decapitare PROFONDAMENTE,
la più importante base logistica e terroristica esistente in Italia ed in EUROPA,
venutasi a creare per il vuoto investigativo precedente dei nostri servizi segreti,
intenzionalmente creato per altri fattori politici interni. (credo che sappiate a chi mi riferisca)
Concludendo: OSAMA BIN LADEN penso che sia ancora nascosto da noi diversamente…..

Anticamente ai sogni si dava la giusta considerazione,
oggi nell’era del progresso e del materialismo scientifico e tecnologico,
diventa difficile ed irrazionale crederci,
addirittura vieni preso per un ingenuo o credulone,
allora questo racconto diventerà buono visto solo in prospettiva cinematografica,
abituati nel credere che certe qualità o poteri esistano soltanto nei film paranormali;
l’importante sarà che questo copione cinematografico possa leggerlo chi è più interessato,
perché le ripetute ed insistenti minacce contro l’ITALIA,
Non Possono e Non Debbono essere più tacitamente accettabili…………….
In ITALIA si dice:
“ DA BUON INTENDITOR POCHE PAROLE.”

N.B.
Mi auguro che questi Sogni Commenti ed Opinioni possano trovare,
il giusto vento in poppa per viaggiare speditamente in chiaro in RETE,
(anche se sono stati negli anni sbianchettati più volte, vero …..?)
favorendo la conoscenza e curiosità dei numerosi NAVIGATORI delle coscienze e del sapere.
Lo so che è sempre difficile credere a certi sogni,
l’importante sarà che da oggi non sono più soltanto,
“ i miei sogni,”
perché saranno anche una parte dei vostri increduli pensieri futuri.

È vero che esiste (va?) la famosa taglia di 25 milioni di dollari,
per questo dal 2002 nel mio scrivere, trascrivere e riportare,
esprimevo due desideri.
Il primo era che la “silenziosa e segreta cattura con l’estradizione” di Osama Bin Laden,
restasse una questione di competenze esclusivamente tutte americane,
anche se in territorio italiano. (sic.)

Il secondo desiderio era che la somma della taglia disponibile,
fosse distribuita alle famiglie orfane e vedove,
dei “ pompieri e poliziotti di origini italiane ”
morti sotto il crollo delle due torri gemelle.

Questo sempre se risponde (va?) a verità il mio aver sognato.
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