| | | OFFLINE | Post: 135 | Registrato il: 05/05/2006 | Sesso: Maschile | | |
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ffelagund ha già detto un bel pò.
ripeto, volendo capirci chiaro il discorso si fa tecnico.
per capire veramente gli ip bisogna capire le reti, e non per tutti il discorso è immediato.
cerco di dare una panoramica breve.
internet è una rete di reti. difatti si parte dalla rete domestica, magari formata anche da un solo pc, e si arriva a internet, passando per la rete del proprio provider ecc.
tutte queste reti sono collegate tra loro da diversi dispositivi.
abbiamo gli hub, che altro non fanno che duplicare un collegamento o sdoppiarlo (triplicarlo, quadruplicarlo), abbiamo gli switch, che collegano diversi pc (o anche altri switch o router), abbiamo i router, che collegano più reti, e infine i gateway, che sono dei veri e propri pc che si occupano di mettere in comunicazione reti che parlano protocolli diversi o comunque reti che per comunicare hanno bisogno che il protocollo che viene utilizzato al livello applicativo sia interpretato.
già ora ho detto un bel pò di paroloni.
il discorso così è troppo semplificato per poterlo comprendere, quindi andiamo nel dettaglio.
per poter comunicare, tutti sti aggeggi hanno bisogno di regole, di un linguaggio comune.
come succede anche con noi alla fine, noi ci intendiamo se parliamo italiano, se mi metto a parlare arabo mi capiranno in pochi su questo forum.
nell'informatica è uguale, e l'insieme di regole da rispettare è detto protocollo.
oltre che di protocolli, prima ho parlato anche di livelli.
tralascio il modello iso/osi e arrivo al modello utilizzato in internet: tcp/ip.
come è facile immaginare, il dispositivo fisico che collega due pc sicuramente non andrà a passare da un pc all'altro una immagine, ma un insieme di bit. per arrivare a questo però, l'immagine o qualsiasi tipo di dato deve essere trasformato in insieme di bit, e la cosa non è semplice. non è semplice perchè:
-il dato deve essere destinato a qualcuno, quindi deve avere l'indirizzo del destinatario
-non solo, sul pc del destinatario ci saranno diversi programmi in esecuzione, ma solo uno ha richiesto quel dato o è in grado di riceverlo
-una volta assegnato un indirizzo al dato, questo indirizzo deve essere interpretato
-interpretato l'indirizzo, allora la comunicazione può avvenire
abbiamo diversi tipi di indirizzi:
-mnemonici, tipo quelli che scriviamo nei browser, sono dei nomi associati a degli indirizzi ip logici e servono a noi umani per ricordare meglio un determinato indirizzo
-ip, e sono gli indirizzi utilizzati dal protocollo ip
-fisici, tipo gli indirizzi mac, ogni indirizzo è unico in tutto il mondo e dipende strettamente dal dispositivo che utilizziamo per connetterci.
ho parlato di protocollo ip.
il protocollo ip lavora al livello rete.
i livelli del modello tcp/ip sono:
-applicazione, nel quale lavorano protocolli tipo http, ftp, e sono quelli più vicini al risultato finale con il quale il dato verrà rappresentato. ogni protocollo è "in ascolto" su una porta differente
-trasporto, ci lavorano i protocolli tcp e udp, a questo livello deve essere specificata la porta di destinazione alla quale far arrivare il dato
-rete, ci lavora ip, ma anche arp e altri protocolli particolari. qui vale il discorso degli indirizzi
-data link, in questo livello gli indirizzi sono trasformati in indirizzi fisici
-fisico, si parla solo in binario, è la comunicazione vera e propria.
tutta sta pappardella per dire che in rete abbiamo bisogno di alcuni indirizzi per poter identificare ogni dispositivo. indirizzi che devono essere capiti dal protocollo ip.
in particolare di usano gli indirizzi ip versione 4, detti anche più semplicemente ipv4.
gli indirizzi ip sono in formato puntato, formati da 4 byte. il massimo quindi che un ip può raggiungere è 255.255.255.255.
ogni numeretto viene usato per identificare una particolare rete o sottorete, in base a quello che necessita.
non tutti i numeri identificano una rete o sottorete, ma solo una parte. questa parte viene riconosciuta indicando la subnet mask, cioè un insieme di numeretti che indicano quale parte dell'indirizzo ip identifica la rete e quale il pc all'interno della rete.
ad esempio, con una subnet mask 255.255.255.0 abbiamo che i primi tre numeri identificano la rete nella quale si trova il destinatario e l'ultimo identifica il pc all'interno di quella rete.
alcuni ip sono per convenzione riservati a determinati scopi.
ad esempio 127.0.0.1 identifica sempre il pc sul quale si sta lavorando. oppure, gli indirizzi che iniziano col 192 sono indirizzi di lan, quindi sono usati internamente ad ogni lan.
ora, una domanda era: io che abito a roma, posso avere un indirizzo simile a una persona che abita a new york? si.
per il semplice motivo che per il protocollo ip un pc è vicino ad un altro secondo il percorso che si fa per arrivare da un pc all'altro. ad esempio, se tra me e new york devo passare per una rete particolare, ma quella rete viene vista dal protocollo ip come una connessione, allora il mio pc è praticamente adiacente al pc che sta a new york.
è come avere degli indirizzi con tanto di cap ecc. solo che noi intendiamo il concetto di distanza come distanza in termini di km, il protocollo ip in termini di percorso che deve fare il dato, in base a ciò che il protocollo ip stesso vede.
altra domanda: ho due pc in casa, gli ip sono differenti?
se hai due pc in casa avrai un solo dispositivo per interfacciarti ad internet. quel dispositivo ha un ip pubblico, che è quello che si vedrà all'esterno.
lo stesso dispositivo avrà un altro ip all'interno della rete domestica, nella quale anche i due pc avranno un loro ip.
la comunicazione avverrà così:
supponiamo di voler vedere un sito.
il pc1 invia la richiesta al router.
il router a sua volta invia la richiesta al pc del provider.
dopo una serie di richieste che non ci interessano, finalmente la pagina giunge al pc del provider.
per quel pc la pagina ès tata richiesta dal router, quindi la invia al router.
il router però sa che la pagina in realtà è stata richiesta da pc1, quindi una volta ricevuta la invia a pc1, concludendo la storiella.
spero di essere stato chiaro....se volete approfondire il discorso è bello e allo stesso tempo complesso.....chiedete pure se avete dubbi. |