Marchigiano

Mejo un morto in casa che.......

continua Marchigiana e spiega questo detto della tua meravigliosa regione.

Ciao

Perchè ? bella marchigiana....

cavoli!!! prima ho sbagliato ad inviare e non ho più potuto crreggere!!

se dice cuscì perchè, quanno le marche facia parte dellu papa, quanno che c'era lu statu dellu papa, pe capicce mejo, quilli che jiava a pijà li sordi delle tasse era li marchigià e la jente nu li putia vedè pecchè quanno vussava alla porta, sapia che se pijava li sordi ed era tanti!!!



ciao
titti

Me ne ricordo un altro vagamente...pilu, pelo..il resto boh!

Per favore la traduzione non ho capito nulla.



Altri marchigiani in lettura??

[Modificato da Fatascalza 01/09/2005 23.26]

quando il centro Italia faceva parte dello stato della chiesa, i marchigiani erano gli esattori delle tasse, per questo non erano ben visti, perchè quando arrivavano loro, c'erano sempre da pagare molte tasse.

Per Magoblu: quel detto li non lo conosco...

Si che lo conosci pelo pelo...

è un'indovinello nel tuo dialetto, non ricordo come continua..

---

Scritto da: MagoBlu 01/09/2005 23.52
Si che lo conosci pelo pelo...

è un'indovinello nel tuo dialetto, non ricordo come continua..

---

Se non lo conosce morositas, potrebbe esserci qualche altro marchigiano che ci aiuta.

Fatevi sotto!!!!!

solo ora ho letto questo topic
provo: pilo ruscio pilu canè liberamus dominè


447


p.s. morositas provincia?

io sono di ancona centro.. quello che state aparlà voialtri è come si suol dire "mageradese"

qualche detto anconetano?chiedo scusa in anticipo per le parolacce ma se le cripto poi le frasi perderebbero...


Io parlo ancunetano....

Ma nun te vai a fa da 'ntel culo !?!?!
(scherzoso, accompagnato da un sorriso può indicare ad esempio un apprezzamento per una battuta. Altrimenti accompagnato da un ampio gesto del braccio dal basso verso l'alto indica il raggiungimento del massimo stadio di sopportazione)

fiol de 'na puttana:
(evidentemente dubbia la maternità del destinatario di questa espressione)

c'avemo i moscioli e ce piace el vì:
(espressione utilizzata dai tifosi anconetani per esprimere le loro preferenze culinarie)

tu surella, tu madre:
(in risposta a un insulto questo è il primo tipo di espressione,quando ancora gli animi non sono caldi)

cos'hai magnato ieri, i fioli morti?
(modo non troppo delicato per far notare al nostro interlocutore un leggero fetore proveniente dalla sua bocca, o da altro orifizio..)

m'hai cagato el cazzo:
(difficilmente riuscirò a sopportarti ancora)

se te pio t'intreccio:
(tipica minaccia non troppo violenta)

c'hai na macchina ch'è 'n biroccio:
(frase usata per far sapere a qualcuno che la sua automobile non è il massimo che si trovi sul mercato)

te fago fa la fine del ca' de Luzi:
(altra minaccia scherzosa, riferita al cane del Sig. Luzi, diventato famoso per essere morto volando dalla finestra)

scaffandro:
(detto di una ragazza bruttina)

oh budellò!!!
(detto di una ragazza brutta e di facili costumi)

me stragina i cojoni per tera: > >
(frase utilizzata per esprimere il raggiungimento del livello massimo di noia)

a cujò! me pii pel culo?
(domanda con la quale si manifesta il dubbio di essere presi in giro dall'interlocutore)

a cucchiò!
(esclamazione a voce alta rivolta ad una bella ragazza che sta passando)

che te pia u' sbocco de sangue:
(rivolto a una persona che ci rende difficile la vita o in astratto ad una cosa difficile da realizzare)

fai ride al cazzo:
(sei ridicolo)

sò scujonato:
(quando non si ha voglia di far niente, si è arrabbiati o tristi)

e levete dai cujoni:
(sciacquate dai cujoni)
(allontanati, in termini ironici)

possi arde! :
(esclamazione che evoca una fine cruenta per qualcuno che ci infastidisce)

nun te tocheria manco co 'na canna 'guzza:
(non ti toccherei nemmeno con un bastone appuntito)

'na rutura de cujoni de gnente:
(detto di un film, di una canzone, una cosa che stanca)

c'hai le fregne 'ntela testa:
(sei poco umile)

oh, ninì, sei sfregnato ogi?
(rivolgendosi a un amico, per chiedergli come mai sembra arrabbiato)

te pizziga le rechie:
(sei gay)

tira più 'n pelo de figa che 'n carro de bovi:
(muove più l'attenzione una donna che un carro di buoi)

te dago 'ntel saluto:
(ti saluto)

c'hai 'n cesto de bumbarelli 'ntela testa
(c'hai più corni te de una cesta de bombi)
(modo simpatico per informare un amico che la sua donna lo tradisce)

fregna!
(esclamazione rafforzativa, es.: «fregna quanto scotta!» «fregna quant'è duro!»)

te tiro na cartata de merda 'ntela faccia po' vedemo se cuntinui a ride!
(ancora un tipo di minaccia, questa volta abbastanza cruenta)

c'era tanto de quel peperuncì che se fago 'n'arlotto te pia fogo le rechie!
(descrizione colorita dei sapori della tavola)

ho magnato tanti di quei fagioli che se fago na scuregia te fiaro:
(manifestazione del proprio stato digestivo. Possibile variante:«fra do minuti fago na scuregia cu' sghizzo»)

te dago 'n bagì:
(manifestazione d'affetto)

famo un chiavì?
(proposta di realizzazione di una festa a luci rosse)

un colpo che te pia, un accidente che te spacca:
(esclamazione di stupore)

questa me pare tanto na cojonata:
(detto di una cosa che appare come non vera)

Belle queste espressioni in anconetano; mi verrebbe voglia di rileggere i vecchi libri coi detti e le poesie in vernacolo dei miei genitori!