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Roma

Ultimo Aggiornamento: 23/10/2009 10:22
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Spalletti crudo: "Per parlare di scudetto, dobbiamo migliorare"



Il tecnico della Roma ne ha anche per Totti: "Lui e' il primo che deve dare di piu'". Domani l'Ascoli: "Ora sono tutti recuperati".
Sguardo fiero, bacchettate anche al Capitano e piedi per terra: con uno Spalletti cosi', la Roma si sente piu' al sicuro. Molto piu' in alto degli infortunati e delle sviste arbitrali sta l'allenatore della Roma, impegnato domani sera contro l'Ascoli in una partita solo apparentemente gia' decisa: "La squadra di Tesser e' cambiata molto dall'anno scorso. Non la vedo affatto allo sbando: ho sempre totale rispetto per gli avversari e spero lo abbiano anche i miei calciatori. D'altra parte l'Ascoli ha fatto molto bene anche con l'Udinese fuori casa: poteva anche vincere, ma e' stata sfortunato".

Rientrato l'allarme relativo agli acciaccati, il tecnico ritrova il respiro lungo: "Nessuna situazione preoccupante. I tre nazionali non hanno fatto defaticante per vari problemi, ma stanno bene. Quindi direi che, Mancini a parte, tutti sono a disposizione, anche Vucinic". Sulla possibilita' del ritiro, Spalletti e' ancora una volta chiaro: "Non lo faremo. La decisione l'ho presa personalmente, anche se la societa' non e' d'accordo". Il punto nevralgico del discorrere dell'allenatore verte sulle chance della Roma di arrivare allo scudetto: "Dobbiamo migliorare - frena -. Le potenzialia' ci sono ma per continuare a parlare di primati, dobbiamo rendere di piu'. Questo lo deve capire anche Totti: lui e' uno di quelli che prima di parlare di scudetto deve migliorare, cosi' come devo migliorare io. Se vuole parlare cosi', allora deve dare di piu'".


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UN TURNO DI SQUALIFICA E MULTA A TOTTI
MILANO - Il giudice sportivo ha squalificato per una giornata Francesco Totti (Roma), espulso nei minuti finali della partita contro il Livorno. Al capitano giallorosso é stata inflitta anche un'ammenda di 10mila euro.

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a dire il vero.... io ho visto la partita e.....non era affatto fallo di espulsione!!!


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[SM=g27818] non sará allora che adesso gli arbriti hanno paura di esere considerati comprati?... [SM=x660200]
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Mi sa tanto di si!!!!! [SM=g27834]
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Totti: "Nazionale? Meglio la Roma"

Il capitano giallorosso confessa: "Ho bisogno di riposo, dovevo eliminare qualcosa e ho scelto la maglia azzurra, che pure è importante". E fissa gli obiettivi: "Il 200° gol e la Champions"

ROMA, 27 febbraio 2007 -
"Quando giochi ogni tre giorni, hai bisogno di un po' di riposo. Qualcosa dovevo levare, ho allora ho levato la Nazionale". E' probabilmente questa la dichiarazione di maggiore impatto che Francesco Totti ha rilasciato ai microfoni di Sky. Il capitano giallorosso, capocannoniere della serie A ma piuttosto nervoso per i 6 rigori sbagliati in questa stagione, ha tenuto a chiarire il suo tormentato rapporto con la maglia azzurra. "Io ho la coscienza a posto, non mi faccio bello perché ho vinto il Mondiale, come se me la stessi 'tirando' - sono state le sue parole -. Però ho sempre parlato con l'allenatore, con i dirigenti della Nazionale. Ho spiegato che, avendo questa placca con undici viti dentro alla caviglia, non è semplice giocare".
Nell'intervista che andrà in onda domani, Totti ha voluto comunque sottolineare che far parte della Nazionale è per lui un onore: "Quella della Nazionale è una maglia molto importante, importantissima. Però, in questo momento, non posso non giocare con la Roma e ho preferito così. Ma avrei preferito comunque la Roma". Chiamato a scegliere, Totti esce dunque allo scoperto: è con la maglia giallorossa che il fuoriclasse romano ha scelto di dare la caccia ai suoi obiettivi futuri, almeno per ora. "Voglio arrivare a 200 gol a fine carriera - spiega -. Ancora ho 5 anni davanti a me, perciò spero di rimanere a questi livelli. Non dico fare 20 o 25 gol all'anno, però...".
A livello di squadra, poi, il sogno sarebbe "vincere la Champions League. Ho saputo che la finale è a Roma, fra due anni". Inevitabile pensare alla finale del 1984. "Sembra che sia destino riprenderci la rivincita contro il Liverpool. Lo stesso campo, però con Totti come attaccante. E faccio due gol". Dal sogno alla realtà, Totti si confronta anche con i problemi del calcio italiano con la violenza. "Ai tempi miei, si andava in curva per tifare la Roma, cioè solo la squadra, tutti insieme ed era un gruppo unico - ricorda il numero 10 giallorosso -. Adesso purtroppo c'è il fattore politica, c'è chi è di destra e chi è di sinistra. Purtroppo nascono queste incomprensioni, questi atteggiamenti che sono brutti da vedere, sia per noi giocatori che per i bambini".
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Sono daccordissimo sul fatto della politica, io ho sempre sostenuto che la politica deve restare fuori,sia dalla musica che dallo sport, ma anche in tutto quello che é la vita sociale nostra, perché separa e provoca violenza...e i fatti lo dimostrano...le violenze negli stadi, sono politici piú che sportivi...é uno scontro fra destra e sinistra..ormai non si sa piú scindere le due cose...é tutto un casino!!

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mi trovi daccordissimoooooo!


purtroppo la politica ha il potere di dividere tutto ciò che per natura è nato per unire!!!


Musica...sport...anche in una cena tra amici a volte se si parla di politica si finisce col "litigare" uuuuuuuuuuuuu che palleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!
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"Più importante di finale mondiale"
Per Totti Manchester è gara della vita

Cresce l'attesa per il match dell'Old Trafford dove la Roma, nella gara di ritorno del quarti di Champions League contro il Manchester United, è attesa ad un appuntamento storico: la qualificazione alle semifinali della massima competizione europea. E il capitano Francesco Totti, cuore giallorosso, non nega che quella con i Red Devils sarà la partita della vita. "Sento più questa partita - ha ammesso - che la finale mondiale".



Francesco Totti non si smentisce, la maglia giallorossa della Roma è la sua seconda pelle e, come ha già ampiamente dimostrato la preferisce di gran lunga a quella azzurra della nazionale. Tanto da ammettere, alla vigilia della gara di Manchester, di sentirsi più emozionato che alla vigilia di Italia-Francia del 9 luglio scorso. Una rivelazione che forse farà storcere il naso a più di un tifoso azzurro, ma che risuona dolce alle orecchie dei tifosi giallorossi, che attendono con trepidazione, forti del 2-1 dell'andata, la gara dell'Old Trafford e che lo hanno sempre eretto a loro idolo indiscusso.

Ma il capitano giallorosso spera anche che i tifosi che si recheranno in Inghilterra non si rendano protagonisti di atti di violenza. "Sono contento che i nostri sostenitori vengano per godersi la partita in questo splendido stadio - ha spiegato. - Il tifoso fa il tifoso e basta". Venendo poi alla partita il Pupone ha le idee chiare. "In questo momento sto cercando di recuperare - ha ammesso - da 3-4 giorni sono alle prese con un problemino alla coscia. E' una partita importante che da tifoso romanista sento in maniera particolare. Cristiano Ronaldo? E' un giocatore che fa la differenza, è giovane, sa fare tutto. Speriamo che domani sbagli partita".

Battere i Red Devils avvicinerebbe la Roma alla finale di Atene. "Se battessimo il Manchester è chiaro che il nostro obiettivo sarebbe quello di arrivare fino ad Atene - afferma Totti - anche il Lione dicevano che fosse la favorita. Noi però abbiamo disputato una grande partita e li abbiamo eliminati". La cosa più importante è che però Totti possa essere della partita, fatto non ancora certo. "Al momento non so dare percentuali sulla mia presenza in campo - ha concluso - valuteremo martedì in giornata". Ma il Pupone, pur stringendo i denti, non vorrà mancare alla partita della vita.

tgcom
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Roma, incubo inglese
Il Manchester vince 7-1


Giallorossi travolti dallo United all'Old Trafford: la corsa in Champions League si ferma ai quarti. Di Carrick (2), Smith, Rooney, Ronaldo (2) ed Evra le reti degli inglesi. Accorcia De Rossi

MANCHESTER (Gb), 10 aprile 2007 -

Lo stadio dei sogni diventa un incubo per la Roma. All’Old Trafford i giallorossi vengono demoliti dal Manchester United 7-1, e danno l’addio alla Champions nel modo più crudele. E’ la legge dello sport. Ha vinto la squadra più forte. Stasera in serata di grazia. Irresistibile. La Roma è stata poco fortunata negli episodi (infortunio a Taddei prima del via), due gol subìti ai primi due tiri in porta, ma non può recriminare nulla. Gli inglesi hanno vinto quasi tutti i confronti individuali, Ferguson ha vinto il duello delle panchine con Spalletti. I quarti di finale rappresentano comunque un traguardo su cui tutti in casa giallorossa avrebbero firmato a inizio coppa, uscire contro lo United non è una vergogna. Peccato però per la batosta. Che poteva e doveva essere evitata. Ma non deve fare dimenticare il doppio confronto con il Lione e la gara dell’andata. E servire come esperienza per il futuro: la fragilità psicologica dimostrata stasera a questi livelli è un peccato mortale.

45’ DA INCUBO -
Due sorprese al fischio d’inizio. Nella Roma non c’è l’annunciato Taddei, infortunatosi (ginocchio) nel riscaldamento, al suo posto, da vice Perrotta (squalificato) c’è Vucinic. Ferguson rimodella la sua creatura: Manchester in campo con il 4-2-3-1, ad immagine e somiglianza degli avversari. Giggs dietro l’inaspettato Smith, Ronaldo e Rooney larghi ed "altissimi". Una mossa che si rivelerà vincente. Il tecnico scozzese ha avuto l’umiltà di adeguarsi agli avversari, consapevole delle insidie del modulo giallorosso, e ha rivoltato lo svantaggio in un vantaggio. La Roma illude nei primissimi minuti. Un destro secco di Totti finisce appena largo. Ma è la serata dello United. Che va in vantaggio con una perla di Carrick, che segna un gol inusuale per i suoi piedi discreti, ma non certo nobili. Il centrocampista raccoglie al limite un passaggio filtrante di Ronaldo e lo trasforma in un pallonetto micidiale. Si fa dura. Perchè il pubblico entra ancora più in partita. Perchè la Roma sbanda, va in confusione. E il Manchester, cattivo, dilaga, aggredisce la preda (sportiva) ferita. Il raddoppio arriva in contropiede, come l’1-1 dell’andata. Giggs, un satanasso, degno capitano dei Red Devils, lancia Smith, Chivu sbaglia la chiusura, l’attaccante segna il 2-0. Ora lo United è uno schiacciasassi. Giggs gode di una libertà inspiegabile e predica calcio, le accelerazioni di Ronaldo fanno trattenere il fiato: roba da montagne russe. Giggs si allarga sulla destra, sul suo cross arriva Rooney che a centroarea, solissimo, segna il 3-0. In 19’ il sogno Roma già svanito. I giallorossi provano a reagire come nel loro dna, giocando a calcio, con passaggi stretti e di prima, negli spazi. Niente lanci lunghi. Ma Vucinic dietro le punte è un pesce fuor d’acqua (Spalletti pur in crisi non passa al 4-4-2), e la difesa, poco protetta, va in barca. Un colpo di testa di De Rossi finisce largo, una punizione potente di Totti è respinta da Van der Sar. Ma le occasioni per i padroni di casa si sprecano: un sinistro di Ronaldo a girare sul palo lungo finisce fuori di un niente. Un colpo da biliardo. Poi Doni è provvidenziale su un’incornata di Carrick. E si va al riposo sul 4-0: il poker lo firma Ronaldo sul terzo assist di Giggs.
LA RIPRESA - La musica non cambia. Rooney va subito vicino al gol. Il 5-0 viene trovato di destro ancora da Ronaldo, assistito dal cross telecomandato del solito Giggs. La Roma replica con un colpo di testa di Mancini salvato sulla linea di porta d Fletcher. Ma è ancora il Manchester a passare. Ancora con un eurogol di Carrick, a conclusione di un’azione avvolgente. Poi segna anche Evra. Una mareggiata rossa si abbatte sulla Roma. Che ha il merito di non farsi saltare i nervi, ma poco altro. Il Manchester gioca (complice una Roma liquefatta) come ci immaginiamo si faccia in Paradiso, la fiducia è a mille, i colpi ad effetto si sprecano. In questa pinacoteca d’arte pallonara ci sta bene la gemma al volo di De Rossi su traversone di Totti. Vale il momentaneo 6-1. Avrebbe meritato miglior vetrina. Come l’eliminazione della Roma.



GDS




Ps: mannaggia mi dispiace e...anche Renatino sarà tristeeeeeeeeeeeeeeeeee
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maroooooooooooooooooooooo...7 a 1 miiiiiiiiiiiiiiii!!

cappotto e controcappotto...azzzzzz!!
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COPPA ITALIA: LA ROMA UMILIA L'INTER
ROMA - Roma da gol e spettacolo batte 6-2 l'Inter nella finale di andata di Coppa Italia. Avvio sprint dei giallorossi, che segnano tre gol in 16'. Apre le marcature Totti dopo 55'', poi vanno in rete De Rossi al 6' e Perrotta al 16'. L'Inter accorcia al 20' con Crespo, ma Mancini (31') e Panucci, di testa al 54' portano il risultato sul 5-1. Ancora Crespo accorcia le distanze al 56', al 90' Panucci sigla il 6-2.

SPALLETTI ESULTA: "MA E' IL PRIMO ROUND"

"Stasera siamo tutti felici, ma e' il primo round". Cosi' l'allenatore della Roma, Spalletti, dopo la secca sconfitta ai danni dell'Inter. "Spesso - ha sottolineato - quando segniamo tanto subiamo: fa parte della nostra storia passare dai 3-0 ai 3-3 o via dicendo...". Probabile il riferimento alla finale di Supercoppa di agosto, quando a Milano l'Inter rimonto' da 0-3 a 4-3. "Ce lo diciamo spesso - ha ricordato Spalletti - quando siamo avanti di piu' gol, diventiamo piu' morbidi e subiamo".


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INTER VINCE 2-1, ALLA ROMA LA COPPA ITALIA
MILANO - E' arrivata la "cornice per il bel quadro" che cercava Luciano Spalletti. La Roma ha vinto l'ottava Coppa Italia della sua storia. Dopo il 6-2 dell'andata all'Olimpico era difficile immaginare un risultato diverso, ma l'Inter ha comunque salvato la faccia. A San Siro ha vinto 2-1, ma ha anche sfiorato il 3-0 che avrebbe potuto far tremare i giallorossi.

La rimonta l'ha tentata davvero. Dopo un primo tempo in cui ha avuto due palle gol e colto una traversa con Stankovic, l'Inter ha sbloccato il risultato al 50' con Crespo: cross di Maicon dalla destra, stacco dell'argentino che anticipa Ferrari e trova l'angolo basso a destra di Doni. Sei minuti dopo il raddoppio: Figo serve Cruz che trova il diagonale perfetto.

All'Inter non piace l'arbitraggio ed infatti Mancini (che dopo la partita giudica Morganti "fuori forma") finisce espulso per proteste al 60'. Altri dieci minuti all'attacco e Cordoba al 70' lascia l'Inter in dieci per doppia ammonizione. Nonostante l'inferiorita' numerica i nerazzurri continuano a spingere ed al 78' avrebbero la possibilita' di far tremare davvero Totti e compagni.

L'occasione l'ha Recoba, quando Doni fallisce un azzardatissimo dribbling sull'uruguagio nell'area piccola. Il 'chino' intercetta la palla, ma col destro non riesce a controllarla e finisce oltre la linea di fondo.A chiudere la partita pensano Totti e Perrotta all' 83: un destro del capitano dal limite dell'area e' deviato all'altezza del dischetto. E' il gol della sicurezza. E Totti puo' dedicare la Coppa Italia alla piccola Chanel.


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Pizarro: «Grandi acquisti, sarà una grande annata
E io giocherò per sempre con la Roma»

ROMA (19 luglio) - «Sia io che lo società abbiamo voluto fortemente la mia permanenza alla Roma. Sono contento e spero di poter giocare con questa maglia senza cambiarla mai, voglio finire la mia carriera qui a Roma e poi tornare in Cile». Questa la dichiarazione d'amore di David Pizarro per la Roma. Secondo il giocatore: «Vogliamo e dobbiamo fare una grande annata, perché sono stati fatti acquisti importanti». Il regista cileno, la scorsa stagione in comproprietà tra i giallorossi e l'Inter, è stato interamente riscattato dalla Roma. «Ho una famiglia e non è bello traslocare soprattutto per i bambini. Sono in una città bellissima e sono felice che la trattativa sia andata a buon fine, prima ero una moneta di scambio - spiega Pizarro - Sono molto contento per la scelta della società. Essere di una sola società mi fa acquistare fiducia per il futuro».

Il centrocampista è soddisfatto della campagna acquisti della società, ma non parlategli di progetto... «Io non credo nei progetti- ribatte lui - nel calcio di oggi contano solo i risultati. Abbiamo il dovere di fare una grande stagione perchè sono stati fatti acquisti importanti. A livello di nomi forse sono ancora avvantaggiate altre squadre, ma a livello di gioco possiamo giocarcela con Inter, Milan e Juventus. Cruz? È un grande bomber, meriterebbe di più di quello che ha e nella Roma farebbe ancora meglio». In casa Roma l'agormento principale è però sempre Chivu. In attesa di possibili sviluppi di mercato, il difensore romeno si sta allenando con il resto della squadra. «Cristian sta bene, si sta comportando da professionista, ma a volte la gente parla senza conoscere l'uomo. Per noi Chivu rappresenta un giocatore importante, però è tutto ancora da decidere. È una situazione non facile per lui perchè è difficile lasciare un ambiente come quello di Roma. Chivu è preoccupato per quello che dirà la gente, ma lui sa quello che vuole fare».

Per quanto riguarda la Champions League Pizarro sottolinea: «Sappiamo quali mezzi abbiamo e possiamo confrontarci con tutti. La sconfitta di Manchester ci ha insegnato qualcosa. Avremo la possibilità di rifarci. È stato ingiusto uscire così dalla competizione».

Infine il centrocampista sulle condizioni del ginocchio: «Ho lo stesso fastidio che sentivo a fine stagione. Spero che sia sono una tendinite e non ci sia una calcificazione. In parecchi movimenti non sento fastidio in altri si. Ora faremo delle analisi e vedremo».

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Spalletti: «La Juve è il primo esame di maturità»
Ranieri: «Non siamo inferiori a nessuno»


ROMA (22 settembre) - «La Juve è il nostro primo esame di maturità. È una partita particolare ed emozionante». Alla vigilia del big-math della quarta giornata del campionato di serie A il tecnico giallorosso Luciano Spalletti assicura che la squadra sta gestendo bene il clima di euforia che si è creato dopo la partenza sprint di questa stagione. «Mi sembra che questa euforia ed entusiasmo siano gestiti in maniera correttissima dalla squadra».

Come si batte la Juve di quest'anno? «Dobbiamo fare quello che sappiamo fare vedendo le loro caratteristiche e ricordando la partita amichevole di questa estate». Ruberebbe qualche cosa alla Juve? «Per principio non si fa. Sono molto contento di quello che possiedo. Io e Ranieri abbiamo due buonissime squadre». Spalletti poi però ammette: «Si teme la storia e i grandi giocatori che è riuscita a tenere in un momento di difficoltà. Si teme l'esperienza dell'allenatore». Il tecnico giallorosso nega infine di essere arrivato vicino ad allenare i bianconeri: «No, ci sono state solo chiacchiere, ma in realtà mi hanno sempre cercato in pochi».

Totti. «C'è grande attesa tra il nostro pubblico, ma anche tra di noi, per la partita di domani contro la Juventus - ammette Francesco Totti parlando con il Corriere dello Sport -. È una sfida che per noi romani insieme al derby ha un significato particolare». «In Campionato ce la giocheremo fino alla fine, ma per parlare di scudetto aspettiamo le prossime tre partite - aggiunge Totti -. In sette giorni affronteremo Juventus, Fiorentina e Inter. Se continueremo a vincere...». I segreti di questa Roma? «Sono due - spiega Totti - il gruppo unito e la campagna acquisti azzeccata».

Ranieri. La Roma domenica troverà come avversario Claudio Ranieri, un testaccino, un tempo romanista nel cuore, ora juventino per professione. «Noi non ci sentiamo inferiori a nessuno. Riconosciamo che gli altri sono più squadra di noi, ma da qui a sentirci inferiori ce ne passa...», dice il tecnico bianconero, che affronta la prima sfida con la Roma, con i bianconeri sfavoriti: «Sono cose relative, è la partita che parla. È importante chi vince alla fine. E non credo che qualcuno ci sottovaluti».

Dopo tantissimo tempo Roma-Juve non è preceduta dalle polemiche di rito. «Lo considero educativo che non ci siano state le polemiche. Io ai miei chiedo sempre di non lamentarsi. Non voglio che ci sia una grossa tensione prima di scendere in campo». In che cosa la Juve può essere superiore alla Roma? «Nella storia siamo superiori, ma quella è acqua passata, ora al mulino serve acqua fresca. Spalletti è lì da tre anni, ha già fatto una prima rivoluzione poi ha costruito e ora sta raccogliendo i frutti. Io sto cominciando adesso».

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Taddei e Cassetti in recupero


9 ottobre 2007 - Secondo e ultimo giorno di riposo per la Roma. La squadra di Spalletti tornerà al lavoro mercoledì pomeriggio, alle 15.45. Mancheranno gli otto nazionali: De Rossi, Panucci, Curci, Mexes, Doni, Juan, Vucinic e Antunes. Taddei e Cassetti si sono sottoposti anche in questi giorni di riposo alle cure di fisioterapia: entrambi potrebbero essere a disposizione di Spalletti per la partita di Napoli. (bold)
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Vola la Roma secondo Matteo (Brighi):

vince e comanda il girone Champions


Contro il Cluj doppietta del centrocampista e gol di Totti
Inguardabile Inter: sconfitta dal Panathinaikos, passa il turno


ROMA (26 novembre) - La Roma vince in Romania con una doppietta di Matteo Brighi e un gol di Totti e vola in testa al girone A dopo il pareggio fra Bordeaux e Chelsea anche loro comunque in corsa per la qualificazione. Per passare il turno ai giallorossi basterà ora un pari nella prossima ed ultima partita casalinga contro il Bordeaux Bordeaux già battuto all'andata. Un' Inter inguardabile perde a San Siro contro il Panathinaikos ma riesce a mantenere il comando del girone ed a passare il turno grazie al pareggio fra Anorthosis e Werder Brema.

Cluj-Roma. Il cerchio si è chiuso, la crisi è finita. La Roma può gridarlo dopo la terza vittoria consecutiva (tra campionato e Champions), arrivata contro la squadra che a settembre aveva aperto la parentesi più nera dell'era Spalletti. I giallorossi sono tornati ai loro livelli e hanno così vendicato con un netto 3-1 l'1-2 con cui il Cluj li punì all'Olimpico nella prima giornata del gruppo A. Quello che adesso vede i romeni ultimi e la Roma prima. E' il momento di godersi la rinascita e un super Brighi. C'è il suo marchio nella vittoria in Transilvania. Una doppietta (la sua prima in Europa), inframezzata dal 2-0 di Totti (seconda rete consecutiva per il capitano) e dal gol della speranza di Konè, che è anche il giusto premio per un professionista impeccabile dopo un anno passato in cerca di un suo spazio. La Champions gli ha regalato una notte da protagonista.

Il Cluj ha fatto soffrire la Roma pure al Radulescu. Nemmeno l'uno-due Brighi-Totti nei primi 23' è bastato, infatti, per piegare la squadra di Trombetta, pronta ad approfittare delle incertezze delle giallorosse e di una difesa non impeccabile. Graziata da tanta generosità, la Roma ha chiuso la pratica nella ripresa e da quel momento non c'è stata più partita.

Spalletti cambia modulo (ad albero di Natale) e due pedine rispetto a Lecce: dentro Tonetto, Riise in panchina insieme all'influenzato Vucinic, mentre Perrotta affianca Baptista dietro Totti. La squadra di Trombetta fa capire subito che non intende recitare il ruolo dello sparring partner e al 5' Doni deve mettere in angolo su Konè. I romeni, pericolosi dalla cintola in su, dietro concedono molto, così all'11' Perrotta, dimenticato dalla difesa avversaria, arriva prima di Stancioiu su un lancio di Cassetti e serve l'indisturbato Brighi che deve solo spingere il pallone in rete. Lo svantaggio non demoralizza il Cluj che, specie dalla parte di Taddei e Cassetti, buca la Roma, arrivando agevolmente dalle parti di Doni. Trica al 19' si divora il pareggio, Totti punisce tanto spreco con una perfetta punizione sotto l'incrocio dei pali, ma il 2-0 regge appena 7'. Alla mezzora precisa, infatti, Doni riesce solo a respingere una «puntata» di Pereira e Konè di testa dimezza lo svantaggio. Il gol subito non mette un freno alle distrazioni romaniste e al 39' ancora Konè sbaglia il possibile pareggio.

La ripresa si apre sempre nel segno dell'attaccante della Burkina Faso, che di testa spaventa Doni. Brighi non si accontenta di mettere paura a Stancioiu e al 19' lo buca con un preciso diagonale. Alla fine ci sarebbe anche l'opportunità di arrotondare ancora di più il risultato con il neo entrato Vucinic, ma può bastare così per questa Roma ritrovata che dopo avere scalato le vette del suo girone di Champions, punta alla rimonta pure in campionato.

Cluj-Roma 1-3
Cluj (4-2-3-1): Stancioiu; Panin, Cadù, De Sousa, Pereira; Dani (28' st Peralta), Muresan; Juan Culio, Trica (39' st Deac), Dubarbier (25' st E. Konè); Y. Konè. A disp. Claro, Alcantara, Diego Ruiz. All. Trombetta
Roma (4-3-2-1): Doni; Cassetti, Mexes, Juan, Tonetto (41' st Riise); Taddei, De Rossi, Brighi; Perrotta (45' st Pizarro), Baptista; Totti (36' st Vucinic). A disp. Artur, Loria, Menez, Montella. All.
Spalletti
Arbitro: Cortez Batista
Marcatori: 11' pt Brigh, 23' pt Totti, 30' pt Y. Konè, 19' st Brighi

Inter-Panathinaikos. La più brutta Inter della stagione festeggia con una sconfitta la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. I nerazzurri cadono in casa contro il Panathinaikos, che si impone 1-0 al Meazza, ma con 8 punti sono già sicuri di approdare alla seconda fase del torneo. La formazione di Josè Mourinho guida la classifica del Girone B con 8 punti, 1 in più rispetto ai greci e 2 in più rispetto all'Anorthosis di Famagosta. Lo scontro diretto in programma tra due settimane tra ellenici e ciprioti garantisce all'Inter almeno il secondo posto finale a prescindere dal risultato che i nerazzurri otterranno sul campo del Werder Brema.

La classifica è l'unico motivo per sorridere in una serata da buttare. L'Inter, copia sbiadita della squadra vista sabato in campionato contro la Juventus, comincia male e finisce peggio. L'avvio di partita non è da cineteca, con le due squadre che creano poco o nulla. Bisogna aspettare l'11' per vedere un tiro in porta: Adriano centra il palo, ma è tutto inutile visto il fuorigioco sbandierato. La presenza di Figo, schierato a sorpresa, non dà vivacità alla manovra dei campioni d'Italia. Succede poco anche nell'altra area, con un paio di mischie che creano scompiglio davanti alla porta di Julio Cesar. Al 31' entra in scena Ibrahimovic e l'Inter sfiora il vantaggio: lo svedese scavalca Galinovic con un pallonetto, ma la mira è sbagliata. Il Panathinaikos ha bisogno di una vittoria ma non fa praticamente nulla per cercarla.

Il copione non migliora granché in avvio di ripresa. La monotonia viene spezzata al 69' dalla doccia gelata. La difesa nerazzurra dorme su un corner che il Panathinaikos sfrutta nel modo migliore: Julio Cesar respinge il colpo di testa di Goumas ma si arrende al tap-in di Sarriegui, 1-0. Mourinho getta nella mischia Balotelli e Cruz, che sfiora il pareggio nel finale. Il gol non arriva, ma almeno l'Inter ci prova, cosa che avrebbe dovuto fare e che non ha fatto dall'inizio della partita.

Inter-Panathinaikos 0-1
Inter (4-3-1-2): J. Cesar; Maicon, Cordoba, Materazzi, Maxwell (30' st Cruz); J. Zanetti, Cambiasso, Muntari (1' st Quaresma); Figo (28' st Balotelli); Ibrahimovic, Adriano. A disp. Toldo, Burdisso, Stankovic, Mancini. All. Mourinho Panathinaikos (5-4-1): Galinovic; Nilsson, Vintra, Goumas, Sarriegi, Spyropoulos; Gabriel (39' st Tziolis), Simao, Gilberto Silva, Karagounis (18' st Salpigidis); Mantzios (49' st Rukavina). A disp. Tzorvas, Mattos, Ninis, Ivanschitz. All. Ten Cate

Arbitro: Ovrebo
Marcatore: 24' st Sarriegi

MERCOLEDI'

Gruppo A
Bordeaux-Chelsea 1-1
Cluj-Roma 1-3

Classifica: Roma 9, Chelsea 8, Bordeaux 7, Cluj 4

Qualificate:

Ultimo turno (9/12): Chelsea-Cluj, Roma-Bordeaux

Gruppo B
Inter-Panathinaikos 0-1
Anorthosis-Werder Brema 2-2

Classifica: Inter 8, Panathinaikos 7, Anorthosis 6, Werder Brema 4

Qualificate: Inter

Ultimo turno (9/12): Panathinaikos-Anorthosis, Werder Brema-Inter

Gruppo C
Shakhtar-Basilea 5-0
Sporting-Barcellona 2-5

Classifica: Barcellona 13, Sporting 9, Shakhtar 6, Basilea 1

Qualificate: Barcellona e Sporting

Ultimo turno (9/12): Basilea-Sporting, Barcellona-Shakhtar

Gruppo D

Atletico Madrid-Psv 2-1
Liverpool-Marsiglia 1-0

Classifica: Atl.Madrid 11, Liverpool 11, Marsiglia 3, Psv 3

Qualificate: Atl.Madrid, Liverpool

Ultimo turno (9/12): Psv-Liverpool, Marsiglia-Atl.Madrid

MARTEDI'

Gruppo E
Villarreal-Manchester 0-0
Aalborg-Celtic 2-1

Classifica: Manchester 9, Villarreal 9, Aalborg 5, Celtic 2

Qualificate: Manchester e Villarreal

Ultimo turno (10/12): Manchester-Allborg, Celtic-Villarreal

Gruppo F
Bayern-Steaua 3-0
Fiorentina-Lione 0-0

Classifica: Lione 11, Bayern 11, Fiorentina 3, Steaua 1

Qualificate: Lione e Bayern

Ultimo turno (10/12): Steaua-Fiorentina, Lione-Bayern

Gruppo G
Fenerbahçe-Porto 1-2
Arsenal-Dinamo Kiev 1-0

Classifica: Arsenal 11, Porto 9, Dinamo Kiev 5, Fenerbahçe 2

Qualificate: Arsenal e Porto

Ultimo turno (10/12): Porto-Arsenal, Dinamo Kiev-Fenerbahçe

Gruppo H
Zenit-Juventus 0-0
Bate Borisov-Real Madrid 0-1

Classifica: Juventus 11, Real Madrid 9, Zenit 5, Bate Borisov 2

Qualificate: Juventus e Real Madrid

Ultimo turno (10/12): Juventus-Bate Borisov, Real Madrid-Zenit

Juventus promossa, Fiorentina eliminata



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27/11/2008 12:08
 
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La Roma acciuffa il Fulham Al 93' pareggia Andreolli




I giallorossi chiudono sull'1-1 a Londra, grazie al destro in mischia in extremis del difensore centrale. Primo tempo tutto a favore degli inglesi, poi ottima ripresa della squadra di Ranieri, che fallisce un rigore con Menez, ma approfitta dell'inferiorità numerica degli inglesi (rosso per Kelly) nel recupero

MILANO, 22 ottobre 2009 - La Roma pareggia a Londra contro il Fulham 1-1, acciuffando il pari con Andreolli al 93', quando il cammino europeo giallorosso sembrava ormai compromesso. Il pareggio odierno è figlio di un primo tempo sottotono della squadra di Ranieri, intimidita dall'aggressività di quella di Hodgson. Poi nella ripresa una Roma trasformata ha prima sfiorato il pari, fallendo un rigore con Menez, e poi capitalizzato all'ultimo secondo la superiorità numerica per l'espulsione al 31' di Kelly in occasione del penalty. Premiato dunque il carattere dei giallorossi, da rivedere però l'atteggiamento iniziale, che contro squadre più forti sarebbe costato il risultato.



FULHAM AGGRESSIVO — Parte forte, imponendo un ritmo alto, che mette subito in difficoltà la squadra di Ranieri. Immediate arrivano due occasioni: Burdisso rischia l'autorete su un cross dalla destra, poi c'è il sinistro sporco in mischia di Greening, con Doni che para in angolo. Inizio di gara davvero in salita per la Roma, che palesa qualche limite di personalità in trasferta. Arriva, inevitabile, il gol di testa di Hangeland, che sfugge ad Andreolli e approfitta dell'uscita a vuoto di Doni sul corner battuto da destra. Il Fulham si placa. Forse pago del vantaggio, oppure per rifiatare. La Roma ne approfitta per mettere la testa fuori dal guscio: arriva il sinistro di prima intenzione, violento, di Riise, Schwarzer si salva in tuffo, rifugiandosi in angolo. Ah, una curiosità: anche il Fulham ha il suo Riise, fratello, per l'appunto, di John Arne. All'intervallo è 1-0 per il Fulham, che ha fatto di più sia come gioco che come atteggiamento propositivo.



RANIERI CAMBIA — Dal tunnel degli spogliatoi non riemergono Okaka e Brighi, sostituiti da Perrotta e Pizarro. E rientra sul campo di Craven Cottage anche un'altra Roma. Più convinta e convincente. Che spinge e mette in luce le crepe difensive della squadra di Hodgson. Cresce soprattutto Menez, abulico nel primo tempo. Ranieri cambia ancora: fuori Taddei al 18', dentro Vucinic.E Roma sempre più arrembante, anche se lascia praterie al contropiede dei bianconeri padroni di casa. Vucinic prova la botta violenta, Schwarzer respinge.



RIGORE MANCATO — Ma l'occasionissima arriva al 31' della ripresa. Riise viene messo a terra in area da Kelly. Rigore, ed espulsione per il difensore, che vanifica una chiara occasione da gol per i giallorossi. Sul dischetto va Menez, che si fa neutralizzare il rigore da Schwarzer. Il finale è vibrante, con la Roma che imbastisce un assedio.

ANDREOLLI GOL — E al terzo minuto di recupero arriva il pari in mischia di Andreolli, con un destro angolato che acciuffa il pari e riacchiappa l'Europa, che si stava allontanando da Roma.

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23/10/2009 10:22
 
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